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Autore: BrunoMars    16/02/2013    4 recensioni
Due migliori amici,un sogno, diventare qualcuno nella vita e un unico amore infinito che va oltre a qualunque distanza.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Scusami, non mi sono fatto sentire, sapevo che ci stavi male e non volevo aggravare la situazione.
Io: No, tu non capisci, tu così mi hai fatto solo del male, io pensavo di..
-Cosa pensavi?
Io: Io volevo uccidermi! Io passavo tutte le notti a piangere, tutte le giornate in camera tua, o su quell' altalena.
-Io, sono stato uno stupido.
Io: Perchè mi hai baciata?
-Volevo farlo.
Io: Lo hai rifatto anche ora.
Si alzò dal letto e iniziò a rimproverarmi.
-Nicole sveglia! Non ti rendi conto che ti amo? Non te ne sei mai resa conto? E' dalla 3 media che sono fottutamente innamorato di te, farei di tutto per te.
Io: Ma ma io..
Scoppiai di nuovo a piangere...
-Scusa non piangere non piangere ti prego non volevo aggredirti.
Si avvicinò a me, per farmi una carezza..
-Non piangere non piangere.
Io: Vattene!
Gli diedi uno schiaffo, violentissimo, gli stampai in faccia cinque dita.
Io: Oddio scusa scusa.
-Questo è il minimo che tu mi possa fare, sei io fossi in te mi odierei.
Il suo sguardo si fece sempre più triste, si spese piano piano riempiendosi d' acqua, sbattè velocemente le palpebre fino a che non caddero due grossi lacrimoni..
Io: Ti prego non farlo.
-Tanto non è la prima volta.
Mi alzai, e lo abbraccia, cadde sul letto tipo peso morto, ero sdraiata sopra di lui e lo fissavo dritta negli occhi, le sue labbra, oddio mio non potevo fare a meno di fissare anche quelle.
Io: Hai gli occhi cerchiati.
-Anche i tuoi non sono da meno.
Io: I miei sono così da un anno esatto.
-Ora non lo saranno più.
Appoggiai la testa sul suo petto e lui continuava ad accarezzarmi i capelli.
-Niky, alzati prefavore, c'è il tuo regalo sotto di me, si starà schiacciando tutto..
Non risposi, ero immersa in uno dei miei film mentali ._.
-Nicole alzati.
Io: Si.
Peter si alzò e iniziò a raccogliere tutte le carte appallottolate e non che c'erano a terra.
-No questa non è, no, non è questo, no, non è quest' altro, ma dove cazzo lo mess... Eccolo!
Io: Che cosa fai ahhahahahah.
-Sai mi mancava la tua risata e il tuo sorriso.
Io: A me mancavi tu.
Si avvicinò a me.
-Alzati in piedi, prima di darti il regalo devo fare una cosa.
Mi prese per mano e mi alzai in piedi.
-Dammi tutte e due le mani.
Feci come disse.
-Cosa senti?
Io: Ti sento vicino a me, mi sento sicura, sento che ho qualcuno su cui contare, ti sento amico.
Poi mi prese e mi baciò con un bacio che durò minuti secondi o forse ore.
-Ora cosa hai sentito.
Io: Sento le farfalle nello stomaco, e il cuore battermi forte come se volesse uscire dal mio petto; mi sento amata e protetta, mi sento tua, sento che tu mi appartieni; perdo la cognizione del tempo quando sto con te, mi sembra tutto infinitamente perfetto, sopratutto questi baci che mi levano il respiro.
-Ti prego non tornare a Honolulu, la nostra favola è appena iniziata.
La nostra favola, quella che sognavo da una vita, avevo il mio principe azzurro anche se un po rimodernato, e poi c'ero io che facevo la parte del ranocchio. Il suo profumo meraviglioso con il tempo si sarebbe mescolato e fuso con il mio e il sapore delle sue labbra sarebbe diventato un ricordo indelebile.
Avevo desiderato milioni e milioni di volte questo momento,e ora che lui era li davanti a ne non sapevo cosa dire il silenzio venne interrotto dalla sua voce: Vieni qui stringiti a me, ecco il tuo regalo,aspetta però prometti di non piangere.
-Promesso.
Ecco qui leggi, é dedicata a te,quasi tutto ciò che scrivo é dedicato a te.
Long distance era questo il titolo della canzone:
----------------------------------------------------------
Ci sarebbero così tante canzoni che
potrei cantare per passare il tempo
e sto per esaurire le cose da fare
per tenerti fuori dalla mia mente
tutto quel che ho è una foto in una cornice
che tengo stretta per vedere il tuo volto ogni giorno
 
