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Autore: MaleficaGgggi    05/09/2007    9 recensioni
Beh io e le introduzioni... okay... vi basti sapere che è il seguito di Alone... se v'è piaciuta seguitate! ovviamente parte dall'alternative Ending
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non perdiamo tempo in chiacchiere e postiamo subito, che dite? Eh già...

...sento una voce che nel vento parla di te

-Bella?- Edward la chiamò.
-Huh?- scosse la testa e aprì gli occhi.
-Siamo arrivati- sorrise.
-Dove?
-A casa- sorrise.
-Charlie?- spiccicò con la bocca impastata.
-Sì, da Charlie...- tossicchiò.
-Tu starai tranquillo, qui, riposerai, resterai qui finché non ti sarai ripreso- sorrise.
-Okay- sbadigliò.
Bella si ritrovò a pensare che era la primissima volta che vedeva un vampiro sbadigliare.
-Sei ancora stanco- sorrise e scese dall'auto.
Corse dall'altra parte e gli aprì la portiera, stavolta i ruoli s'erano invertiti.
-Dormirai qui- farfugliò Bella aiutandolo a scendere.
Lui rise sonoramente, tirando indietro la testa.
-Cosa ridi?- domandò.
-Dormirò- le baciò la fronte.
Lei sorrise. -Resterai qui, non ti muoverai di qui...- si avvinghiò al suo braccio e lo aiutò a camminare.
Edward annuì e continuò a camminare.
-Charlie?- chiese arrancando.
-Capirà- rispose brevemente lei.
Lo fece entrare in casa e lasciò che si accomodasse in soggiorno.
Charlie gridolò contro di lei dalla cucina.
-Bella?- Edward la chiamò dal suo cantuccio, la testa rovinosamente disposta sul bracciolo del divano, la schiena scomposta rovinosamente, inarcata lateralmente, le gambe semidistese in avanti e le braccia scrociate sul suo petto.
-Vado a parlare con Charlie, aspetta qui- sorrise e sgattaiolò in cucina.
Charlie era in piedi le braccia conserte e una smorfia d'ira a irrigidirgli il volto.
-Come sta?- domandò.
-Scusa papà ho passato la notte fuori- sospirò lei.
-Come sta, Bella?- domandò ancora.
-Meglio...
-Billy quando ci si impegna è davvero pericoloso con i suoi placidi compari e poi...- scosse la testa.
-Può restare qui?- domandò lei senza nemmeno aspettare che il padre finisse il pensiero.
-Che?- Charlie la guardò interdetto. "E i Cullen dove sono?" ringhiò tra sé.
-Char-... cioè papà, ha bisogno di stare con me... deve stare qui... potrai venirci a controllare tutte le volte che vuoi... però lui deve restare con me- farfugliò Bella.
Charlie Swan, in tutta la sua vita, che poi non era troppo anziano, non aveva mai visto tanta ostinazione negli occhi di qualcuno, che poi quella di Bella non era ostinazione era una preghiera, lei voleva, desiderava che suo padre accettasse, tra l'altro se avesse detto di no, lei sarebbe andata chissà dove con quel ragazzo. "Oddio no! Las Vegas no!" pensò.
-Okay- annuì.
-Davvero?
-Dove diavolo sono i Cullen?- ringhiò.
-Credo siano partiti...- sospirò.
-E partono con un ragazzo ridotto così?!- sgranò ben bene gli occhi, Charlie Swan.
-Beh solo per evitare che Emmett e Jasper perdano le staffe e vadano a... Billy!- disse confusamente Bella.
-Capisco...- assentì.
-Resterà qui?- chiese ancora con gli occhi imploranti.
-Sì, sì, certo...- sorrise.
-Grazie papà!- corse incontro a lui e lo abbracciò forte.
-Niente piccola. Io vado a lavoro stasera... non fare porcherie con quello lì- si raccomandò agitando il dito indice della mano destra.
Bella, sgomenta, immaginate come, lo fulminò con lo sguardo.
-Dai! Era solo uno scherzo!- sogghignò.
-Papà ma ti pare!- arrossì e fissò le punte delle scarpe.
-Sì, mi pare... ti senti adulta... e vuoi fare l'adulta...- psicanalizzò la situazione.
-Ma non credo- mentì.
-Comunque lo stroncheresti se...- lasciò intendere.
Bella scoppiò a ridere sonoramente.
-Va' da lui, non ho detto nulla a tua madre ci manca solo questo e ti prende e ti riporta in Florida... e addio sogni di gloria e sesso con il tuo Edward...- si strinse nelle spalle Charlie mentre si annodava la cravatta attorno al collo.
-Come mai in alta uniforme, papà?- cambiò discorso.
-Indagine incrociata con quelli di Seattle...- sorrise.
-Ah...- sospirò.
-Che fai ancora qui?- la prese per le spalle e la spinse verso il salotto - Avanti, occupati di lui!- sorrise.
