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Autore: fanniex    22/02/2013    1 recensioni
Sì, questa OS è ambientata a San Valentino! E sì, lo so, che ormai è già alle nostre spalle! Ma mi ci vuole un po' per far defluire i miei pensieri dal cervello alle dita. Perdendone ovviamente almeno la metà, lungo la strada. … Su certe cose, sono più lenta di quanto siano lenti i Mars a pubblicare un album!!! Comunque, eccolo qui! Nuovo episodio della serie “Good things come ...”.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Good Things Come to Those Who Wait'
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CREEPYLOVE

 

Premessa: Sì, questa OS è ambientata a San Valentino! E sì, lo so, che ormai è già alle nostre spalle! Ma mi ci vuole un po' per far defluire i miei pensieri dal cervello alle dita. Perdendone ovviamente almeno la metà, lungo la strada. … Su certe cose, sono più lenta di quanto siano lenti i Mars a pubblicare un album!!! Comunque, eccolo qui! Nuovo episodio della serie “Good things come ...”. Mi sorprende quanto una cinica come me possa diventare quasi romantica. Fra un po' me ne andrò in giro in crinoline. Boh … sarà la senilità che avanza!

Disclaimer: Questa è un'opera di fan fiction. I personaggi descritti sono di pura invenzione e quindi di mia proprietà, ad eccezione di Mr Leto, sulla cui proprietà può vantare diritti unicamente la signora Constance Leto. Per ora! Ogni delirio è stato scritto per puro divertimento personale e senza nessuno scopo di profitto finanziario. E ci mancherebbe pure! Ringrazio il fandom e tutti i lettori, e la succitata Constance per avermi fornito tutto quel Ben di Dio su cui lavorare!

 

♥♥♥

 

14 Febbraio. San Valentino. Santo della Chiesa Cattolica, vescovo e martire, protettore degli innamorati. Tutto il mondo lo onora, da circa 1500 anni, e ne celebra l'immenso potere da almeno più di sei secoli. Perché? Perché l'animo umano è talmente fragile e famelico di sicurezze e attenzioni che non può rinunciare al bisogno di affidarsi alla poetica illusione di un miracoloso santo che tenga in piedi la sua altrimenti effimera esistenza.

 

Grazie Chaucer!” Esclamò Francesca, riponendo via in malo modo la rivista che stava leggendo, tranquillamente adagiata su una poltrona della sala relax, durante la sua pausa caffè.

 

Era una donna votata alla razionalità, il più delle volte, ma leggere insulsi articoli che, con dovizia di particolari storici, testimoniavano allegramente di come fosse stato proprio il padre della letteratura inglese, Geoffrey Chaucer, ad aver dato il via a quella stupida ricorrenza, la faceva imbestialire. Non aveva niente contro il povero Santo in sé per sé, pur non essendo una donna di fede. Ma sentiva totalmente inaccettabile il fatto che osassero mischiare il profano, ossia tutti quei bigliettini zuccherosi, quei regalini inutili, quegli insopportabili cuoricini di cioccolato, con il sacro, e cioè il sommo poeta, la cui magistrale penna, d'oca ovviamente, aveva partorito 'I Racconti di Canterbury' e 'Il Libro della Duchessa'! Credeva molto di più alla pratica teoria secondo la quale il rito sanvalentiniano non era altro che l'ennesima trovata geniale della chiesa medievale per privare di ogni connotazione sessuale la preesistente celebrazione dei lupercali, festa pagana decisamente più carnale che romantica.

 

Ehi! Che ti ha fatto quella rivista? Ti ha per caso appena rivelato che è caduto il muro di Berlino?”

Francesca non aveva mai trovato divertente l'umorismo di Mariah, la collega con cui, volente o nolente, lavorava a più stretto contatto. Era appoggiata allo stipite della porta della saletta e la fissava divertita, con lo sguardo di chi la sapeva troppo lunga per essere ingannata.

Che cosa aspettavi a dirmelo?” Le domandò poi la donna, mangiata viva dalla curiosità.

< Ecco! La vegliarda è scoppiata. Prima o poi doveva succedere. … Troppo botox e troppe tinte! > Pensò Francesca, non capendo il senso della domanda della collega.

Dirle cosa? Che detestava San Valentino o che sarebbe stata follower di Chaucer su Twitter, se lui avesse avuto un account? E poi, a Mariah che diavolo mai poteva fregare?

