-Montana, hai preso tutti i ragazzini disadattati? - era questa la domanda che ognuno gli poneva non appena lui stesso aveva presentato quel nutrito gruppetto di ragazzini.
E, ogni volta, la risposta era questa:
-Sì, sono ragazzi ingamba! -
Era sconcertante quanto i colleghi dell'archeologo riponessero così poca fiducia in quei ragazzini con problemi familiari alle spalle o senza famiglia. Le storie che coinvolgeva loro erano le più disparate: genitori disoccupati o depressi da non potersi prendere cura di loro, o anaffettivi. Comunque erano ragazzi abbandonati che si erano uniti alle gang e non andavano a scuola, e di conseguenza potevano diventare dei piccoli criminali. O il contrario: genitori super impegnati nel lavoro ma che non prestavano la minima attenzione ai propri figli, genitori troppo poco attenti ai figli.
Insomma, come te la giravi e la rigiravi questi ragazzini avevano bisogno di una guida.
Montana lo aveva capito prima di tanti altri e dunque, con grande difficoltà, all'inizio, li aveva "reclutati". Ne aveva individuati alcuni con un grande potenziale e tra insofferenze, e litigi era riuscito ad ottenere la fiducia di alcuni dei ragazzi più restii.
Coi più piccoli era stato diverso. I più piccoli, quelli che lui definiva i "piccoli vagabondi" si erano affezionati a lui subito. Era stato facile ottenere la loro fiducia, forse perché erano ancora piccoli e bisognosi? Per quanto riguardava i più grandi, doveva ancora lavorarci sopra. La fiducia mancava e finchè non l' avesse conquistata non avrebbe ottenuto obbedienza dai più grandi, avrebbe dovuto guadagnarsela.
Ecco cosa c'era alla base di quella meravigliosa intesa, la fiducia reciproca. Montana ne era sicuro, benchè i più grandi fossero ormai poco avvezzi a voler obbedire ad un "adulto", doveva conquistarsi la fiducia di questi anche dando loro grandi responsabilità. Era l'unico modo per poter essere sicuro di guadagnarsi la comleta fiducia di questi ultimi. Erano ragazzi cresciuti in strada e avevano imparato a non fidarsi di nessuno. Questo fatto poi fece infuriare chi lavorava nel campo archeologico. Montana ebbe anche discussioni con il direttore del museo arhceologico dove i ragazzi prestavano servizio e studio. Il direttore si era lamentato proprio che fossero degli "avanzi di galera" e non figli di facoltosi, o studiosi ma il nostro puma lo aveva zittito dicendogli che "non faceva raccomandazioni a nessuno, e che predeva sempre per MERITOCRAZIA perché quei ragazzi erano brillanti e capaci. Avevano avuto solo la sfortuna di essere nati e cresciuti in un ambiente povero".