THE
HOOLIGAN AND THE GOOD GIRL
CAPITOLO 29
EPILOGO
Una
ragazza bionda correva veloce fuori da un istituto. Schivava agilmente i
compagni e senza prestare molta attenzione, attraversò la strada.
Appena
arrivata davanti ad un elegante auto nera, si buttò fra le braccia del ragazzo
che vi era appoggiato.
“Buongiorno!!”
esclamò, facendo sprofondare il volto nel petto del ragazzo.
“Ehi!
Cos’è tutta sta felicità?” domandò, ridendo, il giovane.
Lei
rise a sua volta, fissandolo.
“Nulla,
avevo solo voglia di abbracciarti, Sasuke-kun...” sussurrò, con un sorriso.
Il
moro le afferrò la mano e la fece salire in macchina.
“Allora?
La sorpresa di cui mi parlavi?” domandò, lei, curiosa.
Sasuke
le aveva parlato di una sorpresa, per il compleanno della ragazza, che avrebbe
potuto avere solo quel pomeriggio.
“Oh,
vedrai...non te la voglio rovinare...” esclamò, ridente, lui.
Ino
annuì, per poi abbassare il finestrino.
“Ci
saranno gli altri?” domandò, poi, rivoltandosi verso il fidanzato.
Lui
sorrise misterioso, e la ragazza capì che non avrebbe cavato nessuna parola da
quella dannatissima bocca. Si rigirò ad osservare il paesaggio al di fuori
dell’auto.
Erano
anni che non si trovavano tutti e quanti insieme. Per una scusa o per l’altra,
qualcuno mancava sempre all’appello. Le uniche persone che aveva visto spesso,
erano state sempre le solite quattro. Hinata e Naruto, Sakura e Itachi. Gli
altri erano mesi che non li vedeva. Forse, qualcuno, addirittura anni...
Sasuke
osservò la giovane donna osservare i prati al di fuori dal finestrino. Immersa
com’era nei suoi pensieri, non si era nemmeno resa conto di dove stavano
andando. Ormai erano usciti da Tokyo centro. La loro meta era un’altra.
“Ehi,
Ino?” la chiamò.
Lei
si voltò, per poi farsi rubare un bacio a fior di labbra.
“Che
cosa...”
“Nulla,
un regalo anticipato. Tanti auguri...”
Ino
sorrise. La macchina si fermò, il semaforo rosso.
In
un attimo afferrò la mano di Sasuke poggiata sulle marce, e lo fece voltare
verso di se. Sporgendosi verso di lui, appiccicò le sue labbra a quelle del
ragazzo.
“Grazie...”
sussurrò, allontanandosi “Ma…dove andiamo?” chiese, dopo, incuriosita.
Lui
le sorrise, enigmatico, facendola sbuffare divertita; sprofondò nel sedile, per
poi riportare lo sguardo al paesaggio oltre il finestrino, con un sorriso. In
fondo, era una sorpresa, per il suo ventiduesimo compleanno.
“Il
mare! Mi hai portato al mare!” urlò, la bionda, con le braccia tese verso l’alto,
e con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
Sasuke
rise divertito, abbracciandola.
“E
questa è solo una parte della tua sorpresa...” sussurrò, baciandole la fronte.
Lei arrossì. In fondo, quando era così dolce, era sempre un emozione.
“Vieni...entriamo?”
domandò, indicando una villetta in riva al mare.
“Di
chi...?”
Lui
la precedette.
“Mia.
Per il mio ventiduesimo compleanno, i miei me l’hanno regalata...” spiegò.
Ino
annuì, per poi entrare in quella bella villa, mano nella mano con il ragazzo.
Sasuke
estrasse le chiavi dalla tasca sinistra dei pantaloni, e le inserì all’interno
della toppa, facendole girare con estrema lentezza.
Ino
lo fissò in attesa. Era curiosa di vedere il modo in cui Sasuke aveva arredato
la casa. Non conosceva benissimo i suoi gusti, visto che il ragazzo non amava
parlare di certe cose, ma sapeva per certo che amava le cose semplici. Nulla di
complicato, il minimo indispensabile.
“Ino,
entri?” domandò Sasuke, risvegliandola dai suoi pensieri.
La
bionda annuì, sorridendo. Con un passo oltrepassò la soglia e…
“TANTI
AUGURI, BIONDA!!”
Una
furia castana l’aveva abbracciata di slancio, facendola quasi cadere.
Sasuke
osservò la scena, in disparte, con un sorriso.
“K-Kiba?”
domandò, lei, fissandolo.
Il
ragazzo le sorrise, divertito.
“Ehi,
sventola! Noi non ci saluti?”
Ino
sorrise, maliziosa, voltandosi verso la voce maschile che aveva parlato. Un
ragazzo dai capelli biondi, lunghi, con un ciuffo che gli andava a coprire la
parte sinistra del volto e un parte di capelli legati in una coda alte.
“Finocchio!
Che ci fai qui?” disse, Ino, battendogli una mano sulla spalla.
Deidara
sorrise, scoccandole un bacio sulla guancia.
“Sai,
sei vecchia, Ino…” lei sorrise più ampiamente.