Che cosa avrei dovuto dirti?” Le chiese, con noncuranza.

Solo due parole: JARED … LETO!”

Francesca cambiò colore in un istante, come se un imbianchino un po' distratto le avesse passato una mano di bianco sulla faccia. E questa strega come cazzarola faceva a sapere di Jared?

Non fare finta di non sapere di che cosa sto parlando, tesoro!” Continuò la carampana. “Il tuo Valentino ti ha mandato un regalo.” Francesca si alzò istintivamente, dirigendosi verso la porta. “Lo hanno appena portato su dalla portineria. È sulla tua scrivania.”

La ragazza si affacciò nel corridoio, allungando il collo verso il suo tavolo. Uno strano ammasso informe, ricoperto con un foglio trasparente e chiuso da un fiocco di raso a mo' di uovo di Pasqua, faceva bella mostra di sé. Si avvicinò con calma, facendo finta di nulla, mentre gli altri colleghi la guardavano con circospezione mista a puro stupore. Fran che riceveva un regalo il giorno di San Valentino! Quella era una cosa alla quale nessuno avrebbe mai pensato di assistere in questa vita.

Francesca sollevò il bizzarro oggetto e, sempre senza profferire parola, tornò nella saletta, dove, suo malgrado, c'era sempre Mariah ad aspettarla. Lo scartò e l'involucro rivelò una specie di voluminoso blob indefinito, di colore rosso vivo, con degli strani segni geometrici sopra.

Carino!” Affermò la collega, piuttosto convinta.

Carino? Sì! Se solo sapessi che cos'è!” Rispose Francesca, rigirandosi quell'affare tra le mani. Non aveva capito nemmeno di che cosa era fatto, ma non era proprio leggero.

Andiamo! Davvero non lo sai?”

La ragazza scosse la testa, incredula. Perché? Lei sapeva cos'era?

Creeps? ...” Ancora buio. “Bartholomew Cubbins?”

Ecco la luce! Ora sì che cominciava a ricordare! Era uno di quei buffi personaggi di Cubbins. Si fece una bella risata. Solo ad uno psicopatico come Jared poteva venire in mente un regalo del genere.

Ah! Vedo che ora ci siamo, bambina!”

Gli occhi di Mariah vagavano soddisfatti tra la giovane collega e il pupazzo che stringeva ancora tra le mani.

Ok! Ci sono arrivata … scusa, ma tu che ne sai di queste cose?”

Forse ti dimentichi che ho una figlia di quattordici anni … anche se lo so che nessuno lo direbbe mai!” Sì, sì certo! Convinta lei! “Non ricordo nemmeno più quanto è che vivo praticamente con le foto di quell'uomo appese un po' dappertutto … e la sua musica … le sue interviste … i suoi film. Non che mi dispiaccia, sia chiaro! È proprio un figo da panico! Complimenti vivissimi, Francesca.”

La ragazza rabbrividì al pensiero dei sogni sconci che Mariah aveva sicuramente fatto su Jared.

Levati dalla testa quello a cui stai pensando. È solo un regalo. Anche piuttosto bizzarro, devo dire. Da parte di un amico.”

Certo! Un amico!” La donna annuiva sarcasticamente, mentre si frugava nelle tasche della giacca del suo completo tailleur pantalone firmato.

Ne tirò fuori un bigliettino, decorato con simboli simili a quelli sul pupazzo rosso.

Uuhgg uuhgg ...” Mariah si schiarì la voce, prima di cominciare a leggere. “EggEye sta cercando la sua Valentina! Non lasciarlo solo! … Con amore, Jay! … Chi mai sarà questo Jay?”

Tornò a fissarla, con un sorriso sardonico sulle labbra. Francesca le strappò il bigliettino di mano, rileggendolo almeno cinquanta volte in meno di dieci secondi.

Ti ringrazio per aver rispettato la mia privacy! Sei una vera amica.” Concluse alla fine, in tono sprezzante.

Era logico che non la considerasse tale, ed era altrettanto logico che, ad ogni modo, Mariah non avrebbe mai sofferto di sensi di colpa.

Invece dovresti davvero essermi grata.” La incalzò la donna. “Avresti preferito che il biglietto finisse nelle mani di qualche indiscreto?”

Sì! Perché invece aveva parlato Mrs Riservatezza!

Il buon senso di Francesca, però, le consigliò opportunamente di non andare oltre.

