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Autore: Louissbottom    22/02/2013    4 recensioni
Otto ragazzi, di cui due ragazze. Tutti amici dall’infanzia, vicini di casa. Inglesi, londinesi, più precisamente. Le loro età vanno dai diciotto ai ventun anni. Per aver disobbedito ai loro genitori si ritrovano ad affrontare i cinque anni del liceo in Italia come punizione. I loro genitori sapevano che non si sarebbero voluti distaccare dalla loro amata Londra per nessun motivo, così i genitori delle due ragazze decisero di mandarle a studiare in un liceo di Milano. I genitori dei ragazzi ebbero la stessa idea, cosa che nessuno sapeva. Così gli otto amici si ritrovano di nuovo insieme, per la loro felicità. I loro nomi sono Josh, Niall, Zayn, Christine, Liam, Harry, Cher e Louis.
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Capitolo 2.
Gli presi la mano e cominciai a massaggiarla. Sentii l’altra mano di Zayn che s’infilava tra i miei capelli, dietro la nuca, e la sua bocca che si avvicinò al mio collo, dandomi un bacio.
Zayn: Fai un buonissimo odore. Mmh. –
Commentò. Mi allontanai respingendolo.
Io: Ma sei cretino? Mi hai fatto prendere un infarto con la tua mano del cazzo. Cazzo, lo sapevo che te l’eri inventato, cazzo. –
Zayn: Hai finito di dire cazzo? Se vuoi… -
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Buona lettura!♥ :)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trailer Fanfiction: All I Ever Wanted 




Prologo.




Otto ragazzi, di cui due ragazze. Tutti amici dall’infanzia, vicini di casa. Inglesi, londinesi, più precisamente. Le loro età vanno dai diciotto ai ventun anni. Per aver disobbedito ai loro genitori si ritrovano ad affrontare i cinque anni del liceo in Italia come punizione. I loro genitori sapevano che non si sarebbero voluti distaccare dalla loro amata Londra per nessun motivo, così i genitori delle due ragazze decisero di mandarle a studiare in un liceo di Milano. I genitori dei ragazzi ebbero la stessa idea, cosa che nessuno sapeva. Così gli otto amici si ritrovano di nuovo insieme, per la loro felicità. I loro nomi sono Josh, Niall, Zayn, Christine, Liam, Harry, Cher e Louis.
 
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Capitolo 1.




5 Dicembre, venerdì. Ore 07:30, Milano.
 
Io: Cher, dai. Alzati. Dobbiamo andare a scuola. –
 
Cher: Chris, non ho voglia. Ho mal di testa. E poi fa freddo. –
 
Io: Dai, è il nostro ultimo anno, così poi finalmente torniamo in Inghilterra. –
 
Cher: Cavolo, non è giusto. I nostri genitori hanno esagerato a darci questa punizione. Io non volevo studiare in Italia, avrei preferito la mia amata Oxford. –
 
Disse alzandosi.
 
Io: A parte che costa un casino, e poi dai, abbiamo esagerato anche noi quando per l’ultimo giorno di scuola di terza media siamo tornate così tardi. Abbiamo fatto un lavoro di squadra e abbiamo ricevuto tutti la stessa punizione, cosa vuoi di più dalla vita di ricevere la stessa punizione con i tuoi migliori amici? –
 
Cher: Un lucano. Intanto è colpa loro se adesso siamo qui. –
 
Io: Dai, smettila. Quattro anni li abbiamo già passati. Ci manca l’ultimo! –
 
Cher: Finalmente. –
 
Disse sospirando. Non so perché ma quella mattina avevo una strana voglia di andare a scuola, forse perché si stava avvicinando il periodo natalizio, boh. Ci preparammo e dopo essere salite sulla mia auto, andammo a scuola.
 
Io: Tomlinson, Horan, dove sono gli altri? –
 
Gli dissi salutandoli. Cher fece lo stesso.
 
Louis: Stanno venendo con Harry. –
 
Io: Oddio, poveri loro. –
 
Dissi battendo una mano sulla mia fronte.
 
Cher: Mi secca aspettarli, entriamo? –
 
Niall: Sì, infatti. Fa freddo. –
 
Entrammo e ci andammo a sedere ai nostri posti. Dopo qualche minuto arrivarono gli altri.
 
Io: Josh, la prossima volta avresti potuto rispondere ai miei messaggi. –
 
Josh: No, perché è una cosa normale mandare messaggi alle tre di notte. –
 
Io: Signorino, io sono più importante del tuo sonno, capito? –
 
Dissi seria.
 
Josh: Oh sì, certo. –
 
Disse abbracciandomi. Era un angelo quel ragazzo! Fummo interrotti dalla prof di francese. Era la mia materia preferita.
 
Prof: Basta con queste smancerie. Andatevi a sedere. – disse avvicinandosi alla sua sedia – come devo fare, tutti a me capitano. – disse sottovoce.
 
Io: Come, scusi? –
 
Ho detto che era la mia materia preferita, non che lo fosse anche la prof! Certi dettagli sono indispensabili. Potevo permettermi di risponderle perché ormai la conoscevo bene: quando qualcuno s’incazzava con lei, o le rispondeva male, lei si ‘vendicava’ facendo un’interrogazione (che cogliona), e io potevo benissimo risponderle, perché essendo la più brava della classe, la sorprendevo sempre. Dall’inizio della scuola fino a quel giorno avevo già avuto tre interrogazioni valutate tutte con otto. La media delle mie interrogazioni in francese era sempre la più alta della classe perché litigavamo sempre. Ho raggiunto le venti interrogazioni al terzo superiore. Era stato l’anno più bello, solo a pensarci mi vien da ridere.
 