“Oh,
Sasori…mi pare che tu abbia qualche anno più di me, o forse mi sbaglio?”
Un
sorriso ironico si fece largo sul bel volto del rosso, che porse alla giovane
un pacchetto.
“Buon
compleanno, sventola…”
Mano
a mano, tutti, la salutarono con un sorriso gioioso stampato in volto.
Ino
fu piuttosto stupita di trovare li anche Gaara, preso parecchio dal lavoro in
quel periodo, Neji e Tenten, quest’ultima in dolce attesa, Shino, Chouji e
persino Yondaime e Sai. Quest’ultimo, lanciava delle occhiate preoccupanti a
Karin, che si era allontanata solo per un secondo da Kiba.
“Ah,
Ino…finalmente anche tu sei arrivata ai 22…” esclamò, Sakura, abbracciandola, e
sedendosi accanto all’amica, accomodatasi accanto al tavolo dei buffet.
“Già,
mi sento grande…” disse, ridendo, la bella biondina.
La
rosa le sorrise, complice.
“Ovviamente,
questa è la festa con tutti…ma…la nostra quando la facciamo?”
Ino
rispose al sorriso, con malizia.
“Oh,
pensavo a sabato…che ne dici? Magari in un bel night, no?” chiese, angelica.
Sakura
annuì, convinta.
“In
un night? Fantastico…” si aggiunse, Karin, sedendosi accanto alle due amiche.
“Una
serata per sole donne…da quanto non la facciamo?” domandò, Tenten.
Hinata
le raggiunse..
“Mi
dispiace per Neji, ma non me la perdo questa serata…”
La
corvina annuì, poco convinto.
“Oh,
Hinata…non preoccuparti! Non diremo nulla a Naruto degli spogliarellisti
ne del fatto che ballerai sul cubo, in minigonna...” promise Ino, seria.
Sakura,
divertita, si unì all’amica, che le fissava sconcertata.
“Si,
Hina-chan…non diremo nulla nemmeno del fatto che ti ubriacherai e canterai a
squarciagola con tutti i ballerini e camerieri…”
L’espressione
sconcertata di Hinata fece ridere le cinque giovani donne, di cuore.
“Mio
dio…non ditemi che avete intenzione di fare tutto ciò…” scongiurò, la corvina,
mettendosi una mano sul cuore.
“Ma
su, Hinata! Una botta di vita ogni tanto ci vuole!!” esclamò, Karin, ridendo.
“Botta
di vita?” chiese, interdetto, Naruto, in piedi con i ragazzi.
Fissavano
le giovani da quando si erano appartate per chicchiarare.
“Come
minimo quelle quattro streghe staranno convincendo Hinata per qualcosa…”
borbottò, Itachi, guardando il fratello in cerca di conferma.
“Già…staranno
organizzando un’uscita fra donne per festeggiare il compleanno di Ino…” annuì,
convinto, il moro.
“Cosa…”
Naruto fu bloccato da Kiba.
“Vi
ricordate l’ultima volta, al compleanno di Sakura? Quelle pazze sono tornate
alle sei del mattino, con Hinata ubriaca fradicia…”
“Già…per
di più erano state in un club…” concluse, Itachi, fissando Naruto.
Il
ragazzo biondo fissò preoccupato gli amici, per poi correre verso le ragazze.
I
tre risero, vedendo la reazione dell’amico.
“GUAI
A VOI SE MI PORTATE HINATA IN UN LOCALE SCONCIO!!” urlò, facendole ridere.
Sasuke
osservava Ino ridere, con il bicchiere in mano. Sicuramente quella matta non
avrebbe ascoltato una sola parola di Naruto…avrebbe fatto di testa sua, proprio
come Sakura.
“Senti…ma
non manca qualcuno?” domandò, Itachi, al fratello.
Il
moro annuì, bevendo un sorso di punch. E chi mancava se non quell’idiota?
“Kiba,
sei sicuro di sapere fare una grigliata in riva alla spiaggia?” domandò, Karin,
fissando il ragazzo.
Lui
le sorrise rassicurante.
“Che
c’è tesoro, non ti fidi di me?” domandò, facendola ridere.
Hinata
e Naruto, a pochi passi da loro, apparecchiavano il tavolo.
“Hinata…cosa
avete deciso di fare sabato?” domandò, preoccupato dalla risposta.
Lei
sospirò.
“Penso
che faremo quello che è stato deciso…”
“Cioè…?”
“Aperitivo,
cena, night…” riassunse, la corvina.
Naruto
si portò le mani ai capelli, disperato.
“No!
Non puoi farlo!! Quelle streghe…ti manipoleranno! Ti…ti…”
La
ragazza rise, divertita. Si avvicinò al ragazzo, abbracciandolo. Naruto la
guardò stupito.
“Che
c’è?”
“Non
ti devi preoccupare…” lo rassicurò, lei.
Il
biondo le sorrise, dolcemente.
“Lo
so. Stavo solo provando la parte del marito geloso…”
Lei
rise ancora di più.
“Il
marito? Ah, ah, ah…”
Naruto
rise con lei, divertito.
