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Autore: ManuKaikan    13/02/2013    4 recensioni
Il compleanno dovrebbe essere uno dei giorni più belli dell'anno, specialmente se passato con la persona che si ama, ma se questa è parecchio impegnata col lavoro e non può esserci? Ma non sempre le cose sono come uno pensa.
(Un piccolo regalo di compleanno per una ragazza speciale ;P)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un piccolo pensierino per una persona tanto tanto speciale.
Buon compleanno occhi blu, sai che ti voglio bene, sei sempre nei miei pensieri.
Un bacione e quando ci vediamo lo festeggiamo per bene promesso!
Dedicata a Federica o come preferisce essere chiamata Kikka
alias Backyard Bottomslash
Con tutto il mio amore, Manu.


Happy birthday my love



Il freddo pungente di febbraio la costrinse a stringere meglio la sciarpa che indossava, lanciando una veloce occhiata alla borsa che aveva sulla spalla, assicurandosi che nessuno avesse cercato di metterle le mani dentro. New York era una grande città, l'adorava così come il suo lavoro, ma passare le ore di punta sulla metropolitana l'aveva sempre resa nervosa, supponeva fosse una cosa normale visto dove aveva passato la maggior parte della sua vita.

La cittadina dove era nata e cresciuta non contava molti abitanti, era uno di quei posti dove tutti sapevano tutto di ogni persona. Dove la figura più autorevole del paese era il prete, a cui si andava a raccontare ogni più piccola cosa e dove si cresceva con le stesse persone sin da quando eri bambino. Le era sempre piaciuto quel posto, era lì che aveva incontrato l'amore della sua vita e dove probabilmente, aveva lasciato i suoi miglior ricordi e il suo cuore.

Quando si era diplomata non c'era voluto molto perché seguisse la sua dolce metà in quella grande città. Inizialmente le cose non erano state semplici, abituarsi a quei rimi così frenetici e soprattutto alla puntualità dei mezzi pubblici. Beh, non poteva dire che fossero impeccabili, si era ritrovata più di una volta ad imprecare per i ritardi, ma decisamente niente a che vedere con le ore interminabile alla fermata dell'autobus, senza nemmeno la sicurezza che questo potesse sul serio arrivare.

Percorse velocemente il marciapiede, cercando nella borsa le chiavi di casa e controllando per l'ennesima volta il telefonino. Lo gettò via con un gesto arrabbiato e spinse con forza il pesante portone, facendolo sbattere rumorosamente contro il muro, prima di guardare nella casella della posta.

Nessun messaggio, nessuna chiamata.

Non sentiva la sua fidanzata da quella mattina, quando l'aveva chiamata di buon ora per farle gli auguri di compleanno, sparendo nuovamente per tutto il resto della giornata. Le cose fra loro negli ultimi tempi erano un po' tese, litigavano spesso e quando questa le aveva detto che il giorno del suo compleanno non ci sarebbe stata, non aveva potuto far altro che arrendersi all'evidenza: il tempo a loro disposizione sarebbe diminuito ogni giorno che passava.

La carriera fluente della sua fidanzata stava portando via loro ogni briccola e sfortunatamente non poteva dir nulla a quel proposito. Il suo lavoro era importante e non poteva di certo chiederle di rinunciarci per lei, ma la situazione stava diventando pesante.

Era il suo venticinquesimo compleanno e l'avrebbe festeggiato da sola, in compagnia del gatto che avevano comprato insieme, mangiando cibo cinese e guardando qualche film strappalacrime in solitaria. Le sue migliore amiche erano partite qualche giorno prima per un bel week end romantico, il suo più fidato amico era stato chiamato fuori città per un'emergenza lavorativa e sua madre era a fare una crociera di non sapeva nemmeno cosa.

Morale della favola?

Sarebbe stato un compleanno schifoso, solitario e deprimente, pensò mentre infilava le chiavi della toppa ed entrava velocemente in casa, sospirando di sollievo quando il calore della casa la investì.

Si sfilò velocemente il cappotto e lo appese con cura, lanciando distrattamente le chiavi sul mobiletto all'entrata, mentre lasciava cadere scompostamente la borsa sul pavimento, accanto alle scarpe che si era tolta pochi secondi prima. Si stiracchiò piano passandosi una mano nei capelli, dirigendosi verso il salotto, pronta per chiamare cinese d'asporto.

Quando accese la luce, non ci volle molto perché mettesse a fuoco la figura che stava nel suo salotto, un sorriso dolce sulle labbra, un'espressione felice e una rosa fra le dita

«R-Rachel … » mormorò sbattendo un paio di volte le palpebre incredula.

«Ciao anche a te.»

«Cosa … quando ... perchè?»

Rachel non le rispose, semplicemente le sorrise e fece qualche passo verso di lei. «Non mi sarei mai persa il tuo compleanno per nulla al mondo.»

Gli occhi di Quinn si riempirono di lacrime e senza ulteriori indugi la strinse in un abbraccio soffocante, non preoccupandosi della rosa che ingiustamente venne schiacciata fra i loro corpi.

«Ti amo, ti amo, ti amo.» mormorò baciandole le guance, il naso, le labbra e così in una carezza continua.

Rachel rise e la strinse forte, unendo finalmente le loro labbra, sospirando quando finalmente quel contatto così familiare le fece correre un brivido lungo la schiena. Rimasero a baciarsi per quelle che parvero ore, accarezzandosi in dolci e tenere carezze, mentre Quinn non faceva che stringerla ancora incredula che lei fosse lì fra le sue braccia.

«Buon compleanno amore mio.»

«Il miglior compleanno di sempre.»

E fu l'ultima cosa che disse, non c'erano bisogno di parole, Rachel era sfuggita ai suoi impegni per lei, questa era la più grande prova d'amore che potesse darle.
  
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