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Autore: HidanJashinist    14/02/2013    7 recensioni
Quali devastanti effetti possono avere sei giorni di freddo e umido su un akatsukiano? Beh,un esempio comico/demenziale è qui,tutto da leggere. Si spera che possa strappare almeno un sorriso (e se vogliamo essere generosi,una risata).
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Levatevi dalle palle!!!” Un urlo arrivò alle orecchie di Deidara e Sasori che stavano camminando tranquillamente per i corridoi del covo dell'Akatsuki. Si girarono incuriositi e un Hidan,piegato alla mo' di giocatore di football americano,con una mano sullo stomaco e un braccio proteso in avanti,li scaraventò in malo modo ai lati delle pareti,spiaccicandoli sul muro. Il jashinista aprì la porta del bagno e la richiuse con violenza. I due artisti si guardarono confusi e venne loro incontro Kakuzu che rideva di gusto. Deidara domandò,con un sopracciglio alzato: “Ma che cos'hai da ridere?” Kakuzu si asciugò una lacrima dagli occhi e riprese fiato: “Ricordate l'altro giorno? Quando Pain ci ha convocati per sigillare Nibi e Sanbi?” (Il bicoda e il tricoda) Sasori e Deidara annuirono all'unisono e Kakuzu riprese a raccontare: “Ebbene,se vi ricorderete,quel giorno da noi pioveva a dirotto e come ben sapete,siamo rimasti fermi sei giorni in un posto umido... Beh,a Hidan è venuto il cagotto per il freddo preso.” Ricominciò a ridere: “Avete visto come correva? Ahahah!” Al racconto,anche Deidara e Sasori cominciarono a ridacchiare,per poi esplodere in una fragorosa risata. Ma controlliamo il poveretto. Hidan era piegato in due,in preda ai dolori: “Cazzo! Quanto fa male! Non ce la faccio più porca troia!” Ma... Non godeva nel dolore? Effettivamente è così,ma... Gode nel dolore solo nel caso del rito di Jashin, ove ci sia una vittima che soffre insieme a lui e beh,in quel momento,quella vittima non esisteva! E tutto il dolore lo sopportava da solo e per nulla in silenzio! Si lamentava a gran voce,bestemmiando peggio di un automobilista bloccato nel traffico in ritardo per il lavoro. Dei rumori terrificanti salirono dal suo stomaco,in uno spaventoso gorgheggio e lui si piegò ancora di più: “AH! Cazzo,merda schifosa! Jashin,perchè mi hai fatto questo?!?” Intanto i tre che sbeffeggiavano il jashinista,si erano posizionati davanti alla porta del bagno per poter origliare i suoi sacramenti. Dopo un'ora,la vittima della temibile sciolta,era ancora nel gabinetto,sofferente e sempre più incazzato: “Pain,brutto bastardo,se ne esco tutto intero,ti sacrifico a Jashin! Tu e le tue cazzo di sigillazioni dei cercoteri! Al diavolo! Nnngh...” Davanti alla porta si erano aggiunte due persone e non per lo stesso motivo di Deidara,Sasori e Kakuzu. Kisame e Itachi,avevano bisogno dei servizi e anche piuttosto urgentemente: Itachi doveva fare pipì,mentre Kisame da azzurrino,era passato a uno strano colorito verdino a causa di alcuni gamberetti avariati. Lo spadaccino implorò: “Hidan,ti scongiuro,esci dal bagno,sto malissimo!” Itachi passeggiava avanti e indietro nervoso: “Muoviti,mi scappa!” Dall'interno Hidan rispose cortesemente: “Fottetevi! Non avete idea di quello che sto passando!” Kisame si portò una mano sulla bocca: “Oh cavolo,temo che sto per-” Cominciò a correre e vomitò nel portaombrelli. Tutti lo guardarono scandalizzati e Deidara borbottò: “Sarai contento,Hidan. Hai fatto vomitare Kisame nel portaombrelli!” Hidan stava sudando freddo e si portò una mano sulla fronte,disperato: “Fottiti anche tu Deidara! Cazzo...” Intanto Itachi sbottò: “Oh al diavolo!” Camminò fino in fondo al corridoio e aprì la finestra,si tirò giù la cerniera e urinò dal davanzale. Nel piano sottostante,però,Konan stava innaffiando le aiuole. Immaginatevi la sua sorpresa quando la sua rosa d'origami,il suo mascara e il suo ombretto colarono a picco a causa di un misterioso liquido piovuto da chissà dove. Alzò la testa,furiosa: “Che cazzo mi avete lanciato addosso,stronzi?!?!” Itachi impallidì: “E mo' chi glielo dice?” Tutti i presenti fischiettarono e Itachi cominciò a correre verso una stanza: “Se Konan vi chiede di me,io non ci sono!” La ragazza,inondata su tutto il capo,urlò: “Chi è stato!?? Voglio sapere chi è stato!!” I due artisti e il contabile risposero assieme: “Itachi. Ti ha pisciato in testa.” Konan aprì la porta in cui Itachi si era nascosto e quest'ultimo urlò tradito: “Vi odio! Non ci si può fidare di voi!” E venne preso a botte dalla donna. Hidan nel frattempo aveva pensato a una genialata: “Ecco! So come scamparla! Kage Bunshin No Jutsu!” Altri due Hidan comparvero ed entrambi avevano lo stesso orrendo problema del primo,tanto che lanciarono con forza l'originale e si misero a prendersi a botte per stabilire chi dovesse sedersi sulla tazza. Nel frattempo l'originale era col sedere al vento: “Merda... Pensavo che se richiamavo altre due copie,si sarebbero beccate solo loro sta fottuta diarrea... Invece-” Il suo stomaco lo interruppe bruscamente: ricominciava a fare rumori. Doveva assolutamente far sparire le altre due sue copie! Ma non ci riusciva: il dolore era così allucinante,da impedirgli di concentrarsi! E non riuscì a rilasciare la tecnica! Scaraventò le due copie lontane dalla tazza e ci si mise lui,mentre le altre due... Si sistemarono una su una bacinella e l'altra nel bidet. Hidan sbuffò: “Dannazione,mi toccherà pulire il mio stesso schifo dalla bacinella e dal bidet... Cazzo...” Kakuzu lo sfottè: “Ahahahah,sei proprio uno sfigato Hidan,ahahahah! Fatti aiutare dal tuo dio,adesso! Ahahaha!” Il jashinista ringhiò: “Spero che la tua sia una morte lenta e dolorosa,brutto vecchio stronzo.” Kakuzu a quella risposta rise ancora di più insieme a Deidara e Sasori. Dopo due ore,il povero Hidan era ancora rinchiuso nel gabinetto,ma ad un certo punto,con suo grande sollievo,i dolori sparirono e si sentì sollevato: “Finalmente! Sono libero!” Uscì dal bagno e Kakuzu gli rise addosso: “Ahahaha,stavi per suicidarti! Ti sta ben-” Si bloccò di colpo: lo stomaco tirò anche a lui! Hidan vedendo l'espressione di Kakuzu,capì immediatamente e rise compiaciuto: “Alla faccia tua,bastardo! Goditi il cesso, gyahahaha!” Kakuzu si chiuse in bagno e subì gli stessi dolori infernali del suo compagno di squadra.

  
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