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Autore: francy091    19/02/2013    1 recensioni
“Quando William Darcy le aveva chiesto di andare a teatro, puntualizzando il fatto che sarebbero stati loro due soli, l’istinto le aveva urlato che non era una buona idea, di rifiutare che tanto qualcosa sarebbe andato sicuramente storto. Ma il resto del suo corpo le sussurrava maliziosamente di accettare, in un modo così dolce e tranquillizzante che era stato praticamente impossibile combatterlo.”
Cosa sarebbe successo se nell’ episodio 84 non fosse mai arrivata quella telefonata? Se ‘l’incidente’ di Lydia fosse capitato dopo, cosa ne avrebbe fatto Lizzie della proposta di Darcy? Song fic sulle parole di Here’s to us degli Halestorm.
Perché questa web series e i suoi personaggi hanno completamente stravolto la mia esistenza.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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We could just go home right now
or maybe we could stick around
for just one more drink, oh yeah
get another bottle out
let's shoot the breeze, sit back down
for just one more drink, oh yeah

 
Quando William Darcy le aveva chiesto di andare a teatro, puntualizzando il fatto che sarebbero stati loro due soli, l’istinto le aveva urlato che non era una buona idea, di rifiutare che tanto qualcosa sarebbe andato sicuramente storto. Ma il resto del suo corpo le sussurrava maliziosamente di accettare, in un modo così dolce e tranquillizzante che era stato praticamente impossibile combatterlo. E quindi aveva detto di si. Ad una serata a teatro con l’uomo che non tanto tempo prima odiava più di qualsiasi cosa al mondo. E poi lo aveva già rifiutato una volta davanti all’intero web, non poteva farlo di nuovo.
Lo spettacolo era stato bellissimo, l’opera di Sartre era stata interpretata magistralmente dagli attori in scena e la visuale dal loro palco perfetta. La serata era stata squisita e Lizzie era rimasta piacevolmente sorpresa da come la compagnia di Darcy potesse essere stimolante: l’aveva davvero giudicato troppo in fretta, lo sapeva già da un po’ e adesso gli eventi glie l’avevano confermato.
Erano soltanto le 11 quando uscirono dal teatro, potevano andare ognuno a casa propria oppure potevano restare un altro po’ in giro, magari andare a bere qualcosa, la maggior parte dei locali era ancora aperta.
Lui le propose un wine bar dove evidentemente andava di solito, visto che il barista lo salutò in modo formale ma come se in fondo si conoscessero da tanto tempo; si sedettero al bancone e iniziarono a parlare davanti a del vino. All’inizio restarono su territorio neutrale, come commentare ciò che avevano appena visto, ma alla seconda bottiglia passarono a discorsi più personali e pericolosi, come la storia di Gigi sentita dal suo punto di vista – sentita e non letta - , la questione di Bing e Jane – e miracolosamente riuscirono a non litigare e anzi a concordare su alcuni punti – e persino accenni agli avvenimenti del passato Ottobre alla Collins and Collins.

 
here's to us
here's to love
all the times that we messed up
here's to you
fill the glass
cuz the last few days have gone too fast
so let's give ‘em hell
wish everybody well
here's to us

 
Erano loro due, che cercavano di ricucire un rapporto che in realtà non c’era mai stato, che cercavano di rimediare ai casini che entrambi avevano commesso. Lei pregiudicando gli atteggiamenti e le azioni di lui, e lui reagendo in maniera impulsiva e orgogliosa nei confronti di lei.
Continuarono a parlare, i bicchieri che si riempivano, i giorni passati che ritornavano in mente, come erano stati bene quel fine settimana in giro per la città e come in realtà tutti e due non volevano altro che far sparire il resto del mondo, per poter restare solo loro due.
 
we've stuck it out this far together
put our dreams through the shredder
let's toast cuz things got better
And everything could change like that
and all these years go by so fast
but nothing lasts forever.

