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Autore: iwashere    10/02/2013    2 recensioni
It's the St. Berry week 2013, babes!
Perchè le storie su queste due meraviglie scarseggiano, e noi cerchiamo di riempire il vuoto.
Day 1: NYADA.
Day 2: Vocal Adrenaline.
Day 3: Student / Teacher.
Day 4: Different time period.
Day 5: Power couple.
Day 6: Library.
Day 7: Hello.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jessie St. James, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Jessie/Rachel
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Domenica 10 Febbraio: NYADA.
AU nel quale Jesse e Rachel hanno la stessa età.

 

Bright eyes.

 

Quando Jesse aveva detto a Rachel che era stato ammesso alla NYADA, lei ne era stata felice ed orgogliosa. L’aveva abbracciato stretto e aveva cominciato a singhiozzare ripetendogli quanto la loro vita nella Grande Mela sarebbe stata fantastica e emozionante.
Dopo che anche Rachel aveva ricevuto la sua lettera d’ammissione, erano partiti insieme e avevano deciso quasi contemporaneamente di andare a vivere insieme. (L’affitto costa molto meno, se l’appartamento è lontano dal centro. Non credi, Rach?)
Kurt si era unito a loro alla fine dell’estate, durante la quale Rachel e Jesse non avevano fatto altro che dipingere – e dipingersi la faccia e i vestiti – e sistemare mobili.
Ora il loro appartamento è molto più accogliente, pulito e profuma di casa. A qualsiasi ora del giorno e della notte si sente un qualche tipo di musica o anche soltanto delle scale musicali improvvisate.
 

* - * - *

 
Quella è la settimana più impegnativa e stancante che Rachel sta passando da quando è entrata alla NYADA. Cassandra la sta massacrando perché il suo plié* non è perfetto e in più deve preparare un duetto per il compito settimanale. Pensava di poter sopportare la pressione di un compito con una data di scadenza, perché quando era a Lima Schuester dava sempre un compito settimanale e non sarà così difficile trovare qualcuno della mia classe con cui cantare.
Peccato per la povera Berry che tutta la sua classe si fosse già divisa in coppie e lei sia rimasta da sola, a tre giorni dal giorno delle esibizioni, senza partner e senza canzone.
Sta seriamente prendendo in considerazione di fare un duetto da sola – Kurt,  quanto è stato difficile preparare “Le Jazz Hot”? – quando si ritrova Jesse in sala danza che la fissa dallo specchio sorridendo soddisfatto.
“Stai migliorando, sono sicuro che la July la smetterà di essere così concentrata su di te. Sempre che sia quello che vuoi.” Il suo sorriso si amplia ancora di più e Rachel è costretta a smettere di ballare, perché in ogni caso Jesse attirerebbe tutta la sua attenzione.
“Vorrei che la smettesse di avercela con me senza motivo, non che smettesse di insegnarmi. E’ davvero una brava insegnante, lo sai.” Beve un po’ d’acqua dalla sua bottiglietta mentre Jesse alza le spalle.
“La sua fama è quella, sì. Ma non ha mai insegnato nulla a me personalmente, quindi sai, non posso metterci la mano sul fuoco. Però sì, ammetto che tu sei molto più brava da quando ti strapazza.” Appoggia il borsone accanto a quello di Rachel e poi si dirige verso lo stereo, mentre lei si sistema quel maledetto body nero che non ne vuole sapere di rimanere perfettamente a posto. Quando sente la base partire, non può fare altro che alzare lo sguardo verso Jesse e sorridere.
“Total eclipse of the heart? Davvero, Jesse?” lui alza le spalle di nuovo e le tende la mano, ad invitarla a ballare con lui. Rachel si alza, si affianca a lui e comincia a ballare.
Sono sempre stati un’ottima coppia, lei e Jesse. Si sanno capire dal primo momento, e la loro chimica è pazzesca ed innegabile. Quando anche l’ultima nota svanisce dalla stanza portandosi via un “Turn around bright eyes” finale, Rachel si gira e abbraccia Jesse di slancio, come se ne andasse della sua stessa vita.
“Oddio sei un genio Jesse! Questa canzone è perfetta per il mio compito settimanale!” il ragazzo ride, ma la stringe comunque, perché abbracciarla è sempre meraviglioso.
“Con chi hai intenzione di cantarla, la nostra canzone?” ridacchia un po’ e poi lascia la presa, appena in tempo per vedere Rachel spalancare i suoi occhioni marroni e guardarlo come se avesse appena detto un’eresia imperdonabile.
“Ma con te, mi sembra ovvio! Che domande sono queste, St. James? Perdi colpi per caso?” gli tira un leggero pugno sulla spalla, ma Jesse continua a non essere convinto.
“Non credo di poter duettare con te: non frequentiamo lo stesso corso. Potrebbero lamentarsi e non farti proprio esibire, non possiamo correre questo rischio. Troverai qualcun altro.” Spiega semplicemente, come se non ci fosse altra soluzione.
“O magari troveremo qualcuno che possa aiutarci a farti cantare con me.”
 

* - * - *

 
Come abbia fatto Rachel a convincere la sua insegnante a farlo cantare con lei non l’ha ancora capito. Sa che ha usato le sue armi migliori e delle argomentazioni molto valide, ma nessun particolare è trapelato durante le loro chiacchierate giornaliere e indispensabili.
Quindi ora Jesse St. James si trova nella sala canto 12, a quattro classi dalla sua e aspetta il turno suo e di Rachel di duettare. Non l’ha mai vista così agitata, gli stringe la mano in maniera quasi dolorosa, ma non lui non lascerebbe mai andare la presa, quindi stringe un po’ i denti e cerca di ascoltare gli altri partecipanti alla gara. Nessuno di loro è in grado di superarli, figurarsi di batterli. Non capisce perché Rachel sia così preoccupata finché una ragazza bionda con il suo partner con un mezzo sorrisetto e i capelli marroni non conquistano il centro del palco. La somiglianza della ragazza con Quinn è semplicemente innegabile: occhi verdi e profondi, pelle chiara e capelli biondissimi; potrebbero essere sorelle.
Allora Jesse stringe un po’ la mano di Rachel, giusto un po’ di più, e le fa cenno di uscire un secondo. Dopo le varie occhiatacce e imprecazioni silenziose che si è guadagnato, riesce a portarla fuori e lì la prende per le spalle guardandola fisso negli occhi.
“Quella non è Quinn Fabray, d’accordo? E tu sei più brava di lei e di chiunque altro. Quindi adesso andremo lì, canteremo e li distruggeremo tutti, perché io e te siamo fatti per duettare insieme. Sono stato chiaro, Rachel Berry?” lei sorride con gli occhi un po’ lucidi, si sporge per dargli un bacio a stampo veloce e leggero e poi lo riprende per mano.
“Chiarissimo, capo.” Scherza di rimando e Jesse sente che tutta la tensione è sparita: ora c’è tempo solo per la voglia di vincere e per il talento.
Inutile dire che “Total eclipse of the heart” diventò ufficialmente la loro canzone, dopo quella vittoria schiacciante.


 

* - * - *


Mi dicono che c'è una week sui St. Berry, potevo io non parteciparci? Ovviamente no!
Primo giorno, tema NYADA. Io pubblico di notte e al limite del ritardo, iniziamo bene, ahah!
Lasciate commenti (giuro che non sono pazza come sembro) e a domani!

Tatiana :)

P.s. piccola precisazione, praticamente tutte le shots sono AU o What if? quindi niente, non preoccupatevi se mi dovete dire che non hanno un senso, ne sono consapevole!

   
 
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