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Autore: BrokenRoses    22/02/2013    2 recensioni
TRUNTER!!
Dopo la cerimonia di consegna l'aveva perso. Era stato catturato dai parenti che erano venuti a congratularsi con lui.
Aveva provato a chiedere agli altri Warblers, ma nessuno sembrava averlo visto. Poi un pensiero passò nella mente di Trent: " E se fosse già andato via?"
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Trent Nixon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                "..It's a beautiful lie

It's the perfect denial

Such a beautiful lie to believe in.."

 

 

 

Un Trent Nixon decisamente poco di buon umore se ne stava davanti allo specchio a contemplare l'ennesimo succhiotto sul suo collo.

Senza dire una parola, senza neanche lanciare qualche imprecazione dirette al suo compagno di stanza, tirò fuori dal mobiletto del bagno correttore e fondotinta in modo da poter nascondere al mondo le sue ultime 12 ore.

 

Un quarto d'ora più tardi, si stava trascinando per i corridoi della Dalton accanto ad un tranquillo Sebastian ed ad un sovraeccitato Jeff.

< che fine hai fatto ieri sera ?>

< c'era la maratoni di Harry Potter in camera di Richard!!>

< oh.. era ieri?>

Accanto a Sterling, Smythe brobottò un "si certo, come no" al quale Trent non bbe nemmeno la forza di controbattere.

 

*

 

Un'altra giornata alla Dalton era passata: tra lezioni noiose, ore di studio interminabili e ore di tortura sotto le urla di quel dittatore di Clarington, avevano reso tutti gli Usignoli, una specie di zombi ambulanti perfetti per fare le comparse in Thriller.

 

Adesso se ne stavano tutti seduti in sala mensa, cercando di mandare giù un boccone: anche mangiare sembrava una cosa veramente difficile.

Trent sentì il suo cellulare emettere una breve vibrazione

 

(19.06) Hunter

Vieni in Camera. Adesso.

 

Un piccolo sorriso apparve sulle labbra di Trent. Senza neanche renderse conto si era già alzato e stava andando da Hunter.

 

*

 

il giorno del diploma era arrivato.

Il liceo, nel bene o nel male era finito.

Trent aveva seguito con gli occhi Hunter per tutta la cerimonia di consegna, lo aveva visto ritirare il diploma dalle mani del preside e l'aveva visto scendere. Aveva incrociato il suo sguardo mentre c'era lui sul palco a ritirare quel pezzo di carta.

 

Dopo la cerimonia di consegna l'aveva perso. Era stato catturato dai parenti che erano venuti a congratularsi con lui.

Aveva provato a chiedere agli altri Warblers, ma nessuno sembrava averlo visto. Poi un pensiero passò nella mente di Trent: " E se fosse già andato via?"

 

A quel punto si catapultò fuori dall'aula magna, salì la scalinata che portavano ai dormitori due gradina alla volta e corse per i corrdoi.

Entrò nella loro stanza con il fiatone, con un magari è lì che gli frullava nel cervello. Sfortunatamente si sbagliava. Non c'era più traccia del passaggio di Hunter Clarington da quella stanza.

"magari ha solo messo le valigie in auto"

così corse, anora, fino al parcheggio della Dalton dove ebbe la conferma di quello che era successo. Se n'era andato.

"Perche lo chiamano cuore spezzato se invece senti male in ogni singola parte del corpo?"

 

*

 

E' passata tuta l'estate.

Trent h passato tutta l'esatate a cercare di mettersi in contatto con Hunter. All'inizio era per cortesia, era l' unico dei Warblers che non aveva salutato.

Poi con il passare delle settimane, parlando con gli altri ragazzi aveva capito che Hunter aveva più o meno dei rapporti con tutti ad eccezione di lui.

E lì era sopraggiunta la rabbia.

Aveva continuato a chiamarlo solo per avere la soddisfazione di urlargli contro. Ma Hunter non aveva mai risposto.

In quel soleggiato pomeriggio di Settembre, Trent fece partire l'ennesima chiamata. A rispndere fu la voce registrata, ma stavolta gli disse qualcosa di diverso.

 

< il numero da lei chiamato è inesistente o disattivato>

 

 

"..It's time to forget about the past

To wash away what happened last.."

*

 

 

10 anni più tardi, in una villetta fuori New York

 

< Flint, conosci la ragazza che sta ballando con Nixon?>

< No, perchè ti interessa tanto Clarington?>

 

In quel momento le mausica finì e Hunter ne approfittò per avvicinare Trent.

 

quello che voleva uscire come un'ordine venne fuori come un debole sussurro.

Trent seguì con gli occhi la figura di Hunter, la vide uscire fuori.

Aspettò qualche minuto prima di seguirlo nel giardino della villa. Pensava di essere pronto a tutto.

Quello a cui non era pronto era di sentire, di nuovo, la bocca di Hunter sul suo collo. Rimase imbambolato per qualche attimo, prima di scoppiare.

< che diavolo stai facendo? >

il biondino tornò ad occuparsi del collo dell'altro, il quale dovette usare tutta la forza che aveva in corpo per staccarselo di dosso

< Per te è solo un gioco non è vero?>

< Non ti sei mai lamentato >

Mi andava bene, mi doveva andare bene anche quando ti vedevo rimorchiare delle ragazze durante le uscite di gruppo, mi andava bene vederti tornare da me la stassa sera. Non ti ho mai chiesto nulla, ma almeno potevi salutare il giorno del diploma. Lo sai quanto ha fatto male scoprire che sentivi tutti gli altri ma con me avevi taliato i rapporti?

E' stato un bel gioco, abbiamo giocato secondo le tue regole. Hai idea di quanti succhiotti io abbia coperto di fondotinta in quei mesi? O di quante volte io abbia negato di fronte agli altri? E tu non hai avuto nemmeno la decenza di un ciao stammi bene?

Vaffanculo Clarigton!>

 

Un paio di ore più tardi Hunter osservò impotente Trent andarsene con la ragazza.

"Perche lo chiamano cuore spezzato se invece senti male in ogni singola parte del corpo?"

 

 

                                                                                                                                                                                                                                                             "..I've got to remember this is just a game

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                       It's a beautiful lie

             It's the perfect denial

Such a beautiful lie to believe in.."

  
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