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Autore: petitecherie    14/02/2013    6 recensioni
Ella Siivonen è una manager musicale con un piccolo grande problema da risolvere: Tuomas Holopainen. Perché purtroppo per il nostro Poeta, la ragazza in questione è una fan della Old Era, e cercherà di tramare in ogni modo possibile per far tornare Tarja nei Nightwish. Così, ribattezzandosi Fata Madrina d'occasione e sgomitando a destra e sinistra, cercherà di scrivere un lieto happy ending alla storia di questi due, con tanto di matrimonio e confetti.
Ce la farà la nostra Ella a coronare la sua impresa?
E cosa succederà a lei, quando un certo cantante dagli occhi verdi finirà sulla sua strada?
Non ci resta che scoprilo...
{crossover Nightwish/Him/Multiband}
Genere: Commedia, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Tarja Turunen , Tuomas Holopainen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finlandia, Helsinki, quartiere di Eira, 2 giugno 2007

Sono quasi due settimane che non faccio che ascoltare ininterrottamente quel dannato cd e quella canzone.
La prima reazione è stata di shock. Non ho spiccicato parola per due ore buone, soprattutto quando ho afferrato pienamente il senso della canzone. Poi, è sopravvenuta la rabbia, poi il dolore, la tristezza e poi, il nulla.
Sono due settimane che l'ascolto e basta, e non so cosa fare. Perché qualsiasi decisione prenderò, o deciderò di prendere, mi ferirà, in un modo o nell'altro.
Posso considerare quelle parole come un addio per cose mai fatte, o come un inizio che non c'è mai stato.

*Ella si deprime*
*Ella afferra una ciambella*

Cioè, sono talmente depressa che non riesco nemmeno ad ingozzarmi di cibo immondizia. Pensate voi quanto sto messa male.

Sto quasi per decidere di affogare la mia tristezza in una vaschetta di gelato al cioccolato da 2kg, quando suonano al campanello e mi trascino alla porta.

<< Sei viva, quindi! Non rispondevi nemmeno al telefono! >>esclama Eva preoccupata davanti la porta.

<< Cos'è quello? Cibo? >>domando indicando il sacchetto che stringe nella mano destra, che emana un profumo celestiale.

<< Sì, tutto preparato con amore nel ristorante dei miei. >>

Insomma, per stringere un po' le cose, non ha fatto in tempo a dire che proveniva dal Jaleo che ho afferrato il sacchetto e ho iniziato a svuotarne il contenuto sul tavolo.

<< Le posate? >>

<< Ne faccio a meno. >>rispondo mordendo una coscia di pollo << Awwwwwwww, che felicità. >>

<< Certo, guapa, che non sei normale. >>

<< Sono triste, single e affamata. >>

<< Ella, le tue parole sono prive di senso. >>

<< Eva, tu sei fidanzata con Tuomas Holopainen. Tuomas Holopainen. Lo stesso che ti ha dedicato una canzone presente nel suo ultimo album. >>

<< Questo cosa c'entra? Anche a te hanno dedicato una canzone. >>ribatte lei. << E prima che tu me lo chieda, no, non è venuto di persona a lasciare il cd, è arrivato con la posta indirizzata alla Music Hall. >> spiega << Posso sentire questa canzone finalmente? >>

Faccio spallucce e lei, dopo aver sbuffato spazientita, si avvicina al lettore cd e preme play.

I am dead to you, a shadow doomed
My love, forever in the dark
And of all untruths the truest is you
Too close to my heart

This emptiness I've made my home
Embracing memories of dreams long gone
One last caress from the corpse of love is all I want
Underneath the cyanide sun
(...)



<< Ella, è bellissima. Molto più bella di una di Tuomas. >>

<< Vuoi davvero paragonare Tuomas e Ville davanti a me? >>

<< No, altrimenti non ne usciamo più. Posso sapere qual è il problema, allora? >>

Mi pulisco le mani con un tovagliolino e la guardo confusa.

<< Secondo te, Eva, cosa vuol dire quella canzone? >>

<< Per me, riguardando al vostro passato, vuol dire che lui fosse davvero innamorato di te e che aveva paura a dirtelo. Purtroppo, non avete mai potuto essere chiari l'un l'altra perché...perché tu ti sei fatta sotto dalla paura e sei scappata. >>conclude.

<< Io non credo di amarlo. >>

<< A conti fatti, non sappiamo nemmeno se lui ti ami ancora. >>dice Eva spassionatamente.

