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Autore: namirami    09/02/2013    7 recensioni
Ciao a tutti! In questa storia immagino che Law rimanga per un po' di tempo con la ciurma di Luffy, e la sua presenza porterà a vari sconvolgimenti, soprattutto nell'animo di qualcuno... Ci sono spoiler estremamente sottili, perciò anche se qualcuno non ha la minima idea di cosa succederà a Punk Hazard, può tranquillamente leggerla senza temere di rovinarsi delle sorprese, del resto neanche io so tutta la storia. Spero proprio che vi incuriosisca!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Trafalgar Law
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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I dieci giorni successivi trascorsero piuttosto tranquilli. I villaggi erano stati quasi interamente ricostruiti, le attività della pesca e dell'agricoltura stavano riprendendo e solo poche persone erano ancora ricoverate nel sottomarino degli Hearts.

La permanenza a Niji era molto tranquilla, anche troppo per Rufy.

“Io voglio l'avventuraaaaaaa!!!!!! quando si riparte?!” chiese per la dodicesima volta ad una scocciata Nami, che quasi iniziava a credere fosse meglio un'altra tempesta infernale piuttosto che ascoltare la solita cantilena del suo capitano.

“Rufy, ti ho già detto che il Log Pose impiegherà ancora tre giorni per registrare il magnetismo, poi potremo partire e non dubito che avremo tutte le emozioni e le avventure che vorremo. Hai capito?”

“Umhh...si....” le rispose un po' mogio.

“Ehiiiii Mugiwara!!!” urlò mentre correva verso di loro Moriko, il sindaco di uno dei villaggi, che era stato salvato grazie al tempestivo intervento dei dottori “volevo informarvi del fatto che io e gli altri isolani abbiamo deciso di organizzare una festa! Finalmente il peggio è passato....e poi vogliamo ringraziarvi!”

“Ohh...nessun ringraziamento!” gli rispose deciso Rufy.

“Non siamo gli eroi di nessuno” gli fece eco Zoro.

“Oh, va bene...ma non potete mancare! Ci saranno tantissimi piatti prelibati, e sakè a volontà!” disse Moriko, che, pur conoscendoli da poco, aveva già capito quali erano i punti deboli di quei due. Gli occhi di Rufy si trasformarono in due stelline:

“Allora è deciso! Verremo alla festa....ma nessun particolare ringraziamento, mi raccomando!” gli rispose mentre già sognava i chili di carne che avrebbe mangiato.

“Non si può mai rinunciare a del sakè” aggiunse serafico lo spadaccino.

Così il giorno trascorse con l'allegra frenesia dei preparativi per la festa che si sarebbe tenuta quella sera e che, inevitabilmente, si sarebbe protratta fino alla partenza dei pirati.

Nel frattempo, c'era qualcos'altro che incuriosiva i Mugiwara: il sottomarino di Law: Chopper era stato il primo di loro a salirci ed era rimasto a dir poco entusiasta. Il suo giudizio così positivo era legato alla sala operatoria molto attrezzata, con strumenti d'avanguardia, e alle stanze disponibili per ricoverare i malati, ma nonostante questo i suoi compagni morivano dalla curiosità di vederlo dato il racconto della piccola renna. Nemmeno per Law fu semplice tenere a bada la loro frenesia: finchè c'erano ricoverati molti malati fu relativamente semplice tenerli alla larga, poi però decise di cedere alle continue insistenze di cappello di paglia: neanche a dirlo, era proprio Rufy il più smanioso di esplorare il sottomarino, perchè anche se vi era già stato si ricordava ben poco. Così il capitano degli Hearts affidò i Mugiwara a Jean Bart: avrebbero potuto vedere la sua nave solo sotto la supervisione del suo compagno, perchè di certo Law non avrebbe permesso che scorrazzassero liberamente per il suo sottomarino. Mentre lo esploravano, gli occhi di Rufy, Chopper, Franky e Usopp si illuminavano continuamente e già il carpentiere stava progettando nuove migliorie da apportare alla Sunny prendendo ispirazione proprio da ciò che vedeva.

Anche Nami prese parte a quella “visita di gruppo”, ma fu piuttosto semplice per lei sgattaiolare via dal controllo di Bart e raggiungere ciò che più le interessava, cioè la stanza del capitano. Dopo che erano stati insieme, lui era stato piuttosto schivo e restio a parlarle. Non che lei si aspettasse molto di più, però le ore scorrevano inesorabilmente, tra poco si sarebbe dovuti salutare e ancora non era riuscita a parlargli.

