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Autore: The boy from Bradford_    13/02/2013    6 recensioni
Che cos'è l'amore? E l'odio? Qualcuno di voi mi sa rispondere? Penso proprio di no. Ognuno intende l'odio e l'amore in una maniera diversa. Uno di voi potrebbe pensare che siano i due sentimenti più diversi al mondo e che non si possano mai incontrare. Io invece penso che siano i due sentimenti più importanti al mondo, e penso che si completino a vicenda. Certo sono diversi fra loro, infatti per dire 'Ti odio' le labbra non si devono toccare, mentre per dire 'Ti amo' lo devono fare per forza. E se invece due persone che si amano hanno labbra che non si sono mai sfiorate.
Lo so che è un concetto complicato, ma in fin dei conti la mia vita è complicata, la mia storia è complicata... io sono complicata!! Ed io sono Jessica Smith!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Never say Never
Capitolo VII




Dopo circa mezz’ora ci sedemmo a tavola, inizialmente si sentivano solo il rumore delle posate e dei piatti, poi presi coraggio e parlai:
<< Yaser, questo pollo è buonissimo. >>
<< Oh, grazie. E’ il piatto preferito di Zayn, per questo l’ho fatto. >> disse sorridendo prima a me e poi al figlio.
<< Jessica, poi come è andata la tua festa? Zayn non ha aperto bocca sull’argomento … >> aggiunse poi lui.

Oh-oh. Che dico ora? “Sai Yaser, la festa è stata fantastica. Il mio ragazzo si è baciato con un’altra davanti a tutta la scuola e poi ho litigato con tuo figlio ed è per questo che ora sono qui …” Nahh, non mi sembra il caso …

<< Bhè … E’ andata abbastanza bene … >> dissi alla fine incerta.
<< Il suo ragazzo si è baciato con un’altra e lei l’ha mollato … >> aggiunse Zayn, che fino a quel momento non aveva parlato, con nonchalance.
Lo guardai sorpresa. Non mi aspettavo che lo dicesse.
<< Ah … Mi dispiace. >> disse Yaser accarezzandomi la mano.
Mi guardava con occhi tristi, così lo tranquillizzai:
<< Tranquillo. Alla fine è stato un bene che lo abbia lasciato … >>
<< Vedrai che ne troverai uno migliore. >>
<< Infatti … >> commentai mentre bevevo dell’acqua.
<< Ad esempio Zayn … >> aggiunse poi. Ascoltate quelle parole l’acqua mi andò di traverso e inizia a tossire, così Zayn si alzò e mi venne a dare delle pacche sulla schiena per farmi smettere di tossire.
Alzai lo sguardo e gli sorrisi in segno di ringraziamento.
<< Ho detto qualcosa di sbagliato? >> intervenne Yaser.
<< No, no. Stai tranquillo Yaser. >> lo tranquillizzai mettendo poi una mano sul cuore.
Ad essere sinceri non avevo mai immaginato Zayn come il mio fidanzato …
<< Però vedete, adesso che ti è andata di traverso l’acqua , Zayn è corso ad aiutarti. Sareste davvero carini insieme … >> disse Yaser sorridendoci. Zayn ed io ci scambiammo un occhiata, per poi passare il resto della cena in silenzio.
 