Ok! Grazie, Mariah! … ” Si arrese, addolcendo la voce il più possibile. Impresa veramente ardua in quella circostanza. “ … Confido, allora, che questa cosa rimarrà tra di noi?”

Ma ovvio, tesoro mio!” La tranquillizzò, mentre probabilmente già il suo cervellino era impegnato a cercare le frasi più d'effetto per diffondere la notizia sul suo blog. “Ora che abbiamo chiarito, mi vuoi dire come è che conosci quella bomba sexy?”

Francesca si sentì alle corde. Di sicuro non le avrebbe raccontato i dettagli della loro ... come definirla in modo appropriato? Conoscenza? Ma pur qualcosa doveva dirle. Per lo meno per placare la sua curiosità.

L'ho incontrato per caso, poco più di un anno fa. Quando sono andata a New York per il documentario di George Rees a cui ho lavorato … ” Mariah seguiva il suo resoconto attentamente, accompagnandolo con ampi cenni del capo. “ … Abbiamo scambiato solo due parole. … Poi è capitato che ci siamo rivisti qui a Londra, sempre per caso e ...”

... E vi siete scambiati qualcos'altro!”

Mariah! Smettila! … Te lo devo dire in swahili che siamo solo amici? Jared Leto è solo una persona un po' eccentrica, che adora attingere dalle persone più disparate … lo fa sentire al centro dell'universo … è una rockstar … per questo fa stronzate come questa.”

Indicò il pupazzo rosso, ancora appollaiato su una poltroncina.

Mariah tornò ad osservare per bene la collega. Sì, era più giovane di lei, anche se di certo non possedeva il suo fascino. Era una ragazza sveglia e qualcuno avrebbe anche potuto trovarla carina. Ma effettivamente, pensandoci bene, uno come Leto non avrebbe potuto trovarla interessante neanche sotto tortura. Era sicuramente abituato a ben altri calibri, lui.

Ok! Solo amici … ti credo.” Ne convenne la donna. “Comunque, tranquilla. Sarà il nostro segreto! Anche se non ci vai a letto!”

Francesca tossì improvvisamente, rischiando di strozzarsi, ma, con i riflessi pronti di un giaguaro, mascherò l'imbarazzo fingendo di aver un capello in bocca.

Tutto bene, tesoro? … Dicevo, credi di avere occasione di vederlo ancora? Sono certa che la mia Danielle farebbe i salti di gioia se potesse avere un suo autografo originale, magari con dedica!”

Ecco! Il prezzo del silenzio! Francesca sorrise a se stessa. Per un attimo aveva temuto il peggio.

 

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Ma sarai pirla all'ennesima potenza!” Gli urlò la ragazza al telefono.

Perfetto! Niente male come accoglienza.

Che cosa ho combinato questa volta?” Domandò Jared un po' scombussolato.

L'aveva già chiamata quella mattina, per accertarsi che Francesca fosse in città questa volta. Memore del casino di incroci mancati quella volta in cui ebbero entrambi, e in contemporanea, la brillante idea di farsi una reciproca sorpresa, lui a Londra e lei a Los Angeles. Da quella occasione, quando aveva voglia di vederla, si preoccupava di studiare minuziosamente i suoi spostamenti. Stupido sì, ma coglione no!

Comunque, gli era sembrata tranquilla al telefono. E allora adesso che cosa era cambiato? Il suo regalo di San Valentino gli tornò alla mente improvvisamente, scatenandogli una risata incontrollabile.

Che cazzo ti ridi? … Come ti è venuto in mente, innanzitutto di farmi un regalo del genere, e poi di farmelo consegnare in ufficio? … Cristo, Jared! Lavoro in una redazione televisiva. L'hai scordato? … Hai idea di quello che ho dovuto sudare per giustificarlo? … E quel bigliettino? È finito dritto dritto nelle mani di Mariah, meglio nota come 'la voce di Londra'! … Hai avuto culo a cavartela solo con un autografo per la figlia per stare zitta … avrebbe potuto anche esigere un pagamento in natura! Da te, ovviamente!”

Jared la lasciò sfogare per cinque minuti buoni. Sembrava davvero imbufalita.

Ne deduco che non hai gradito il mio EggEye di San Valentino?” Le chiese infine, con la sua migliore voce suadente.

Attese qualche secondo la risposta di Francesca. Era troppo emozionata o non sapeva come dirgli che il regalo le faceva schifo senza ferirlo?

