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Autore: HARIA    17/02/2013    0 recensioni
Io di lei conosco tutto, ogni dettaglio, al contrario io per lei non esisto.
La voglio, ma come faccio.
E' un segreto. Nessuno lo sa.
E dovrà rimanere tale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Bastardo !"  Spintonai Conor contro il muro.
Lui inizio a ridacchiare tenendo una mano sopra la guancia arrossata. 
"Styles che piacere " mi canzono lui con un sorrisetto. 
"Bastardo Non provare mai più a toccarla " gli ringhiai contro ad un palmo dal suo viso. 
"Mi hai capito!!?" Gli urlai contro sentendo la rabbia impossessarsi di me e stringendo i pugni lungo i miei fianchi. 
Continuò a sorridermi senza ascoltare sul serio ciò ne gli stavo dicendo.
Gli diedi un pugno non troppo forte nello stomaco facendolo piegare in due dal dolore. Lui si rannicchio ai miei piedi stringendosi  la pancia tra le braccia. 
Prima che l'ira mi facesse compiere azioni di cui mi sarei pentito mi voltai verso la porta. 
Ma Prima che potessi uscire Conor si rialzò barcollando. 
"Lo rifarò fidati" mi ammiccò. Mi lanciai contro di lui senza controllo tirandogli un'altro pugno sul naso. 
Si stampò in faccia un sorriso vittorioso e io uscì da quello stanzìno diretto ai bagni. 
 
Feci scorrere dell'acqua fredda sui graffi della mano destra anastetizzando il dolore. 
La porta del bagno si aprì facendomi sussultare. Mi voltai di scatto e arrabbiato credendo fosse Conor invece era solamente il bidello. 
"E lei cosa ci fa qui ? Non dovrebbe essere a lezione ?"disse irritato. 
"Si io .." Non finì la frase che lui punto i suoi occhi grigi sulla mia mano lesionata . 
"Cosa le è capitato ?" Mi domandò afferrandola per il polso cercando di non farmi male. 
"Niente sono solo cad.." Non terminai nemmeno stavolta perché entrò nel bagno anche Conor . 
" mi ha picchiato " disse mostrando le dita sporche di sangue e mostrando ancora quel sorrisetto fastidioso. Mi avventai contro di lui ma il bidello si frappose tra noi .
Prese entrambi per i lembi delle giacche e ci portò al secondo piano dell'edificio. PRESIDENZA.
 
"Cosa diamine e successo ?" Scatto in piedi il preside non appena ci vide sulla soglia della porta . 
" si sono picchiati" disse il bidello lasciandoci entrambi. 
"Questo lo vedo da solo ma perché ?" Chiese sconcertato fissando prima Conor e poi me raggirando la scrivania. 
"Ho baciato la mia ragazza" disse Conor senza vergogna. 
Cercai di colpirlo ancora ma il bidello mi fermò. 
"Lei non è la tua ragazza !" Ringhiai contro di lui. 
"Oh ma presto lo diventerà " ammiccò ancora con quel sorriso che mi faceva incazzare come una bestia ed io mi dimenai dalla presa salda dell'uomo cinquantenne che mi teneva fermo. 
"Ragazzi basta !" Ci ammonì il preside. 
" a entrambi un giorno di sospensione" continuò serio e con fermezza. Mi immobilizzai a quelle parole. No la sospensione no. Non ancora . Questa,facendo un rapido calcolo era la quarta, di conseguenza con quattro sospensione niente basket. Perciò addio alla partita che si sarebbe tenuta tra 2 settimane . La squadra aveva bisogno di me. 
" no la prego la sospensione no ! " mi uscì tutto d'un fiato fissando nel panico il preside. 
"Come ?" Aggrotto la fronte senza capire . 
"Mi faccia fare tutto quel che vuole ma la sospensione no la prego" lo implorai. 
"Ormai la decisione e pres.." Si bloccò quando la porta del suo studio si aprì ed entrò kale. 
"Signorina posso aiutarla?" Le chiese il preside gentilmente. La fissai con gli occhi sgranati e non potei non pensare che lui , quella feccia l'aveva baciata. 
"Signore le posso parlare .... Da soli ?" Domandò in un sussurro fissandosi le scarpe.
Si strofino le mani sulle braccia segno che sentiva freddo e d'istinto mi venne voglia di sfilarmi la giacca e dargliela. 
"Certo" le sorrise. 
"Voi due " disse rivolto a noi "aspettatemi fuori " 
Io guardai prima il preside e poi lei che fissava il pavimento . 
Annui e insieme a Conor mi accomodai fuori. Il bidello si sedette tra noi. Aspettammo 10-15 minuti. Non si riusciva a sentore niente perchè parlavano troppo piano, poi la Campanella di fine lezioni suonò . 

La porta si aprì e kale dopo aver stretto la mano del dirigente scolastico scappò via senza guardare ne me ne Conor . 
" bene ragazzi , niente sospensione o punizione ma vi avverto se vengo a sapere che lei signor maynard si chiude ancora  con una ragazza dentro uno sgabuzzino durante l'orario di lezione le giuro che la rinchiudo nel teatro finché non lo farà splendere e lei signor styles non voglio più sentire di risse o lotte dentro la mia scuola sennò addio basket " puntò verso entrambi il suo dito lungo e sottile scandendo ogni parola. 
Annuimmo e senza una parola andammo via . 
Qualcosa  continua a dirmi che quel cambiamento di idea del preside era stato per merito di kale , ma senza averglielo chiesto non potevo esserne sicuro. 
 
Presi lo zaino dall'armadietto e Uscì dalla scuola dove mi aspettavano i ragazzi. Sembravano infuriati. 
"ma che cazzo ti è saltato in testa" mi si scaglio contro zayn. Le iridi dilatate dei suoi occhi mi dicevano che era incazzato nero. 
"Lasciate perdere " mormorai appoggiandomi al muretto di pietra accanto Louis. 
"Lasciare perdere !? Potevano buttarti fuori dalla squadra!!! " Liam quasi urlo quando mi punto il dito sul petto facendo una leggera pressione. 
"Conor ha baciato kale !" Gli urlai senza ritegno visto che ormai la maggior parte degli studenti se ne era andata a casa .
" non potevo non fare nulla !! " continuai avvicinandomi a lui . 
" non puoi decidere tu chi deve baciare ok? Non sei il suo ragazzo !!" Mi dice Liam leggermente più calmo ma le sue parole mi fanno accendere ancora di più perché non mi piace pensare a kale con altri ragazzi. 
" no non lo sono ma ci tengo e se qualcuno la bacia contro la sua volontà io intervengo" gli spiego stringendo i pugni.
"Harry ma tu  devi smetterla ti fare a botte per delle sciocchezze " Liam sembra placarsi ma con quelle parole ha acceso in me una fiamma di pura rabbia. 
" kale non è una sciocchezza " stavolta sono io a puntargli un dito sul petto facendolo arretrare di poco. 
In quel momento dal portone della scuola esce kale con alcuni libri in mano. Ci passa accanto come se non ci fossimo e si dirige a grandi passi verso il cancello in ferro battuto. La osservo andare via insieme ai miei amici . 
Mi volto e prendo lo zaino da terra .
" a domani " gli dico con noncuranza prima di voltarmi e correre per raggiungere kale. 
  
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