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Autore: Ria-chan    20/02/2013    5 recensioni
Traduzione personalizzata di una storia presente su AFF.
"Donghae e EunHyuk si trovano a dover andare in Giappone per promuovere il loro singolo e la nascita della Sub-Unità EunHae.
Sono soli.
Sono insieme.
E, ovviamente, per l'uno non sarà così facile come per l'altro... non ovviamente all'inizio..."
---EUNHAE--- E accenni KyuMin ---
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Choi Siwon, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun, Sungmin
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Saaaaalve
Sono sempre io *w* la vostra insopportabile piaga *w*
Questo progetto nasce così, un po' per noia un po' perchè, sinceramente, questa storia mi era piaciuta molto e volevo proporvela.
La verità è che sono un po' in alto mare con le mie creazioni personali e, avendo un momentaneo blocco, ho considerato che forse traducendo e rielaborando (perché sì, in ogni caso devo sempre metterci tanto del mio) potessi sbloccarmi e ritrovare il ritrmo. Staremo a vedere.
Come ho detto, la storia non è particolamente impegnativa ma, a mio avviso, molto, molto, molto carina. 
E' introspettiva ma a tratti divertente, fluff e... forse sono io... decisamente commuovente!!
Spero possa piacervi quanto è piaciuta a me :D
Ah, ho rispettato in larga parte capitoli e stile (a parte quando ho allungato il brodo poiché mi sembrava troppo telegrafico il tutto.)
Buona lettura!
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono, e se così fosse Hyukkie sarebbe il mio tenero peluche da letto invece di appartanere a mister Fishy che farebbe anche lui bella mostra di sè sul mio mobile delle carinerie.
La storia invece appartiene a Arthiekka86: idee e trama sono sue!



When Donghae Couldn't Stand It Anymore
 
Capitolo 1

Donghae aprì lentamente la porta della camera: EunHyuk dormiva ancora, accoccolato nel suo letto, le labbra sporgenti e la bocca schiusa; definirlo “carino” sarebbe stato poco.

-Hyuk! Svegliati!-

Donghae accese il lumetto sul comodino, quello che in verità di luce non ne faceva poi molta ma che, infastidendo gli occhi chiusi di EunHyuk, avrebbe potuto contribuire a svegliarlo più velocemente. Ma il ragazzo non reagì affatto, non si mosse ne si lamentò:

-Ya! Dormiglione!-

Donghae provò a chiamarlo ancora, infastidirlo con la sua voce più alta e con gli spintoni sul fianco che diventavano man mano meno delicati; provò anche più volte a picchiettarlo sul fondoschiena come faceva spesso ma, oltre che qualche lamentela biascicata, non ottenne. EunHyuk infatti si strinse semplicemente di più al cuscino, si accartocciò su se stesso e tirò la testa fin sotto le coperte scomparendo del tutto: forse pensava che quelle lo avrebbero protetto, che non avrebbero permesso a… chiunque fosse il rompiscatole di turno, di svegliarlo e sottrarlo da quel tepore e comodità che non avrebbe voluto lasciare per tutto il giorno.
Donghae sospirò.
Si prese qualche momento per pensare e poi, sorridendo furbetto, corse a sperimentare l’idea appena arrivata ad illuminargli il cervello: con un gesto veloce e secco fece scorrere le tendine bianche lungo il loro asse e, come una freccia, i raggi del sole invasero la stanza colpendo anche EunHyuk: riflettendosi sul muro bianco, sul quale era addossato il letto, riuscirono a filtrare fin sotto il piumone e raggiungere Hyuk infastidendolo non poco.
Ma neanche così, ultima speranza, EunHyuk aveva reagito.
Donghae allora si arrese: se non riusciva a svegliarlo…
Sollevò lentamente il piumone, sospirando per la mancata vittoria ma sorridendo per quella nuova idea brillante che superava di gran lunga la prima, e si infilò nel letto facendo aderire il suo busto alla schiena del compagno e poi abbracciarlo stretto: Ora sì che si stava bene!
Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dal sonno e dal quella vicinanza che lo faceva stare bene e, ancora una volta, il silenzio tornò nella stanza.
 
