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Autore: _Mezzosangue_    15/02/2013    8 recensioni
[Finale 3 stagione] Klaus è vivo, l'incantesimo di Bonnie non ha funzionato.
Cosa succederà adesso a Elena?
Klaus è deciso a portala con se via da Mystic Falls ma, la proposta di Caroline lascerà tutti senza fiato.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12 seconda parte


-Tyler, credevo che...- ma non era Tyler. -Che cavolo ci fai qui?
Sulla porta, con una bottiglia di qualche strano alcolico in mano e il gomito poggiato allo stipite dell'entrata, con un sorriso folle sul volto, c'era Klaus evidentemente ubriaco.
-Passavo di qui, e ho pensato di farti una visitina- disse. Caroline riuscì a sentire la puzza del suo alito ad un metro di distanza.
-Sei ubriaco- disse, mentre un po' ti paura cresceva nella sua mente. Klaus era già pericoloso di suo, ma ubriaco? Poteva non controllarsi.
-Non sono ubriaco. Non ancora almeno.- Agitò la  bottiglia -Uno dei vantaggi di essere un vampiro di mille anni è che puoi bere quantità enormi di alcool e non ubriacarti. Forte, vero?-
-Comunque a me sembri ubriaco- disse Caroline, cercando di mantenere la mente salda. Non poteva dimostrarsi debole - Forse hai dimenticato la nostra conversazione al funerale di  MIA MADRE- accentuò il tono sull'ultima parola- in cui ti dicevo di starmi alla larga perché mi fai schifo e... che diavolo fai?!-
Klaus si era fatto avanti.
-Non puoi entrare!
-Hai dimenticato che sono già stato invitato?- Caroline arretrò - io me lo ricordo. Fu proprio tua madre ad implorarmi di salvare la vita della sua amatissima figlia, ricordi? - chiuse la porta alle sue spalle mentre Caroline arretrava sempre di più fino ad arrivare alla vetrata che separava l'ingresso.
-Che cosa vuoi?- adesso cominciava ad avere paura.
Lui sorrise e bevve un altro sorso.
-Soltanto te, tesoro- disse, avvicinandosi fino a toccarla.
-Non puoi...-
-E' qui che ti sbagli, dolcezza.- la interruppe lui avvicinando il viso al suo mentre con la mano libera le accarezzava il braccio scoperto - Tu sei già mia.
-Non è vero. Tu sei fuori di testa-
-No sei tu quella fuori di testa.- ribatté lui duro. - Non avresti dovuto continuare a venire qui, dove io posso entrare e uscire a piacimento- avvicinò le labbra al suo orecchio  le sussurrò: - hai commesso un errore, Caroline.
Klaus le portò una mano dietro alla nuca, la tenne ferma, mentre lentamente si avvicinava alla sua bocca.
-No!- Caroline lo spinse via e scappò in salotto verso la porta sul retro.
Quella però era bloccata.
Klaus era stato più veloce, il suo corpo le impediva di arrivare alla porta.
Cercare di scappare era inutile, comprese. Lui non l'avrebbe lasciata andare.
Con un movimento fulmineo il vampiro la raggiunse bloccandola con le spalle al muro.
Caroline cominciò a sudare freddo, a tremare. Klaus non si era mai comportato cosi con lei, non le aveva mai fatto capire chiaramente che poteva farle ciò che voleva in qualunque momento.
Era impotente contro di lui.
-Stai tremando-  le prese il mento con le dita, avvicinandosi pericolosamente. Le sue labbra si posarono    sulla guancia della ragazza, sul suo orecchio.
-Non avere paura- le sussurrò. Caroline aveva paura invece. Paura perché quando l'aveva baciata aveva smesso di tremare. Ora aveva paura di se stessa.
Ora che si era resa conto della situazione, l'attrazione per il corpo del giovane era aumentata all'improvviso; Caroline temeva che l'odio nei suoi confronti non sarebbe bastato.