 
Darcy le stava davanti, le parlava e lei pensava a quante entrambi ne avessero passate, sebbene le cose successe non erano esattamente le stesse: lui aveva perso i genitori, ereditato una ditta e diventato tutore della sorella, tutto insieme. Lei si era indebitata sempre più giorno dopo giorno, chiedendo prestiti studenteschi e continue borse di studio per poter continuare la scuola, mentre si barcamenava tra la famiglia e capire cosa volesse fare del suo futuro. Ok, forse lui vinceva in questo caso, ma anche lei aveva avuto i suoi giorni. Tutti e due si erano fatti forza ed erano riusciti ad andare avanti contando solo su loro stessi, in fondo erano più simili di quanto non sembrasse.
Avevano entrambi dei sogni, dei desideri, avrebbero voluto fare altre cose, ma il destino aveva riservato loro altri programmi e quindi avevano dovuto mettere tutto da parte, buttarli dentro un trita documenti e lasciarli lì, dimenticati a loro stessi. Ma se l’erano cavata, le cose erano migliorate e quindi quello era un motivo sufficiente per festeggiare e brindare alle loro vite.
L’universo è imprevedibile, il bello della vita è che quando meno te l’aspetti, le cose cambiano, all’improvviso tutto il tuo mondo può essere stravolto e gli anni passati, le cose fatte, i traguardi raggiunti possono svanire e diventare vani nel tempo di un battito di ciglia. Niente dura per sempre e questo Lizzie e Darcy lo sapevano.
 
here’s to us
here’s to love
all the times that we messed up
here's to you
fill the glass
cuz the last few nights have gone too fast
if they give you hell
tell em forget themselves
here's to us

 
Quella sera era per loro, era per l’amore che poteva essere stato e che chissà, magari sarà. Quella sera era per riparare a tutti i casini che avevano fatto, le cose che non si erano detti, le parole che non avevano pronunciato. Era per lei, perché quei sentimenti repressi per così tanto tempo e poi gettati addosso nel peggiore dei momenti possibili, non se ne erano andati, non si erano affievoliti, anzi si erano rafforzati, se mai è possibile amare qualcuno ancora più di così. Era per lui, per quello che aveva fatto nonostante l’avesse rigettato ed insultato ripetutamente davanti all’intero mondo che guardava, per come aveva messo da parte i risentimenti che sicuramente provava nei suoi confronti e si era dimostrato gentile così come le convenzioni sociali imponevano. Continuavano a riempire i bicchieri, la serata che stava procedendo troppo velocemente, così come il loro tempo insieme, all’improvviso sembrava che non fosse mai abbastanza. E non si curavano del resto del mondo, in quel momento erano solo loro due, non importava cosa stessero facendo Gigi, Fitz o le sorelle di Lizzie, potevano dimenticarsi di tutti loro ed essere solo loro due, loro due quella sera.
 
Here's to all that we kissed
And to all that we missed
To the biggest mistakes
That we just wouldn't trade
Here's to us breaking up
Without us breaking down
To whatever's coming our way

