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Autore: Neon_Angel    08/02/2013    3 recensioni
Lousville,Kentucky,1959.
Santana Lopez è appena arrivata al college per cheerleaders,non ha amici né un fidanzato.
Brittany S. Pierce ha diciassette anni,nata e cresciuta a Louisville. Vive con sua nonna e lavora in una tavola calda per racimolare soldi per il college.
Ma Brittany,oltre ad essere così ingenua e adorabile,ha anche una grave malattia,che costringerà Santana ad innamorarsi di lei ogni giorno.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lima,19 Settembre 1959
Cara Santana,
se stai leggendo questa lettera vuol dire che sei arrivata in Kentucky.
Siamo così fieri di te! 
Siamo fieri delle decisioni che hai preso e della persona che stai diventando.
Speriamo il meglio per te e qualunque cosa tu scelga di fare noi ti appoggeremo sempre.
Il college è dove si fanno incontri ed esperienze che rimarranno con te per tutta la tua vita: quando torni ti vogliamo con un ragazzo e un lavoro! (scherziamo)
Bene,ti lasciamo alle tue cose,immagino tu sia molto impegnata ora,quindi ti salutiamo.
Baci, 
Mamma&Papà
P.S.: Chiamaci appena arrivi!
 
Tenevo la lettera in mano,facendo attenzione a non imbrattarla con una lacrima che mi stava rigando la guancia.
Appoggiai la lettera sulla scrivania della mia stanza.
Ero appena arrivata al college per cheerleader di Louisville,Kentucky.
La mia stanza aveva due letti,ma per ora solo uno era occupato; c'era un armadio,abbastanza grande per tenere i vestiti di due persone,una scrivania con due sedie. La TV non c'era,ma in una pensola c'era una radio che doveva essere della seconda guerra mondiale,tanto era impolverata e obsoleta. 
Per fortuna mi ero portata il mio giradischi con tutti gli LP che amavo.
Fortunatamente c'erano quattro telefoni per ogni piano,così avrei potuto telefonare i miei genitori, Quinn,Rachel...
Decisi di sistemare le mie cose più tardi: era quasi ora di pranzo,e dopo sedici ore di viaggio in treno avevo anche più fame.
 
Pensavo che in quel momento non ci fosse nessuno ai telefoni,invece era pieno di studenti che faceva la fila per telefonare a casa.
Alcuni si arrabbiavano perché c'erano persone che stavano da mezz'ora al telefono. 
Mi misi in fila nel secondo telefono,dietro una ragazza alta con dei lunghi capelli rossi,che si lamentava del fatto che era lì da dieci minuti e la gente le stava passando davanti.
-Dio,che palle! E datevi una mossa! Se non potete stare così lontani da mammina potevate anche rimanere a casa e andare a lavorare in un cazzo di fast food!-
Risi,perché sembrava un po' me al liceo: stronza,sarcastica e un po' incazzata.
Si girò verso di me,aveva dei grandi occhi verdi e le guanciotte bianche spruzzate di lentigini. Con quel visetto dolce non sembrava molto una dura. 
-Ah,questi studenti del primo anno...- sbuffò alzando gli occhi al cielo.
Risi di nuovo.
-Tu non sei del primo anno,vero?- disse per paura di avermi offeso.
-Ehm...si- dissi ridendo e diventando un po' rossa.
Lei subito si scusò.
-Oh,scusa...non dico che tutti sono idioti,eh!- sembrava un po' impaurita dalla mia reazione. Forse aveva paura che l'avrei picchiata perché le sembravo una stronza?
-No,non ti preoccupare- 
Ridemmo entrambe.
-Sono Helen,piacere- disse stringendomi la mano.
-Santana. Di dove sei?- 
-Vengo dal Regno Unito,ma sono qui grazie ad una borsa di studio. Tu sei ispanica?- 
Risi,perché tutti mi confondevano sempre per un'ispanica,ma avevo solo le origini.
-Ho origini ispaniche- dissi annuendo -Ma vengo da Lima,Ohio-
-Ora è il mio turno- disse Helen indicando il telefono -Dopo ti aspetto sul pianerottolo,okay?-
Annuii.
Evvai,mi ero fatta già una nuova amica.
 
Girai la rotella del telefono per comporre il numero di casa mia,ma poi ci pensai meglio: avrei potuto telefonare ai miei ogni volta che volevo,ma sia Quinn che Rachel sarebbero partite per il college il giorno successivo e non avrei avuto il loro numero.
Composi il numero di Quinn e dopo qualche squillo rispose.
-Pronto?- chiese una voce leggiadra e soave dall'altro capo della cornetta.
-Quinn! Sono Santana. Sono appena arrivata a Louisville,è...è bellissimo,per ora avrò la camera tutta per me,la scuola è fantastica! Come stai?-
-San! Sono felice per te,spero che anche Yale sarà così fantastico! Io sto bene,Rachel e Mercedes erano qui stamattina-
-Ah,dovrei scrivere a tutti uno di questi giorni...- 
Quinn mi interruppe.
-E i ragazzi? Hai conosciuto qualcuno? Dai,voglio sapere tutto!-
Risi.
-No,sono appena arrivata...Ora devo andare. Ti scriverò presto-
-Anche io. Oddio,già ci manchi! Figuriamoci quando saremo tutte divise,io a New Heaven,Rachel a New York, Mercedes a Los Angeles...- Quinn aveva una nota di tristezza nella sua voce.
-Dai Quinn non essere triste! Tra poco ci sarà il Ringraziamento,ci rivedremo. Ora devo andare. Ti voglio bene,salutami tutti-
-Ciao San,ti voglio bene anch'io-
 