Logico che mi piace!” Gli sembrava sincera, anche nella sua esitazione. “Anche se ammetto che ancora non ho ben capito che cosa sia!”

Jared sogghignò ancora. “È uno dei personaggi di Creeps by Cubbins! Ricordi che ti avevo fatto vedere i disegni?”

Sì, sì, mi ricordo … ma con questa forma strana?”

Nella mente malata dell'ideatore avrebbe dovuto essere un cuore … ma a quanto pare non mi è venuto granché bene!”

Francesca era ancora ammutolita. Incespicò in qualche buffo balbettio che Jared non capì, prima di zittirsi completamente.

Francesca! Ci sei?”

Un cuore?” Ridacchiò nervosamente la ragazza. “Io l'avevo scambiato per un poltergeist! … L'avevo detto che hai bisogno di un bravo terapeuta!”

Jared ignorò volutamente il riferimento alle sue capacità artistiche … e mentali. L'aveva sentita imbarazzarsi e la cosa l'aveva colpito piacevolmente. Adorava stupirla e sfortunatamente la cosa non accadeva di frequente.

Allora! Ti piace o no?”

Ora che so cos'è … mi piace da morire!” Lui sentì un fremito fargli vibrare la colonna vertebrale. “Anche se pesa come una lavatrice! Ma di che diavolo è fatto?”

Jared si diede mentalmente dell'idiota. Non aveva pensato al fatto che Francesca avrebbe dovuto trasportarlo a casa da sola!

È creta! Ricoperta da uno strato di carta pesta modellata. … Pesa così tanto?”

Sentì la ragazza battibeccare vivacemente con qualcuno.

Scusa Jay, … sono sull'autobus … e c'è gente poco civile che non apprezza il volume artistico della tua opera! … Dicevi?”

Perdonami Fran! Non volevo crearti tutti questi problemi. … Avrei dovuto fartelo consegnare a casa ma … ho pensato che dato che non hai una portineria, avrebbe fatto una brutta fine. Però ho fatto una cazzata, ora lo capisco.”

Probabilmente Francesca aveva avvertito la delusione nella sua voce. “Jared! È un regalo stupendo e sono felice che tu me l'abbia fatto, davvero. … Non pesa neanche troppo. È che a me piace fare un po' di storie, lo sai. … Piuttosto, la tua ragazza non ci sarà rimasta male?”

Jared quasi si soffocò con la saliva. “La mia ragazza?” Le domandò allibito.

Forse dovrei dire la tua bambina, vista l'età. … Quella delle foto che stai postando dovunque, da qualche giorno a questa parte. Le tue echelon più accanite sono convinte che ti sia deciso a mettere finalmente la testa a posto!”

Francesca parlava con la solita leggerezza, come se la cosa contasse realmente poco per lei. Era vero che Jared aveva pubblicato, proprio nei giorni a ridosso della festa degli innamorati, qualche foto di una giovanissima modella. Era un'amica. Che aveva già fugacemente esplorato tempo prima. Ma in realtà non la vedeva più da un pezzo. Aveva rispolverato quelle immagini solo per caso, gli capitava spesso di farlo, o forse, inconsciamente, per distogliere l'attenzione dal suo vero interesse.

Sono solo un paio di foto! … Non sarai mica gelosa?” Chiese, speranzoso.

Iooo? Gelosa? … Di una modella ventenne, con due gambe lunghe come pale eoliche, che ti sculetta intorno coperta solo da due minuscoli pezzi di nastro isolante? … Perché dovrei?”

Jared scoppiò a ridere, visibilmente compiaciuto.

Aspetta in linea, Jay! Sono arrivata alla mia fermata. Devo scendere.”

Ancora istanti di silenzio. Chiacchiere della gente in lontananza. Rumore di fondo del motore dell'autobus che si fermava e ripartiva.

Eccomi! Sono tornata! … Uuh, mi dispiace, ma ti devo lasciare. Ho appena visto il mio fidanzato che mi aspetta alla fermata. … Conosci Michael Fassbender? Teutonico, statuario, virile e con tre gambe. Te lo presenterò, se mai ci dovessimo incontrare di nuovo.”

Jared rise ancora più forte. Era la donna più ricca di spirito che gli era capitato di conoscere, da troppi anni. Rise finché non la vide girare l'angolo. Allora, chiuse la telefonata. 