<< Ho paura, però. >>

<< Di cosa? >>

<< Di chiederglielo, di sapere la verità. >>

<< Ella, querida, non puoi vivere così però, con questa paura, chiamiamola così, continua. In questo anno, sei cresciuta e hai scoperto più cose su di te, di quante non ne hai fatte in quasi ventisette anni di vita, dimmi se è poco. Vuoi mollare ora? >>

<< Cosa accadrà? >>le chiedo spaventata.

Eva mi stringe la mano con la dolcezza di una madre << Qualsiasi cosa succeda, Ella, il domani porterà buone cose, in un modo o nell'altro. >>


**

Helsinki, Torre di Ville-Rapunzel, primo pomeriggio

Ok, sono davanti la porta della Torre ma non trovo il coraggio di suonare al campanello.

Oh, so che è in casa, l'ho stalkerato negli ultimi giorni.

Mi raccomando, non fatelo anche voi a casa, non è legale e la prigione è brutta e cattiva, ricordatelo sempre.

Andiamo, o la va o la spacca, le cose son queste. Meglio mettersi l'anima in pace una volta per tutte che continuare ad andare avanti con questo teatrino ab aeternum.Sono lì che sto per suonare quando la porta si apre magicamente davanti ai miei occhi e Ville, in tutto il suo nero splendore da becchino, appare.

<< Apriti, Sesamo? >> attacco.

Ok, sono cretina.
La prima cosa che dico dopo un anno e mezzo che non lo vedo è la battuta magica di Alì Babà e i quaranta ladroni?

Oh, un babà *^*!

No, no, Ella, focus!

Ville mi guarda come se fossi una visione accecante e socchiude gli occhi di fronte a cotanta luce. Embè, il tubino rosa shocking ha il suo perché, che credete?

<< Barbie? >>

Ok, io sarò anche cretina, ma questo idiota vestito di nero come prima cosa mi dice “Barbie”? Cioè, tra tutte le parole che mi poteva dire, sceglie Barbie. Io me ne vado, altroché. O gli rispondo per le rime.

<< No, sono una Bratz. >>

<< Le Bratz sono truccate molto più pesante. >>

<< Non ho ancora attaccato il turno, cocco. >>

<< Immagino che con il sole ventiquattro ore al giorno, sia difficile capire quando è il momento di attaccare. >>

<< Eh, che ci vuoi fare, paese che vai, usanze che trovi. >>

Ci guardiamo in cagnesco per qualche minuto. Ecco perché non mi piace Ville, perché mi mette a nudo più del necessario. Mi lascia priva di difese, un nervo scoperto. E' l'unica persona al mondo in grado di tirare fuori il peggio di me. 
<< Come mai sei qui? >> chiede, sospettoso. Alla fine, io non sono più il suo manager, non abbiamo alcun rapporto e la mia presenza qui non ha alcun senso, è vero. Eppure, tra me e lui, c'è ancora una questione da risolvere.
<< La canzone... >>

<< L'hai ascoltata? >>domanda sbiancando leggermente.

<< Sì. >>

<< Ti piace? >>

<< E' molto bella. >>

<< La metteremo nel nostro nuovo album, Venus Doom. >> confessa << Quest'autunno è pieno di ritorni, noi HIM, i Nightwish, la tua beneamata Tarja. Mi dispiace, ho saputo di Anette. Il tuo piano è fallito. >>

<< Non proprio...diciamo che a modo suo si è realizzato. >>

Ville mi guarda curioso: << Davvero? >>

<< Vuoi che te lo spieghi sulla porta? >>

Il suo viso si apre in un lento sorriso e mi fa largo nell'ingresso. Questa casa è cambiata molto da quando sono venuta qui l'ultima volta, o meglio, quando sono fuggita dopo quello che era successo tra me e lui. Gli scatoloni sono scomparsi, gli oggetti, tutti strani e particolari, sono posizionati in vari punti del grande salone, alle cui pareti sono appesi quadri astrusi e i dischi d'oro e di platino vinti dagli HIM negli anni. La cosa che mi lascia più perplessa è il "sobrio" gusto dell'arredamento di Ville Valo. Animali impagliati e un'inquietante statua a grandezza naturale che rassomiglia ad una suora.
Mi fermo a guardarla più del necessario, indecisa se accenderci un cerino sotto o di dare fuoco a tutti questi obbrobri.

*Ella si immagina in tutina da Ghost Buster e aspirapolvere alla mano*
Chiamatemi Ella, CinderElla.

<< E' l'immagine di copertina del nostro prossimo album. >>mi sussurra Ville all'orecchio, fermandosi alle mie spalle e un piccolo brivido mi attraversa la schiena.

