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Autore: Violetta_    20/02/2013    3 recensioni
Durante il rientro da una missione, il team Suna viene attaccato da un gruppo di ninja. Durante lo scontro a causa di un jutsu molto potente Matsuri viene catapultata nel passato, esattamente dieci anni prima, qui fa uno strano incontro.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matsuri, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Naruto Shippuuden
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- Questa storia fa parte della serie 'THE GAARAMATSU DOUJINSHI'
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Buio.

Poi una grande luce.

 

Vide l’immagine molto offuscata dei quattro codini di Temari, e tanti, tanti ninja…

 

<< L’abbiamo trovata >>

<< La quantità di chakra è molto bassa! Portiamola in ospedale presto! >>.

 

Quando ritrovò appieno le forze, realizzò che si trovava in una stanza di ospedale, di nuovo.

 

Dalla porta vide entrare i due fratelli maggiori Sabaku.

 

<< Matsuri! >>

 

La voce squillante di Kankuro la fece lievemente sobbalzare.

 

<< C… ciao >>

 

Temari le accarezzò il viso.

 

<< Sei ancora molto debole, vado ad avvertire Aky che ti sei svegliata >>

 

Kankuro, che considerava la ragazza come una sorellina, si sedette accanto a lei, preoccupato.

 

<< Cosa ti è successo? >>

 

No, non poteva dire la verità.

 

<< M... mi dispiace... non me lo ricordo >>

<< Prova a fare uno sforzo… >>

<< Mi dispiace Kankuro… davvero io… >>

 

Abbassò il capo, sapeva di non essere brava a guardare negli occhi quando mentiva, il suo viso la tradiva.

 

<< Ho capito >> il ragazzo le accarezzò affettuosamente la testa << Riposa, sei ancora molto debole >>

 

Qualche oretta dopo Aky entrò a visitare la ragazza, con un team di medici. Matsuri a tutte le domande rispose che non  ricordava nulla.

 

Nel pomeriggio vennero Ittetsu e Sari.

 

<< Però è davvero un sollievo che sei qui, sana e salva >>

Sorrise << Grazie Itty… >>

<< Yukata ti porta questo cesto di dorayaki, promette che appena potrà uscire di casa ti verrà a trovare >> disse allegramente il ragazzo poggiando il cesto vicini al letto.

<< Miii quante coccole manco fosse moribonda! Piuttosto riprenditi in fretta, non vorrai fare la pappamolle >>

<< Sari, un po’ di cuore >> disse il ragazzo a mo’ di rimprovero.

<< Non c’è bisogno che mi difendi Ittetsu… no Sari non farò la “pappamolla” >> disse apostrofando l’ultima frase.

 

La ragazza con la bandana si girò irritata, per non far vedere il suo volto rosso.

 

<< Bene, ci siamo assicurati che sei viva, possiamo andare Itty.. >>

<< Sempre gentile… e Mikoshi? >>

 

Prima di andare Ittetsu sussurrò all’orecchio di Matsuri: << era veramente in pensiero per te, appena Aky-sama ha autorizzato le visite mi ha catapultato qui… >>

<< Lo so Itty… ma è troppo orgogliosa per ammetterlo… >>

<< Ti voglio bene… a presto >>

 

Sari era vicino la porta.

 

<< Allora ci muoviamo? >>.

 

Porta che si spalancò subito dopo.

 

<< Ammm Salve Kazekage-samaIttetsu muoviti! >>

 

I due ragazzi uscirono dalla stanza lasciando soli Gaara e Matsuri. Era calato uno strano silenzio che mise un po’ a disagio la ragazza.

Il kazekage si avvicinò lentamente a lei, sedendosi poi sul letto.

 

<< Dove sei stata Matsu? >>

 

Diretto, come sempre.

Lei lo guardò sorpresa, poi abbassò lo sguardo.

 

<< Le ho già detto che... >>

<< Si i medici e Kankuro se la sono bevuta... io no >>

<< Maestro io... >>

 

Lui si alzò avvicinandosi alla finestra.

 

<< Potevi morire >>

 

Lei spalancò gli occhi, mentre lui guardava fuori dalla finestra.

 

<< Hai messo a rischio la tua vita... nel tentativo di guarirmi... >>

 

Le sue guance diventarono incandescenti.

 

<< C... come...? >>

 

Gaara si girò per guardarla negli occhi, fece un leggero sorriso.

 

<< Beh… almeno adesso so quanto mi vuoi bene. No? >>

 

Il cuore della ragazza cessò di battere.

Lui ricordava, o meglio aveva sentito il collegamento del jutsu col suo chakra infantile.

Istintivamente afferrò il lenzuolo del letto e si coprì la faccia, rossa dalla vergogna.

 

<< Maestro io... mi dispiace >>

<< Ma Matsuri... >>

<< Mi perdoni, le assicuro che non è... >>

 

La frase venne interrotta da un singhiozzo.

 

Timida, timida Matsuri.

 

Con delicatezza Gaara si avvicinò e abbassò la coperta per vederla in viso: era tutto rosso e coperto di lacrime.

 

<< Piccola >> gli sfuggì teneramente.

 

Lei non riusciva ad emettere suono, si limitava a boccheggiare.

Gaara le sfiorò il viso, per poi poggiare delicatamente la mano sulla guancia arrossata.

 

<< Adesso tocca a me consolarti, ma perché piangi? Non ne hai motivo… >>

 

Lei rimase spiazzata dal gesto così affettuoso, anche se avevano molta confidenza il suo sensei era un tipo che preferiva mantenere un certo distacco.

 

<< Io … io >>

<< Si?... >>

 

Le scappò un altro singhiozzo.

 

<< Kazekage quello che ha sentito, quello che ricorda… >>

<< Matsuri >> disse pacato ma con tono fermo.

 

Lei si zittì.

 

<< Matsuri. >> Cercò di ponderare ogni singola parola, era complicato per lui affrontare certe situazioni << Io non so cosa sia l'amore... sto imparando da poco a riconoscere sentimenti diversi dall’odio… >>

 

Matsuri non illuderti…

 

<< … ma di certo non ti vedo come una semplice ninja >>

 

Spalancò gli occhioni neri sorpresa facendo cadere giù le ultime grosse lacrime. Gaara col pollice gliele asciugò.

 

<< Maest... >>

<< Gaara, solo Gaara >>

<< Gaara... >>

 

Quant'era bello il suono di quella parola…

Attese qualche istante per prendere coraggio.

 

<< Adesso cosa...? >>

 

Lui l'abbracciò bisbigliando.

 

<< Stai  tranquilla, andrà tutto bene, ci sono io a proteggerti non soffrirai più... mai più >>

 

Martsuri sorrise.

 

Meglio di qualsiasi dichiarazione.

 

   
 
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