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Autore: RobDarko    10/02/2013    12 recensioni
Flashfic Kurtbastian sulle note di "Per respingerti in mare" (Le Luci della Centrale Elettrica)
«Vado dove vai tu, Kurt. Andiamocene a fanculo insieme.» risponde tranquillamente Sebastian, e gli mette una mano dietro alla nuca. L’altra la porta sulla guancia di Kurt, fredda. «Posso baciarti?» chiede con totale nonchalance, come se avessero parlato del tempo fin ora. «Tanto lo farò comunque.»
«Toglitelo dalla testa!» protesta Kurt [...]
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i nostri no dove vuoi che ci portino?

 

           Ad Antonio perché c’è sempre (e vi consiglio di leggere qualcosa di suo, perché è bravo), a Carola perché neanche se ci pagano- ma tanto non ci pagano, a Bianca perché mi fa sentire a Hogwarts e a tutte le ragazze del gruppo “I call him mine”, perché mi fanno sperare nel Kurtbastian ogni giorno di più. Grazie, vi voglio bene, sempre.

           

Fa  freddo, nei campi tra Lima e Westerville all’alba. Sebastian accarezza la testa di Kurt, poggiata alla sua spalla.
«Kurt, io...» lo chiama Sebastian, girando il viso di Kurt verso il suo.

«Sta’ zitto, stronzo. Ti odio.» gli risponde l’altro senza aprire gli occhi, girando comunque la testa dall’altro lato.

Sebastian sorride ferito, e gli accarezza di nuovo la testa. Tra tutte le persone, proprio lui, che lo odia. «Perché fai così, Kurt? Non puoi odiarmi solo perché ti ho fatto vedere che non sono io quello che si scopa Blaine. Non mi puoi proprio odiare per questo, lo sai?»

Kurt lo sa. Cazzo, se lo sa, ma d’altronde che altro può fare? Non vuole mettersi a piangere davanti a Sebastian, non vuole dargli ragione, quindi lo insulta. È più facile così, odiandolo. Quel maledetto bastardo.

«Mi sarei aspettato una reazione molto più isterica, sai. Tipo, pianti, urla, schiaffi e cose così, invece non hai detto una parola per tutta la notte. Proprio una delusione.» dice  Sebastian beffando, stringendo un po’ la presa intorno alle spalle esili di Kurt che, tenendo fede alle parole di Sebastian, non dice nulla. Continua a guardare davanti a sé, si accomoda sulla sua spalla, ma non dice nulla. E questo fa innervosire ancora di più Sebastian.

«Senti, non ti sembri un po’ ipocrita? Se mi tu mi odiassi davvero non mi useresti mica come cuscino. Dovrei andarmene e lasciarti qui, lo sai?» continua il più alto.

«Allora fallo! Vattene, torna a rompere a chiunque sia in stanza con te alla Dalton e lasciaci in pace!  Finalmente puoi avere Blaine, quindi perché stai ancora perdendo tempo con me?» gli risponde Kurt con lo stesso tono alterato, e cerca ti togliersi il braccio di Sebastian dalle spalle. Che se ne vada a fanculo, che non lo cerchi mai più.

Ma Sebastian non si alza, e non gli toglie neanche il braccio dalle spalle. Anzi, lo tira ancora più vicino «Mi preoccupo per te, altrimenti me ne sarei già andato.» gli sussurra all’orecchio. Il fiato caldo si infrange contro la pelle di Kurt, che rabbrividisce.
«Invece no, non te ne importa niente di me, proprio come a me di te. Vattene a fanculo!» gli dice Kurt, tirandosi indietro  in quello strano abbraccio. Sebastian ha ragione, sono degli ipocriti. Ma le cose si fanno in due.

«Vado dove vai tu, Kurt. Andiamocene a fanculo insieme.» risponde tranquillamente Sebastian, e gli mette una mano dietro alla nuca. L’altra la porta sulla guancia di Kurt, fredda.«Posso baciarti?» chiede con totale nonchalance, come se avessero parlato del tempo fin ora. «Tanto lo farò comunque.»

«Toglitelo dalla testa!» protesta Kurt, tirandogli via la mano dalla guancia. Sebastian ne approfitta e intreccia le dita con le sue.

«Lasciami!» protesta ancora, e Sebastian ride «Fallo tu!»gli risponde. A dir la verità si aspetta che Kurt la lasci, ma non lo fa.
«Quindi posso farlo?» chiede, ormai a pochi centimetri dalla sua bocca.

«Và a farti fottere.» è la risposta di Kurt, che non si allontana né si avvicina.
Sebastian cerca le sue labbra e Kurt ricambia, indifeso. E’ tutto lì, di mattina presto, in quel campo, nell’aria azzurra. E’ tutto lì, in uno sfioramento di labbra stanco, nelle dita di Sebastian nei capelli di Kurt.

«Mi accompagni a casa?» chiede Kurt a bassa voce appena Sebastian stacca le labbra dalle sue.

Sebastian è allibito. Sta per chiedergli che c’è che non va, ma, prima che possa aprire bocca «Ho solo bisogno di dormire. Ti richiamo se vuoi, promesso.» si giustifica Kurt in fretta, evitando di guardarlo. È arrossito, Sebastian lo sa, ma fa finta di non saperlo.

«Vieni a dormire da me.» gli suggerisce Ho paura che se ti accompagno a casa ti dimenticherai di tutto. Ho paura che se te ne vai non lascerai mai Blaine e mi ignorerai per sempre. Ho paura di lasciarti andare vorrebbe aggiungere, ma non lo dirà. Non ancora, non adesso.

«Okay.» risponde Kurt dopo qualche secondo. Si alzano, e Sebastian non gli lascia la mano fin quando non arrivano alla macchina.

Tra qualche ora se ne pentiranno entrambi. Kurt di essersi fidato, Sebastian di essersi tolto la maschera. Tra qualche ora potranno disperarsi, ma non adesso.

Adesso è l’alba e tutto va bene.


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Nota esplicativa :Sebastian porta Kurt allo Scandals, dove c'è Blaine che limona con Eli C. 
Succede questo.


Beh, non ho molti commenti. È senza senso, fa schifo e probabilmente farei meglio a tenermela dentro il pc (che non è mio, il mio è morto), ma alla fine sarebbe venuta fuori comunque.
Spero vi sia piaciuta, in ogni caso.
Con l’amore necessario, la vostra Robs. (quella che scrive Kurtbastian, non quella che scrive Thadstian.)
  
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