History of Barbossa - -rivalità- -
Hector ed Alice rimasero
abbracciati vicino al timone sino a quando non cominciò a far freddo, e Alice
aveva bisogno di qualche vestito nuovo, in più era il caso di curare la ferita
sull’occhio di Hector prima che potesse infettarsi.
Scesero sotto coperta dove si
accorsero che tutta la ciurma era stesa a terra a russare, ubriachi come
spugne.
Per prima cosa Hector cercò
qualche vestito in giro per lo scompartimento con i viveri, trovò un baule
pieno di roba polverosa. Dentro trovò una maglietta molto larga e un po’
strappata all’altezza del colletto, ma comunque meglio di niente, poi prese
anche un paio di pantaloni.
-ecco...- disse
porgendoglieli –questi mi sembrano “quelli migliori”...-
-grazie- rispose la ragazza voltandosi
di spalle, cominciò a sfilarsi la camicia strappata e i pantaloni, naturalmente
Hector guardò altrove per non farla sentire in imbarazzo ma dopo quello che era
successo tra loro decise che un occhiata poteva comunque permettersi di
dargliela, magari anche veloce veloce, purtroppo quando trovò il coraggio di
voltarsi Alice era già pronta.
-adesso sarebbe meglio
pensare al tuo occhio- disse prendendolo per mano e portandolo negli alloggi
della ciurma. Hector nel frattempo si diede dello stupido una decina di volte
per non essersi deciso prima a guardare.
Il ragazzo si sedette su
un’amaca e Alice prese qualche garza e una bottiglia dove era sopravvissuto un
centimetro e mezzo di rum –purtroppo non è rimasto altro...- disse Alice
alzando le spalle.
-comunque non preoccuparti,
posso medicarmela da solo...- disse facendo gesto di passargli le garze e il
rum.
-scherzi? Ti ho colpito in
una zona davvero pericolosa...e non puoi specchiarti da nessuna parte, che
succederebbe se magari non ti medicassi bene? Lascia fare a me!-
Hector si arrese e lasciò che
Alice si prendesse cura di lui, cosa che lo metteva un po’ a disagio, non
avrebbe mai voluto permetterlo a nessuno, ma lei era diversa -...devo togliermi
la camicia?- disse con un sorriso alludendo alla volta in cui fu lui a curarla.
Alice colse l’umorismo e gli
schiacciò lo straccio imbevuto di alcool dritto sulla ferita, Hector soffocò un
urlo che avrebbe sicuramente svegliato tutto l’equipaggio -...lo prendo come un
no!- disse il ragazzo stringendo i denti.
Ci volle qualche minuto prima
di aver tolto tutto il sangue dal viso di Hector e dopo essersi assicurata di
aver pulito per bene la ferita gli coprì l’occhio con una lunga garza. La fece
passare più volte intorno alla testa.
Alice sorrise –ecco fatto,
almeno una volta al giorno è meglio cambiarla...temo purtroppo che ti rimarrà
la cicatrice...- abbassò lo sguardo, si sentiva in colpa.
Hector le alzò il viso con
una carezza, non voleva vederla mai più triste –non preoccuparti...porterò
questa cicatrice in ricordo di una notte meravigliosa...- Alice sorrise e lui
la baciò.
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La mattina dopo Hector si
alzò presto e col sorriso sulle labbra, bastò lasciare con una carezza Alice
che ancora dormiva sull’amaca affianco alla sua, salire le scale e incontrare
Edward sul ponte per capovolgergli la giornata da positivo in negativo.
Un giorno un saggio disse: il
buongiorno si vede dal mattino, è la giornata pessima che ti coglie alla
sprovvista. Edward stava fissando il mare con uno sguardo assente e Hector si
accorse del suo avambraccio destro fasciato.
-che cos’hai fatto al
braccio?- chiese restando lontano.
Edward si voltò verso di lui
lentamente, aveva delle profonde occhiaie nere sotto gli occhi –questo?- chiese
alzando il braccio destro –questo è quello che tu mi hai procurato spingendomi ieri notte! Ho urtato al pavimento
lì dove avevo lasciato la mia spada...-
-che ti serva di lezione per
la prossima volta che proverai a fare qualcosa ad Alice...- disse Hector con
tono sicuro.
Lo sguardo di Edward si fece
cupo e avanzò velocemente verso Hector, lo afferrò col braccio sinistro al
colletto della camicia e lo spinse contro la porta bloccandolo al collo con
l’avambraccio –stai molto attento a quello che dici, “amico”! Per tutti questi
anni ti ho trattato come un fratello, mi sono preso cura di te...e tu mi hai
umiliato!-
-veramente ti sei umiliato da
solo!- disse Hector non perdendo il controllo.