Andai sul pianerottolo dove Helen mi stava aspettando.
-Hey- dissi distraendola dal giornale che stava leggendo.
-Oh,hai fatto. Ah,ora io ho lezione,tu no perché sei appena arrivata. Ti va se ci vediamo oggi pomeriggio? Sai,non ho niente da fare non voglio sprecare il primo giorno con la mia noiosa compagna di stanza-
Risi,sapendo che tra noi sarebbe nata una bella amicizia. Eravamo talmente uguali!
-Certo- dissi dirigendomi verso le scale che portavano al piano terra.
-Allora ci vediamo più tardi-
 
Louisville era una bella città. 
C'erano ragazzi che suonavano il country per le strade e ascoltarli mentre passeggiavi era rilassante; le case erano classiche americane,e dalle tavole calde proveniva un profumino che mi faceva venire ancora più voglia e che mi daceva pensare che se non fossi entrata in un ristorante entro un minuto sarei svenuta.
Trovai una tavola calda davanti a un parco.
Entrai: era pieno di persone,ma c'era comunque qualche tavolo libero. Era caldo e l'odore di pollo fritto mi faceva impazzire le papille gustative. 
-Buongiorno,dove posso sedermi?- chiesi a un cameriere che aveva tre piatti da consegnare.
-Oh,dove vuole- rispose lui distrattamente.
Mi sedetti in un tavolo con due sedie vicino alla finestra. 
Tirai fuori il programma che dovevo seguire al college,visto che non sapevo nulla sulle lezioni. 
 
Ero immersa nella lettura quando una voce femminile,cristallina e angelica mi richiamò al presente.
-Buongiorno,cosa posso portarti?-
Alzai gli occhi.
Davanti a me c'era una ragazza,la cameriera: era la ragazza,anzi,l'angelo, più bello che abbia mai visto. Aveva una cascata di capelli biondi come l'oro,legati con una fascetta azzurra,che si intonava perfettamente ai suoi occhi azzurri come il cielo d'estate. La pelle bianca come il latte era illuminata di rosa sulle guance. Le labbra piccole e rosa avevano solo un velo di lucida labbra: era perfetta.
In tutto questo non mi accorsi che ero a bocca aperta e stavo facendo scena muta.
-Ehm...- disse la ragazza passando una mano davanti ai miei occhi.
-Ti senti bene?- 
Scossi la testa.
-Uh? E ehm mi scusi...- 
Oddio,che figura di merda!
Diventai paonazza all'istante.
Avevo appena fatto la figura dell'idiota davanti a quella ragazza adorabile.
Lei rise; era una risata cristallina,come quella degli angeli. Sembrava un campanellino.
-Cosa ti porto da mangiare?-
Optai per il pollo fritto,tipico del Kentucky.
-Vorrei del pollo fritto. E da bere un bicchiere di Coca Cola- le sorrisi.
-Grazie mille- ricambiò il sorriso e si diresse verso la cucina,sempre con quel sorriso perfetto stampato in faccia.
Ma che mi stava succedendo? Non avevo mai provato quella sensazione prima. Neanche con i ragazzi--e al liceo ne avevo avuti tanti-- mi era mai accaduta una cosa simile.
Mi misi una mano sul cuore.
thum thum thum thum
Batteva più forte del solito.
Su uno di quei giornalini di cheerleader adolescenti che leggevo al liceo c'era scritto che quando ti batte forte il cuore e ti si appanna la vista vuol dire che sei innamorata.
Pensai: il cuore batteva forte,per un attimo mi sembrava di essere morta e di essermi trovata in paradiso davanti a un angelo,quindi...se non era amore che altro poteva essere?
Oddio NO! Non mi piacevano le ragazze! O almeno così pensavo prima di vedere...accidenti,non sapevo neanche il suo nome!
 
-Ecco a te- disse appoggiando il piatto e il bicchiere sul tavolo.
Le sorrisi con il miglior sorriso che potessi mostrare.
Anche lei mi sorrise.
-Che bei denti che hai- disse facendomi arrossire -Sembrano quelli del mio gatto- disse inclinando un po' la testa.
Che cosa?
-Oh,ehm...grazie?- dissi confusa.
Lei sorrise ancora una volta illuminando la stanza e poi se ne andò.
 
Uscii dal ristorante saltellando per le vie di Louisville,certa che avrei rivisto quella ragazza l'indomani.
 
 
Ciao!
Questa è la prima storia Brittana che ho scrivo,non so perché mi è venuta in mente questa storia di Brittany cameriera,lol.
Poi non so se avete notato,ma è ambientata negli anni 50-60,anche se prima volevo metterla negli anni 70-80, ma dopo era troppo simile all' 'era moderna'. 
Fatemi sapere che ne pensate in una recensione,mi farebbe piacere :3
baci <3
  
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