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Autore: Elaysa    17/02/2013    3 recensioni
E quando nella notte, non hai sonno perchè troppi pensieri affollano la tua mente, ti metti a scrivere, prendi confidenza con la tastiera e inizi a buttare giù qualsiasi cosa ti passa per la testa.
Pensieri che riguardano lui, che riguardano quel "NOI" che da un po' di tempo non esiste più...
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 07.09

Smarrimento, è questa la sensazione che provo oggi. Mi sento persa anche nella mia stessa casa, nelle cose che fino a ieri erano quotidiane. Mi guardo intorno spaesata come se fossi qui per la prima volta. E mentre scruto ciò che mi circonda, l’occhio, inevitabilmente, cade soltanto sulle cose che mi ricordano lui. E piano piano mi rendo conto che sono tante queste cose. Ogni oggetto, anche il più semplice, che lui ha toccato, mi fa ripensare a lui, come se gli fosse appartenuto anche solo per un attimo. Il tavolo, dove si appoggia ogni volta, il bicchiere dove ha bevuto, la sedia che ha sfiorato, il sapone con cui si è lavato le mani e l’asciugamano con il quale se le è asciugate.
 Da oggi farò in modo che inizi una nuova fase, la fase “dopo lui”. Oggi è soltanto il primo giorno e posso dire di stare sopravvivendo. Non vivendo. Sono impassibile a tutto quello che mi succede intorno, completamente distaccata. I miei pensieri sono rivolti soltanto a lui, alle nostre chiacchierate, e in particolare a quella decisiva, di ieri sera.
Penso a tutte le volte che l’ho seguito per le strade della mia città, solo per vederlo 5 secondi, per avere su di me quei suoi magnifici occhi. Penso a tutte le nottate insonni che ho passato per merito o per colpa sua. Tutte mi hanno fatto vivere delle emozioni, a volte belle a volte meno belle. Penso a quella notte in cui abbiamo parlato fino alle 4. Non riuscivamo a dormire e ci siamo fatti compagnia, anche se virtuale. Bè è stata la notte più bella della mia vita. Penso a quello che provavo, e proverò ancora, nei momenti dell’attesa.
Quella magnifica sensazione di paura, timore, aspettativa, impazienza. E poi penso a quando lo sentivo arrivare, a come i miei occhi diventavano subito lucidi, brillanti di una luce che solo lui sapeva dare loro. Lo vedevo arrivare e il mio sorriso diventava enorme, si estendeva piano piano sul mio viso fino a diventare immenso, ed era lì, solo per lui. Penso all’emozione che sentivo dentro di me mentre saliva le scale, una frazione di secondo densa di sensazioni, tutte bellissime perché lui era lì, con me.
E ancora.. penso ai suoi occhi quando mi vedevano, al loro bagliore, potevo specchiarmi dentro di loro; penso al suo sorriso, che piano piano si estendeva e io ero partecipe di questa sua trasformazione e mi ci riflettevo, perché era la stessa che stavo subendo io. Molte volte ho desiderato che avesse i miei occhi per vedere come lo guardavo. I miei, erano occhi pieni d’amore, d’aspettativa, di affetto, di desiderio. Erano così solo per lui.
Penso a quanto ho aspettato per vederlo. Potevo avere anche mille impegni ma per me quel giorno era sacrosanto e dovevo essere lì ad aspettarlo, come sempre. Facevo in modo di esserci, ogni volta.
Penso a quanti messaggi mandati solo per sapere come stava, penso alle risposte ricevute e anche a quelle mancate. Penso a tutte le parole dolci che mi ha detto, di sotto, nel buio della sera, lontani da orecchie indiscrete. Penso a tutte le promesse fatte e sempre mantenute. Perché per me lui era importante.
 