Mentre Francesca si fermò di colpo, vedendolo di nuovo lì, seduto sul gradone del marciapiede, di fronte al suo portone, come quella sera di molti mesi addietro. Aveva ancora il telefono all'orecchio e, probabilmente, ci stava parlando ancora. Anche se ovviamente Jared non poteva più sentirla. La vedeva muovere le labbra concitata.

Si alzò per andarle incontro e lei lo raggiunse a metà strada, riponendo finalmente il telefono in tasca.

Ciao Francesca!” La liberò dall'ingombro del pupazzo, che appoggiò subito per terra, e le diede un bacio. Un bel bacio, dolce, trepidante.

Ora ne ho la conferma! Tu sei completamente pazzo!” Gli sussurrò lei, sfiorandogli la guancia con il naso. “Quando sei arrivato?”

Jared la strinse a sé, cingendola in vita. “Questa mattina! … Stavolta è andata liscia. Te l'ho detto che quando mi metto in testa una cosa, devo arrivare fino in fondo.”

Capisco! Quindi il tuo scopo nella vita sarebbe quello di farmi venire un attacco cardiaco? Peccato! Sono ancora così giovane … e poi, proprio ora che cominciavo a divertirmi.”

Lui le diede un altro bacio veloce, prendendola poi sottobraccio. Raccolse l'involucro con l'altra mano e trascinò Francesca verso il portone.

Non voglio ucciderti! … È che mi piace troppo lasciarti senza fiato.” Le disse, lanciandole qualche languida occhiata.

Francesca tirò fuori dalla borsa le chiavi di casa per aprire il portone, ma lo richiuse all'istante.

Jared!” Gli si rivolse, agitata. “Io non ho nessun regalo di San Valentino da darti!”

La fissò imbronciato per qualche secondo, poi il suo viso si distese in un largo sorriso.

Be'! Sono convinto che troverai un modo per farti perdonare della mancanza!” E aprì il portone con una spinta.


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Francesca aprì un occhio, a fatica, per controllare la sveglia sul suo comodino. Sbatté le palpebre solo leggermente, riuscendo a leggere perfettamente l'ora. Le 10:13! Ehi, a quanto pareva la “bacchetta magica” di Jared aveva davvero poteri miracolosi! L'aveva guarita dalla miopia! Probabilmente anche la sua aveva un nucleo in piuma di Fenice. Sorrise solo per una frazione di secondo della sua battuta, prima di darsi dell'idiota. Come una stupida, aveva semplicemente dimenticato di levarsi le lenti a contatto.

Era sdraiata a pancia sotto e un braccio di Jared le bloccava la schiena contro il materasso. Il principino stava dormendo proprio profondamente. Evento più unico che raro. In pratica, succedeva ogni 'dimissione' di papa … aaahh aaahh! Santo Cielo! Era proprio di ottimo umore quella mattina.

Capita a tutti la sensazione di avere l'impellente necessità di muoversi, proprio quando si è impossibilitati a farlo? Francesca era vittima di quella sensazione in quel preciso momento. Le formicolavano le dita dei piedi. Il collo era indolenzito. E quasi non si sentiva più le gambe. E questo non solo per l'intensa sessione di ginnastica con Jared! Doveva alzarsi da quel letto o avrebbe perso per sempre le sue capacità motorie.

Piegò un ginocchio, lentissimamente, e, altrettanto piano, afferrò con una mano il bordo del materasso. Sicura della presa, cominciò a sfilarsi con un movimento impercettibile da sotto il suo braccio, scivolando, in un solo balzo, sul pavimento. Si rialzò immediatamente per controllare la situazione. Il braccio di Jared era tranquillamente adagiato sul materasso e il suo proprietario continuava a dormire placidamente. Missione compiuta!

Quando Francesca tornò dalla doccia, qualche minuto più tardi, lui non si era spostato neanche di un millimetro. Provò l'incontenibile istinto di posizionargli uno specchio sotto le narici per testare se stesse ancora respirando, ma il principino l'anticipò, emettendo un quanto mai aggraziato grugnito, prima di ripiombare nel sonno dei giusti.

Francesca lo fissò ammirata per qualche istante, scuotendo la testa. Bellissimo! Non c'erano parole più adeguate per descriverlo di quel superlativo assoluto. Porca Miseria! Una persona sola non poteva essere tanto devastante! Non era democratico!

