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Autore: p a n d o r a    22/02/2013    4 recensioni
Iniziava a pensare al suo rapporto con Fiona. Lei era sempre carina e gentile con lui, molti suoi amici gli avevano detto di provarci, ma lui non la vedeva nient’altro che una buona amica. Perché? Beh, il motivo era alquanto semplice..
SBAM!
Un rumore! Spaventato, Gumball, si sporse fuori dalla doccia ma non vide nessuno. Il bagno era vuoto, i vestiti erano dove li avev- Aspetta! No! Non c’erano più i pantaloni! E nemmeno le mutande! Erano scomparsi. Erano spariti perfino gli asciugamani. Era rimasto solo il suo fedele maglione rosa.
Genere: Fluff, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gommorosa/Gumball, Marshall Lee
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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It will be our little secret.


«L'amore è per i coraggiosi, tutto il resto è coppia.»
Barbara Alberti.





Gumball stava camminando per le strade di Dolcelandia. La serata era abbastanza fresca perciò il principe indossava un maglione pesante, ovviamente rosa. Stava giusto per rincasare quando da dietro si sentì chiamare.
«Gumball!»
Il ragazzo si voltò ritrovandosi davanti una ragazza bionda con un buffo cappellino bianco in testa.
«Fiona.»
Le rivolse un sorriso cordiale e affettuoso. Lei si avvicinò con fare un po’ affannato.
«È successo qualcosa?»
Fiona gli sorrise e gli mostrò un medaglione.
«No, niente di che - diceva inspirando ed espirando pesantemente - Ho solo trovato questo e.. Ecco, pensavo di dartelo.»
La ragazza arrossì leggermente davanti al tenero sorriso rivoltole dall’altro.
«Grazie, è un pensiero gentilissimo.»
«Figurati, è a questo che servono gli amici! Ora devo andare, a domani.»
Disse iniziando a correre nella direzione dalla quale era venuta.
«A domani!»
Esclamò Gumball, dopodiché si avviò all’interno del suo lussuoso palazzo. Era una serata tranquilla e non c’era il solito via vai che caratterizzava la corte. Decise di farsi una doccia, quindi andò in bagno e, dopo essersi tolto i vestiti, entrò nella doccia calda percependo l’acqua sulla pelle e sui capelli. Iniziava a pensare al suo rapporto con Fiona. Lei era sempre carina e gentile con lui, molti suoi amici gli avevano detto di provarci, ma lui non la vedeva nient’altro che una buona amica. Perché? Beh, il motivo era alquanto semplice..
SBAM!
Un rumore! Spaventato, Gumball, si sporse fuori dalla doccia ma non vide nessuno. Il bagno era vuoto, i vestiti erano dove li avev- Aspetta! No! Non c’erano più i pantaloni! E nemmeno le mutande! Erano scomparsi. Erano spariti perfino gli asciugamani. Era rimasto solo il suo fedele maglione rosa. Si apprestò ad indossarlo in modo da coprirsi il più possibile, fortuna che era lungo! Si precipitò a piedi nudi fuori dal bagno e si recò nel soggiorno. Con sua grande sorpresa trovò il camino acceso con una grande fiamma che scoppiettava al centro, sul divano di fronte, o più che altro sopra il divano, fluttuava un ragazzo con la pelle pallida, i capelli e gli occhi scuri, il corpo esile e l’abbigliamento stile ‘ragazzaccio’. Eccolo, il motivo per il quale non c’aveva mai provato con una ragazza.
«Marshall..»
La sua, più che un esclamazione, fu un’affermazione. L’altro, appena lo vide bagnato e con solo quel maglione addosso, si leccò le labbra ghignando per quella visione paradisiaca.
«Che ci fai qui?»
La voce di Gumball si fece più preoccupata.
«Sono passato per godermi questa scena, avevo bisogno di un po’ di adrenalina. Lo sai che la luce del fuoco di dona?»
«Marshall.»
Il ragazzo aveva una voce seria, era preoccupato che qualcuno potesse scoprirli, anche se, vedere Marshall con la camicia sbottonata alla luce del camino, era davvero invitante.
«Tranquillo, non c’è nessuno.»
«Sapevo che era opera tua!»
Disse a quel punto Gumball con un po’ di sollievo. L’altro ghignò malizioso, amava sentirsi responsabile di qualcosa che faceva impazzire entrambi. A quel punto il roseo sorrise e Marshall sapeva bene cosa volesse dire, era una specie di concessione, infatti fluttuò lentamente verso di lui e lo prese in braccio e lo portò con sé sul divano. Il principe tra le braccia del vampiro. Sembrava il titolo di un film.
«Perché mi hai lasciato il maglione?»
La faccia di Gumball era talmente pura e innocente in quel momento che Marshall dovette trattenersi dall’avere un’erezione.
«Perché sei tremendamente sexy, solo con quello addosso.»
Detto questo si avvicinò malizioso al viso del principino che lo accolse mettendogli le mani sul viso e andando incontro alle sue labbra. Ogni volta che si baciavano sentivano come una scossa che partiva dal cervello e arrivava alla punta dei piedi. Continuarono ad esplorarsi la bocca per qualche minuto, fin quando il fiato non li mancò. Quando si staccarono, si sistemarono meglio sul divano. Marshall seduto con i piedi appoggiati sul tavolino dinanzi a loro e Gumball in braccio a lui e con la parte bassa della schiena appoggiata al bracciolo, chiuso a riccio nel maglione con il viso verso il suo amante.
«Cosa ha fatto oggi il mio bel principe?»
Gumball sapeva di essere l’unico che riusciva a vedere il lato dolce e tenero del vampiro, l’unico che riusciva ad estrapolargli i suoi veri sentimenti.
«Roba da principe, passeggiate, eventi.. Robaccia. Tu?»
«Me ne sono rimasto a suonare per tutto il giorno.»
Fece l’imitazione di una chitarra con le dita e con la voce.
«Mi fai impazzire quando suoni.»
Gumball stava cercando di prendere iniziativa ma se ne pentì non appena l’altro ribaltò la sua posizione facendo sdraiare il roseo sul divano e mettendosi a cavalcioni su di lui mordendosi le labbra.
«Tu mi fai impazzire sempre.»
Appena finita la frase si abbassò iniziando a baciargli il collo provocandogli piccoli versi di piacere, ma la moralità prese il sopravvento facendo interrompere a Gumball quella tortura irresistibile.
«No! Marshall! Ci potrebbero sentire.»
L’altro si alzò fino ad incontrare i suoi occhi, lo fisso per qualche secondo e poi sorrise dicendo
«Sarà il nostro piccolo segreto.»
Dopo quella frase tutta la rigidità di Gumball si sciolse. Se l’aveva detto voleva dire che aveva mandato in gita il resto dei servitori del palazzo. Decise così di abbandonarsi al suo istinto lanciandosi in una notte d’amore con quel ragazzo che tanto amava, ma che purtroppo doveva sempre vedere in segreto perché lui era un principe e non poteva stare con un vampiro, figuriamoci con un vampiro maschio poi. Erano obblighi reali e non poteva disobbedire. L’amore non bastava quando di mezzo c’era un intero regno. Ma loro erano felici così, vedendosi di nascosto, ma senza doversi impedire di amarsi. Di amarsi come solo un principe e un vampiro possono fare. Con un piccolo segreto.


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NdA:
E' la mia prima Fan Fiction in questo fandom, spero sia all'altezza delle vostre aspettative e... Enjoy yourself :)
  
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