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Autore: SexPistols1975    12/02/2013    0 recensioni
-Non ho mica intenzione di far rimanere questa relazione così! Non voglio essere ricordato come “Il ragazzo coi rasta che incontrai sulla metro”!- disse sorridendo.
-No… saresti “Il ragazzo FIGO, SCOZZESE E COI RASTA che incontrai sulla metro”!- dissi ammiccando.
-Preferirei essere ricordato come “Il ragazzo che cambiò la mia vita” o almeno “Il ragazzo che mi fa sorridere” o “Il ragazzo che mi sostiene” o non so… fai tu…- aveva davvero intenzione di approfondire la mia conoscenza?
-Se vuoi puoi essere ricordato come “Niall, il ragazzo che incontrai per caso in metro e mi fece battere il cuore”- dissi fissandolo negli occhi azzurri.
-…Ti va di uscire con me, Teresa? E di continuare a farlo per… sempre?”
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Passeggiavo, tranquilla, nell’infinito dei miei pensieri.
Un piccolo sforzo muscolare ed eccomi a bordo della metro.
Mi guardo intorno: niente posti a sedere… classico.
Mi appoggio ad un palo e resto così, ad osservare la gente.
Una signora con l’auricolare all’orecchio urla furiosa qualcosa riguardante un contratto.
Un signore dorme appoggiato su uno sconosciuto infastidito.
Un uomo stringe in mano un rosario e muove le labbra velocemente, recitando le sue preghiere.
Mi guardo le scarpe, sospirando per i 40 minuti di viaggio che mi aspettavano.
Alzai lo sguardo e vidi salire un ragazzo… wow! Era… era la cosa più bella che avessi mai visto! I lunghi capelli rasta erano legati con un laccio verde e gli tenevano libero il viso, già occupato dalla barba. Gli occhi di un azzurro cielo, rapitori di sguardi imbarazzati. Era alto, con le spalle larghe e un portamento fiero. Stavo letteralmente sbavando, e probabilmente se ne accorse.
Ero talmente presa dal contesto che non notai subito che mi stava guardando con uno sguardo che diceva “Che vuoi??”. Arrossii immediatamente e abbassai lo sguardo sulle mie vecchie Etnies.
Certo che non poteva esserci miglior giorno per incontrare quel ragazzo! Ero vestita con la maglietta dei Doors, dei jeans neri con una catena che penzolava sulla sinistra, le mie fedeli Etnies e pochi giorni prima avevo anche rifatto la tinta rosso fuoco. Sorrisi, compiaciuta.
Rialzai lo sguardo e lo vidi seduto, con le cuffiette nelle orecchie. Il primo pensiero fu “Chissà che genere di musica sente… non mi sembra un tipo da raggae” e quello subito dopo fu “Come cavolo ha fatto a trovare posto a sedere????”… il posto a sedere, nella metro di Roma, era qualcosa di quasi inesistente! Specialmente in Metro B! Forse se salivi a Rebibbia o a Laurentina avevi qualche speranza.
Muoveva la testa a tempo di musica e con gli occhi chiusi canticchiava tra sé e sé. Sembrava matto? Sì. Ma era comunque bellissimo!
Ad un certo punto, senza preavviso, come fosse chiamato dal mio sguardo, alzò la testa e mi sorrise.
MI SORRISE!
Sorrisi anche io, ma mi sentivo tanto un’idiota.
Il cuore mi batteva a mille e non sapevo cosa fare.
Era tornato al suo posto, a sentire la musica, in silenzio.
Così decisi di fare il primo passo io… non ero certo una di quelle ragazze che si lascia perdfere un’occasione del genere!
Mi avvicinai, lentamente, e cercando di camminare come un essere umano e non un tirannosauro.
Mi misi davanti a lui e gli sventolai una mano davanti la faccia.
Alzò lo sguardo e si tolse una cuffietta.
-Emh… ti serve qualcosa?- disse.
Aveva una voce profonda e un forte accento scozzese. Era anche scozzese! Dio mio, la perfezione si dipingeva davanti ai miei occhi!!
-Ciao, scusami… volevo solo presentarmi… piacere, Teresa!” che cosa stupida! Volevo solo presentarmi… ma che idiota!
-Uh, piacere… Niall!- parlava un italiano perfetto a parte l’accento molto pronunciato. E soprattutto non mi aveva preso per un’idiota!!
-Sai… appena sei entrato ti ho notato… sapevo che eri un tipo simpatico!- dissi sorridendo.
-Anche io ho notato subito te… i Doors… amo i Doors! Beh sì, forse ho notato prima la tua maglietta!- scoppiammo a ridere insieme.
-Ahahah sicuramente Jim rimorchia più di me- dissi sistemando la maglia lungo i fianchi.
-Sei carina…- quel commento così improvviso e senza scrupoli mi fece arrossire.
-Ops, scusami tanto… forse sono stato un po’ troppo diretto.- disse grattandosi la testa.
