Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: alessia0516    15/02/2013    0 recensioni
Questa storia parla di Emma e Filippo, due ragazzi che frequentano lo stesso liceo ma che non sanno ancora quanto in quest'anno le loro vite si intrecceranno.
I personaggi esistono realmente, ma i fatti sono stati inventati. E per motivi di privacy ho cambiato anche i nomi e i luoghi.
Spero vi piaccia, se vi piace mettete una recensione, non vi costa niente :)
xoxo
Alessia
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa è la storia di Emma, una giovane ragazza di 16 anni che va al terzo anno di un liceo di Roma.
Questa è anche la storia di Filippo, un ragazzo di 18 anni che va al quarto anno dello stesso liceo di Emma.
I due non sanno quanto, in questo anno le loro storie si intrecceranno fino ad unirsi. Forse.
Ma andiamo per ordine.
 
Siamo a settembre, le scuole hanno appena riaperto e tra i corridoi si sente l’odore di brioches del bar, profumo di libri nuovi e fogli appena stampati, come suo solito Filippo è in ritardo, forse perché in corriera ha beccato l’autista stronzo che a ogni fermata si ferma a fare un giro per tutta la vettura per controllare che le cinture di sicurezza siano chiuse o forse perché ha accompagnato la sua ragazza storica Federica al liceo superiore accanto al suo e come sempre ha aspettato con lei fino al suono della campanella.
-Buongiorno prof! Scusi per il ritardo.
-Ah, Ferrari, ormai siamo più che abituati ai suoi orari speciali. Quale sarà la scusa oggi? Anzi no, non la voglio nemmeno sentire, è il primo giorno, va a sederti!
Filippo fa un cenno con la testa come per ringraziare l’insegnante. La sua fantasia di prima mattina non è ottima. Il ragazzo si siede accanto a un suo amico, uno dei tanti, Simone, un ragazzo molto carino che di recente si è fidanzato con una ragazza dall’aspetto discutibile, ma come dice Filippo “se stai co un cesso, allora dev’esse vero amore!” per lo meno dal suo punto di vista.
La prima ora passa velocemente e all’atteso suono della campanella tutti i ragazzi uscirono dalla classe per parlare un po’.
-Allora ragà? Come l’abbiamo passata quest’estate 2012?- chiede Enrico.
-Ah io bene, una diversa ogni sera! E sapete come sono io d’estate a Ostia, non serve fare troppi esempi!- questo è Andrea, un ragazzo che vanta esser stato con più di trenta ragazze solo dall’inizio dell’anno ma ogni tanto le sue versioni dei fatti sono discutibili.
-Eeeh se! E Mosconi l’han fatto santo! Daje meno cazzate Andrè! Io me so dato alla monogamia co Federica- risponde Filippo.
-See te sei divertito allora! Ma da quant’è che ce l’hai attaccata ar culo?
-Si dice “da quanto state insieme”, comunque i giorni precisi nun ce li so, ma dovrebbero esse nove mesi o cose del genere.
-Io, mi sarei già mangiato le palle co na situazione del genere!- Commenta Andrea
-Quando sarai innamorato, potremmo riparlarne!
I ragazzi tornano in classe per via dell’arrivo dell’insegnante di Algebra, da loro definito ‘scassapalle’ e lascio alla vostra immaginazione il perché.
Nel frattempo sullo stesso corridoio, qualche classe più in là c’è la 3^C,  la classe di Emma.
-Emma, quand’è che farai la coraggiosa e rivolgerai la parola a Filippo?!- Matilde, la migliore amica di Emma che da mesi la sprona per farle fare il primo passo.
-Damme tempo!
-See! Se fa notte qua!
-No, manca poco me lo sento! Sabato saremo alla festa della Filicudi che sta in classe co Filippo ed è amicona di mio fratello, quindi lui ci porta con se! Figurati se lui nun viene!
-Non per fa la scassapalle, ma non pensi che si porti quella cozza della sua ragazza appresso?
-Non importa, sicuramente riuscirò almeno a dirgli “bella camicia”.
-Mah, pe esse carina, sei carina, simpatica anche, non so che paranoie te stai a fa!
Ed effettivamente nemmeno lei sa di cosa ha paura, Filippo è noto a tutti come un ragazzo molto tranquillo e molto aperto. Ha paura di un rifiuto o dell’inizio di un’amicizia che per l’appunto resterà tale? Non lo sa, ma spera di scoprirlo il sabato stesso. Le due tornano in classe, pronte a seguire la lezione.
Usciti da scuola, Filippo e i suoi amici si fermano fuori dall’istituto a fumare.
-Oh ragà che andiamo sto sabato alla festa della Filicudi??
-Simone non t’è ancora passata la cotta per lei?!
-No era per chiedere! Le sue feste sono sempre le migliori, mi sembrerebbe un peccato non andarci, che dite?
-Boh io provo a vedere con Fede e poi ti so dire.
-Aha, e tu Andrè? Così vediamo il ‘leone all’attacco’- dice Simone con aria strafottente
-Vengo giusto pe darte fastidio!
-See certo, sappiamo tutt’e due che se vieni e per la sorellina del Romano!
-E anche se fosse? C’ha due anni meno de noi, ma secondo me è bona pure subito!
-Ma di chi state parlando?!
-Che non lo sai? Andrea c’ha una specie di cotta storica per… Com’è che fa de nome? Ah si, la Emma Romano, la sorella di Michele.
-Che la moretta che sta al terzo?
-Si lei!
-Ma che l’amica di Matilde Pascucci?
-E ci rifai?! Quella è!- risponde innervosito e imbarazzato Andrea
-Beh mica brutta, non c’ho mai parlato, ma siete sicuri che viene?
-Si viene viene, il fratello se la porta sempre dietro. Per culo sono amico di Michele e di me si fida, sennò non mi lascerebbe avvicinare alla sorellina nemmeno per scherzo!
-Ah bene allora ce la farai conoscere!- dice Filippo provocando l’amico
-Senza problema, te pensa a portarti Federica! De Emma non te curà.
-No stai sciallo, era solo per conoscere la ‘donna della tua vita’!
Vista l’ora che si era fatta i ragazzi decisero di andare ognuno a casa propria per poi rivedersi l’indomani.
-Emma chi è che ti ha scritto?
-Andrea, quello della 4B!!!
-Davvero?! Ma è un figo assurdo!
-Sì lo so, solo che la sua fama lo precede… Sai di che parlo…
-Ah si.. capisco! Beh, che t’ha scritto?
-Dice “Ehi, volevo chiederti se sabato sei alla festa della Filicudi?” che gli dico?
-Digli che ci sei che vuoi dirgli?!
-OK, gli scrivo “Ciao J io si, ci vado con mio fratello e la mia amica Matilde… Tu?” invia.
Passarono pochissimi minuti prima dell’arrivo di una risposta di Andrea.
-dice “Sì ovvio, ci saremo io e dei miei amici, così finalmente possiamo stare un po’ insieme!
-Oh MIO DIO!!!!! Ci sta provando di brutto Emma!!! Cosa pensi di fare?
-E che penso di fare.. Boh! Ora davvero non posso aspettare fino a sabato.. “..finalmente! Non vedo l’ora!” o sembra che gli muoio troppo dietro? Dopotutto non posso perdermi dietro a Filippo visto che non sembra essersi nemmeno accorto di me, Andrea è carino e mi scrive sempre cose dolcissime, quindi potrei davvero starci.
-Vai invialo!
Il cuore di Emma batte all’impazzata, Andrea esteticamente le piace molto, dopotutto solo a una cretina non piacerebbe il ragazzo dal fisico statuario, alto più di uno e ottantacinque e con un viso da fare invidia a Brad Pitt. Aspetta un suo messaggio.
 
