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Autore: Flaminia_Kennedy    20/02/2013    3 recensioni
E' l'era in cui le creature magiche sparse per il globo affrontano la loro ora più nera: gli umani, presi dall'avidità di possedere la magia, hanno iniziato a braccare draghi, elfi, fate, centauri e qualsivoglia essere che possedesse in lui anche solo un goccio di magia.
I Fauni sono i primi quasi a soccombere, privati delle loro corna e scuoiati della loro folta e morbida pelliccia, alcuni tra i più fortunati finiscono nei campi d'allevamento, dove per il resto della loro vita verrano tosati e trattati come animali.
Questa storia inizia in un periodo buio, ma questo non vuol dire che una piccola fonte di luce non possa brillare ancora più forte.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lemon | Avvertimenti: Furry, Violenza
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Respiri affaticati fatti a bocca aperta.

I suoi occhi a malapena riconoscevano i profili degli alberi che superava, da quanto veloce correva.

La disperazione le fluiva nelle vene, facendogli dolere il cuore che batteva nelle orecchie.

Tu-tump. Tu-tump. Tu-tump.

Rami le graffiavano la pelle, mentre altri s'impigliavano nella folta pelliccia delle gambe.

La creatura saltò il tronco caduto di un albero e sentì qualcosa colpirle il fianco e passare oltre, portandosi dietro solo una lieve traccia di sangue nell'aria, gocce rotonde come perle “state attenti a non ammaccarla troppo, sapete la fortuna che vale!” “correte, correte!” erano gl'incitamenti dietro di lei.

La Fauna raggiunse uno spiazzo tra gli alberi, con lunghi fili d'erba alta che crescevano fino alla vita di un uomo “il primo che sente gli zoccoli avrà dieci monete d'oro!” il leader di quella spedizione di caccia sorrise malignamente, mentre vedeva i propri uomini separarsi per cercare con foga.

La creatura, da parte sua, si era guardata attorno con urgenza: l'unico modo per sfuggire agli uomini era scampare alla loro vista, ma non riusciva più a correre, il suo petto si alzava e abbassava violentemente.

Il suo cuore sarebbe esploso, se avesse continuato.

Inghiottì a vuoto, mentre con gli occhi furiosamente cercava riparo e quasi per miracolo vide una tana d'animale, ben nascosta tra i ciuffi d'erba folta, scavata sotto un'enorme albero rinsecchito.

Raccolse la sua occasione e tenendo una mano sull'abrasione alla vita, si avvicinò cadendo in ginocchio, poi si spremette quasi a forza nel piccolo buco, arrotolandosi e scuotendo la piccola coda a punta quando i suoi fianchi larghi fecero fatica a passare.

Sarebbe stato orribile e vergognoso esser trovata così dai cacciatori.

Si schiacciò nella piccola rientranza, spingendo fuori la terra come le lepri selvatiche facevano per chiudere le loro tane, scalciandola e pressandola attorno al foro e diminuirne la visibilità “cercate ancora, non può essere lontana!”.

Improvvisamente i suoi enormi occhi viola incontrarono i calzari di cuoio e la Fauna portò una mano alle labbra, tappandole per evitare di far sentire i propri respiri, che le portavano la bile alla bocca da quanto erano affaticati.

Strinse i pugni mentre si raggomitolava ancora di più nell'oscurità, tenendo basse le lunghe orecchie e guardando i piedi passare, fermarsi qualche secondo.

Lei strinse gli occhi, sentendo un colpo di tosse iniziare a formarsi con un pizzicore a metà della trachea, unito ad un bruciore crescente nel proprio petto.

Grossi lacrimoni di paura cominciarono ad affollarsi nei suoi grandi occhi ametista.

Quando i cacciatori sparirono alla vista e all'udito, la Fauna liberò la propria bocca, iniziando a tossire e a piangere allo stesso tempo, stringendosi il petto e piantando le piccole corna nel terreno che sapeva di legno marcio.

Doveva evitare di fare troppo rumore, si concentrò sulle lacrime che scendevano lungo le guance e sulla ferita al fianco, per potersi calmare.

Tirò su la testa e passò l'avambraccio sul muso tinto di scuro, togliendosi la poca terra con cui si era sporcata, e annusò l'aria.

I cacciatori erano lontani, oppure si erano messi sottovento rispetto alla sua posizione.

Piegò appena le zampe, rimanendo in posizione fetale, e si chiuse le braccia sul petto: non era facile la vita per le creature magiche.

