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Autore: shalalalalaaa    13/02/2013    1 recensioni
la faccia più pericolosa che tutti abbiamo è la follia.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Me la ricordo come se fosse ieri quella giornata.
mi svegliai di sovrassalto quella notte, mi misi  il cappotto e aprii la finestra tirai fuori il pacco di sigarette dalle tasche...ma...il pacchetto era vuoto...ero sorpresa e pensai 'che sono nà maga ora?''
andai in camera dei miei di soppiatto e presi una sigaretta da quelle di mio padre.
tornai in camera  mettendomi alla finestra a fumare,con il freddo che c'era sembravo una ciminiera.
tutte le volte che mi mettevo su quella finestra era per pensare guardando quel fumo denso e caldo uscire dalla mia bocca o dal mio naso,ma quella notte era diverso...vidi in lontananza qualcosa ma essendo le 4.36  del mattino come potevo pretendere di vedere?
mi concentrai su quella figura immobile e a un tratto pensai ''se mi metto al buio anche io forse vedo qualcosa''mi allontanai un secondo per spegnere la luce,saltai svelta sul letto la spensi e poi mi rialzai svelta e mi rimisi alla finestra.
cominciai a sudare freddo ,era sparito,quella cosa che un momento prima era immobile non era più li...mi guardai attorno ma non vidi nulla,poi mi arresi all'idea di aver immaginato.
abbassai lo sguardo ed eccolo li.
era appoggiato dall'altro lato della strada aveva le braccia conserte,era vestito di scuro con un cappuccio e uno scaldacollo alzato sul viso,non era robusto 75 kg a occhio,per...1.80 di altezza.
la cosa assurda  è che poco prima era a una tale distanza da non essere distinto da un cespuglio un cestino o una siepe!
feci un balzo all'indietro finendo a terra seduta...
incognite e dubbi sono forme di paura;
agitazione e angoscia sono altre due forme di paura;poi c'è la forma più rozza e barbara della paura...il dolore.
sentii dentro di me qualcosa di strano,urlai e i miei occhi si aprirono,ero svenuta,in quel posto dove immaginazione e realtà mi avevano fatta cadere  avevo solo un dubbio...era successo?
erano le 6.29 proprio un minuto prima del suono della mia sveglia per andare a scuola,o per prepararsi perlomeno.
arrivai a scuola avevo una strana sensazione poco prima di 'svegliarmi' quella notte avevo sognato il mio pacco di sigarette vuoto...e ...prima di entrare a scuola controllai,e....era vuoto.
quella giornata me la ricordo come se fosse ieri...
mi incamminai verso casa quella mattina papà mi aveva scritto un sms,non poteva venire a prendermi,avevo la sensazione di non essere sola e sentivo dentro di me rabbia...ma non rabbia qualsiasi..quando la situazione si fa difficile dormi,metti la tua mente e abbandonati alla follia,essa non teme nulla.
mi misi le cuffiette e mi dirisi verso casa ma sentivo quella presenza dietro di me...potevo quasi sentire il suo fiato caldo sul mio gelido e pallido collo...mi sbrigai  senza mai voltarmi continuai a camminai arrivai a casa e mi buttai nel letto rannicchiata nel mio angolo sicuro costruisci una linea immaginaria,nessuno potrà oltrepassarla  e tu sarai al sicuro.
poche ore dopo sentii delle grida che mi svegliarono,per strada un uomo abbastanza grosso era sopra un ragazzo la metà di lui circa e lo stava prendendo a pugni...il sangue era ovunque le urla rituonavano nella mia testa e dentro di me sentivo qualcosa ad assistere a quella scena e un sorriso apparse sul mio volto i miei occhi si dilatarono come quando vedi qualcosa di piacevole appoggiai le mani al vetro e comincia a sbatterle più volte che cosa stava accadendo? cosa ?!
mia madre arrivo e mi disse 'chiudi le finestre,adesso.'
io le chiusi e mi misi al pc.
arrivò l'ora di cena,giapponese...il mio piatto preferito,mangiai,mi stiracchiai un po,presi una sigaretta e con sguardo assente e mi misi alla finestra,il sangue era ormai stato assorbito dal asfalto scorsi un uomo li vicino a quella pozza abbassato sulle ginocchia,stava facendo qualcosa,,,si stava accendendo una sigaretta passando un fiammifero su quel sangue secco...poi si girò...la sigaretta che avevo tra le mia pallide labbra mi cadde,finendo sulla mano destra,non sentii dolore o per lo meno non subito il mio cuore si fermò,era lui quello del sogno...mi ripresi e urlai ' chi sei?! chi accidenti sei?! eh?' non rispose....
fu allora che accadde ciò che non avrei mai voluto vedere,ciò che non  mi sarei mai aspettata....fa signora che abita sopra di me si lanciò dalla finestra...mi passò davanti al viso,che la follia avesse preso il sopravvento?
me la ricordo come se fosse ieri quella giornata...
stavo impazzendo tanto da non riuscire a stare in piedi,presi un bastone,lo sapevo usare molto bene come arma e mi sedetti nel letto,avevo una faccia sconvolta,ero nervosa,iniziai ad avere una sorta di prurito nervoso al collo e mi grattai,ancora,ancora e ancora poi sentii un caldo sulla mano mi guardai ed era ricoperta di sangue,scuro,si era scuro,quasi nero..che fosse un sogno?una pandemia?epidemia?
accesi la tv e su ogni canale la stessa notizia in ogni lingua del mondo,assasinii brutali omicidi numerosi e allarmi provenienti da ovunque.
il mondo era finito,silenzioso come un ladro che arriva di notte  e noi non ci eravamo accorti di nulla e io quella giornata me la ricordo come se fosse ieri.
corsi in cucina poi in soggiorno e poi nelle camere da letto,ma niente solo un biglietto sul frigo 'siamo dalla nonna'.
presi il mio coltellino da tasca e lo attaccai con dell scotch alla base del bastone uscii con una di quelle uscite epiche da film e cominciai a correre verso la mia scuola, li abitava il mi migliore amico.
arrivai,non suonai ne bussai aprii semplicemente la porta con la chiava sotto il vaso all'entrata,la scena era raccapricciante;il mio migliore amico a terra con sopra suo padre a occhio sembrava lo stesse strangolando,non esitai e lo colpii forte alla tempia con il lato del bastone non sapevo se fosse morto o svenuto ne se tutto ciò stesse succedendo...
me lo ricordo come se fosse ieri quel giorno,il nostro mondo era finito sbranato lentamente da un uomo chiamato follia.
  
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