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Autore: Kristah    17/02/2013    5 recensioni
Breve FF sulla Jily.
Una semplice serata passata a parlare dell'amore che James prova per Lily e la prova di quanto questo ragazzo sia preso dalla rossa.
Un Sirius che gli dà del pazzo e che vorrebbe dirgli che è come sua cugina Bellatrix.
E poi... un momento magico, perfetto.
Il momento in cui James capisce che Lily non gli dirà mai più di no.
Enjoy! *-*
Kristah!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Hogwarts is what they call home'
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Potterland1
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Dormitorio maschile Grifondoro, 8 febbraio.
 



"Mancano sei giorni a San Valentino, Ramoso. Chi hai intenzione di invitare ad Hogsmeade?" domandò uno spigliato Sirius Black, uscendo dal bagno con i capelli ancora umidi. 
A quella domanda, James Potter si tirò a sedere, con il suo prezioso Boccino dorato tra le dita. "Che domanda, Felpato... Chiederò alla Evans di accompagnarmi"
Sirius sbuffò, gettandosi sul suo letto, e guardando implorante l'altro compagno presente in stanza: "Ti prego, Lunastorta. Fagli cambiare idea..."
"James, cambia idea" disse Remus, con gli occhi ancora incollati alla pergamena che stava finendo di correggere. 
"Sei molto utile, Remus, davvero"
"Puoi farti da solo il tema di Pozioni, allora. Così Lumacorno vedrà la tua bravura..." lo minacciò Remus, con un sorrisetto sul volto. 
A quel punto Sirius, repentinamente, sì gettò sul letto del suo amico: "Stavo scherzando, Lunastorta! Non prendermi mai sul serio!" esclamò, scompigliandogli i capelli. 
"Non lo farebbe comunque, Felpato..." asserì James, prendendo un pezzo di pergamena e iniziando a scribacchiare qualcosa.


Non c'erano molti segreti che riguardavano Sirius Black, e uno di questi certamente non era il fatto che lui e Potter pensassero la stessa identica cosa nello stesso momento. 
Per questo motivo, si alzò e recuperò la pergamena di James e la lesse: "Dolce Lily, fiore del mio cuore. Passeresti il San Valentino ad Hogsmeade con me, rendendomi il ragazzo più bello e più felice del mondo? 
Firmato, James. 
Davvero, Ramoso? Sei ridicolo! Ci sono così tante ragazze che farebbero follie per venire con te ad Hogsmeade..." iniziò il suo migliore amico, che venne interrotto da Remus: "Ma lui vuole Lily, Sirius, mettiti l'anima in pace"
"Ma la Evans non lo vuole! Glielo ha detto così tante volte che anche lui ha smesso di contarle, vero, Ramoso?"
James, con uno sguardo triste disse: "Duecento sessantotto"
"Cosa vai blaterando, James?" domandò Remus, alzando il collo e volgendo lo sguardo al soffitto: stare a studiare sul letto per tenere sotto controllo James e Sirius era il modo migliore per fargli venire il mal di collo.
"Oddio, Ramoso..." 
"Sono le volte in cui Lily Evans mi ha detto di no. Duecento sessantotto" 
"Smettila di ripeterlo. Sembri uno psicopatico..." 



***


Chiesa di Godric's Hollow, 15 aprile, ore 11.05 del mattino

James Potter non riusciva a stare fermo. Muoveva il piede come se fosse stato il batterista di una band rock Babbana.
Era nervoso, ancora non credeva che Lily, la sua Lily, avesse accettato l'idea di vivere con lui, per sempre, sfidando la Guerra che imperversava. 

"James, sta' un po' fermo" lo minacciò Remus, con il suo solito tono da maestrino delle elementari. 
"Non ci riesco, Rem... Mi ha detto di sì. Sto per sposare Lily Evans..." disse con voce sognante, senza mai levare gli occhi dalla porta di legno scuro che si sarebbe aperta per far entrare la sua radiosa fidanzata.
"Ramoso" quasi ringhiò Sirius, afferrando la spalla del suo migliore amico.

E quando James aprì la bocca per rispondergli a tono, rimase senza fiato.
Lei era bella da mozzare il fiato. I suoi capelli rossi erano illuminati dalla luce che filtrava dalle vetrate colorate della chiesa che avevano scelto all'ultimo momento.
La frangetta che solitamente era in disordine, aveva una piega perfetta, e la sua pelle rosea la rendeva una dea, fasciata nell'abito bianco immacolato che aveva scelto con le sue amiche del cuore. 

I suoi occhi verdi fecero capolino da sotto le lunghe ciglia nere: quello sguardo che lo aveva tenuto sveglio per molte notti ad Hogwarts, quegli occhi che lo avevano spesso rimproverato di essere un bambino capriccioso, un ragazzo senza cervello, ma che, alla fine, aveva ceduto il posto alla scintilla dell'amore, che li rendeva incredibilmente irresistibili.

Il tempo scorreva troppo lentamente, per James, che avrebbe voluto correrle incontro e farla roteare, come faceva sempre. 
Sirius Black si schiarì la voce e, avvicinandosi all'orecchio del suo migliore amico gli domandò: "Ramoso, e se questa fosse la duecento sessantanovesima volta che ti rifiutasse?" 
James si voltò, con l'insolita voglia di sputare addosso a Sirius, ma quando incrociò lo sguardo divertito del suo amico a stento trattenne una risata.

Lily Evans e James Potter erano un'anima scissa in due corpi. Lei avrebbe smesso di dirgli di no.





















Angolino autrice:

Non me ne vogliate, se ho scritto questa FF Jily (da me teneramente chiamata "Potterland", però).
E' semplicemente spuntata in un angolino della mia mente un sabato pomeriggio (che memoria!) e mi sono sentita in dovere di scrivere della mia OTP preferita della prima generazione.


Nient'altro.
Mi piacerebbe una vostra recensioncina.

Baci, Kristah.
  
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