-Anche tu… adoro i tuoi capelli.- dissi facendomi coraggio.
-Di solito dicono “Insulso ammasso si pidocchi e zecche”- disse alzando gli occhi al cielo.
-Amo i pidocchi… quando rendono ancora più bello un ragazzo!- dissi ridendo.
Rimase in silenzio a guardarmi: -Sei la prima ragazza che mi dice che sono carino.- disse sorridendo con sguardo triste.
Strabuzzai gli occhi, ma non volevo approfondire, lo faceva stare male.
-Quanti anni hai?- chiesi cambiando un attimo argomento.
-Ventuno… te?- azz… era grande.
-Quindici..- dissi imbarazzata.
-Cavolo! Sembri più grande!- disse sorridendo a trentadue denti.
-Eh già, piccolo difetto di famiglia.- dissi guardando il suo sorriso.
-Ti crescerò…- cosa? Come? Perché? Quando? CHI???
-Eh??-
-Ti crescerò… ecco tutto.- disse come se avesse detto la cosa più chiara del mondo.
-Io non comprendo.- dissi simulando una voce robotica.
-Non ho mica intenzione di far rimanere questa relazione così! Non voglio essere ricordato come “Il ragazzo coi rasta che incontrai sulla metro”!- disse sorridendo.
-No… saresti “Il ragazzo FIGO, SCOZZESE E COI RASTA che incontrai sulla metro”!- dissi ammiccando.
-Preferirei essere ricordato come “Il ragazzo che cambiò la mia vita” o almeno “Il ragazzo che mi fa sorridere” o “Il ragazzo che mi sostiene” o non so… fai tu…- aveva davvero intenzione di approfondire la mia conoscenza?
-Se vuoi puoi essere ricordato come “Niall, il ragazzo che incontrai per caso in metro e mi fece battere il cuore”- dissi fissandolo negli occhi azzurri.
-…Ti va di uscire con me, Teresa? E di continuare a farlo per… sempre?” disse alzandosi in piedi. Cavolo se era alto!
Cominciai a balbettare un sì, ma mi mise un dito sulle labbra.
-Ho capito…- frugò nella tasca alla ricerca di qualcosa –tieni, questo è il mio numero!- disse porgendomi un perfetto biglietto da visita.
-Niall Mac Lean … scozzese in tutto e per tutto!- dissi rigirandomi il biglietto tra le dita.
-E te…-
-Mariani! Teresa Mariani!- dissi sorridendo.
-Umh… italiana in tutto e per tutto!- disse ridendo.
-Ah, ti sbagli ragazzo! Solo nome e cognome! Sono nata a Brighton!- sorrisi. Amavo il mio Paese d’origine, l’Inghilterra.
-Aaah! Quindi sei una mia compaesana… anche se… inglesi e scozzesi.- storse la bocca, ironico.
-Ah ah ah no! Questa volta sarà l’eccezione che conferma la regola!- gli presi la mano e una penna e gli scrissi il mio numero sul palmo: -Io non ho biglietti da visita stampati in filigrana!- dissi sorridendo.
-Ah no? Appena saremo fidanzati te li farò io!- what? Ammazza, diretto il ragazzo!
-Se dici un’altra cosa così diretta rischio uno svenimento, evita!. Dissi facendo finta di svenire, facendolo ridere.
-Non posso dire che non vedo l’ora di sfiorare le tue labbra?- BOOM! COLPO MORTALE!
-Ma… ma… ma… Maria santissima!!!- dissi sgranando gli occhi verdi smeraldo.
-Ahahahahah su, non ti salto addosso!!- disse scompigliandomi i capelli.
-Mannaggia…- dissi trattenendo una risata.
-E poi sono io??- disse, anche lui simulando uno svenimento.
-Dove stai andando?- chiesi curiosa.
-Boh, ormai sono in ritardo, dirò al mio amico che non posso più…- disse guardando l’orologio.
-Io vado a teatro… sono quattro ore di prove… puoi resistere?- chiesi sorridendo.
-Guardando te? Ovvio- ok, era decisamente romantico. E mi mandava il sangue al cervello.
-Esagerato… allora vieni.- dissi prendendogli la mano: -e dopo vieni a casa mia, vivo sola, con amici… sarai il benvenuto!- dissi sorridendo.
-E i tuoi genitori?- chiese spaesato.
-Sono morti, ma non fa nulla, l’ho superata!- dissi stringendogli la mano ancora più forte.
-Vedremo…- disse fermandosi per abbracciarmi.
-Su, tranquillo… ora…- dissi guardandogli le labbra da sotto la barba: -Corri!-
E cominciammo a correre, da soli, nel vento freddo di quel pomeriggio di dicembre.


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Saaaaalve gente! Beh, questa (come ho già detto è una storia vera) è il mio racconto ^_^ Spero vi sia piaciuto... e se non lo è... beh, mi dispiace D: In ogni caso, se potete lasciare un commentino costruttivo! Grazie mille :3 Bau!
   
 
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