Storie originali > Storico
Segui la storia  |      
Autore: Trick    18/02/2013    3 recensioni
Una raccolta di drabble, double-drabble e flash-fic senza troppa pretesa su personaggi storici scelti un po' a caso, un po' a simpatica e un po' ad antipatia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note dell'Autrice: A volte potrebbe cascarmi fra i personaggi qualcuno che non è proprio storico, qualcuno che magari è un po' più il grande romanzo di una grande storia, o robe simili, tipo Achille, tipo Dracula, tipo Gesù. Eh, beh, capita. (:


*
Immagine
Anastasia Romanova
152 parole

Il mondo di suo padre e degli uomini è un posto grande e grosso nel quale lei non può entrare. Non vuole nemmeno entrarci, Anastasia. È grigio e pieno di grida e rabbia, e a lei piacciono i giardini e le bambole.
Il freddo dell'inverno russo sa mordere fin dentro la carne e sputarti fuori ossa e polmoni e reni, ma Anastasia è temprata al freddo. Le sue gote diventano un po' più rosse e il suo fiato sale in piccole nuvole di vapore, ma lei respira piano, coglie l'attimo in cui il gelo si trasforma in torpore e ci si abitua a ogni cosa.
Ama la neve, Anastasia, e nel mondo degli uomini pieno di grida non c'è mai voluta entrare.
Non ci entrerà mai, Anastasia, ma il suo piccolo corpo di bambina resterà per sempre stritolato dalle fauci di ghiaccio della sua Russia.
Stritolato dal tempo.
Stritolato dalla storia.


*
Immagine
Maria MaddalenaxGiuda
175 parole

Al di sotto del velo leggero il viso di Maddalena è pallido e cereo. I denti piantati nel labbro, gli occhi serrati, e le dita artigliano la veste e le spalle tremano, ed è terrore, è paura, è quel passo in più che non dovrebbe fare.
È il peccato che torna a prenderla.
«È stata la scelta più giusta».
Gli occhi neri di Giuda scintillano alla luce della torce che l'uomo stringe in mano. Legato alla cintola, le trenta monete d'oro tintinnano nel loro sacchetto porpora.
«Abbiamo tradito il nostro Maestro...» pigola appena, e il dolore le artiglia la voce. «Come abbiamo potuto...? Come ho potuto ascoltare la tua voce...?».
Lui le sfiora appena la guancia, il suo polpastrello segue la linea della sua mandibola e poi le alza il meno, ed è così fiero, Giuda, è così sicuro di sé.
«Che poteva mai darti, Gesù?».
«Il Paradiso... sarei stata una fedele serva del Signore».
Il sorriso di Giuda è fatto di sola derisione.
«Serva?» sibila sprezzante. «Mia cara... io posso regalarti la corona dell'Inferno».



*
«La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto».
DraculaxBella Addormentata nel Bosco
121 parole

Ha scalato le più ripide e grigie mura del castello, arso terribili rovi, sconfitto draghi e orchi e pantani malefici e crudeli, ed ora è lì, davanti al letto sul quale Aurora sconta il suo eterno sonno senza fine. È un Principe dal cuore impavido, lui, e lo sente battere d'amore mentre si china sulle sue labbra...
È questione di un attimo prima che muoia: i feroci canini della fanciulla si conficcano nella gola ardita del giovane, e la sua vita fugge lontana da quell'antro dimenticato, lontana dal suo Principe Azzurro e dal suo lieto fine.
Appoggiato allo stipite della porta, Dracula ride col cuore che non ha mai avuto mentre la sua meravigliosa creatura si ciba di favole e sangue.


*
Immagine
Cristoforo ColomboxIsabella di Castiglia
161 parole


«Non riuscite a immaginare, mia regina? Infinite distese di terra dorata, ricchi mercati di spezie e sete, grandi fiumi dalle verdeggianti golene... mia Regina, è tutto così vicino alle nostre mani».
Isabella si avvolge nelle coperte di lana, si solleva dal letto di Cristoforo e si avvicina alla piccola finestra che si affaccia su Toledo. Gratta l'intonaco con le dita e si morde l'interno della guancia. Quando si rivolge a lui, la sua voce trema di rabbia.
«Porterete un po' di Indie nella mia Spagna, messere Colombo?».
Lui sogghigna nel letto e intreccia le braccia dietro al capo – spavaldo, sicuro, uomo.
«Ogni cosa per voi, mia Regina».
Lei chiude gli occhi e ispira l'aria aspra della sua Castiglia.
Vorrei essere io, quella che ruba le Indie e rende grande la Spagna.
«Neppure Ferdinando ha mai capito».
Quello che le fugge fra i denti non è che un sibilo.
«Come avete detto?».
«Non ho detto nulla».
Sono solo una Regina, io.


*
«Devi gettare il passato dietro di te prima di andare avanti».
BeatricexLucifero
112 parole

Non si stupisce che Beatrice abbia rubato il cuore di quel ridicolo poeta tanto in fretta. È riuscita a rubarlo anche a lui, che banchetta con cuori e anime dai tempi più antichi.
Beatrice non è antica, ma ora è eterna, e tutta la sua bellezza si è serrata nel morso feroce della morte. Oh, quale dono... quale dannato miracolo averla lì nelle bolge dell'Inferno.
La guarda, Lucifero, la guarda con gli occhi che bruciano di bestemmia e peccato, guarda la seta frusciante fasciarle le gambe e il sangue colare dalle sue labbra e scivolarle fra i seni.
Ed è il cuore di Dante, quello che finalmente si è convinta a mangiare.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Trick