<< Ville. >>soffio girandomi lentamente in modo da poterlo guardare. << Ho paura. >>ammetto.

Lui ha le mani nelle tasche e il corpo proteso verso il mio e i suoi occhi chiari sembrano volermi scrutare l'anima. Sa perfettamente che se sono qui è perché ho ceduto e anche senza parole, sto ammettendo di provare qualcosa per lui. Adesso sta a lui dirmi se c'è ancora una possibilità, se possiamo mettere da parte tutte le bugie e le cose non dette che siamo portati dietro negli ultimi anni e riniziare da capo.
<< Se ti può rendere tranquilla, con Jonna è finita, io mi sono ripulito e sono perfettamente sobrio. Ho un unico vizio, il fumo, ma sto cercando di ridurre. >>

<< Mi sembra un'ottima idea. >>

<< Aspetta, non ho finito. >> Ville mi posa con delicatezza un dito sulle labbra e poi, riprende a parlare con voce sommessa: <<  Ho messo in chiaro alcuni punti della mia vita, so cosa voglio e cosa no. Non dico che smetterò di essere stronzo o incomprensibile, la maggior parte delle volte non mi capisco nemmeno io, ma cercherò di esserci, almeno questo, so che posso farlo. >>

<< Ville... >>

<< Ho paura anch'io, Ella. Ne ho tanta, troppa. Non voglio perderti, però, ho capito questo dopo quella notte. Quando mi sono svegliato e non ti ho trovato accanto a me, mi è preso il panico e in quel momento ho capito. Ho perso tanto tempo perché avevo paura di farmi del male, ma quella mattina ho realizzato quanto avessi sbagliato a lasciar andare le cose in quel modo, a non prendere in mano la situazione. E ho capito questo, in particolar modo, che io non voglio perderti mai più, perché con te mi sento vivo. >>


A nightingale in a golden cage
That's me locked inside reality's maze
Come someone make my heavy heart light
Come undone, bring me back to life
It all starts with a lullaby


E come per incanto, grazie alle parole di Ville, mi viene in mente il ritornello di un'altra canzone che Tuomas ha scritto per Dark Passion Play. Sento quelle parole incredibilmente mie in questo momento. Ho fatto tante cose in vita mia ma non avevo mai capito chi fossi sul serio, ero anch'io come quell'usignolo chiuso nella sua gabbia dorata. Poi, nonostante Peter, è arrivato Ville, che ha scardinato con violenza le mie barriere, facendomi infuriare e perdere la pazienza, facendomi vivere e sentire viva. Tutto ciò che sarà da ora in poi, sarà merito di Cyanide Sun, la nostra ninnananna contorta, degna di una Fata Madrina svinata e di Mr Demonio. E lo percepisco, intenso e forte, il battito del mio cuore, qui, davanti a Ville, in questa casa, dove per la prima volta, ho buttato giù la maschera. Credo davvero che sia giunto il momento di crearsi una nuova vita, di creare nuovi ricordi e nuove canzoni.

<< Per prima cosa, vediamo se riusciamo a non insultarci per un giorno intero. >> gli dico, allora, divertita e rassicurata. Male che va, da brava Fata Madrina, utilizzerò la mia polvere di fata per rendere tutto più scintillante e rosa.

<< Come vuoi, Ella. >>concorda lui pronunciando il mio nome come se fosse qualcosa di assolutamente prezioso.

E sorridendo, gli tendo la mano.

I'll move on
to another place
from my memories
unmade
I'll hold on
and my heart will find you there
love will shine free
Forever



The End



ps: anyway, non perdete le speranze! Ricordatevi sempre che fino a che Tarja canterà e Tuomas a comporrà canzoni, io continuerò a tramare nell'ombra per farli rimettere insieme come nella migliore tradizione fiabesca. Chiamatemi Ella. Anzi, chiamatemi Madrina. Fata Madrina.


§*§
Note autrice:
grazie di cuore a voi tutti che avete seguito, silenziosamente e non. <3
Per il momento, le mie avventure in casa Nigthwish si fermano, ma considerando l'effetto che mi fanno le loro canzoni, beh, non disperate. Ci sta che Ella o Alice sbuchino da qualche parte con la padella alla mano xD

Anyway, a chi interessasse, pubblico qui il link per una mia nuova storia originale nel fandom storico:
Precious Things

Disclaimer: i personaggi, a parte Ella ed Eva, non mi appartengono. Non scrivo a scopo di lucro. Le canzoni citate sono:
- Cyanide Sun degli HIM
- The Escapist dei Nightwish
- The Reign di Tarja
   
 
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