17/02/2013
6 recensioniEcco,il mio rifugio è nella musica,quando canto tutto sparisce,i problemi sembrano non essere mai esistiti,ci siamo solo io e una dolce melodia in grado di farmi volare oltre le mie paure,oltre le mie insicurezze e trasportarmi in un mondo meraviglioso
e fantastico fatto unicamente di amore e passione.
. Lasciate che mi presenti,il mio nome è Violetta Castillo e scriverò tutto ciò che ho dentro su questo insulso foglio bianco… le mie emozioni,le mie paure e la mia vita coloreranno questo bianco vuoto.
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Ho troppe cose per la testa ed ho deciso di sfogarmi qui…
Tutto passa,come le foglie col vento d’autunno tutto viene spazzato via in un soffio … e a volte tutto ciò che ci troviamo a desiderare è che quel soffio sia eterno,proprio come si vorrebbe che la propria canzone preferita durasse per sempre.
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Sono passati 3 mesi da quando papà ha capito che cantare fa parte di me,che mi lascia andare allo studio 21 e frequentare Leon,3 mesi che sono libera,3 mesi che ho scoperto l’esistenza di una zia ed una nonna,3 mesi che papà ed Angie si sono
fidanzati e 3 mesi che Tomas è partito per la spagna…pensavo che il mio amore per lui fosse infinito,ma inspiegabilmente ho capito che il mio cuore appartiene a Leon.
Avevo raggiunto il culmine della felicità fino a quando papà ha fatto capolino in camera mia serissimo, con quell’aria che odio e ha annunciato con tono solenne:
“Violetta d’ora in poi non potrai più vedere Leon,te lo proibisco …non ti posso dare spiegazioni,sappi solo che è per il tuo bene…dietro c’è qualcosa di più serio delle stupide cottarelle che si hanno alla tua età..”
Mi Ci è voluto qualche secondo per realizzare quello che era appena uscito dalla sua bocca e poi ho ribattuto in lacrime.
“Vuoi rovinarmi la vita,ancora?..non ricominciare con questa storia che è tutto per il mio bene,papà…eri diventato comprensivo,eri una persona migliore…ma continui a nascondermi la verità,Leon non ha fatto niente di male che io sappia,io lo amo…
proprio come tu ami Angie…”
appena ho pronunciato il nome di mia zia una lacrima gli ha velato l’occhio destro ma l’ha cercata di camuffare
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”Lascia stare la mia vita privata.Non vedrai più Leon.Non ti posso dire il motivo,ma è molto serio…”Io scendo le scale singhiozzando seguita dalla profonda voce di mio padre “Violetta,torna qui…”
Cerco angie per un abbraccio ma non la vedo,così d’impulso esco di casa scappando dalla realtà…
Correndo inciampo,dinnanzi ai miei occhi si materializzano delle scarpe da tennis ed una mano pronta ad aiutarmi a rialzarmi,una volta in piedi vedo
il viso di un ragazzo molto carino con una sigaretta in bocca.I suoi occhi sono di un azzurro magnetico, ma velati come da una profonda tristezza…
Pov.German:
Era mezzogiorno…stavo finendo di lavorare sognando come sempre Angie,la quale era allo studio21 con violetta,quando il campanello suonò;Olga andò ad aprire e qualche secondo dopo una donna sulla quarantina si materializzò nel mio studio
“German,quanto tempo!” La voce mi era famigliare ma mi ci volle qualche attimo per rendermi conto di chi fosse,e poi un colpo al cuore.
“Non ti ricordi di me?...sono Laura!” insistette la donna.
Un preoccupato “Che vuoi?” Uscì insicuro dalla mia bocca prima che io me ne accorsi.
“Hai la faccia tosta di chiedermi cosa voglio?!...sono passati 20 anni,tanti no? Io ti amavo,avevamo progettato il nostro matrimonio e tu sei scappato non lasciando alcuna traccia…sono venuta a riprendere ciò che è mio!”
“Tu sei pazza!...eravamo giovani,troppo!E..io non ti amavo,tu eri così eccitata e non ho avuto il coraggio per dirtelo,mi dispiace.Ma ora non puoi dirmi che ti devi riprendere qualcosa,perché non siamo mai stati sposasti.”
Lei ribattè “Non saremo mai stati sposati,ma mi hai spezzato il cuore e…io ero incinta!Quel bambino avrebbe avuto diritto ad avere ciò che ha avuto Violetta:la ricchezza, un padre!”
Quelle parole furono un colpo al cuore e borbottai “Io,io…non sapevo aspettassi un bambino”
lei rispose “Ho saputo che tua moglie è morta…ti sto spiando da un po’,2 sono le condizioni:O ti sposi con me e formiamo una famiglia io,te,nostro figlio e tua figlia,o mio figlio farà soffrire tua figlia proprio come tu hai fatto con me…”
Io risposi stordito “Io non ti amo,il mio cuore è di un’altra donna,non ti posso sposare,ma non azzardarti a toccare mia figlia con un dito!...L’unica cosa che ti posso dare sono soldi per nostro figlio…”
Lei ribattè con cattiveria “NO,se non mi sposi mio figlio porterà a termine l’opera già iniziata…” Detto questo uscì da casa mia e se ne andò.”
Io ero rimasto paralizzato da tutto ciò e speravo fosse solo un incubo…poi un’idea mi piombò in testa:Sarà Leon mio figlio?!
Così sono andato in camera di violetta e le ho vietato di vedere ancora Leon...ferendola ancora una volta. E come se non bastasse penso di aver perso Angie per sempre…perché deve essere tutto così difficile?!
Pov.Angie:
La mia felicità è andata in frantumi in un attimo,pensavo che German fosse una persona diversa,una persona migliore,pensavo che noi saremo stati insieme per sempre ma…sono passata dalla felicità più bella al dolore più profondo.
Non mi accorgevo che German era il paradiso,ma al centro esatto dell’inferno…e come se non bastasse una parte di lui vive in me,e sta crescendo esattamente nel mio ventre…