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Autore: KeyLimner    24/02/2013    0 recensioni
"Sole,
mi hai tradita anche tu.
Mi hai cercata per la compagnia di un istante,
ma poi non mi hai voluta nella tua casa..."
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Danzo.
 
Sono sola.
Il sole morente mi guarda.
I miei movimenti muoiono
in quella solitudine
e in quel silenzio.

Ma non sono sola,
e non c’è silenzio.

 
Il sole morente mi guarda.
Non c’è più, sopra di me,
ma ha lasciato nel cielo le sue ultime luci,
quelle più belle,
quelle del colore delle orchidee.
Sento che mi fa l’occhiolino dietro l’orizzonte.
Passerà ancora un po’ di tempo a salutarmi,
e sarà un arrivederci.
 
Ciao Sole.
Arrivederci.
A domani.

 
I miei piedi sono irrefrenabili.
Si muovono a tempo con la musica.
 
Che misica meravigliosa...
 
È il mare, il mare che canta,
sulla base creata dal vento,
dalla sabbia che scricchiola sotto i miei passi silenti.
Il suo cuore è un tamburo.
Palpita a ritmo...
a ritmo con il mio.
 
Danzo.
 
La natura
mi è spettatrice.
Non mi vergogno, davanti a lei.
 
Danzo.
 
Più veloce!
Il sole se ne va,
la sua mano che mi saluta
si abbassa lentamente.
È stanco.
È stata una giornata faticosa.
 
Mi siedo.
Ora sono stanca anch’io.

 
Ho le conchiglie fra i piedi nudi.
Rido. Mi fanno il solletico.
Tutti mi hanno lasciata sola,
ma io sono qui con le conchiglie.
Non sono sola,
il sole mi saluta, il mare canta.
Il sole se ne va, il mare a poco a poco tace,
e io sono qui con le conchiglie, ad aspettarli.
Ma torneranno domani.
 
Non ci sarà un domani.

La vita è quest’istante.
Quello che sto vivendo...
quello che pian piano si spegne.
 
Non andartene, Sole!
 
Aspettami, ti raggiungo.
Raccolgo le forze,
corro verso l’orizzonte.
Perché l’orizzonte è sempre più lontano?
Fugge da me.
Non mi vuole nella sua casa.
 
Sole,
mi hai tradita anche tu.
Mi hai cercata per la compagnia di un istante,
ma poi non mi hai voluta nella tua casa.

E sono di nuovo sola.
I piedi nell’acqua 
che inizia a farsi fredda.

 
Ora il mare è muto.
Non canta più.
Il vento non gli fa eco.
C’è silenzio.
Un silenzio ostile.
Un silenzio che mi respinge.
 
Non mandatemi via…
 
Le mie lacrime sono calde.
L’acqua è fredda, ma le mie lacrime sono calde.
 
E se restassi qui?
Come posso restare qui
per sempre?

 
Suona bene:
"per sempre".
L’eternità appare una culla rassicurante.
Forse lei non mi caccerà.
 
Vado avanti.
So che non raggiungerò l’orizzonte.
Ora lo so.
Il sole è lontano.
Non mi vuole,
ma dovrà volermi.
Lo costringerò a volermi.
 
Fa freddo.
Ho il freddo nelle ossa.

 
Vado avanti.
Il mare non mi vuole.
S’alza sempre più.
Non m’accoglie.
È freddo. Ostile.
Ma dovrà volermi.
Lo costringerò a volermi.
 
Freddo.
Troppo freddo.

 
Non ce la faccio. Non posso più andare avanti.
Sono ferma a metà strada.
Ma anche qui va bene.
Sento le forze abbandonarmi...

Apro gli occhi sul cielo:
ora è di un blu minaccioso.
Il sole si trascina dietro
gli ultimi lembi
della sua pallida scia.
 
Lasciamene un po’, Sole.
Solo un tenue raggio,
a illuminare la mia eternità.

 
La mia eternità è solo un attimo...
quest’attimo che pian piano fugge.

 
Lasciami quest’attimo, Eternità.
Lasciamelo
ed io resterò sempre con te.
Per sempre.
 

È una promessa.
La mia promessa.
La sua promessa.


Il freddo suggella il nostro patto.
Il mare mi avvolge, mi entra dentro.
Lui non m’ha accolta,
ma io lo accolgo dentro di me.

I polmoni bruciano...
tutto brucia.
Ma non importa.
Ora non sono sola.

 
Vieni Mare. Vieni Sole.
Vieni, Eternità.

  
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