è con te che piuttosto vorrei stare
ma siamo bloccati qui dove siamo
ed è così difficile, essere così lontani
questa enorme distanza mi sta uccidendo
vorrei che tu fossi qui con me
ma siamo bloccati qui dove siamo
ed è così difficile, essere così lontani
 
questa enorme distanza mi sta uccidendo
è così difficile, così difficile
quando siamo, quando siamo
siamo così distanti,
questa enorme distanza mi sta uccidendo
è così difficile, così difficile
quando siamo, quando siamo
così distanti,
questa enorme distanza mi sta uccidendo
 
adesso i minuti sembrano ore
e le ore sembrano giorni
mentre sono via, tu sai che
non posso essere a casa proprio adesso
ma verrò a casa presto, verrò a casa presto
tutto quel che ho è una foto in una cornice
che tengo stretta per vedere il tuo volto ogni giorno
 
è con te che piuttosto vorrei stare
ma siamo bloccati qui dove siamo
ed è così difficile, essere così lontani
questa enorme distanza mi sta uccidendo
vorrei che tu fossi qui con me
ma siamo bloccati qui dove siamo
ed è così difficile, essere così lontani
 
riesci a sentirmi piangere?
------------------------------------------
Con quelle semplici parole capii come si sentiva,e io che pensavo che lui si fosse scordato di me.
Io: Perché mi hai fatto soffrire per un anno?
-Pensavo che se non ti parlassi tu ti saresti scordata di me..
Io: Io non mi sono dimenticata di te, ma tu invece?
-In che senso?
Io:Nulla è prematuro parlare di queste cose..
-No dai ormai dimmelo
Io: Non voglio rovinare il momento..
-Posso rubarti un altro bacio?
Io:Mi chiedi anche il permesso?
Durante quel bacio le nostre bocche sorridevano. Non riiuscii a trattenere le mie voglie e morsi il labbro inferiore della MIA ragione di vita.
-Aspetta!!
Io: Cosa c‘è?
-Ma tu dove passerai la notte, dove vivi??
Io:Sto momentaneamente in un hotel... sono l ‘ unica ospite, siamo io la padrona di casa e tanta polvere.
-Si ma sta sera rimarrai qui giusto?
Io:Certo, se tu mi vorrai.....
-Devo andare a prendere una cosa..
Io: Ok ma sbrigati, non basterà una sera per recuperare un anno senza te.
Si diresse verso un altra buia stanza e mentre io curiosavo un po in camera sua, spartiti testi cartacce e tanti fogli, c' era solo questo in giro.
-Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a te.
-Dai su soffia ed esprimi un desiderio.
*soffia*
Io: Ok fatto.
-Cosa hai espresso .
Io:Eh eh se te lo dico non si avvera.
-Lo scoprirò prima o poi.
Io: Tieni sempre una torta in casa?
-Hahahaahha no, phil aveva invitato degli amici per tirarmi su il morale anche se lo rispedito a casa.
Io: Ahhh quindi quel ragazzo che mi ha fatto entrare si kiama phil...
-Si.... è il mio migliore amico....
Io:Ahh ecco perche quando gli ho detto chi ero ha cambiato modo di fare...
Io:Sa tutto di noi vero?
-Si... ma stai tranquilla è uno che si fa i fatti suoi.
-Vuoi un pezzo di torta?
Io:Perché cambi argomendo?
-Hahaha voglio pensare a noi ora, non agli altri...
Voglio pensare a noi, mi suona strano questo noi, anche se l ho sempre sognato. Mi sdraiai sul letto e osservai Peter mangiare quella torta, è peggio di un bambino si è sporcato tutto il viso, fino al naso. Ho aggiornato il capitolo dopo mesi, scusate..
  
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