Prof: Morrison, ti ho interrogata due giorni fa, mi scoccia interrogarti di nuovo. Quindi basta. –
 
Io: Prof, ma io non sto litigando! –
 
Dissi con un sorrisetto. Non mi avrebbe mandata dal preside perché lei con lui non aveva niente a che fare, credo si sia presa una bella cotta, oddio. Che schifo.
 
Prof: Dai, vieni alla lavagna. Ti faccio fare una frase da tradurre. –
 
Io: Certo! –
 
Mi alzai ed andai alla lavagna. Si sentì una risata dal fondo della classe, dove erano seduti quei coglioni dei miei amici. Li seguii. Dentro stavo morendo dal ridere. Finito di farle quella traduzione (Finito di farla contenta), andai a sedermi.
 
Harry: Siamo alla quarta vero? –
 
Disse colui che si trovava dietro me.
 
Io: Sì, AHAHAHHA oh mio Dio. –
 
Le mie risate furono interrotte dal signor Mario. Portò una circolare dove c’era scritto che ci saremmo dovuti organizzare per la festa di Natale. L’ora dopo saremmo dovuti scendere in palestra per un’assemblea d’istituto. La prof firmò la circolare e poi fece l’appello.
 
Prof: Devine Josh. –
 
Josh: Qui. –
 
Prof: Horan Niall. –
 
Niall: Qui. –
 
Prof: Malik Zayn. –
 
Zayn: Non mi vede? –
 
È cretino quel ragazzo. Troppo montato. Solo che lo monterei io. È un figo della madonna.
 
Prof: Malik, smettila. Continuiamo. Morrison Christine, e lo so che c’è. –
 
Io: Quello perché prima di fare l’appello mi interroga. –
 
Non mi considerò quella stronza. I miei amici cominciarono a ridere, OVVIO! Cazzo, anche Cher si ci mise di mezzo. Ormai l’avevo persa.
 
Prof: Payne Liam. –
 
Liam: Qua’ prof. –
 
Leccaculo.
 
Prof: Styles Harry. –
 
Harry: Presente, prof! –
 
Leccaculo numero due.
 
Prof: Smith Cher. –
 
Cher: Qui. –
 
Prof: Tomlinson Louis. –
 
Louis: Anche io sono qui. Bella la gonna, prof. –
 
Scoppiammo a ridere. Non gli diede conto e continuò l’appello dicendo i nomi di coloro che non consideravo nemmeno nella mia classe. Quando finì, si rivolse a me.
 
Prof: Mi spiegate come mai siete finiti tutti insieme? –
 
Io: E che ne so io? Cher, Harry ed io siamo regolari, sono gli altri che sono ritardati. –
 
Zayn: Appena mi chiedi lo specchietto, stronza. –
 
Disse serio.
 
Io: Ah, ecco che dovevo fare. Dammelo. –
 
Zayn: Okay, tesoro. Tieni. –
 
Ho già detto che è cretino, vero?
 
Louis: Prof, è stato il destino. Io e Devine siamo stati bocciati 3 volte, Horan, Malik e Payne, invece, solo un anno. E grazie al destino ci siamo ritrovati tutti insieme. Non è una cosa stupenda ritrovarsi con i propri migliori amici? –
 
Prof: Sì, okay. Ho capito. Non m’interessa più. Abbiamo un progetto da fare per la settimana prossima, per mercoledì. Adesso faccio i gruppi. Devine e Horan vi metto insieme da soli perché credo che siate i più ‘normali’. –
 
Cher: Sì, certo. –
 
Prof: Ah! – disse sospirando. Povera. – poi, Malik, Morrison e Payne fanno il secondo gruppo. Styles, Smith e Tomlinson fanno il terzo. –
 
Harry: No, prof. Io con Tomlinson non ci sto. Mi sta antipatico. –
 
Io: Ma se abitate insieme! –
 
Harry: Shh! –
 
Che coglione.
 
Prof: Styles, sto seguendo l’appello. –
 
Harry: Un’eccezione la può fare! –
 
Liam: Vuoi cambiare con me, Harry? –
 
Prof: Se ti va bene, per me passa. –
 
Harry: Sì, perfetto! –
 
Disse guardando Malik. Subito dopo mi guardarono entrambi. Oh, cazzo. La mia tortura stava per iniziare. La vedo dura portare il progetto a termine. Guardai Cher in cerca di aiuto, ma credo che la mia faccia sia stata un po’ buffa perché Cher mi guardò sorridendo e poi scrollò le spalle. Mi sbattei una mano sulla fronte e vidi Styles e Malik che ridevano come dei rincoglioniti.










Hi, it's me!

Buona sera carissimi lettori.
(Buona sera perché sto pubblicando di sera.)
Eccomi qui con la mia seconda FF.
(La prima era: Hands are silent, voice is numb)
Ho voluto scrivere questa nuova FF perché
non riesco proprio a stare con le mani in mano
ed eccomi qui, quindi. :)
Beh, che dire?
Non aspetto altro che una vostra recensione.
Un piccolo parere di almeno dieci parole.
Siate sinceri, e buona permanenza.

Non vi deluderò, I promise. ;)

Se non avete EFP e volete comunque contattarmi,
vi lascio il mio twitter:
Louissbottom

 

   
 
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