Raccolse il suo notebook dal pavimento e, acciambellatasi sulla cassapanca ai piedi del letto, cominciò a spataccare al computer.

Fu probabilmente il picchiettio sulla tastiera o i mugolii di disapprovazione che ogni tanto Francesca emetteva, senza accorgersene, a destare finalmente Jared dal suo sonno ristoratore. Avvertì la mancanza di un corpo sotto il suo braccio, nel punto esatto dove invece ricordava bene ce ne dovesse essere uno. Girò un po' la testa, riabituando gli occhi alla luce, e la vide seduta ai piedi del letto, a gambe incrociate, china sul suo portatile. Indossava solo l'accappatoio e il profumo del suo docciaschiuma alla vaniglia lo ipnotizzò immediatamente, costringendolo a tirarsi su dal letto e a gattonare verso di lei.

Buongiorno!” La salutò, sbaciucchiandole l'incavo tra collo e clavicola, oltre il bordo della spugna.

Un buongiorno così avrebbe anche potuto riportare in vita una delle mummie egizie del British Museum.

Ti ho svegliato?” Gli chiese, socchiudendo gli occhi, per bearsi meglio del suo tocco.

Sssìì!” Rispose l'infame, con voce innocente e il labbruccio corrucciato. “Mi sono sentito abbandonato … sotto le coperte … tutto solo!”

Ooohh! Povero cucciolo!” E si scostò, tornando a battere sui tasti del computer.

Per lo stupore, Jared ricadde con il sedere sul materasso, studiandola attonito per un paio di secondi. E tornò a sorridere, alla sua schiena. Solo da lei una reazione del genere poteva apparire del tutto naturale.

Agguantò i lembi estremi della trapunta e si coprì con quella, posizionandosi proprio dietro Francesca, a mo' di koala, e avvolgendo anche il suo corpo.

Che fai?” Le domandò, riprendendo a baciarla, là dove era stato interrotto.

Niente di ché! … Solo un piccolo Jared's Check.”

Lui spalancò gli occhi, alzando lo sguardo verso il monitor. “Un Jared … che?”

Era su una pagina facebook che portava il suo nome, opera sicuramente di qualche gruppo di echelon. In basso, nella barra applicazioni, notò che erano aperte anche la sua pagina Twitter e blog vari.

Ogni tanto faccio un controllino per vedere che cosa si dice in giro di te. Forse tu non lo sai, ma le tue fans sono davvero delle volpi! Sono in grado di decriptare ogni cazzata che ti esce dalla bocca e trovarci un senso perfettamente logico. … E comunque volevo sincerarmi che quell'arpia di Mariah abbia mantenuto la promessa.”

Ed è stata di parola?” Le strofinava la punta di quel nasino perfetto, lungo tutto il profilo del collo, cosa che avrebbe reso arduo per chiunque anche il semplice compito di respirare.

Per ora sì! …” Francesca si fermò, lasciandosi andare ad un breve ma intenso sospiro. “ … Ma non si è mai al sicuro con quella ...”

Finalmente richiuse il portatile e, voltandosi, si agganciò al corpo di Jared, posizionandosi tra le sue gambe, mentre lui la circondava definitivamente con la trapunta.

Così, mi tieni d'occhio?” Sussurrò lui, saziandosi del profumo vanigliato della sua pelle. “Hai paura che ti racconti delle palle, quando siamo al telefono?”

Le punte delle dita di Francesca avevano cominciato a correre velocemente lungo la schiena di Jared, cosa che aveva risvegliato i suoi sensi in un baleno.

Più che altro ho paura di ritrovarmi qualche paparazzo sotto casa, un giorno o l'altro … o qualche ragazza innamorata e terribilmente gelosa!”

Siamo stati attenti! Finora è andato tutto bene … molto più che bene!” La spinse ancora più vicina a sé, facendole intrecciare le gambe intorno a lui. “Per quanto siano furbe … tu per loro non esisti.”

Non mi piaci quando fai così!” Gli disse ad un tratto, in tono serio, fermando il gioco delle dita sulla sua schiena.

Quella donna era decisamente troppo volubile alle volte! Proprio ora che la cosa si stava evolvendo in un modo decisamente … interessante. “Che ho fatto, adesso?”

Vedi come sei? Le tratti come delle stupide. È più che logico che finiranno per stancarsi di te!”