-EunHyuk! Donghae! Sveglia!! Adesso!!-
 
Questa volta però Hyuk non riuscì ad ignorare i rumori esterni e si svegliò, si stiracchiò appena ed aprì gli occhi ancora sporchi di sonno quando udì la voce di qualcuno, SungMin per la precisione, forte e chiara provenire da oltre la porta della sua camera.
Sbuffò conscio che avrebbe dovuto alzarsi o un altro urlo saprebbe presto giunto ma, ad ogni modo, non si mosse dal suo “caldo nascondiglio” e addirittura richiuse gli occhi assopendosi di nuovo.
 
-Che state facendo là dentro? Vi alzate!!??-
 
Come aveva previsto, infatti, un secondo urlo sopraggiunse: questa volta fu il turno di Leeteuk di urlare e sopraggiungere in camera, scostare il piumone con poca delicatezza ed intimare ai ragazzi di alzarsi.
 
-Arasseo, hyung…-
 
Hyuk lentamente si pose a sedere, si stropicciò gli occhi con le maniche del pigiama e, anche dopo averlo fatto, li tenne chiusi per avere l’illusione di poter ancora dormire un po’; poi finalmente tentò di muoversi, di spingersi di lato per poter scendere dal letto e svegliarsi completamente ma, qualcosa, lo bloccò:
 
-YA! Che diamine…DONGHAE!-
 
Le terze urla del giorno.
Ed erano solo le 7:00 di mattina!
 
Donghae, nonostante tutto, ancora non si era mosso, neanche quando era stato brutalmente scoperto o EunHyuk aveva provveduto a sollevare, afferrando con due dita la manica del suo pigiama, il suo braccio dalla sua vita:
 
-Lee Donghae! Sveglia!-
 
Ma neanche questo sembrò funzionare.
 
-Andiamo… muoviti Hae.-
 
Di riflesso, allora, Hyuk gli dette qualche pacca sul sedere sperando di scuoterlo e, quando vide che non aveva effetto, semplicemente puntò i piedi contro il ragazzo e lo fece rotolare a terra:
 
-Aw!-
 
Donghae si massaggiò la parte lesa –il suo tondo e splendido derriere-  per poi sfoderare il suo sguardo da cucciolo e cercare, ora che Teukie era in piedi davanti a lui, di impietosirlo come poteva:
 
-Smettetela di giocare e muovetevi a fare colazione! Oggi abbiamo numerosi impegni e notizie da dare…-
 
Ma Leeteuk non dette peso alla faccenda, si limitò a squadrare nuovamente i due ragazzi ed uscire dalla stanza socchiudendosi la porta alle spalle.
 
-Perché diavolo mi hai buttato giù?!-
 
4.
Le quarte urla della giornata appartenevano a Donghae e, ovviamente, erano dirette contro EunHyuk che lo aveva guardato, da quando era caduto fino a quando aveva aperto bocca, son gli occhi sottili e la fronte aggrottata:
 
-Che diavolo ci facevi nel mio letto?-
 
La verità non era affatto che Hyuk odiasse Hae o che non dormisse bene con lui accanto ma… l’aver conquistato una camera ed uno spazio tutto suo, dal quale le asfissianti attenzioni del moretto potevano essere lasciate fuori, lo aveva fatto diventare sensibile e protettivo nei riguardi di quella “conquistata libertà” che gli permetteva di trascorrere qualche momento di pace con se stesso.
 
-Dormo con te…?-
 
Rispose prontamente Donghae con finta insicurezza, la testa leggermente  inclinata di lato e lo sguardo da peluche ad accompagnare la sua espressione infantile.
Alle sue parole EunHyuk sbuffò ancora, si portò la mano alla fronte e la massaggiò lentamente, tentando almeno di recuperare la calma che quel risveglio, tra leader, hyung e amico, non era stato dei migliori:
 
-Questa non è la tua camera.-
 
Aggiunse infine con voce atona.
 
-Lo so.-
-E allora dormi nella tua stanza, Lee Donghae.-
 
Tutto ciò era terribilmente frustrante, avveniva ogni santa mattina ma, nonostante ciò, Hae non capiva o fingeva di non farlo e Hyuk, più di lui, non comprendeva perché l’amico non si arrendesse e demordesse:
 
-Volevo solo dormire conte. Non è possibile?-
 
Anche queste parole si ripetevano imperterrite ogni mattina, poiché Donghae faceva sempre la stessa domanda e, il tono di voce, era sempre innocente e piccato per la reazione di Hyuk affatto dolce ed affettuosa.
Ma questa volta EunHyuk non ce la fece proprio a passarci su, a dargliela “vinta”: sospirò ancora, osservò gli occhi da cucciolo del suo amico –con il quale tentava di scioglierlo- e poi respirò profondamente recuperando la calma. Apparente.
 