Sperò di trovarlo nella sua camera, ma quando entrò non vi trovò nessuno. Già, sarebbe stato troppo facile.... La sua stanza era come se l'immaginava: spaziosa, ben organizzata, ordinata, con un oblò particolarmente grande, in modo da avere un'ottima visuale di ciò che succedeva all'esterno, con un grande tavolino con molte cartine, che subito la ragazza si mise a studiare. Quindi si concentrò sul grande armadio che occupava quasi metà parete: lo aprì e fu investita dall'odore di Law...le venne voglia quasi di tuffarvisi dentro, poi le venne un'idea “uhmm...quasi quasi...” si disse, per decidere alla fine di seguire il suo istinto.

 

 

Qualche ora dopo, la navigatrice passeggiava sulla spiaggia insieme a Robin.

“Capisci?? mi evita, e io non so più comportarmi....” disse una spazientita Nami. Non sopportava il fatto di non avere il controllo della situazione, né l'idea di non riuscire a controllare bene le sue emozioni e il suo comportamento, ma era più forte di lei: ogni volta che si trovava con Law qualcosa la spingeva inevitabilmente tra le sue braccia.

“Dev'essere una situazione nuova anche per lui” cercò di calmarla di Robin, provando a vedere la relazione dal punto di vista dell'uomo “e forse neanche lui sa bene come comportarsi... evidentemente non è solo lui che esercita una forte attrazione verso di te...”

“Evitarmi non mi sembra il modo di arrivare ad una soluzione, però! È qualcosa che dobbiamo affrontare insieme....”
“Sì, ma considera che Law è un uomo abituato ad avere il pieno controllo delle situazioni in cui si trova, a pianificare e riflettere attentamente prima di agire, per non farsi mai cogliere impreparato. Vedi, è come se paragonassimo la sua vita ad un sottomarino: è tutto ben organizzato, lui è l'arredatore e ha messo ogni cosa nel posto giusto, ogni stanza rappresenta una delle sue attività, quindi c'è il posto per il ruolo di capitano, per quello di Shichibukai, per quello di medico....ora però sei entrata tu, e lui non sa dove collocarti, non sa se sia meglio riorganizzare tutti gli spazi oppure dover cambiare sottomarino, e non dev'essere una scelta semplice.”

“Oh....” Nami rimase proprio colpita da questa metafora “già, sarà così...ma nonostante tutto io devo assolutamente parlargli!”

“Be', vedrai che stasera sarà la volta buona!” la incoraggiò la mora.

 

Di sera, durante la festa, tutti si divertono spensieratamente...o quasi.

 

La festa si svolse proprio come i pirati immaginavano: le vie dei villaggi erano piene di luci e colori, ovunque vi erano tavoli con ogni prelibatezza, la musica si spandeva nell'aria e, neanche a dirlo, persino in questa piccola isola Brook era conosciuto ed aveva tante fans a cui non sembrava vero poter assistere ad uno dei suoi concerti e che erano ben felici di regalargli le loro mutandine.

Rufy stava dando molto lavoro da fare ai cuochi e Chopper, accanto a lui, stava cercando di imitarlo:

“Dobbiamo fare riserve di energie per le nostre prossime avventure!!!” strillava pieno d'entusiasmo tra una portata e l'altra.

“Io....sto scoppiando....” sussurrò la renna.

“Guarda che non devi fare tutto quello che fa lui...” gli consigliò Usopp, perchè lo stomaco di Rufy....era solo suo, assolutamente impareggiabile. Zoro era già al decimo boccale di sakè, a Sanji non sembrava vero di non aver cucinato per una sera e si stava divertendo con tante ragazze dell'isola, Usopp aveva già iniziato a raccontare le sue fantomatiche avventure, Franky stava mostrando le sue varie “trasformazioni” tra una bottiglia di cola e l'altra. Come sempre, le più composte erano le due ragazze:

“Nami, credo di saper dove sia Law”. L'archeologa stava analizzando tutta l'isola facendo spuntare inosservata occhi ovunque, infatti la ciurma di Law era sparsa per le varie strade: aveva visto Shachi e Penguin, che tra un piatto e l'altro trovavano sempre qualche battutina da lanciare a Bepo, aveva anche visto Bart e gli altri membri, mentre il capitano non sembrava proprio essere lì con loro.

“Uh? Stai usando il tuo potere, eh?!” le chiese una speranzosa Nami.

“Nel suo sottomarino, nella sua stanza....fossi in te, mi affretterei”. La rossa non se lo fece ripetere due volte e si diresse alla nave degli Hearts.

Con circospezione si portò verso la stanza di Law. Bussò e sentì la sua voce dirle avanti.

“Buonasera” gli disse.

“Buonasera, bambina. Ti stavo proprio aspettando” le rispose mentre si alzava dal letto e le si avvicinava.

“Oh...davvero?! E dimmi, posso fare qualcosa per te?” gli chiese maliziosa la navigatrice: ecco che di nuovo avvertiva quella forza che la spingeva verso di lui dimenticandosi di tutto e di tutti.

