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Autore: alesnoopy    05/09/2007    2 recensioni
L'ispettore Glocester si trova ad indagare su una serie di delitti efferati compiuti da un serial killer nella città di Manchester.La sua abilità di investigatore verrà messa a dura prova per risolvere questo difficile caso.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era una notte molto piovosa, una di quelle che spesso si potevano vedere a Manchester, l’acqua veniva giù a catinelle e infrangendosi contro i vetri delle finestre produceva un rumore assordante. L’ispettore Glocester fu svegliato dallo squillare del telefono sul suo comodino. Era un agente del distretto.
Quel maledetto aveva colpito ancora ed era ormai giunto alla terza vittima.
Ormai da due settimane la zona nord della città era nel panico,quel maniaco aveva dato inizio ad una vera e propria carneficina.
L’ispettore Glocester si alzò subito e con movimenti goffi ma rapidi si vestì e corse subito in centrale.
“Ehi John, ne ha fatta secca un’altra “,gli disse il suo collega Franky Moore non appena lo vide. “Lo so, me l’hanno detto. Va Fermato e subito!”.
“Glocester, vai all’istituto di medicina legale. Il rapporto del medico legale è pronto.” gli ordinò il capitano Millard.
“Ci vado subito capo.”
L’ispettore Glocestser si mise alla guida della sua auto di servizio sotto la pioggia ancora battente. Trovò un posto per parcheggiarla poco più su dell’edificio, la fermò li e scese. La pioggia che cadeva insieme ad un vento gelido lo sferzava, il vento quasi gli portava via il cappello che l’acqua gli premeva con forza contro la testa. Dopo una breve ma stancante corsa,finalmente imboccò la soglia di quel lugubre luogo, percorse un corridoio quasi completamente buio, di notte l’istituto di medicina legale di norma era fermo, e si affrettò verso la sala delle autopsie dove lo attendeva il dottor Pench.
“Salve ispettore.”
“Buona sera a lei dottore.”
“Oramai notte, mio caro, ma con questo pazzoide in giro qui non si può dormire più. Quando diavolo lo arresterete?”
Queste parole furono dannatamente brucianti alle orecchie delle ispettore Glocester e lo ferirono nel suo orgoglio di poliziotto.
Ma la realtà era che il dottore aveva ragione:arrestare quel folle maniaco omicida era ormai una questione di orgoglio, oltre che di sicurezza, per tutto il personale di Scotland Yard in città.
“Lei è davvero molto incoraggiante, dottore, ma magari se riuscisse ad esserci più utile con i suoi rapporti e le sue autopsie,lo beccheremmo prima il bastardo!”, ribatté bieco l’ispettore Glocester, “Ad ogni modo cosa mi dice sulla terza vittima?”continuò .
“La vittima presenta tracce di attività sessuale ante-mortem,inoltre ha nove costole fratturate, l’assassino si è accanito contro di lei con una spranga di ferro una mazza da baseball o qualcosa di molto simile,inoltre presenta tutte le dita dei piedi mozzate e cinque tagli di profondità crescente al basso ventre,come lama deve aver utilizzato un coltello da cucina o comunque una lama liscia, non seghettata. La vittima ha inoltre provato a difendersi, ha le unghie delle mani spezzate e presenta segni di lotta. Risulta comunque accuratamente lavata e pulita come le altre due. Abbiamo a che fare con un vero genio del male: è violento, si accanisce contro le vittime ma non lascia mai tracce. La terza vittima è la fotocopia delle altre due.”
“Che mi dice sulla sua identità?” chiese l’ispettore.
“Hanna Gordon, si chiamava. Apparentemente nulla in comune con Stasey Reise e Jane Green, le due vittime precedenti.”
“Bene dottore, la ringrazio”, così dicendo l’ispettore si avviò verso l’uscio rimettendo addosso l’impermeabile ancora fradicio e senza neanche lasciare al medico il tempo di rispondere a quel suo poco cordiale saluto.
Glocester era davvero tormentato. Non appena uscì dall’edificio corse per andare a ripararsi dentro l’auto; il vento e la pioggia imperversavano peggio di prima, a ritmo incessante e quel ritmo così incessante aveva la stessa cadenza dei pensieri dell’ispettore in quel momento.
Quel caso quello stramaledettissimo caso andava risolto, subito. La situazione non poteva andare così. Già no, certo che no, ma come risolverla? Come acciuffare quello schifoso assassino? Questo si chiedeva Glocester. All’apparenza le tre vittime non avevano nulla in comune,bisognava indagare in quella che era stata la loro vita e lui era pronto a farlo.
Mentre questo turbine di pensieri lo travolgeva arrivò alla centrale,dove avrebbe esposto al capitano quanto aveva appreso dal medico legale. Ma in conclusione non aveva nulla di concreto in mano se non tre vittime.
Alla luce della situazione questo era drammatico.



Continua…
  
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