In quei tempi, gli uomini inabili a usare la magia usavano monili creati da ossa, pelle, organi, scaglie e qualsivoglia altro materiale che potevano ottenere andando a caccia.

Lei era una dei pochi Fauni della Regione ancora in libertà, che si potevano contare sulle dita di una mano, ma nel resto del mondo non sapeva se la storia era la stessa o se oramai fossero sull'orlo dell'estinzione.

Pensò alla propria famiglia, che oramai era ridotta in schiavitù nei campi dei pellicciai: suo padre, un Fauno forte e coraggioso, con una folta pelliccia color ebano e dei caldi occhi nocciola, era stato il primo a fiutare il pericolo e a portarla via mentre sua madre radunava quanti più Fauni possibile per la fuga dal loro villaggio.

Chi non riuscì a scappare ebbe due scelte: morire e venir scuoiato oppure consegnarsi e diventare una sorta di animale da allevamento che avrebbe prodotto pelliccia e lo speciale osso di cui erano composte le loro corna, prima di morire e venir portato al macello per ottenere anche le loro ossa e i loro organi, oltre che la loro carne.

Tanti quel giorno erano stati uccisi o catturati, ma lei e suo padre Fiir erano riusciti a sopravvivere per altri venticinque anni, prima di dividersi un'altra volta a causa dei cacciatori.

La Fauna sospirò, chiudendo gli occhi e appoggiando il muso nella comodità della folte pelliccia delle sue zampe, raggomitolata come un riccio.

I suoi pensieri e i suoi ricordi lentamente si tramutarono in sogni, mentre la notte scendeva e scuriva il campo d'erba alta.

Lentamente, una luce iniziò a rischiarare la piccola radura e la Fauna, aprendo gli occhi, pensò si trattasse della luce del sole che sorgeva, ma s'impietrì quando vide di nuovo gli stivali dei cacciatori, questa volta solo in due “l'abbiamo persa” disse uno dei due, un po' intristito, mentre poggiava la propria borsa a terra con un pesante tonfo.

La creatura allargò gli occhi, spingendosi sul fondo della buca, confidando nella protezione dell'oscurità “non fare quella faccia, noi gli avevamo assicurato che i Fauni sono creature difficili da prendere” gli aveva risposto il compagno, sedendosi a gambe incrociate mentre tirava fuori dalla propria bisaccia un grosso barattolo.

La Fauna strinse gli occhi e nel buio vide una forma nel barattolo “Lumios, sveglia, su! Abbiamo bisogno di un po' di luce” disse lo stesso cacciatore e improvvisamente una calda luce arancione provenne dalla giara di vetro.

La creatura dentro il barattolo era in realtà un Drago delle Fate, nel suo massimo splendore, con le piccole ali simili a quelle di una farfalla ancora ripiegate e la pelle liscia che emetteva quella brillante luce.

I suoi occhi blu spiccavano contro il colore della luce e sembravano guardare il cacciatore come fa un cane fedele svegliato da una coccola maldestra “ecco, grazie” disse l'uomo, poggiando il contenitore a terra, svitando il coperchio per far arrampicare il piccolo drago sul bordo e lì rimanere.

La Fauna guardava la piccola creatura luminescente e gli pregava di spiegare le ali e scappare, di non rimanere vicino a quei cacciatori un secondo di più “hai visto la pelliccia?” parlò improvvisamente l'uomo demoralizzato, al padrone del Drago “per questo la volevano così tanto. E' rara quella combinazione di colori” “sai come si dice, bisogna stare al passo con la moda”.

I discorsi che facevano erano quasi incomprensibili per la Fauna, che continuò a tremare lievemente, ascoltando i loro discorsi sull'utilità delle piume di Grifone per scrivere incantesimi e tornando a cadere in lunghi sogni contorti a metà tra ricordi e fantasie.

 



Salve a tutti!
Ebbene si, dopo parecchio tempo sono tornata con un'altra storia, questa volta totalmente inventata -sono in un periodo critico della scrittura, scrivo un sacco di cose diverse ma non riesco a continuarne una TT^TT-

Volevo fare un annuncio: siccome io son brava a scrivere inglese, ma non così tanto da tradurre questa storia, chi vuole aiutarmi? Avevo intenzione di postarla su un altro sito, mettendola in inglese, ma mi viene estremamente male xD

Qualunque aiuto sarà enormemente apprezzato! (^o^)/

Saluti :3
   
 
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