“Ridammi la mia felpa, gatta ladra” le rispose diretto. Infatti, quel pomeriggio quando era stata nella sua camera ne aveva approfittato per rubargli una felpa, in modo da conservare un pezzetto di lui.

“Se tu mi ridai la mia cartina” gli rispose a tono. Infatti, proprio mentre i Mugiwara erano a visitare il suo sottomarino, Law aveva fatto una capatina sulla Sunny per poter prendere una cartina. Rimase sorpreso, immaginava che la ragazza se ne sarebbe accorta, ma non pensava così presto. Si guardarono per un attimo, poi scoppiarono a ridere. Avevano avuto la stessa idea, e ciò alleggerì l'atmosfera.

“Lo so che sei triste per la mia imminente partenza” esordì la ragazza con un tono che rese volutamente troppo drammatico, in modo simile a quanto aveva fatto pochi giorni prima “ma non ti devi preoccupare” aggiunse “perchè vedi, oggi ho studiato le vostre prossime mete...be' chiaramente non tutte sono prevedibili, però analizzando il vostro percorso ho notato che non è molto diverso dal nostro, quindi...non è un addio, ci rivedremo spesso, ne sono convinta. E poi hai ancora quel patto stretto con il mio capitano, no?!” caricò le ultime parole di speranza, quasi le stesse dicendo più per se stessa che per lui. “E poi” continuò con aria provocatoria “sappi che, quando arriverò a Raftel, ti aspetterò, e quando Rufy diventerà il re dei pirati, ti consolerò”.

“Ehi, un momento bambina...da dove arriva tutta questa sfrontatezza?!” le chiese un divertito e sorpreso Law. Questa Nami così sicura e maliziosa lo stava proprio intrigando.

“Colpa delle cattive compagnie che frequento”gli disse senza tanti giri di parole.

“Aaahhh, Nami....” sospirò Law “certo che in te c'è molto più di ciò che si vede, e non è poco quello che si vede” sussurrò mentre la scrutava da capo a piedi. Come al solito, la ragazza indossava un succinto abito che risaltava tutte le sue forme, e rimase quasi allibita alle parole del dottore, perchè era forse la prima votla che le faceva un complimento, e sapeva quanto valeva detto da lui.

Law si avvicinò alla porta, la ragazza temette se ne volesse andare, già stava per dirgli qualcosa, quando lo vide chiudere a chiave la porta della stanza ed tornare verso di lei.

“Nami” bisbigliò il ragazzo. Disse il suo nome in modo così suadente che ciò bastò a farla sussultare.

“Si?!”

“Hai mai vissuto un'esperienza totalizzante, di assoluto benessere, hai mai provato la sensazione di dimenticarti tutto il mondo, ogni problema e ogni dolore tu abbia, uno stato di totale piacere, in cui ogni preoccupazione sparisce e le dimensioni del tempo e dello spazio vengono perse? sei mai stata in quello che alcuni chiamano il nirvana?” le chiese un malizioso Law mentre la invitava a portarsi sul suo letto. Nami rimase un po' interdetta a queste parole:

“Io...no...”.

“Già, lo immaginavo” le disse Law mentre si sedeva sul letto accanto a lei ed iniziava ad accarezzarle la schiena “del resto, non hai mai trascorso due giorni interi da sola con il chirurgo della morte”.

 

 

 

Ciao a tutti! Ed eccoci all'ultimo capitolo: come sempre, il ritardo nell'aggiornamento è dipeso da studio (nel frattempo ho dato un altro esame) e da problemi di connessione ad internet. Comunque, spero di non avervi deluso con il finale della storia. L'idea del “doppio furto” mi sembrava carina, quella delle “rotte in comune” non so se può reggere....comunque, c'è sempre il patto tra Rufy e Law.

Detto questo, non posso che ringraziare mille volte tutti quelli che hanno seguito la storia, chi l'ha messa tra le ricordate o preferite, tutti i preziosi consigli che mi avete dato nelle recensioni e che sono stati utilissimi e i complimenti....davvero GRAZIE GRAZIE GRAZIEEEE!!!!!

Dato che è l'ultimo capitolo, mi piacerebbe che anche tutti i lettori “silenziosi” mi dicessero cosa ne pensano della storia, ma chiaramente che ognuno agisca come meglio crede!

A tutti coloro che leggeranno la storia magari tra un po', sappiate che qualsiasi ulteriore commento sarà ben gradito, anche se a distanza di tempo da questo ultimo capitolo.

Bene, quindi finalmente ho finito di stressarvi almeno per un po'.....un grandissimo e fortissimo abbraccio a tutti tutti tutti!!!!

  
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