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Autore: JaneBenn    13/02/2013    0 recensioni
Storia nata dopo aver sentito "Blow me one last kiss" di Pink cantandola a squarciagola come se non ci fosse un domani XD Pink è un mito! Raise your glass for her :D
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chris camminava veloce per il corridoio con gli occhi in fiamme, lanciando per terra ogni cosa che gli capitasse sotto mano, come quel bel vaso che gli aveva regalato la sua adorata zia: lo prese e lo scagliò sul pavimento del suo salotto con tutta la forza che aveva e urlò a pieni polmoni.
I cocci si sparsero sopra la moquette e sotto il divano, facendo compagnia a tutti i resti degli oggetti che non erano stati risparmiati dalla furia del loro padrone: penne, libri, dvd,lampade, portafoto...
"Brutto. Stronzo. Vaffanculo!" urlò ancora Chris scandendo ogni parola e stracciando con tutta l'ira che lo attraversava un album di foto; nel giro di pochi secondi centinaia di frammenti di foto si sparsero nell'aria.
L'aveva tradito, si lui, l'amato Darren, il cucciolo che ama le canzoni disney e si fa ben volere da tutti, proprio lui. Si sentiva "intrappolato" gli aveva detto e Chris allora non ci aveva visto più "Da cosa Darren? Da una relazione seria che prevede un minimo di maturità? Cresci e se volevi mollarmi potevi farlo in modo diverso, ora sono solo incazzato nero e vorrei prendere a pugni ogni parte del tuo corpo.."
"Chris ti prego, cerca di capire.." aveva tentato il moro ma l'altro se n'era già andato sbattendo la porta.
Chris allora era corso a casa a distruggere ogni cosa,perchè era l'unico modo per dare sfogo a tutto quello che lo faceva star male, a tutto il dolore che attraversava ogni parte del suo corpo.
Fare a pezzi ogni singolo oggetto non era sicuramente abbastanza, ma Chris aveva raggiunto il limite.
Chi era lui? Il piccolo Chris, il genio del gruppo, lo scrittore, quello maturo! Tutto sembrava soffocarlo e aveva perso il controllo, tutto era diventato troppo stretto e pesante, quindi aveva smesso di pensare e iniziato ad agire facendo a piccoli pezzi ogni oggetto.
Arrivato nella sua camera afferrò con violenza il cuscino dove di solito dormiva Darren e lo squarciò fino a che l'ultima piuma non finì per terra.
"Le cose cambieranno: basta essere il Chris che il mondo si aspetta." pensò rovesciando sul tappeto tutto il contenuto di un cassetto che rumorosamente si sparse in giro per la camera.
Rimase un istante a guardare la foto scivolata vicino alla porta: era stata scattata qualche mese fa, Chris aveva un sorriso imbarazzato sul viso e Darren lo stava baciando sorridente sulla guancia. Il viso di Chris si fece ancora più umido.
Si passò veloce una mano sulle guance e si diresse in direzione della cucina, più precisamente verso il ripiano che conteneva gli alcolici.
"Grazie per il regalo" pensò. Chris non beveva quasi mai, quelle bottiglie c'erano solo perchè a Lui piacevano.
Ne afferrò due e si gettò sul divano con la faccia in fiamme.
Bevve e pianse per ore, finchè si addormentò esausto.
Si svegliò molto tempo dopo, ma non abbastanza perchè il dolore gli lasciasse un attimo di tregua. Il campanello suonò più volte.
Chris non si mosse, in parte perchè non ne era in grado, in parte perchè aveva una vaga idea delle persone che potessero presentarsi a casa sua quel giorno, e non aveva voglia di vederne nessuna.
Una chiave girò nella toppa.
"Merda ha le chiavi."
La porta si aprì piano e dei passi risuonarono nell’ingresso.
“Chris?” chiamò Darren incamminandosi verso il salotto, “ho suonato più volt..” si interruppe appena vide il disordine che regnava in casa, chiedendosi per un attimo se fossero venuti i ladri.