Edward spinse ancora un po’
col braccio al collo -Da ora in poi fai attenzione a come ti comporterai,
perchè al contrario di te io le avrei le palle di fare fuori qualcuno che mi da
noie, ci metterei cinque minuti! Sono stato chiaro? E ce ne metterei altri
cinque per scordarmi di te!-
Hector rimase in silenzio,
non poteva credere alle sue parole, era pronto a gettare la loro amicizia in
mare come se fosse stata una cosa da nulla...rimase deluso, credeva di averlo
conosciuto in quegli anni, l’impavido Edward Low, che aveva tanti magnifici
sogni nel cuore, che era il primo ad alzarsi in sua difesa se era in
difficoltà...
Hector realizzò che le
persone non si smette veramente mai di conoscerle...e possono sorprenderti
quanto deluderti.
-parli come se ti avessi
frenato dal fare una cosa giusta!- disse con un finto sorriso liberandosi con
un calcio dalla presa di Edward –tu hai cercato di violentare Alice, nonostante
sapessi benissimo che a me è cara!-
Edward mise la mano sinistra
aperta vicino all’orecchio –come scusa? E questo quando me lo avresti fatto
sapere?-
Hector in effetti ricordò di
non avergli mai accennato nulla.
-ecco, proprio come
sospettavo!- disse incrociando le braccia –non l’hai fatto! E l’ultima volta
che mi hai parlato di lei mi hai detto chiaramente che non la sopportavi! Il
vero problema qui sai qual’è? Il tuo silenzio! Il tuo non dire le cose che
tanto ti fa sentire orgoglioso è anche ciò che ti sta mettendo nei guai! Cresci
Hector, non hai più tredici anni! E sei un pirata, santo Dio! Prima o poi ti
troverai faccia a faccia con qualcuno che ti vorrà fare fuori...e a quel punto
dovrai reagire se vuoi sopravvivere! Ma conoscendoti saresti capace di farti
sopraffare per tutta la vita dal senso di colpa di aver ucciso qualcuno...-
-tu non hai idea di quello
che ho passato!- disse sguainando la spada e puntandogliela al collo.
Edward sorrise -...e prova un
po’ a indovinare perchè?! Senti, non puoi continuare a reagire credendo che gli
altri sappiano quello che tu provi...la gente non ti può leggere nel pensiero!-
Hector abbassò la spada –io ho
ucciso! Adesso sei contento? Ho fatto fuori mio padre, e nonostante sia
successo anni fa e continui tutt’ora a perseguitarmi devo ammettere di aver
provato una bella soddisfazione a farlo! In fondo ho spedito al Creatore, o
chiunque ci sia lassù, un mostro che meritava tutte le pene del mondo!-
-...si può sapere allora
perchè ti tormenta tanto?-
-forse perchè alla faccia tua
io ho un lato umano, visto che tu prima mi hai dimostrato di avere il coraggio
di tradirmi come se fossi un cane- Hector alzò le spalle –o forse perchè provo
repulsione al pensiero di aver goduto a uccidere qualcuno! Scegli quella che
vuoi...- poi sorrise –tutto questo per farti capire che il coraggio non mi
manca, e sarei pronto a battermi con te, qui, anche subito, se servisse a farti
abbassare quella cresta che tu chiami frangia!-
Edward sorrise e se ne andò
dandogli una spallata, poi si voltò un istante –forse in tutti questi anni mi
sono sbagliato sul tuo conto, adesso mi hai dimostrato di non essere un
codardo...e, ah già, da ora in poi ti conviene tenere gli occhi aperti quando
mi vedrai, o non vedrai...-
-tu fai altrettanto!- disse
rimettendo a posto la spada. Hector sentì quasi di aver perso quella che
credeva fosse l’amicizia più solida del mondo, Edward aveva tirato fuori il suo
lato pirata, sentì di dover fare altrettanto...non erano più ragazzini.
“forse la vita del pirata consiste anche in questo” pensò rientrando sotto coperta “il guardarsi anche dalle persone care...non fidarsi mai di nessuno e
non avere legami...chiunque può pugnalarti alla schiena e chiunque se ne può
lavare le mani”Hector sorrise “in
fondo la cosa mi alletta, non soffrirei per la morte di nessuno...” per un
istante si fermo e si rese conto che ciò che stava pensando era anche orribile,
ma Edward aveva ragione, era il momento di crescere, e Hector ormai non provava
più paura “si, sarò un pirata...il pirata
che tutti guarderanno con rispetto...”
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Nota di Nutty:
Hector deve imparare a crescere, la bontà nel mondo piratesco non lo porterà da
nessuna parte...(chiedo scusa, il capitolo è un po’ cortino!!)
X Blackmoody: Edward Low non guarda in faccia
anessuno, pirata inside ihihih :) cerca il suo nome su google ;) e grazie mille
dei complimenti!
X EriS_San: grazie milleeeeeeeeee!!!