Non può succedere ancora. Devo fare qualcosa.
-Non ti farei mai del male-
-C-che cosa vuoi da me?- gli chiese con la voce tremula. Le sue braccia erano lunghe contro i fianchi, rigide. Mentre quelle del vampiro l'avvolgevano stretta , s'insinuavano sul suo corpo e lei poteva sentirne il calore sotto la maglia leggera.
-Tu pensi che sia stato uno sbaglio. Credi che amarmi sia sbagliato- disse - Sono qui per dimostrarti che invece è giusto. Che noi due siamo giusti.
- Non riesci proprio a capire vero? Non c'è nessun noi , io non vo...-
- Se solo fossi più convincente, potrei crederti sai? Sei soltanto una sciocca ipocrita. Non vuoi ammettere quello che provi. Vorresti avermi in questo preciso momento, non è cosi? Ma il tuo senso del giusto ti impedisce di dire la verità a te stes...-
Caroline gli mollò uno schiaffo. Non perché l'avesse insultata, ma perché aveva fatto centro. Era vera ogni parola. Era un ipocrita, e si, tra lei e la i suoi veri sentimenti c'era solo il suo senso del giusto.
Klaus sorrise compiaciuto.
-Ecco cosa mi piace di te, amore. Sei cosi dannatamente coraggiosa- le disse - Ma questo non è il momento di essere coraggiosi-
-Sta lontano da me- rispose la ragazza, cercando di mantenere uno sguardo fermo.
-Stai sbagliando un altra volta Caroline- rise lui - Io non posso stare lontano da te.
Caroline non riuscì a ribattere. Era confusa, impaurita e lui le era così incredibilmente vicino. Non aveva scelta.
Klaus si avvicinò di più, posando le labbra sul suo collo e le mani sui suoi fianchi.
Risalì il profilo del suo volto fino alle labbra; Caroline stava quasi per cedere, quando, prima che lui la baciasse, lo spinse contro il tavolo stendendolo con la schiena su di esso.
-Sei tu che ti sbagli- gli disse, mentre si piegava a prendere qualcosa all'interno di un nascondiglio sotto il legno del tavolo. Con stupore di Klaus, la vide recuperare il paletto di quercia bianca e puntarglielo al petto. - Non saresti dovuto venire.
Aveva usato il suo ultimo grammo di coraggio, e ora sospettava di non farcela.
-Avanti, fallo Caroline. Mi hai in pugno- La incoraggiò Klaus, fissandola in volto come se il paletto puntato sul suo petto non fosse qualcosa di cui preoccuparsi.
Caroline, sopra di lui, cercò di non tremare mentre la mente le suggeriva di spingere con tutta la sua forza e strappare il cuore dell'assassino di sua madre.
Se non si fosse decisa a fare in fretta, presto sarebbe stato troppo tardi.
-Non è difficile- disse lui.- Basta solo una piccola spinta-
-Sei la persona più crudele ed egoista che abbia mai conosciuto. Meriteresti questo ed altro-
Fu come se l'avesse infilzato davvero.
-Allora che aspetti?- le disse lui, ma dal suo sguardo trasparì qualcosa che Caroline aveva visto pochissime volte.
La paura.
In quell'attimo ricordò ciò che aveva sempre pensato: se una persona è capace di amare, può essere salvata.
Ma lui l'amava davvero?
Stava solo perdendo tempo. Avrebbe dovuto già farlo.
-Cambierebbe qualcosa se ti dicessi che mi dispiace?- disse lui, fissandola negli occhi.
-Di cosa esattamente?-
Caroline, non farlo.Il coraggio la stava abbandonando, non ce l'avrebbe fatta.
-Di tutto- rispose lui - So che mi consideri un mostro senza cuore. La verità è che tu non sai proprio niente di me. Anche io ho un cuore, esattamente come te, ed è stato spezzato cosi tante volte che ne ho perso il conto.
-Il dolore- si alzò leggermente con il busto, avvicinandosi a lei. Caroline continuò a tenere il paletto puntato su di lui ma, senza accorgersene aveva allentato la pressione sul petto del ragazzo - La solitudine- continuò, avvicinandosi ancora.