“Che cos..” inizò il moro bloccandosi alla vista di Chris disteso sul divano con gli occhi gonfi, le gote rosse e le bottiglie vuote sul tavolo.
Restò zitto per qualche minuto. Chis si girò verso lo schienale in modo da non guardare l’altro e pianse silenziosamente.
Darren si diresse verso il resto della casa per controllare l’entità della pazzia dell’altro e una fitta gli strinse il cuore quando arrivò in camera da letto. Subito gli si inumidirono gli occhi e uscì da quella stanza.
Entrò in salotto e afferrò il puff azzurro per sedersi accanto a Chris.
“Per favore” gli disse Darren con la voce tremante, “così mi uccidi”. Passò una mano sui capelli del ragazzo e gli accarezzò dolcemente la guancia.
Chris non fece altro che piangere ancora più convulsamente.
Rimasero così per un po’, per riprendere il controllo di sé stessi, per cercare di capire i silenzi l’uno dell’altro.
Poi finalmente Chris si girò.
“Mi dispiace così tanto, ti prego..Chris ti prego mi dispiace” la voce di Darren tremò ancora.
“Non l’ho fatto per ferirti devi credermi, non stavo cercando un modo per lasciarti,anzi. E’ una persona che ho conosciuto qualche tempo fa e..e da allora ci siamo visti solo ogni tanto; niente di che fino a ieri, solo uscite da buoni amici.”
Chris non aveva il coraggio di guardarlo, sapeva come sarebbe finito quel discorso e non gli piaceva, non voleva sentirlo. Lui lo amava, più di ogni cosa al mondo; il suo tradimento lo aveva distrutto ma l’amore non svanisce all’improvviso. Purtroppo.
Aveva capito fin da subito che Darren non sarebbe tornato da lui, che non gli avrebbe chiesto un’altra opportunità, lo aveva perso. Perché doveva sentire quelle parole?
“Chris..io credo di essermi innamorato” ora era il moro a distogliere lo sguardo.
“Non sapevo cosa fare, non mi piaceva la situazione in cui mi trovavo. Non avevo il coraggio di rinunciare a te. Chris tu sei una delle persone più importanti della mia vita e ti ho amato come non ho mai fatto con nessun altro; sei stato per me ogni cosa, sei stato la mia vita te lo giuro.”
Chris era esausto, e si sentiva vuoto.
Darren non poté più contenere le lacrime e lasciò che queste gli scivolassero sul viso.
“Non pensavo che avrei mai potuto provare qualcosa del genere per una persona che non fossi tu, ma mi sbagliavo. E mi odio per questo. Mi odio perché mi sembra di stare distruggendo tutto quello che abbiamo costruito; ma non posso più stare con te e farti del male così, non posso. Non è giusto.”
Darren non sapeva che reazione aspettarsi, forse uno schiaffo sarebbe stato appropriato, ma Chris non era così; lui si alzò semplicemente e andò dal moro per abbracciarlo. Lo tenne stretto per minuti interi.
“Sapevo che non c’era nulla da fare, l’ho capito da quando me l’hai detto” gli disse Chris sciogliendo l’abbraccio, “ questo non significa che non ti odi per quello che hai fatto, ma non posso trattenerti se non vuoi stare con me. Un giorno starò meglio: tutto passa per fortuna, le cose belle e quelle brutte”
“Ti amo” sussurrò il moro.
“Ti amo anch’io” rispose Chris.
Darren si alzò per andarsene ma l’altro lo fermò all’istante “Aspetta..un’ultima cosa..” così dicendo Chris si avvicinò e lo baciò. Solo un ultimo bacio, per provare per l’ultima volta le emozioni che un tempo li avevano uniti.
Seguirono gli ultimi sorrisi e le ultime carezze, poi Darren scomparve per sempre.
  
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