Finita la cena, annunciai il mio ritorno a casa, ma Yaser mi trattenne ancora un po’ perché doveva darmi una cosa da consegnare a mio padre. Così andai un momento al bagno, che ricordavo fosse al piano superiore della bellissima casa di Zayn.
Mentre attraversavo il corridoio pieno di porte che conduceva al bagno, mi soffermai su una porta socchiusa, a differenza delle altre, da cui intravedevo un enorme scrivania. Spinta dalla curiosità di scoprire di chi fosse quella camera, aprii la porta, per poi entrare nella stanza.
Era davvero bellissima. Il parquet era lucido; davanti alla porta c’era la grande scrivania intravista prima, con sopra riposto un Mac – Book, affiancato da alcuni libri e da parecchi fogli raffiguranti disegni; invece, affianco alla porta, c’era un enorme letto a due piazze, coperto da un piumino nero; vicino a questo c’era un comodino con sopra una foto che ritraeva un bambino di circa cinque anni, abbracciato ai genitori, e, in braccio alla mamma, una piccolissima bambina di qualche mese.
La stanza era illuminata da un grande finestra, di fronte alla quale c’era un armadio di legno, affiancato da una porta, probabilmente il bagno.
Notai infine, che le pareti color crema era decorate da varie foto incorniciate e da alcuni schizzi in bianco e nero attaccati alla parete con delle semplici punesse.
Tra le tante foto, una catturò maggiormente la mia attenzione: ritraeva due bambini, un maschio e una femmina, intenti a giocare in un parco. Tra i due, potei riconoscere se stessa nella bambina di massimo sette anni.
Avevo ormai capito da un po’ che quella fosse la camera di Zayn, ma non avrei mai immaginato che lui tenesse in camera sua, una foto del genere. Volevo sapere il perché di questa foto in questa stanza, ma chiedendoglielo mi sarei fatta scoprire.
Presto, però, mi rese conto che il tempo passava e si era fatto tardi, probabilmente Yaser e Zayn stavano pensando che mi fosse persa, così mi sbrigai ad uscire dalla camera e a socchiudere la porta, per poi scendere le scale.

Appena sceso anche l’ultimo gradino ricevetti un pacchetto in mano datomi da Yaser, doveva essere quella la cose per mio padre.
<< Bene, io andrei. Buona notte. Ci vediamo Yaser, a domani Zayn. >> esordii dirigendomi verso la porta, sperando che Yaser non mi volesse accompagnare a casa.
<< Va bene, ma mi raccomando stai attenta … >> mi raccomando semplicemente lui.
<< Tranquillo, ciao! >> detto ciò, uscii da quella casa e incominciai a percorrere il vialetto, ma feci solo due passi poiché sentii aprirsi la porta e, in un secondo, una presa vigorosa sul braccio.
Mi girai e mi trovai davanti Zayn.
<< Senti, non mi è chiara una cosa … Ora siamo amici? >> disse lasciando la presa sul braccio e incominciandosi a grattare la nuca imbarazzato.
<< Se vuoi, certo. Fatto sta che in qualunque modo vuoi chiamare il nostro rapporto, sappi che tu puoi sempre contare su di me … >>
<< Etusudime >> disse così velocemente che non riuscii a capire.
<< Cosa? >>
<< Ho detto … che puoi contare su di me. >> disse come se fosse stata la cosa più difficile che avesse mai detto.
<< Hai visto Malik? Non ci voleva poi tanto a dirlo. >> dissi per poi scoppiare a ridere.
<< Ah – ah. Ma come siamo divertenti stasera. Ora vai, o si fa davvero troppo tardi. >> disse dandomi una leggera spinta
<< Grazie, buonanotte … >>
<< ‘Notte. >> detto ciò se ne tornò in casa sua.

Mi incamminai verso casa e quando ci arrivai erano le undici, così diedi a papà il pacchetto di Yaser, e corsi in camera mia, dove mi cambia mettendomi il pigiama.
Quella notte mi addormentai con il sorriso sulle labbra, e con il pensiero in testa di me e Zayn finalmente amici dopo tanto tempo.




Spazio autrice:
Allora ... Non so davvero cosa dire per giustificarmi.
Ultimamente solo molto sotto pressione con i compiti in classe e con le interrogazioni, in più ho avuto la pagella e mia madre non l'ha presa molto bene.
Vi prego davvero di scusarmi, spero che continuiate a seguirmi.
Parlando del capitolo ... è abbastanza di passaggio. Personalmente non penso sia un granchè, l'unica parte che mi piace davvero è quella della chiaccherata tra Jessica e Zayn.
Bhè ... Penso di aver detto e di aver scocciato abbastanza. Spero che questo mio grande ritardo non vi allontani dalla storia, e prometto che cercherò di aggiornare il prima possibile.
Ciao a tutti, e per favore recensite.
The boy from Bradford_

   
 
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