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Autore: C h e s h i r e_    17/02/2013    5 recensioni
1943. L’Italia passa dalla parte degli Alleati, voltando le spalle alla Germania.
"Italia prese con rabbia un lembo di giacca, sopra al punto dove stava il cuore. Non sarebbero più stati compagni, non avrebbero più condiviso niente. Sarebbero andati avanti, l'uno senza l'altro.
Guardò l'avversario negli occhi, incrociando le iridi azzurre del tedesco. Sorrise ancora, ma stavolta, Ludwig giurò di riuscire a intravedere qualcosa del vecchio Feliciano in quel piccolo gesto.
"Addio, Germania.
"
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{GerIta- Germania/2p!Italia}
Genere: Angst, Guerra, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: 2p!Hetalia, Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Auf Wiedersehen


“1943. L’Italia passa dalla parte degli Alleati, voltando le spalle alla Germania.”

Gli occhi ambrati di Feliciano lo fissavano con malizia, da sopra il sorriso obliquo che gli aveva inarcato le labbra.
Ludwig lo guardava con frustrazione, mentre solo pensieri confusi e amareggiati  gli affolavano la testa, fino quasi a fargliela esplodere.
“I-Italien …” La voce gli era uscita tremante e flebile, spezzata da quei giorni cupi e interminabili che aveva vissuto negli ultimi tempi, di cui non ricordava l’inizio e non vedeva la fine.
La pioggia gelida gli lambiva i capelli e la divisa sporca di fango e sangue, le nubi nere coprivano il campo di battaglia.
Aveva una gran voglia di sfogarsi, gridargli contro, chiedergli perché l’avesse abbandonato quando aveva più bisogno di lui.
“Hai perso, Germania. E’ ora che tu te ne renda conto.” Le parole dell’italiano lo colpirono, facendogli spostare lo sguardo di scatto, con rabbia. Non aveva perso. Non aveva ancora perso, dannazione.
“Ti sbagli.” Sibilò a bassa voce, tra i denti. Italia inclinò la testa di lato, mantenendo quel sorriso storto che non aveva nulla a che fare con l’allegro e innocente riso che ostentava  fino a pochi anni prima, quando si erano conosciuti. Tutto ciò che conosceva e amava del piccolo Feliciano Vargas era svanito in pochi mesi, cancellato da una cinica spietatezza. Ora il suo ingenuo sorriso era tramutato in una divertita maschera di perfidia.
Feliciano si concesse una breve, fredda risata, guardando il tedesco dal basso, steso com'era nella terra bagnata, i capelli zuppi e spettinati che avevano assunto una colorazione più scura.
"Arriveranno gli Alleati. Ti prenderanno, Ger. E' inutile che continui a combattere." Lo disse in un tono quasi canzonatorio.
"Sta' ... zitto ..." Germania premette maggiormente la canna della carabina contro il petto dell'italiano e per pochi secondi vide il suo volto mutare in una smorfia di dolore. Il suo cuore tremò. Erano entrambi pieni di ferite, sotto una pioggia torrenziale, su un campo di battaglia circondati da compagni caduti. Erano soli, erano l'uno contro l'altro.
Come erano arrivati a quel punto? Che fine aveva fatto la loro amicizia, il legame che li aveva uniti per così tanto tempo?
Era tutto ... finito? Il tedesco non ci credeva, non voleva crederci.
L' arma da fuoco gli tremò tra le mani. Come poteva la guerra cambiare così le persone?
Feliciano spostò la canna del fucile con la mano, lentamente. Ludwig non fece nulla per impedirglielo. Non avrebbe mai potuto fargli del male o sparargli, e lo sapevano entrambi.
Italia si rialzò lentamente. Aveva le membra che bruciavano per le lesioni che aveva subito durante il combattimento, ancora maggiori di quelle che spiccavano sul corpo pallido del biondo.
Dentro di sè, Italia sentì un remoto desiderio di desistenza. In un punto ormai dimenticato del suo animo, batteva ancora vivo il desiderio di restare con il compagno di tante sfide e di tanti momenti, di ritornare da colui che gli era stato più vicino di chiunque altro al mondo.
Italia prese con rabbia un lembo di giacca, sopra al punto dove stava il cuore. Non sarebbero più stati compagni, non avrebbero più condiviso niente. Sarebbero andati avanti, l'uno senza l'altro.
Guardò l'avversario negli occhi, incrociando le iridi azzurre del tedesco. Sorrise ancora, ma stavolta, Ludwig giurò di riuscire a intravedere qualcosa del vecchio Feliciano in quel piccolo gesto.
"Addio, Germania." I passi di Italia affondavano nel fango e la sua sagoma si perse nella pioggia. Germania rimase a fissare il punto dove il ragazzo era sparito, per poi abbassare lo sguardo sul terreno e lanciare un imprecazione a bassa voce, lasciando che una lacrima gli rigasse la guancia.

La guerra continuò per altri due anni, due lunghi anni, che portarono entrambe le nazioni allo stremo. Ambedue gli eserciti si erano combattuti per riuscire a vincere, e, alla fine, fu davvero Germania a perdere quel conflitto. Per molti, troppi anni non si parlarono più, anche dopo la guerra. Ma entrambi sapevano che quello che si erano scambiati quel giorno, non era un vero addio. Era solo un momentaneo arrivederci, prima che si incontrassero di nuovo.



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Guten tag, buonsalve a tutti! ~ Sono secoli che non scrivo più nulla, l'ispirazione era andata in vacanza, probabilmente.
Ma alla fine sono tornata, nonostante in questo periodo abbia un certo carico di verifiche e interrogazioni, ragion per cui dovrei studiare almeno un minimo sindacale (Ma sseh).
E quindi, passando alla fanfic, vediamo un po' di sproloquiarne allegremante (?).
Dunque, prima di tutto, ci tengo a precisare che il Feliciano Vargas che vediamo qui non è il solito Italia allegro e un po' ebete, bensì, in un contesto di guerra come questo, io preferisco usare 2p!Italia, ovvero la versione "dark" del normale Feli. Infatti, in questo contesto lo vediamo più freddo e/o distaccato. In ogni caso, ho messo l'avviso OOC, per sicurezza.
Inoltre, come probabilmente avrete già capito, qui ho voluto trattare dell'anno 1943, più precisamente del periodo storico in cui l'Italia è passata dalla parte degli Alleati -al momento non ricordo il mese esatto, pardon-. Ho voluto provare a vedere questo periodo da un punto di vista "Hetaliano" -chiamiamolo così-, senza però andare sul comico o satirico. Tutto questo perchè guardare troppi film di guerra fa male alla salute! Non mi sembra che ci sia nient'altro da dire ... Spero vi sia piaciuta e non vi abbia depresso troppo! (?)
Alla prossima, e tanto loVVe per chi recensirà, ma anche per chi leggerà solamente. Au voir ~


   
 
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