-La rabbia- ormai era a pochi centimetri da lei - Mi hanno accompagnato per mille anni, distruggendo tutto me stesso. Ho creato gli ibridi per avere una nuova famiglia, che mi amasse anche se sono... come sono. - Abbassò lo sguardo sul paletto- Ma loro per me non sono niente, a confronto di quello che tu sei per me-
A Caroline  mancò il fiato. La mano cominciò a tremarle. Perché le stava dicendo quelle cose? Voleva salvarsi la pelle?
Ma in fondo lei sapeva che le stava dicendo la verità.
Le posò una mano sulla guancia - Se non posso avere te, non mi resta nient'altro-
-Tu sei l'unica capace di far sparire tutto il dolore, l'unica che riesce a guarirmi-
Caroline era immobile; respirava, ma era come se dentro la sua gola ci fosse il sangue. Le parole di Klaus l'avevano ipnotizzata, resa inerme.
Gli occhi si posarono sulle labbra del vampiro esattamente quando quelle fatidiche parole, quelle che cambiarono tutto il suo mondo, vennero pronunciate.
-Io ti amo, Caroline-
Da quell'attimo tutto cambiò.
Il paletto bianco cadde schiantandosi sul pavimento, il suono del legno contro le piastrelle echeggiò nella casa accompagnato dai sospiri dei due amanti.
La passione l'investì, tramutando le loro menti emozioni incontrollate. Klaus avvolse Caroline con le sue braccia, serrandole ogni via di fuga.
Lei però non aveva alcuna intenzione di scappare. Il suo corpo le disse di cedere, e lei lo ascoltò; si abbandonò completamente al desiderio e lo fece suo. Mentre le labbra del ragazzo si muovevano determinate su di lei, si strinse a lui tanto forte da rassicurarlo.
Klaus, spinto dalla frenesia, spinse la ragazza fino a trovarsi sopra di lei, sullo stesso tavolo in cui avrebbe dovuto morire, e prese a baciarle il collo fino alla scollatura sul profilo del seno.
Caroline infilò le dita sotto la t-shirt del vampiro e sfiorò l'addome perfetto fino a liberarlo completamente dell'indumento. Ricordò la loro prima volta, e questo amplificò il desiderio di riprovare quelle sensazioni di nuovo.
Basta mentire a me stessasi disse Caroline. Quante volte aveva sperato di poter fare a meno di quel piacere? Ma ora finalmente capiva che non poteva sfuggire ai sentimenti che provava.
Lei lo amava, anche dopo tutto quello che aveva fatto.
Caroline, prese il controllo in modo che una volta per tutte, fosse chiaro ciò che provava. Klaus la lasciò fare finché entrambi si ritrovarono sul divano lì vicino, a un passo dal loro amore.
Gli abiti finirono a terra mentre i corpi dei due si univano in un'unica anima.
 
 
 
*Angoletto autrice*
 
Come promesso, ecco a voi il resto del capitolo 12!
Vi è piaciuto? Spero di si!
So che magari avrei potuto fare di piu nella scena hot, ma poi sarebbe stata troppo rossa giusto? Non credo di essere capce :>
Comunque spero lo stesso che abbia fatto emozionare.
Mi dispiace dirlo ma purtroppo tra un paio di capitoli (forse!) arriverò alla fine della storia.
Non picchiatemi.
Spero che in questi ultimi capitoli saprò farvi emozionare al massimo e che resterete con me fino alla fine. Senza di voi non avrei mai potuto scrivere così tanto e il mio sogno di pubblicare un libro un giorno, sarebbe stato abbandonato.
Quindi GRAZIE!  A tutti!
A presto, con il prossimo capitolo!
 
Ps. Se volete, lasciate qulche recensione, con qualsiasi cosa vogliate, anche un consiglio per la storia. Qualsiasi cosa! Vi risponderò!
  
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