INTRODUZIONE.

 

-mar pov.-

Comincio a correre dietro a quell’idiota di Thiago. Si era preso il mio cellulare nuovo e ora correva verso i bagni del secondo piano. Scompare nel bagno dei ragazzi, mi fermo, ovviamente non posso entrare. Sbuffo nervosamente, ed eccolo che mi pone la mano per darmi la possibilità di riprendermi il cellulare, allungo la mano e lui la ritira, lo odio. No aspetta, odio di più quell’altro coglione di Simon che mi saluta facendo finta di niente entrando in bagno. Stringo i pugni, cercando di mantenere la calma. Stanno giocando a una specie di pallavolo con il cellulare facendolo cadere decine di volte.

 

Perché si comporta così quando è con il suo ‘amico’? Perché, Thiago? Quando non sei insieme a lui sei simpatico, ma insieme sei fastidioso più di un temporale il sabato sera.

Da tre anni mi tratta da schifo, mi da fastidio in continuazione; più volte, devo essere sincera, sono stata sul punto di farla finita, ma sono stata troppo vigliacca e ho continuato a subire le sue offese, alle quali davo moltissimo peso, col tempo, tanto tanto tempo, ho imparato, fortunatamente, a fregarmene di gente come lui, ora lo odio e basta. Spero solo che un benedetto giorno la smetta di prendersela con me e mi lasci in pace.

 

–BASTA! Ridatemelo.- un muro avrebbe ascoltato di più.

Sbuffo ancora.

–Sentite coglioni, quando volete restituirmelo sapete dove trovarmi, io me ne vado, non vorrei passare la notte a scuola, ciao- erano le sette  e quarantacinque, il corso di scienze era finito da circa mezz’ora e alle otto la scuola sarebbe stata chiusa da Buddy, il grasso custode del nostro liceo.

-Aspetta…ecco-esclama facendomi fermare.

-Grazie Bedoya- dico fredda, prendo il cellulare e lo infilo nella tasca dei miei jeans scuri, bè si è comportato male ma almeno me l’ha restituito.

-Cazzo! Le otto meno cinque, muoviamoci.- urla Simon che si precipita sulle scale. Thiago mi guarda con aria interrogativa  per un attimo ma subito segue l’amico.

-Ah ora vi viene in mente? Andiamo bene...uff- inizio correre anch' io, li ho raggiunti, o quasi.

Grazie alla mia imbranatezza pluripremiata, scivolo sugli ultimi gradini delle scale con la schiena. –Ahia!-. Mi alzo piano toccandomi la schiena. Strizzo gli occhi, la schiena mi batteva, sento che qualcuno mi aiutava a camminare, riapro gli occhi  –Grazie- mi guardo intorno -Simon se ne andato, vero?- domando più a me che a Thiago, lui annuì -Gentile il ragazzo- risposi ironica.

Lentamente arriviamo all’uscita…la porta è chiusa.

-CAZZO!- urliamo all’unisono.

 

 

 

 

 

 

EJAAAAAH!☮ _{angolo 'autrice'}

hola peipis, primo capitolo della mia prima ff su casi angeles, YEAH BUDDY!

che ne pensate? sì lo so che sono poche righe ma è solo un introduzione.. lasciatemi una minuscola piccola recensione, anche per mandarmi a fanculo, eh :3

ora vi lascio che ho sonno, scccciao peipis.♡

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