 
Arrivata a casa, entra in camera sua, butta la borsa sul letto, si leva le converse e si rilassa un po’ con la musica. Emma ama la musica, ma non è brava a cantare, non sa tantomeno suonare uno strumento, ma a prescindere la ama. Va molto a periodi, quest’estate ha avuto il periodo Daddy Yankee a tutte le ore del giorno, ma con l’inizio della scuola si è data all’indie rock con gruppi come gli Of Monsters and Men e gli Young the Giant.
Andrea non gli ha risposto ancora, ma per non pensarci lei si mette le cuffie e si perde nel suo mondo.
Dopo poco la mamma entra irritata in camera sua in modo molto irruente.
-Quando vorrai rispondermi e abbassare quella cazzo di musica?!
-Ecco, dimmi!
-C’è un tuo amico alla porta, dice di essere venuto qui per fare i compiti lo faccio salire?
Emma guarda stranita la madre ma le fa cenno di sì con la testa.
Incuriosita comunque la ragazza si sistema un minimo e vede sulla soglia della porta Andrea.
-Posso entrare?
Stupita lo lascia accomodare.
-mmm… Ma che ci fai qui?
-Ti sembrerà stupido, ma non avevo soldi nel cellulare quindi non ti ho risposto, ma non volevo farti pensar male di me quindi mi è venuta in mente la malsana idea di presentarmi a casa tua.. Se per te è un problema posso sempre andarmene eh!- risponde Andrea facendo come per raccogliere le sue cose.
-Nono! Non andare!
I due si sorridono e iniziarono a parlare del più e del meno, semplicemente per conoscersi un po’ meglio.
-Non pensavo che la tua stanza fosse .. così!
-Così come? Pareti color panna  con delle foto appese, una scrivania ampia, un letto a una piazza e mezza, e dei peluche sparsi qua e la ? Come pensavi che fosse ?
-Onestamente? Pensavo di entrare e di ritrovarmi in una specie di stanza dalle pareti rosa, letto rosa, scrivania rosa, peluche rosa… Tipica stanza da ragazza!
-Mi dispiace di aver deluso la tua aspettativa di entrare in camera di Fragolina Dolcecuore!
-Non ho detto di essere deluso, anzi… Vabbè lascia stare.. Che ore sono?
-Mmm… le 17:30 perché ?
-Cazzo cazzo cazzo cazzo! Tra venti minuti c’ho l’allenamento di calcio! Sono in ritardissismo!!!
-Beh allora vai! Ci vediamo domani!- gli disse lei con un sorriso.
-OK ciao a domani! Ah quasi dimenticavo!- si girò verso di Emma e i due si abbracciarono. Lei gli diede un bacio sulla guancia e lui se ne andò.
Brava la nostra Emma che fa passi da gigante!





Cari lettori, 
spero che inizi a piacervi questa storia!
Commentatela o datemi dei consigli in una recensione
un bacio
Alessia

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: alessia0516