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Autore: Gippal13    29/08/2007    0 recensioni
Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciute?Allora tutte e due eravamo due sciocche impacciate…
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate tanto se non ho aggiornato la fan fiction, ma sono ancora in vacanza e penso che le mie vacanze avranno fine il 20 Settembre, e in un Internet Point non mi concentro molto. Comunque ecco a voi un altro capitolo di questa fan fiction e comunque, magari di serie A.

-Dimenticheremo tutto, l’amore, dimenticheremo la vita , dimenticheremo il resto …

Quel giorno quando sono entrata,mi hai guardato , piangevi , non ti avevo mai visto piangere , allora il mio sorriso si spense.

Cosa ti faceva stare male,cosa c’era che non andava, se solo lo avessi capito tutto sarebbe andato diversamente.

Ero Egoista?Ero timida? Guardando la tua faccia riuscivo a sentirmi bene, un appiglio saldo e sicuro , ma tu … tu non avevi bisogno di un appoggio??Non avevi bisogno di essere coccolata? Ed io, la persona a cui avevi riposto le tue domande, le tue speranze, le tue risposte, ti avevo deluso.

Non dimenticherò mai il giorno in cui sei entrata dalla porta, eri debole e piangevi, ti sdraiasti, proprio accanto alla porta ed io mi avvicinai , ma tu eri cambiata , guardando i tuoi occhi mi accorsi che … non si fidavano più di me … l’espressione drammatica del tuo viso sparì , ti alzasti e te ne andasti, e allora mi facesti capire che ero io in parte a farti sentire in quel modo , cercai di riconquistarti, sperando che non fosse troppo tardi, ma lo era , ci chiudemmo tutte e due.

Non c’era più quel feeling, quella complicità che ci rendeva speciali, l’una all’altra, non c’erano più quelle chiacchierate così esplicite e semplicemente divertenti, che mi facevano stare bene , in preda alle nostre bevute alcoliche, parlavamo così apertamente di sogni, aspettative,di stupidate, di musica, di moda, di lavoro , di tutto …

Ma adesso ognuno aveva la sua vita, ti vedevo sempre più debole , distrutta dal lavoro , dalla vita quotidiana.

Era un martedì, un gelido martedì di Dicembre quando mi alzai e decisi che era ora di smettere, io mi sentivo troppo libera, non avere i tuoi consigli , così spietatamente veritieri e giusti, ricordi quando lui mi tradì ,mi rendevano tristi, io troppo ferita, Avevo capito di aver perso la mia battaglia, ma tu ti lanciasti contro di lui , senza pensare, senza fiatare e con un solo sguardo gli facesti capire tutto, gli presi la maglietta, quel gesto così impulsivo, tu eri impulsività, e per sempre lo sarai, non ti importa di cosa possono dire le persone di te, sei così … semplicemente te stessa, in tutto.

Però sei umana, e gli errori li possono commettere tutti,capii che se eri rimasta così delusa dal mio comportamento significava che tenevi a me tantissimo, e questo lo sapevo benissimo , come tu sapevi che per me eri un punto ideale , qualcuno che mi avrebbe sempre protetto …

Quel giorno decisa a parlare, a dire tutto quel che mi passava per la testa, senza niente di preparato, uscii dalla camera e ti vidi , mentre avevi in mano un brandy , e ridevi, come un tempo, come quando eri felice, bevetti un sorso avvinghiata ad una persona, un uomo , e questo mi fece male, era gelosia? Beh, forse lo era, neanche adesso so spiegarmelo, ma vederti così felice, senza di me mi distrusse, non feci caso a me, ed io rientrai in camera mi buttai nel letto e comincia ad invocarti ,, la persona che mi ha aiutato che è riuscita a farmi vivere di nuovo, scoprire il bello della vita..

  
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