Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: whenilookjustin    23/02/2013    0 recensioni
Victoria, figlia di un famoso attore, fa ritorno nella sua città natale, dove incontrerà i suoi vecchi amici, ma non tutti saranno felici di rivederla. Lei cercherà di recuperare il suo vecchio rapporto di amicizia, ci riuscirà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dovevo uscire da questa benedetta macchina ed affrontare il do reale, insomma, non poteva essere così terribile. Primo giorno di scuola in un posto che odio, con gente che forse non conosco, su non è così terribile. Solo dopo ore ad ordinarmi di uscire, ce l'avevo fatta! Avevo aperto quella porta e... davanti a me c'erano più di cento sconosciuti. Sentivo il mio cuore battere a mille, cominciai a sudare.
" su vic, non fare così! C'è gente che sta peggio di te." pensai.
Sentivo correre qualcuno verso la mia direzione, ero spaventata. Continuavo a ripetere che nessuno mi avrebbe uccisa.
"Oh mio dio viiiiiiic!" urlò una voce troppo familiare
"Elleeeeeeen! Oh mio dio, mi ei mancata tantissimo!" mi abbracciò, ricambiai l'abbraccio. Ero felice e commossa allo stesso tempo, felice perché nessuno mi ha uccisa, commossa perché finalmente avevo rivisto mia cugina.
" Vieni vic, ti porto a vedere gli altri. Saranno felici di rivederti." Non apevo di chi stesse parlando, ma di sicuro di qualcuno che conoscevo.
 
"Ma guardati un po', sei uno schianto!" Disse Ashley, felice di rivedermi.
"Sei...cresciuta." commentai non sapendo che dire.
"Ti ricordi dello zio JJ?" chiese una voce maschile che conoscevo molto bene.
"Come potrei mai scordarmi dello zio JJ?" chiesi ridendo.
"Ehi Justin, non saluti la tua amica?" chiese Ellen trattenendo una risata.
Jutin non pareva interessarsi, continuava a messaggiare senza mai distogliere gli occhi dal suo cellulare.
"Ciao." mi salutò, ma senza smettere di scrivere.
Io lo salutai con un  cenno della mano, sapendo che non mi aveva notata.
Ci fu un grandissimo silenzio, eravamo tutti in piedi a fissarci le mani. Decisi di rompere quel silenzio
"Io devo andare in segreteria." i ragazzi mi salutarono ed io me ne andai.
 
Arrivata davanti alla porta della segreteria bussai alla porta, nessuno rispose, così decisi di entrare.
"Quella è la figlia di Hugh Jackman." sentii sussurrare.
"Chissà se è single?" Chiese una donna, sussurrando.
"Non è single, è sposato." risposi irritata. Beh, è davvero strano sapere che nel mondo ci sia gente "innamorata" di qualcuno che nemmeno lo conosce.
Mi avvicinai a quella che dovrebbe essere la preside.
"Sono nuova e vorrei il piano delle lezioni." dissi timidamente. La donna annuì e mi consegnò il piano delle lezioni, dandomi anche il numero ed il codice di quello che sarebbe stato il mio armadietto. 
Ringraziai la preside e me ne andai, sentendo le donne sussurrare qualcosa a proposito di mio padre.
 
Guardai il piano delle lezioni, bene adesso è l'ora di matematica, fantastico. Io e la matematica non andiamo esattamente d'accordo, la odio.
Entrai nell'aula 101, notando che l'aula era vuota. "Ma che stupida!" pensai. Non c'era nessuno perché la campanella non era ancora suonata.
"Tu devi essere nuova." disse il professore. Annuii con un cenno.
"La campanella non è ancora suonata." osservò.
"Me ne sono dimenticata." dissi.
"Siediti dove vuoi." disse il professore. Io feci come mi aveva detto il professre e mi sedetti davanti.
La campanella suonò ed i studenti entrarono in class. Il professore cominciò la lezione spiegando.
 
Le ore passarono, finalmente arrivò la fine delle lezioni. Bene, era andata. Adesso sarei tornata finalmente tornata a casa.
"Tutto bene?" chiese Ellen.
"Sì, è stato noioso." risposi.
"Odio la scuola." disse Ellen, guardando Justin che si trovava davanti al cancello.
"Ti piace?" domandai.
"Chi?" chieses Ellen disorientata.
"Justin." dissi sottovoce così che nessuno potesse sentirci.
Lei sbuffò "Non è il mio tipo." disse.
"Guarda che lo so. Si vede dal modo in cui lo guardi." Ellen pareva arrabbiata dall'affermazione che avevo fatto.
"Okey, sì, hai ragione!" urlò scocciata.
Ci fu silenzio, solo quando fui arrivata a casa Ellen mi rivolse la parola.
"Ciao." disse, dopodichè se ne andò
 
Ormai era sera, avevo passato la giornata a leggere, senza fare nulla di interessante.
Mi distesi sul letto, pensando alla scuola, poi pensai ad una persona che non dovevo pensare: Justin. Non sapevo il perché del suo comportamento, una volta non era così. Poi mi ricordai di una cosa che era successa prima di trasferirmi.
Quel giorno io e Justin non parlammo molto, lui mi aveva invitata a fare una passeggiata prima di andare via, ci fermammo vicino ad un albero e lui mi baciò. 
 
 
Questa è una delle mie prime fan fiction, spero vi piaccia.
Questo è un capitolo un po' noioso, lo so, ma tranquilli gli altri capitoli saranno più interessanti.
  
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