 
Stavolta l’orologio era girato troppo in fretta ed era venuto davvero il tempo di incamminarsi verso casa.
Mentre procedevano – visto che avevano bevuto avevano scelto di lasciare la macchina nel parcheggio e di passarla a prendere il giorno successivo – Lizzie pensava a come sarebbe stato baciare William Darcy, a come potesse essere la sua vita se solo in tutti i mesi precedenti le cose fossero andate in maniera diversa: se si fossero conosciuti da un’altra parte invece che a quell’imbarazzante matrimonio, se si fossero presi la briga di parlarsi prima e di conoscersi meglio invece di farsi un’idea troppo presto, magari adesso starebbero insieme, starebbero camminando verso casa LORO mano nella mano invece che verso casa di lei restando a distanza di sicurezza. Pensò a come sarebbe stato baciarlo, se fosse stato come con George o uno qualunque dei suoi vecchi ragazzi, ma poi si disse che lui era William Darcy, probabilmente niente sarebbe mai stato come qualcos’altro.
E inconsapevolmente si ritrovò a rimpiangere di non poterlo fare, di non potersi fermare, girarsi a guardarlo, prendere il suo viso tra le mani e semplicemente assecondare quell’improvviso desiderio di sentire le sue labbra a contatto con quelle dell’uomo. Perché aveva commesso degli errori, e ormai non si poteva tornare indietro, quello che era stato detto non poteva essere rimangiato… anche perché sarebbe rimasto su Youtube alla mercè del mondo di poterlo vedere e rivedere.
Silenziosamente erano giunti a destinazione, il piccolo monolocale che Lizzie stava occupando era esattamente 4 piani sopra le loro teste; era il tempo di separarsi, di lasciare che i ricordi della splendida serata sedimentassero nella memoria. Ma c’era qualcosa, il pensiero di vederlo andare via che non le andava giù. Non ci riusciva. Sentiva che se l’avesse lasciato andare sarebbe crollata, era diventato come aria, se fosse andato via lei sarebbe svenuta per mancanza di ossigeno.
E quindi lo fece. Ciò che giusto poco prima aveva sognato. Complice le due bottiglie di vino rosso. Il bacio che gli diede era inaspettato, improvviso, frenetico, urgente, impacciato e anche alquanto alcolico. Ma per lui era assolutamente perfetto. Dopo un primo secondo di sbigottimento, poi anche Darcy si lasciò andare, ricambiando quel contatto che quasi subito era diventato passionale e profondo.
 
Here's to us
Here's to love
All the times that we messed up
Here's to you
Fill the glass
Cause the past few days have gone too fast
So let's give 'em hell
Wish everybody well
Here's to us
Here's to love
All the times the we messed up
Here's to you
Fill the glass
Cause the last few nights have gone too fast
If they give you hell
Tell 'em to forget themselves
Here's to us

 
E quello era per loro, era per l’amore che provavano – ormai era inutile negarlo – , era per tutto quello che avevano combinato con le loro vite. Era per lui, per lei. Perché se lo meritavano, perché i giorni insieme erano passati troppo in fretta, ne avrebbero voluti di più e ora lo sapevano. E allora al diavolo il passato, se non erano riusciti a vivere fin ora potevano iniziare, potevano buttarsi tutti gli errori alle spalle e ricominciare da capo, stavolta insieme.
“Lo so che è tardi, ma pensavo…” disse lei quando si staccarono, dopo qualche minuto. Le loro mani ancora intrecciate.
“Si?” si intromise lui con il respiro ancora affannato dall’emozione.
“…Se ti va, insomma, magari potevi venire su. Potevamo riempire un altro bicchiere o due.”
“Si, mi va.” Rispose William, il suo sguardo perso negli occhi della donna che brillavano per il desiderio.
“Brindiamo a noi?” continuò.
“Si, brindiamo a noi”.






Sooooo…. Come va?
A quanto pare sono quasi solo io a scrivere su questo fandom, ma la cosa non mi meraviglia, visto che in pochi in Italia conoscono questa meraviglia ideata dalla mente geniale di Bernie Su che è The Lizzie Bennet Diaries. Per una malata dell’inglese e di Jane Austen come me poi è praticamente oro!!!
La canzone, come già detto, è Here’s to us degli Halestorm, anche se tecnicamente questa è la versione di Glee… è un po’ epurata da alcune parole non molto carine, e in alcune parti mi ci suonava meglio.
Un ringraziamento a LaAngol che con la sua solita pazienza sopporta i miei scleri, anche notturni, e mi beta con pazienza tutte le storie… :)
Ah, e per eventuali scleri Dizzie io sono sempre disponibile!!!XD
Alla prossima!!
  
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