-Cosa pensi di fare con quell’insulso ferro vecchio?-
-penso di ucciderti, ansi, di farti scomparire dalla faccia della terra! per sempre! Un essere come te non merita di vivere!-
-ah ah ah, ragazzo, ti ha dato di volta il cervello?!-
-hai abbastanza coraggio per scoprirlo?-
-sono tuo padre! Non dimenticarlo! Devi portarmi rispetto!-
-non credi di pretendere troppo eh? hai usato mio fratello e me per i tuoi sporchi scopi, ci hai mandati davanti alla morte senza farti nessuno scrupolo. Io… io non ti devo proprio niente…  a parte, naturalmente, la tua morte!-
-stupido! Credi davvero di riuscire ad uccidermi?! Morirai come la tua stupida madre e quello sciocco di tuo fratello!-
-NON PERMETTERTI DI INSULTARLI! BASTARDO!-
-altrimenti?-
-lei si fidava di te! E tu l’hai tradita! MERITI LA MORTE!-
-AH… sai ragazzo?... con quel coltello io con queste mani li ho uccisi… e tu hai ucciso me… sei proprio mio figlio……- caddi a terra insieme all’uomo piangendo e disperandomi,
-NOOOOOOO!- gridai.


Nella sala il silenzio regnava, poi un applauso. Lo spettacolo era andato bene, eravamo piaciuti.