<< Nonno ! Nonno !  >>

finalmente la luce ritornò e l'oscurità' insieme a incubi e uomo nero sparirono di colpo, Henry era in piedi nel letto che teneva saldamente sopra la testa la coperta, anzi era un lenzuolo color celeste un regalo dalla fata celeste, la fata dei sogni per il bambino.

Il piccolo Henry di quattro anni si guardò intorno e vedendo che il buio era sparito mise fuori prima il naso e poi l'intera faccia, non era solo. Seduto sul letto c'era Gold che lo fissava nascondendo una risata anche se prima dopo aver sentito le grida era corso sù per le scale come un matto dimenticando il suo ginocchio e i vari dolori per tutta la gamba.

Il bambino lo fissò e si lasciò andare a un sospiro.

<<  Incubi eh ?  >> domandò sarcastico il signore oscuro scompigliando i capelli del nipote che annuii così forte che per un attimo ebbe paura che si facesse male da come mosse la testa.

<< Be' come puoi vedere ora c'è la luce, e credimi piccolo mio la luce non permetterà mai che l'uomo nero ti porti via, lo sai vero questo?  >>

<< Tu sai la luce nonno ? >>  domandò Henry mentre si rimetteva giù , l'oscuro signore sorrise, nessuno l'aveva mai paragonato alla luce, a una cosa calda e buona, che portava pace e serenità. Lui era il signore oscuro che portava distruzione e morte. Eppure quel moccioso era convinto che suo nonno fosse la luce in persona pronto a salvarlo da ogni incubo

<< Certo! Sono un guardiano della luce, però non lo dire alla mamma e al papà, sappiamo benissimo come sono fatti i grandi no pulce?  >>

Henry sorrise e strinse il cuscino

<< Ora dormi, ti lascerò la mia amica lampada accesa che si prenderà cura di te. E se hai bisogno di me chiama , io sono giù a finire di pelare le patate  >>

Non era vero, prima che il moccioso iniziasse a gridare lui stava filando l'oro come ogni notte, Henry disse di nuovo di si con la testa, basto' un bacio del nonno per farlo ritornare nel mondo dei sogni, Gold si assicurò che il nipote fece da ora in poi sogni belli e caldi pronunciando parole in una lingua sconosciuta e troppo difficile da ripetere, poi si alzò e ritornò al suo lavoro preferito : filare oro.