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Autore: Nidafjoll    17/02/2013    0 recensioni
"Continuo la mia incessante lotta contro Dio in questo orrendo posto.
Ciò che mi è stato sottratto non tornerà, la fiamma del dolore rimarrà viva in me come un marchio; un segno distintivo.
Il mio sacrificio andrà avanti, il tempo non si fermerà per me."
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luka Megurine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono un angelo. Almeno...lo ero.
Adesso sono continuamente in lotta contro Dio, da sola in un mondo infimo, un luogo orribile e crudele.
Combatto fino allo sfinimento, continuamente senza fermarmi.
Il mio braccio sinistro non esiste più, è stato disintegrato. Al suo posto ho un arto robotico che parte dalla mia spalla.
Le mie ali, il mio segno distintivo, il simbolo della mia esistenza, mi sono state strappate brutalmente.
Sono sempre in lotta. Un combattimento eterno, che mi sta distruggendo piano piano.
Il mio braccio destro è coperto da cicatrici, una trama intricata ormai indissolubile.
Questo è il mio sacrificio, ho dato tutto!

Perché sono qui?
L'oscurità mi circonda in questo buio e stagnante mondo.
Riguardo il mio braccio e tutte quelle cicatrici che continuano a tormentarmi costantemente giorno e notte senza darmi pace, nemmeno per un momento.
I miei sentimenti si stanno indebolendo, sono soffocati da questi combattimenti estenuanti.
Mi sento smarrita, una solitaria farfalla che ha perso la strada.
Tengo appena il conto di cosa devo offrire e continuo a ripetere questa domanda ripetutamente, più e più volte.

Sempre in lotta contro Dio, un duello senza fine, dove si sa già chi vincerà.
So che il mio braccio sinistro non si muoverà più e le mie ali non orneranno mai più la mia nuda schiena.
Questo crudele mondo mi sta imprigionando, mi sento soffocata, non posso più scappare.
Il mio braccio destro con tutte le cicatrici; solchi sulla mia pelle che corrodono lentamente anche la mia anima.
Questo è il mio sacrificio eterno, la mia lotta contro al soprannaturale.

Perché sto lottando?
Il mondo in cui mi ritrovo è fragile e instabile, sembra che stia per crollare a pezzi.
Sono sempre tormentata da queste profonde cicatrici, che mi danno fastidio, prudono e non mi fanno pensare ad altro.
Mi sento morire dall'interno. Le mie emozioni si stanno spegnendo.
Ho distrutto troppe cose per riuscire a tenerne il conto. La mia identità si sta perdendo e mi sto trasformando in una macchina da guerra.
L'angelo che ero non esiste più.
Come una farfalla solitaria senza ali, mi nascondo nell'oscurità e combatto.
Perché devo lottare? Questa domanda martella nella mia mente e me la ripeto più e più volte, senza avere una risposta.

Continuo la mia incessante lotta contro Dio in questo orrendo posto.
Ciò che mi è stato sottratto non tornerà, la fiamma del dolore rimarrà viva in me come un marchio; un segno distintivo.
Il mio sacrificio andrà avanti, il tempo non si fermerà per me.
Le ferite nel mio cuore e i sentimenti che mi vengono strappati via non potranno più tornare come prima.
Non sono più un angelo.
Ormai sono solamente una piccola farfalla solitaria senza ali.

  
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