Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: up over the clouds    12/02/2013    1 recensioni
Tutto, ogni minimo particolare che fino a qualche mese prima le era sembrato il miglior angolo di paradiso sulla terra si era trasformato in un inferno.
Un inferno silenzioso.
Silenzioso come la casa che doveva condividere con il suo fantasma, i suoi ricordi, i suoi pensieri e tutto questo le sembrava opprimente.
I suoi pensieri si scontravano nella testa, la pelle le bruciava per lo sforzo di trattenersi dal non urlare e le lacrime le scivolavano gił, calde e lente sulle guance, lasciandole spesse righe di eyeliner secco.
Eppure dicevano che l'amore era una cosa semplice.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Anchor
L'amore è una cosa semplice - Tiziano Ferro

 

Lottie non poteva più stare lì, in quella casa. Tutto, dalle pareti ai mobili, era diventato sempre più insopportabile da quando Niall se ne era andato.

Tutto, ogni minimo particolare che fino a qualche mese prima le era sembrato il miglior angolo di paradiso sulla terra si era trasformato in un inferno.

Un inferno silenzioso.

Silenzioso come la casa che doveva condividere con il suo fantasma, i suoi ricordi, i suoi pensieri e tutto questo le sembrava opprimente.

I suoi pensieri si scontravano nella testa, la pelle le bruciava per lo sforzo di trattenersi dal non urlare e le lacrime le scivolavano giù, calde e lente sulle guance, lasciandole spesse righe di eyeliner secco.

Eppure dicevano che l'amore era una cosa semplice.

Si era addormentata sul parquet nella loro camera da letto e si era risvegliata in singhiozzi mentre cercava di raggiungerlo nei suoi incubi.

Eppure non ce la faceva mai.

Non si addormentava quasi mai sul letto perchè l'odore di Niall si librava dal cuscino ogni volta che toccava le lenzuola e vedere la forma che il materasso aveva assunto sotto il suo corpo le faceva torcere lo stomaco.

E poi bhe, e poi si ricordava della prima volta che avevano dormito insieme, della prima volta che avevano fatto l'amore e del fatto che la mattina dopo - come tutte le mattine d'altronde - era stata una gioia immensa trovare Niall dormire beato nel suo letto. Pura e vera felicità.

Ma ogni volta che riportava questo ricordo a galla, lei affogava.

L'aria le mancava e urlava di dolore quando si accorgeva di essersi spaccata le nocche delle dita stringendole in pugne.

Si tirava su a sedere e si fissava le mani, chiedendosi se Niall gliele avrebbe baciate e poi l'avrebbe curata come si deve, con tutto l'amore del mondo.

Come quella volta in cui lui le stava insegnando a pattinare e lei cadendo si era bruciata un ginocchio sull'asfalto: lui le era corso incontro e, anche se Lottie non aveva sentito niente, aveva fatto finta di essersi fatta male solo perchè sapeva che Niall l'avrebbe trattata con amore, come si deve.

L'aveva tirata su e l'aveva portata in collo fino sotto il portico, le aveva versato l'acqua ossigenata sulla ferita e avevano guardato le bollicine bianche scoppiare sulla pelle arrossata.

Niall si era meravigliato del fatto che lei non avesse fatto storie e l'aveva guardata, notando nel suo sguardo quella nota di tranquillità e sicurezza. Allora le aveva soffiato sul ginocchio e poi l'aveva fasciata.

"Non c'era bisogno di tutto questo, bastava un cerotto"

"Questo ed altro per la mia piccola" Niall le aveva detto percorrendo con il dito il bordo della garza.

Su quello stesso punto Lottie ci ripassava sempre, vedendo la ferita cicatrizzata. E ogni benedetta volta affogava di nuovo, sentendo riaprirsi le cicatrici sotto la sua pelle a causa del suo ricordo.

Ma Niall non c'era. Non baciava la ferita, non ci metteva l'acqua ossigenata e non la bendava dicendole 'adesso passa tutto, passa tutto' con il suo accento irlandese.

Aveva dovuto imparare in fretta a bendarsi da sola e a sopportare in silenzio il dolore.