Charlie prese e corse al lavoro, era stranamente accondiscendente, forse perché s'era accorto che Bella, senza Edward non era la solita Bella, e che se non avesse avuto Edward, Bella sarebbe già tornata dalla mamma, perdere la propria figlia per un assurdo gioco di parti gli avrebbe dato dato non poco sui nervi.
Bella si sedette sul divano accanto a Edward.
-Non avevi detto che stavi bene?- domandò sorridendo.
-Sì, ma sono stanco...- sospirò.
-Allora non stai bene- chiosò.
-Ough Bella!- sbuffò.
Scoppiò a ridere -Dai sistemati- gli cinse la vita con un braccio e lo tirò su, addrizzandogli la schiena e facendogli posare la testa sul suo petto.
-Bella? Dimmi che sarai sempre con me- farfugliò.
Sentì un tuffo al cuore, Bella, le pulsazioni cominciarono ad aumentare.
-Bella?- sussultò.
-Sì- sorrise.
-Stai bene?- domandò alzandosi e guardandola negli occhi.
-Sì, e sì, sarò sempre con te... per sempre...- sorrise.
Lui sorrise e posò un bacio leggero sul mento morbido di Bella.
-Appena starò bene...- sorrise.
Lei passò violentemente le mani tra i suoi capelli.
Edward si lasciò squagliare quasi tra le braccia di Bella, sdraiandosi tra le sue braccia, inalò a fondo il profumo che tanto amava di Bella e lasciò che i suoi sensi vagassero, socchiudendo gli occhi.
Bella gli baciò la guancia accarezzandogli il collo e la spalla.
-Edward?- lo chiamò appena con un filo di voce.
Lui spalancò le palpebre e sorrise.
-Ti va di andare al letto?- domandò.
-E' una proposta indecente, Isabella Swan?- sorrise anche lui con un filo di voce articolò la sua frase.
-No, solo un innocente letto, abbiamo dormito insieme tante volte- sorrise.
-Già... voglio dormire- sussurrò roco.
Edward si alzò vacillando, le ginocchia tremavano e il petto si alzava e riabbassava violentemente, fremente. Porse la mano a Bella.
-Fai il gentiluomo e non ti reggi in piedi... vergogna- sorrise alzandosi.
Gli cinse la vita con il braccio e lo fece appoggiare alla sua spalla.
-Ce la fai?- domandò.
-Sono un vampiro, è ovvio che io ce la faccia- si pavoneggiò.
Salirono le scale lentamente.
-Come ti senti?- domandò Bella a metà scalinata.
-E tu?- eluse la sua domanda.
-Sono un po' stanca- sussurrò.
Edward si fermò di colpo e la sollevò tra le sue braccia.
-Che fai? Sei pazzo?- ringhiò.
-Sei stanca, e poi io sono un vampiro! Io posso portarti in braccio senza il minimo sforzo- sorrise.
-L'hai fatto anche per uscire dalla radura e prima eri poco più che un cadavere...- chiosò lei.
-Sì ma io sono sempre poco più che un cadavere.
Bella sorrise e posò la testa sulla sua spalla.
-Devi riposare- sussurrò stringendola bene tra le braccia.
Arrivarono nella stanza di Bella e lui la fece sdraiare sul letto.
-Che fai?- domandò lei sbadigliando -Sdraiati.
-E Charlie?- replicò la domanda.
-Lavora stanotte e poi è d'accordo, forza! Sdraiati!- ringhiò.
Edward sorrise ampiamente e si sedette sul letto accanto a lei, le accarezzò i capelli, facendo scivolare la mano aperta sul volto morbido di Bella.
Si sdraiò poi, accanto a lei, baciandole dolcemente la guancia.
Lei si avvinghiò, appolipandosi, alla sua vita e alle sue spalle, stringendolo forte a sé.
Sorrise, Edward, e le baciò i capelli e la fronte, accarezzandole le gote e le spalle.
Si girò sulla schiena, Edward, e Bella gli baciò la guancia, accarezzandogli il petto.
-Ti fanno ancora male?- domandò.
-No, sto bene. Tranquilla, adesso... solo te...- sorrise -solo tu sei la mia priorità...
Bella sbadigliò e si strinse forte al suo Edward, suo sì, adesso era certa, presto l'avrebbe vampirizzata, presto lei sarebbe stata con lui per sempre, felici finalmente.
Edward si stiracchiò e la fece posare con la testa sul suo petto, stringendola per le spalle con un braccio e accarezzandole le guance con la punta delle dita.
-Dormi amore mio- sussurrò.
Lei posò un bacio sul suo petto, sfregando le labbra contro il tessuto morbido della camicia, sprofondando poi in un sonno profondo.

Fuori il vento faceva frusciare le foglie e parve che dicesse tre parole...
Domani, Bella, domani
Solo tre parole ripetute nel vento, quel vento che parlava di lui.



Spero vi intrighi anche se c'è poco da intrigare =_= beh vi lascio con una domanda dube vanno i Cullens?

Grazie a tutti coloro che hanno letto Alone
   
 
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