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Autore: Charlie_Pace89    06/09/2007    3 recensioni
La morte di una persona importante cambierà Harry in modo molto profondo. L'unico scopo della sua vita diventerà la vendetta contro Voldemort.
Genere: Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

        PROLOGO

 

 

Camminava sotto la pioggia. Ad ogni passo l’acqua penetrava sempre più dentro i suoi vestiti…dentro le sue ossa…dentro la sua anima. Non sapeva da quanto tempo stava camminando. Le gocce di pioggia gli schiaffeggiavano il viso. Ma non sentiva alcun dolore. Almeno, non fisico.

Era solo. Il suo cuore sanguinava per quella ferita ancora così fresca. Le sue mani erano ancora sporche di sangue. Il suo sangue. Il sangue del suo migliore amico. Il sangue di suo fratello. Il sangue di Ron.

E di colpo rivide tutto come in un film. Le ultime ore gli ricomparvero davanti causandogli un dolore mai provato prima. Voldemort che gli puntava la bacchetta contro il petto… Ron che gli si parava davanti…il suo corpo inerme…le urla angosciate di Hermione…Non avrebbe mai potuto perdonarsi per questo. Non doveva succedere. Ron era morto per salvare lui. Si sentiva un assassino. Se quel giorno di tanti anni prima non si fosse seduto sullo stesso vagone di Ron…lui adesso sarebbe ancora vivo.

Era corso in strada appena Voldemort se ne era andato. Non aveva avuto il coraggio di restare lì. Non poteva sopportare la vista di Hermione accasciata sul corpo di suo marito. Non poteva sopportare di essere lì quando la signora Weasley sarebbe arrivata piangendo. Non poteva sopportare il dolore negli occhi della sua amata Ginny. Le lacrime iniziarono a mischiarsi alla pioggia sul suo viso. Sarebbe andato via, lontano da tutti. Avrebbe vissuto da solo. Questa decisione avrebbe dovuto prenderla anni prima. Non avrebbe dovuto permettere agli altri di seguirlo. Tutte le persone che amava finivano per morire a causa sua…suo padre…sua madre…Sirius…Silente…e adesso anche Ron. La prossima volta sarebbe potuto toccare ad Hermione…o a Ginny…No, stavolta non sarebbe successo. Non lo avrebbe permesso. Nessuno sarebbe mai più morto a causa sua.

Non sapeva dove stava andando. Non aveva niente con se, solo la sua bacchetta. Continuò a camminare per le strade buie di Londra, senza una meta. Non gli importava niente. Avrebbe dormito sotto un ponte, o lì, sotto la pioggia. Non aveva nessuna importanza…

Era sfinito. I muscoli gli facevano male a causa della furiosa battaglia, ma il dolore non era abbastanza forte da distoglierlo dal vuoto enorme che sentiva dentro. Era come se a morire fosse stata una parte di lui

Trovò una locanda, era vecchia e sporca. All’ingresso non vi era altro che un vecchio tavolo di legno che serviva da reception e alcune poltrone bucate. Harry pensò che lo squallore di quel luogo si adattava benissimo al suo squallore. Si avvicinò al vecchio uomo al bancone, era anche lui abbastanza squallido, come ogni cosa in quel luogo.

Prese una camera e salì al piano di sopra ignorando le occhiate e i sussurri della gente.

La sua camera era quanto di più sporco avesse mai visto. Polvere dovunque, ragnatele, tappezzeria strappata. Ma non gli importava. Era questo quello che meritava. Niente di più che questo.

Si buttò sul letto, e subito gli tornarono alla mente tanti ricordi, troppi perché potesse riuscire a reggerli. Gli passarono davanti agli occhi gli anni felici di Hogwarts, i momenti passati con i suoi due migliori amici, le risate, i battibecchi di Hermione e Ron, così palesemente innamorati, i pomeriggi primaverili passati vicino al lago, gli allenamenti di quidditch, le visite ad Hagrid, le riunioni dell’ ES…ma tutto questo ormai non significava nulla. Cosa era rimasto di loro? Ron se ne era andato, li aveva lasciati per sempre…Hermione non sarebbe mai più stata la stessa. E lui, Harry, adesso non era nient’altro che un vagabondo, senza famiglia e senza amici, con una missione da compiere.

Già. Non aveva dimenticato la sua missione. Anzi, adesso era ancora più importante. Troppe vite erano state sacrificate per quella causa. Non avrebbe reso vano il loro sacrificio.

Strinse forte i pugni, mentre vedeva chiari difronte a se i volti dei suoi genitori…del suo padrino…del suo protettore e del suo migliore amico. Il cuore gli faceva male. Si trovò a sussurrare tra le lacrime una minaccia:

“Pagherai per tutto quello che hai causato. Io ti ucciderò, Voldemort”

E d’improvviso cominciò a piangere in modo convulso, con così tanta violenza che ogni singhiozzo gli lacerava il petto, finché non si addormentò, esausto e distrutto.

 

Ecco qui il primo capitolo della mia nuova fan-fic. Diciamo che è più che altro l’introduzione. Non so ancora per certo come questa storia si evolverà, perché ho moltissime idee ^_^

So che non è molto, ma le recensioni sono molto gradite!

 

  
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