Ma il più delle volte guardava, sentiva il dolore sprizzare dai suoi pori e sentiva la voce uscire in un grido soffocato.

Si alzava lentamente e si incamminava verso il bagno: apriva il rubinetto con l'acqua bollente e rimaneva lì, a guardare lo specchio appannarsi a causa del vapore.

 

NIALL AMA LOTTIE

 

C'era scritto nel mezzo dello specchio, firmato con la 'n' di Niall e seguito da un cuore.

Le lacrime riprendevano a spingere sulle iridi verdi e a fare a pugni per uscire.

Ritornava sott'acqua quando questo ricordo tornava a galleggiare, togliendole il fiato dai polmoni.

Si ricordava di quella mattina di qualche settimana prima, una mattina in cui lei era appena uscita dalla doccia, Niall l'aveva brontolata per il fatto che aveva passato più di mezz'ora sotto l'acqua e della loro discussione.

Poi Niall l'aveva baciata all'improvviso, inspirando il suo odore di bagnoschiuma e la sua pelle d'oca sotto l'asciugamano.

Una volta che aveva abbandonato le sue labbra aveva scritto quelle parole lì, nel bel mezzo dello specchio.

"Che calligrafia di merda!" gli aveva detto scherzando Lottie. Lui l'aveva baciata di nuovo e avevano fatto l'amore, saltando il pranzo e cenando sul letto mangiando cinese.

Quando invece scendeva giù il salotto mezzo disordinato le apriva altre cicatrici.

Il DVD di Peter Pan era ancora appoggiato sul tavolino e rise ricordando della gelosia di Niall ogni volta che lei si esaltava per una scena in cui c'era Jeremy Sumpter.

Lo guardava, lo tirava a sè coprendolo e sussurrandogli che era lui il suo Peter Pan in un modo che faceva fremere Niall.

Si ricordava il modo in cui Niall la fissava mentre piangeva alla scena del bacio fra Wendy e Peter e di come l'avvicinava al suo corpo. Lottie incastrava la testa fra la testa e la spalla e singhiozzando faceva finta di addormentarsi, sentendo Niall canticchiare la sua canzone preferita.

 

 

Lottie non poteva più stare lì, in quella casa. Tutto, dalle pareti ai mobili, era diventato sempre più insopportabile da quando Niall se ne era andato.

L'amore non era una cosa semplice. Non lo era mai stato.

Lei non aveva mai avuto l'amore di una mamma o un babbo, strappati dalle sue fragili dita quando era solo una neonata.

L'unica ancora di salvezza era Niall, il suo Niall.

Ma Niall non c'era più.

E lei era affondata, ancora, ancora e ancora: ogni mattina, ogni ora, ogni minuto in cui il vuoto lasciato da lui diventava insostenibile.

 

Ma un giorno si rirovò senza sapere come davanti a casa sua, percorse il vialetto d'accesso e una volta sotto il porticato decise di suonare.

Ci pensò e ripensò, arrivò alla conclusione che era tutto una cazzata, che ormai lui aveva un'altra vita di cui lei non faceva parte. Magari aveva anche una ragazza.

La sua ancora.

No, non era il momento giusto.

Però magari anche a Niall mancava Lottie. Forse anche lui affogava pensando a lei.

Ma no, ma no Lottie! Cosa stai pensando?

"L-Lottie" il suo corpo si fermò d'istante al suono di quella parole.

Eccolo lì, il suo Peter Pan. La sua ancora, la sua vita. Il suo Niall.

L'aveva raggiunta e ancora una volta le aveva soffiato sulla ferita, guardando l'ossigeno uscire dalla sua pelle delle nocche. L'aveva bendata e si era preso cura di lei come quella volta. E lei era tornata a sentirsi amata.

 

Poi avevano fatto l'amore.


*****
SONO CONSAPEVOLE CHE FACCIA SCHIFO L'ULTIMA PARTE LOL MA SONO STANCA E VOLEVO PUBBLICARLA COMUNQUE. 
SE VOLETE LASCIATE UNA RECENSIONE o SCRIVETEMI SU TWITTAH @xsheneedshim


 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: up over the clouds