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Autore: FRC Coazze    10/02/2013    1 recensioni
Entrambi hanno camminato sullo stesso sentiero. Per entrambi una perdita è valsa la loro redenzione. Ma ora che il sentiero sta per terminare, tu dove sei?
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa storia è piuttosto vecchia. L'avevo scritta in inglese e poi tradotta in italiano, ma, non so perchè, in italiano non l'avevo mai pubblicata. Mi è tornata per caso tra le mani ed ho deciso di farlo.

Non è nulla di particolare: una di quelle storie che vengono da sè quando si comincia a scrivere su un foglio bianco senza avere una straccio d'idea.

Spero vi piaccia e buona lettura! ^^


Dove sei?

 
 
 

Dove sei?

Dove sei?

Svanita nei miei sogni di potere e gloria, tu che avresti dovuto essere il mio solo sogno. E ora che ti ho perso vedo il male nelle mie scelte. Tu che eri la luce. Ed ora le tenebre mi ingoiano perché... tu dove sei?

Buio.

Perché è così buio qui?

Ti ho ucciso nelle furia cieca di un rosso glorioso che invadeva i miei occhi e non mi sono accorto che quel rosso era sangue. Ho visto la verità quando la bugia si è spenta. Ho compreso quando il senso era ormai perduto. E ora dove sei?

Dove sei?

…dove sei?

Eri il mio gioiello. Eri tu il mio gioiello, e se solo le realtà vera avessi colto, invece che gettare un fiore in un angolo per cercare qualcosa di impalpabile che violentava il mio ego col sogno di qualcosa di più. Di più, sempre di più. Volevo fuggire. Fuggire da quella realtà che mi chiudeva da tutti i lati, chiuso in un recinto che mi soffocava. Volevo di più. Di più. E ho ottenuto più freddo, più buio, un nuovo dolore… un nuovo rimorso…

Rimpianto di un tempo che io stesso ho distrutto. Non ho diritto di piangere. Ma piango. Se solo le lacrime potessero farti tornare… se solo ci fosse un modo per riabbracciarti, chiederti scusa, vederti una volta ancora davvero, non attraverso il vetro gelido e illusorio di uno specchio. Se solo potessi…

Dove sei?

Vienimi a prendere.

Guarda sono qui! E corro. Corro verso la mia fine, poiché ciò che dovevo l’ho fatto. Corro. Ho fatto quel che ho potuto. Ho combattuto, sempre. Per riparare ai miei errori con il mio stesso dolore, un ago incandescente che ricuce la mia anima. Vieni qui! Prendimi! Ti prego, portami via. Guarda. Guarda quello che ho fatto: ho ridotto la mia anima in cenere e le fiamme rinnovatrici l’hanno avvolta, bruciata, lacerata… ma ora sono nuovo. Ho infranto la mia bugia e ritrovato la tua verità. E tu dove sei?

Dove sei?

Dove sei?

Ti prego, vieni a prendermi. É buio qui. Freddo. Voglio luce, un calore che le mie lacrime non possono darmi. I miei occhi si sciolgono e io non vedo… buio. Ho perso chi ero, ma ho ritrovato il mio cuore. Ho capito. Sono nuovo. Sono di nuovo io. Ora puoi venire a prendermi. Vieni alla stazione, aspettami e saliremo sul treno insieme.

Non abbandonarmi. La mia corsa durerà in eterno. Correrò. Da te. Alla fine. É la fine. Vedo i tuoi occhi?

Dove sei?

Il treno sta per partire.

Lily...

Non voglio andare senza vederti.

Perdonami.

Ariana...

Accettami.

Di nuovo.

Il treno sta partendo.

Eccoti. Sei venuta.
 
  
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