Always the same.







Odore di mandarini.
Fu proprio quella dolce fragranza a svegliarmi e riportarmi nel mondo reale, facendomi cosi abbandonare il sogno che stavo facendo.
Sogno che tra l’altro riguardava proprio la persona che mi aveva appena svegliato.
Aprì l’unico occhio ormai rimasto a mia disposizione e non appena vidi ciò che avevo davanti, non potei fare a meno di sorridere.
Capelli rossi, come il frutto che tanto amava, forme sinuose, occhi color nocciola e abbigliamento non poco succinto.
“Cosa vuoi mocciosa?” Dissi squadrando la sua figura, dolce e terribile allo stesso tempo.
La donna davanti a me sbuffò infastidita e portò le mani ai fianchi con fare prepotente.
“Stupido spadaccino squattrinato, è da due ore che ti cerco!”
Ghignai leggermente ascoltando quell’esclamazione, tanto che la rossa notò subito la mia espressione divertita.
“Cosa hai da ridere?”
Chiusi gli occhi e portai le braccia dietro la mia testa, tornando alla mia posizione iniziale.
“Da quando in qua ti serve il mio aiuto?”
“Chi ha detto che ho bisogno del tuo aiuto?” Ringhiò Nami infastidita.
“E allora per quale motivo mi stavi cercando ragazzina?”
Adoravo chiamarla in quel modo, perché ogni volta che lo facevo lei si inviperiva ancora di più di quanto non fosse già.
La sentì ringhiare di nuovo e stringere i pugni in modo compulsivo.
“Senti buzzurro, ero venuta per chiederti se ti andava di accompagnarmi al villaggio, siccome qui hanno tutti da fare, ma dato il tuo comportamento cafone e irritante puoi pure tornare a dormire!”
Ascoltai il suo discorso senza guardarla, poi non appena ebbe finito di starnazzare risposi usando un tono più che indifferente.
“Va bene, come vuoi, tanto scommetto che il cuoco sarà disposto ad abbandonare qualsiasi cosa stia facendo per portare in giro la sua dolce” Presi fiato e provai ad imitare il tono irritante di Sanji. “ Nami-Swaaannn. ” Sorrisi in modo strafottente e feci finta di dormire nuovamente. “Quindi lasciami dormire.” Esclamai infine con un filo di voce.
Nami sbatté subito il piede a terra, sicuramente irritata dalle mie parole e mi diede un forte pugno in testa, facendomi sbattere la fronte sul duro legno della Sunny.
“Ma sei impazzita?” Posai lo sguardo su di lei mentre ero preso a massaggiare il bernoccolo che era comparso sopra la mia zazzera verde.
Mi guardò rabbiosa e senza aggiungere parola portò la mano ai miei orecchini e mi fece alzare, iniziando cosi a trascinarmi per tutta la nave.
“Quando ti dico di fare una cosa tu devi farla, stupida testa d’alga.”
Disse mentre non accennava a lasciare la presa sul mio orecchio, che ormai era praticamente diventato dello stesso colore del suoi capelli.
“LASCIAMI STUPIDA STREGA!” Imprecai senza però ribellarmi. “NON HO INTENZIONE DI FARTI DA BABYSITTER!”
Lei rise ed ignorò le mie parole.
Si avvicinò ad Usop e Franky, che stavano lavorando a non so quale marchingegno, richiamando subito la loro attenzione.
“Noi andiamo a fare compere, voi avvertite gli altri che siamo scesi.”
Li guardai in modo dolorante e provai a chiedere aiuto prima ad uno poi all’altro, ma entrambi evitarono il mio sguardo e risero leggermente sotto i baffi.
“Va bene sorella.” Rispose poi Franky tornando a controllare il piccolo libro che aveva fra le mani.
“Sta tranquilla” Continuò Usop “ Ci pensiamo noi!”
La rossa sorrise e continuò a trascinarmi fin quando non arrivammo ormai alla terra ferma.
“PUOI LASCIARMI ADESSO?!” Ringhiai continuando a camminarle dietro.
Lei posò uno sguardo neutrale su di me per poi allentare la presa sui miei orecchini.
Sospirai contento e mi portai subito la mano sull’orecchio che ormai sembrava un enorme pomodoro rosso.
“Sei una strega! Io volevo dormire!”
“Non mi interessa, potevi venire con me senza discutere!”
Sbuffai ed incrociai le braccia, portandole al petto.
“Tsk…Non ho voglia di venirti dietro tutto il tempo come un cagnolino!”
“Se non lo farai sappi che dirò a Sanji di nascondere tutto il Sakè che c’è sulla nave!”
Sbarrai gli occhi terrorizzato e la guardai con un velo di disprezzo.
“Sei sempre la solita strega.”
Lei rise e ricambiò il mio sguardo, facendomi poi l’occhiolino.
“Lo so.”




-Intanto sul ponte della nave-




“E’ sempre cosi!” Rise leggermente il Cyborg mentre guardava le figure dello spadaccino e della navigatrice allontanarsi dietro la collina.
Usop lo imitò, rimanendo però concentrato sull’oggetto che aveva in mano.
“Quando capiranno che c’è un altro modo per dimostrare quello che provano?”
“Io credo che a loro vada bene cosi…Insomma…” Rise e guardò il cecchino “Te li immagini Zoro e Nami che si sbaciucchiano e si dichiarano amore eterno?”
Usop iniziò a ridere e Franky fece lo stesso.
“Oh mio dolce Zoro-kun, ti amo tantissimo!” Il Cyborg imitò alla perfezione la voce e le espressioni della rossa, facendo però brillare gli occhi come quando quest’ultima aveva davanti un enorme tesoro.
“Io anche mia piccola pandorina!” Mentre il suo compagno fece lo stesso solo con le fattezze di Zoro, disegnando una linea verticale sull’occhio sinistro.
“Oh Zoro, baciami!”
“Certamente coniglietta!”
I due rimasero in silenzio per una manciata di secondi, si guardarono e scoppiarono subito  a ridere.
Avevano perfettamente ragione, per Zoro e Nami non c’era modo migliore di dimostrare il loro amore se non attraverso battibecchi, pugni, imprecazioni e frecciatine.
Quello era il loro modo di amarsi.
Uno strano modo, bisogna ammetterlo, ma era da sempre cosi e sarebbe rimasto tale.
Dopotutto, per quale motivo secondo voi, lo spadaccino ha la testa dura e la pellaccia resistente?
…..
Naturalmente per sopportare gli schiaffi della sua bellissima navigatrice!









Piccola OS Zonami.
Non chiedetemi per quale motivo io l'abbia scritta, ma mi andava di descrivere quello che secondo me è il rapporto che c'è fra quei due e quello che per i miei parametri è sicuramente il migliore!
*Prende fiato*
Si perchè, come ho già detto diverse volte...Proprio non ce li vedo Nami e Zoro a scambiarsi dolci parole d'amore! lol
Anyway, fatemi sapere come si sembra e grazie per aver letto!
Un bacio.
Sunny Roronoa.