Ora Jared era veramente scioccato. Questa poi era proprio nuova! Stanche di lui. E, forse per la rivelazione sorprendente, forse perché le mani di Francesca avevano smesso di stuzzicarlo, l'eccitazione crescente che stava per impadronirsi di lui, si smorzò completamente.

Che significa che si stancheranno di me?”

Lei lo guardò, con compassione mista a tenerezza. Quasi come una mamma che deve rivelare al suo bambino che Babbo Natale non esiste.

Tante di loro si sentono prese in giro ...”

Da me?” Jared era sempre più confuso, ma Francesca sembrava sapere veramente quello che diceva.

Dal tuo atteggiamento! Io non sono una echelon, questo è vero, ma è così evidente l'importanza che ha per loro quello che tu e Shannon avete creato. Vi credono davvero parte della loro famiglia. … Personalmente trovo che sia una cosa straordinaria … ma anche pericolosa. Per te. Hai delle responsabilità nei loro confronti. Invece … ultimamente … credo che si sentano solo usate.”

Usate? … Ma … ma io … noi cerchiamo di coinvolgere gli echelon il più possibile, di stargli vicini … noi siamo una famiglia!”

Francesca gli appoggiò una mano sulla guancia, accarezzandolo piano per calmarlo. 

Ti è mai capitato di leggere quello che scrivono di te?”

Jared fece segno di no con la testa. Se avesse cominciato a stare dietro a tutto ciò che circolava con il suo nome sopra, l'avrebbero ricoverato in una clinica psichiatrica in meno di un mese.

Non sto parlando di gossip! … Ma delle storie che i vostri fans scrivono su di voi.”

Scrivono storie su di noi?”

Cazzo Jared, ma dove vivi? Su internet scrivono storie su chiunque, persino sulla Regina Betty! … Comunque dovresti leggerne qualcuna. A parte il gusto letterario, sono molto indicative sul tuo livello gradimento. … Ultimamente viaggi un po' in ribasso, tesoro mio!”

Lui. Jared Leto. Il Divino. O meglio, la DivaH. In ribasso?

Sei passato da eroe romantico e principe azzurro delle fiabe a serial killer, stupratore, pedofilo o semplicemente grandissimo bastardo, in un nanosecondo. Le loro fantasie stanno vertendo molto rapidamente su tuo fratello. Forse a loro sembra più affidabile!”

Affidabile? Shannon Leto? Ma il mondo stava davvero girando alla rovescia!

Tu hai paura di loro?” Gli chiese a bruciapelo. Jared non rispose. Il no che avrebbe voluto pronunciare gli si strozzò in gola.

Non dovresti! … Sì, forse qualche ragazza è un pochino più sfrontata del normale. Ma quando hai quindici anni si fanno un sacco di stronzate. Soprattutto per i propri idoli. È il bello dell'adolescenza, non ricordi? Ci sarà sempre un modo per proteggere la tua privacy senza per questo escluderle dalla tua vita. Credo che loro abbiano il bisogno di sentirti vicino.”

Era un discorso strano da affrontare, in quel momento, in quella posizione che invogliava a fare tutto fuorché filosofeggiare sulle questioni della vita.

E che stronzate avresti fatto tu a quindici anni? Sono curioso.”

Francesca gli sorrise, un po' imbarazzata. “Una volta, io e la mia amica Babs, ci siamo piazzate per un giorno intero davanti alla casa di Slash qui a Londra. E quando finalmente è uscito … oddio, ma te lo devo proprio dire … mi vergogno da morire … ” Jared la implorò con lo sguardo di proseguire “ … ci siamo fatte autografare una natica … a testa!”

Scoppiarono entrambi a ridere come due bambini. E Jared, istintivamente, portò le mani sul fondoschiena di Francesca. Come a ribadirne la proprietà.

Non pensavo che uno come Slash fosse il tuo tipo.”

In realtà mi sono sempre piaciuti gli uomini così. Scuri, selvaggi, riccioloni e con l'aspetto da marci dentro.”

Lui spalancò gli occhi, sorpreso dalla sua affermazione. E lui, allora?

Be', tu … sei … la sola … eccezione!”

Gli prese il mento con una mano, strizzandoglielo energicamente, come si fa con le guanciotte di un bimbo paffutello. “Con questo visetto d'angelo che hai … e qualcos'altro di satanico!”

Jared si liberò della sua presa e la baciò, stringendola a sé con decisione. Sentiva l'eccitazione tornare prepotente ed era certo di non poter resistere ancora a lungo.