E ora? Ora cosa mi resta di tutto questo? Niente. Non mi resta niente. Tanta rabbia, amarezza, tristezza. Paura. Rimorso per tutto il tempo passato dietro a lui, che forse non meritava niente. Mi restano solo i ricordi ed è su questi che devo piangere adesso. Si, piango. Ho pianto tanto per lui ma piangerò ancora, le lacrime  sembrano non finire mai. E pensare che fino alla settimana scorsa le stesse lacrime erano di gioia, di felicità.
Cambia tutto così in fretta… basta una discussione per distruggere tutto quello che hai costruito in più di un anno. Basta pochissimo per far svanire la fiducia che avevi in una persona. Si, perché io di lui non mi fido più. Non mi fido più delle sue parole, dei suoi “sei speciale”, “ci tengo a te”, “ti voglio bene”, “grazie di tutto” e tutte queste frasi sdolcinate nelle quali ho riposto fiducia, speranza, ma che ora hanno contribuito soltanto a far aumentare la rabbia perché venivano dalla sua bocca! Invece ieri sera con la sua uscita le ha rinnegate tutte, dalla prima all’ultima. Ha distrutto tutto, lasciandomi così… sola. Perché è così che mi sento adesso. Prima sapevo di poter contare su di lui. E adesso? Non lo so. Non so più niente. Non SONO più niente.
Dentro di me c’è un insieme di sensazioni che non so bene come esprimere. Se ripenso a tutti i momenti passati insieme, sorrido, è inutile negarlo. Quello che ho provato con lui non l’ho mai provato con nessuno; non sono mai stata così sincera come lo sono stata con lui; le parole che ho detto a lui non le ho mai dette a nessuno. Mi ha trasformata, con lui ero un'altra, ma comunque me stessa. Non riuscivo a tenermi dentro niente soprattutto quando mi guardava con quegli occhi così profondi, così scuri, in cui mi immergevo. Potevamo stare ore a guardarci e dirci tanto pur rimanendo in silenzio. È proprio vero, a volte uno sguardo vale più di mille parole.
 
L’amore che provo per lui è completamente diverso, nuovo rispetto all’amore che si sente a 14 anni, quando ancora si è piccoli e incapaci di comprendere certe sensazioni.
L’amore per lui è profondo, sincero. È uno di quegli amori che non passeranno mai veramente. Ogni volta che rivedi quella persona, insieme a lei rivedi tutto quello che ci hai passato insieme, rivivi un po’ quello che è stato e ogni volta, provi inevitabilmente un po’ di malinconia.
Non è uno di quegli amori che una volta che finisce è dimenticato. No, non sarà mai così, perché per quanto possa essere un amore tormentato, difficile, è VERO.
Non ti senti onnipotente, forte, indistruttibile, capace di risolvere qualsiasi problema. No, non è questo l’amore. L’amore è essere vulnerabili davanti allo sguardo della persona che ami. È guardarlo, abbassare lo sguardo, arrossire e poi sorridere. L’amore è imparare a vivere giorno per giorno cercando di apprezzare la vicinanza della persona che si ha di fianco, senza pensare troppo al domani. Godersi i momenti insieme e affrontare i problemi quando ci sono. L’amore è dialogo, comprensione. È fiducia. È passione e desiderio.  L’amore è imparare ad accettare e ad amare ogni singolo centimetro del corpo dell’altro. Amare i suoi occhi anche quando sono un po’ malinconici, un po’ tristi; amare le sue lacrime; i suoi sorrisi; amare la sua bocca anche quando non sorride; l’amore è accettare ed imparare ad amare i suoi difetti, perché senza di questi lui non sarebbe lui.
 
Poi però penso a quanto ci sono stata male, magari per una parola detta da lui in un momento sbagliato, o per un gesto mancato. E quanto ho pianto. Quante notti insonni passate a piangere con la testa sotto il cuscino. Tante altre passate a scrivere, esattamente come questa notte, con la luce accesa e la porta chiusa. L’unica compagnia è il rumore dei tasti che vengono battuti.
E ancora, mi vengono in mente le notti insonni passate a sorridere ripensando alle nostre conversazioni, ai nostri incontri, ai nostri messaggi.
 
Poi improvvisamente mi ritornano in mente quelle sue frasi così carine ma insidiose, così dolci eppure con un retrogusto amaro.
Quindi mi chiedo.. qual è ora la cosa giusta da fare? Cercare di recuperare il rapporto, cercare di farmela passare e accettare le cose come stanno senza perderlo, oppure evitarlo del tutto, per sempre?
Proprio non lo so.. evitarlo sarebbe una cosa fuori dal mondo data l’attrazione che esercita su di me, nonostante tutto. Ho paura di perderlo e se perdessi lui sarebbe come perdere me stessa.
 

 
 
  
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