-ESCIIIIIII FUORIIIIIII-
 
Donghae si immusonì ancora di più, fece sporgere il labbro in fuori ed accentuò la sua espressione da cucciolo ferito ma, una voce, nettamente più acuta di quella di Hyuk, lo fece scattare in piedi per lo spavento.
 
-EUNHYUK! DONGHAE!! MUOTEVI!! Uscite di  e fate colazione! Non costringetemi a venirvi a prendere di nuovo!!-
 
Entrambi i ragazzi dovettero coprirsi le orecchie per vitare seri danni al loro udito e, sempre entrambi, capirono che ora era veramente il caso di alzarsi: potevano sempre litigare tra loro più tardi, ma di certo non avrebbero potuto sopportare un nuovo urlo del loro leader.
Quello mai!
 
-ARRIVIAMO!!!!-

 

♦►♦►♦► 


-Smettila di urlarmi contro, hyung. Non sono sordo.-
 
Donghae si massaggiò l’orecchio chiudendo gli occhi e sospirando, portando il cucchiaio con latte e cerali al miele alla bocca.
Accanto a lui, anche EunHyuk annuì con un cenno del capo alle parole proferite dall’amico.
 
-Ma voi due siete ostinati, ecco perché lo fa.-
 
Fu l’intervento di Shindong in soccorso del leader che, invece, si limitò ad ignorare i due che, da soli, gli avevano già fatto perdere metà della sua calma ed energia mattutina.
 
-Io no. Lo è lui.-
 
Hyuk puntò con gli occhi, facendoli poi ruotare verso l’alto, su Donghae, il quale comunque non si scompose minimamente ed anzi, con la sua solita espressione innocente, si limitò a difendersi tra una masticata di croccanti “ciambelline al miele” e l’altra:
 
-Non lo sono.-
-Sì, lo sei.-
-No, non lo sono.-
-Sì.-
-No.-
 
Donghae aggrottò le sopracciglia e, finalmente, con un po’ di latte ancora a colargli all’angolo della bocca, si voltò verso l’amico: perché continuavano a dire di non esserlo quando era evidente che, così, finivano per diventarlo ancora di più? Ma soprattutto, perché dovevano finire con il litigare per ogni assurda, insignificante e misera cosa?
 
-Ok, non lo sei! Felice?-
 
Cedette infine EunHyuk sbuffando sui suoi, di cereali.
 
-Ok, questo è troppo! Smettetela prima che vi ficchi quei cucchiai in gola e ve li faccia mangiare coi cereali!-
 
L’occhiataccia glaciale che si guadagnarono da parte del leader fu abbastanza per farli placare e farli demordere. Almeno per il momento.
Infatti il silenzio scese improvvisamente nella sala permettendo agli altri commensali di godere di un attimo di pace e serenità.
 
-Ad ogni modo… devo dire qualcosa su voi due.-
 
La voce di Teukie li raggiunse nuovamente e li fece addirittura sobbalzare, tanto che accanto a loro KyuHyun e RyeoWook potettero ridere di quel comportamento decisamente infantile:
 
-Voi sarete la nuova sub-unità del gruppo.-
 
Fece una pausa, respirò profondamente prima di dire quelle due paroline che, insieme, potevano portare ad un mare di guai…
 
-Insieme. Solo voi due.-
 
Il primo lasciò  la presa sul cucchiaio che cadde nella tazza di ceramica semivuota producendo un rumore sordo, il secondo tossì rischiando di strozzarsi ed il resto dei commensali rimase nel più totale silenzio e menefreghismo.
 
-COSAA??!!-




Sì, i capitoli sono un po' piccini, me rendo conto e mi scuso essendo abituata ad un minimo, solitamente, di 3 paginette piene XD Ma ho preferito non cambiare la divisione in capitoli dell'autrice originale e, per questo, il capitolo risulta tale.
Non preoccupatevi comunque, aggiornerò in modo più che tempestivo :D
Se tutto va bene, se non sarà domani sera, dopodomani avrete già il 2 capitolo :D
Spero possa interessarvi *w*
Assie dell'attenzione <3
   
 
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