Che hai intenzione di fare … intendo dire con le tue echelon?” Gli domandò, prendendo un attimo di respiro, appoggiata alla sua spalla.

Scommetto che hai qualche consiglio da darmi!”

Non ci pensare nemmeno! Questa è una cosa tra te e loro … ecco, lo sapevo che mi sarei fregata con le mie stesse mani a dirti quelle cose.”

Ma Jared la mise al tappeto, con i suoi occhioni da cucciolo e il suo adorabile broncio.

Ok! Ma solo un paio di suggerimenti.”

Colpisci!”

Primo: se decidi di twittare con loro, evita di rispondere male alle domande che ti indispettiscono. Non è carino!”

Capito, mammina.” Piccolo bacio sulle labbra. “Continua!”

Evita anche tutti quei 'I love you too', stile Michael Jackson. Credo che abbiano fatto il loro tempo. Lo sanno che li ami, ma se lo dici così, potrebbero sentirsi presi un po' per il culo.”

Eliminati!” Altro bacetto.

Secondo: le foto. Sei obbligato a postare in continuazione immagini di rifiuti o tombini o altre schifezze, o lo fai perché ti diverte?”

Ma le mie foto sono uno spasso!” Ribatté Jared, indispettito, ma fu bloccato subito dallo sguardo accigliato di Francesca. “Va bene! Mi limiterò con le foto dei tombini.” Il bacio successivo fu un tantino più prolungato e le succhiò leggermente il labbro inferiore.

E ultimo, ma probabilmente il più importante di tutti: piantala una buona volta con i tuoi SOON! Ho letto di ragazze diventare decrepite nell'attesa che un soon di Jared Leto si realizzasse. Sei diabolico quando fai così!”

Un sorrisetto malefico si affacciò sulle labbra di Jared. “È tutto?”

È tutto! Trattale bene. Sii sincero il più possibile. E non deluderle. … Sono convinta che non te ne pentirai. Avete davvero una grande e bellissima famiglia!”

Come poteva Francesca aver capito tutte quelle cose di lui, e di loro, in pochi attimi, lo lasciò totalmente disarmato. La baciò ancora una volta. Più in profondità. Diventando un tutt'uno con la sua pelle, con la sua lingua. Poi si staccò, per guardarla negli occhi.

Credo che tu abbia ragione. … Forse dovrei essere più sincero con loro!”

Bravo!” Sussurrò Francesca, ancora frastornata da quel bacio. “Ottima idea.”

D'improvvisò, però, la vide paralizzarsi e fissarlo negli occhi atterrita.

Che vuoi dire?”

Che penso saranno contenti di sapere che io sto bene adesso … e che sono felice!”

Il panico andò a far compagnia al terrore negli occhi di Francesca.

Hai detto tu che desiderano che io metta finalmente la testa a posto! Che male c'è se li accontento?”

Ok! Allora fatti fotografare insieme a quella bambola mentre andate a fare la spesa al supermercato!”

Jared le sorrise. Sembrava proprio una bambina, quando si comportava così. Non ne voleva sapere di uscire dalla loro magica bolla.

Non voglio una bambola! Voglio una donna vera. Che mi sappia ascoltare. E che io adori ascoltare. Che mi sbatta in faccia i miei difetti, senza paura, e che non tema che sia io a criticarla. Che mi faccia ridere e stare bene … come nessun altro. E sono davvero fortunato. Perché la sto stringendo tra le mie braccia proprio in questo momento. ”

Notò gli occhi di lei addolcirsi a quelle parole, anche se la stizza non era del tutto scemata. E lo sguardo andò a posarsi sull'EggEye a forma di cuore, che troneggiava sulla consolle. La baciò un'altra volta, assaporandola dolcemente.

Buon San Valentino, Francesca!” Le sussurrò all'orecchio.

Jared! … Fammi un favore! … Impiccati!”

 

♥♥♥

 

Postilla: Ecco! Questo è il massimo che posso concepire come smanceria San Valentiniana!

Sicuramente nella storia ci saranno parecchie imprecisioni, sui riferimenti ai tweet, ai Creeps e quant'altro. Fatemele pure notare, se vi va. Sono piuttosto pignola su queste cose. Avrei voluto che Francesca gli rinfacciasse molti altri tweet esasperanti, ma, come ho già detto, metà me li sono persi per strada!

 

Kisses

Fannie

   
 
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