“In
effetti…è troppo presto!!”
Il
giovane la osservò ridendo, per poi scoccarle un lievissimo bacio sulla punta
del naso.
“Ti
amo…”
Lei
gli sorrise.
“Anche
io…”
Sakura
osservò il fidanzato e rise divertita. Stava tagliando la carne e se la cavava
peggio di lei, il che era tutto dire…
“Che
diavolo hai da ridere, maledetta strega?”
Il
sorriso scomparve dal volto della ragazza, che si imbronciò.
“Scemo…come
ti permetti? Sappi che stasera non ti permetto di dormire con me!!”
Lui
le sorrise, divertito.
“Che
fai? Mi cacci sul divano?” domandò.
“E
se lo facessi?” chiese, maliziosa la ragazza, avvicinandosi a lui.
Itachi
la afferrò per i fianchi, tirandola verso di se.
“Dopo
dieci minuti mi verresti a cercare, piangendo disperata…”
La
ragazza rise, osservandolo.
“Sicuro
che quello non saresti tu?”
“Mh…molto
probabile…”
La
baciò. Un bacio lento e passionale, che venne interrotto bruscamente da Hidan,
che lanciò una ciabatta in testa al moro.
“Smettetela
di pomiciare, cretini! C’è una cena da preparare!” strillò, arrabbiato.
Itachi
ringhiò con l’amico/nemico, cacciandogli dietro qualche parolaccia. Sakura
rise, ripendendo a tagliare l’insalata…
“Senti,
Itachi…” iniziò, dopo qualche minuti, imbarazzata…
Lui
la osservò, in attesa.
“Se…se
io…cioè…avessi…fossi in ritardo…cosa faresti?” balbettò, rossa, guardando da
tutte le parti eccetto che nella direzione del ragazzo.
“Bhe…ti
aspetterei…” disse, il moro, semplicemente.
Per
poco la giovane non si tagliò con il coltello.
“Non
in quel senso, cretino!!” urlò, stupita dall’ignoranza del fidanzato.
Itachi
la fissò con sguardo interdetto. La giovane capì che lui non aveva inteso il significato
della frase. Perché gli uomini a volte, erano così ignoranti?
“Itachi…ascoltami
bene…” iniziò lei, mettendo le mani sulle spalle del giovane, che la guardava
sempre senza capire “Questa è una cosa…che capita alle coppie, quando…non
stanno attenti…”
Lui
annuì, convinto.
“Ho
capito! Tipo quando dimentichi l’orologio!! Oppure non è regolato essattamente…”
Il
coltello, in quel momento, avrebbe voluto lanciarlo dritto in fronte al
ragazzo. Come poteva essere così indietro?
“Itachi…non
voglio allarmarti, ma quello che sto cercando di dirti centra con le cicogne e
i bieberon, i pannolini e i pianti…” disse,
mantenendo la calma, la giovane.
L’espressione
stupita del ragazzo, finalmente la soddisfò.
“Alleluia…”
“Sei
incinta?” domandò, poi, lui.
“Dai…”
“Aspetti
un bambino…”
“Sei
un genio!”
“Andrai
in maternità…”
“Già…”
“Sarò
papà…”
“Così
pare…”
Sakura
vide il volto di Itachi sbiancare, per poi fissarlo accasciarsi a terra sulla
sabbia. Lei incrociò le braccia al petto.
“Se
stai pensando di non volerlo, o che è troppo presto…bhe, lo crescerò da sola.”
Proclamò, con orgoglio. In realtà era terribilemente
preoccupata. Aveva paura che il ragazzo le potesse dire che era d’accordo con
lei, e che non era pronto a fare il padre. Che voleva godersi la sua vita,
ancora un po’.
“Stai
scherzando? Certo che lo voglio!!” disse lui, portandosi davanti a lei, in
ginocchio. Le afferrò la mano sinistra con un sorriso.
“Ok,
questo avrei voluto farlo venerdì, con la mia famiglia e tutti, ma penso che
ora sia perfetto!” esclamò, estraendo dalla tasca una scatolina di velluto blu.
La
rosa si portò la mano destra alla bocca, trattenendo le lacrime di gioia.
Lui
le sorrise, dolcemente.
“Sakura
Haruno…” iniziò, esageratamente teatrale. “Vuoi stare con me? Per tutta la
vita?” concluse, abbandonando quell’attimo di divertimento e prendendo un tono
serio e maturo, che fece sgorgare le lacrime dagli occhi della ragazza.
Si
inginocchiò davanti a Itachi e dopo averlo osservato per qualche attimo, gli
buttò le braccia al collo, baciandolo.
“Si,
si, si, si…assolutamente si!!”
Sasuke
sentì il cellulare vibrare. Osservò lo schermino serio, per poi sorridere
soddisfatto.
“Ehi,
Ino!!” urlò, chiamando a se la bionda.
“Che
c’è?” domandò, incuriosita.
“Mancano
le posate…le puoi andare a prendere?” chiese, sorridendole.
La
ragazza rispose al sorriso, annuendo.
“Certo!
Volentieri!!” esclamò, correndo verso la casa.
Sasuke
osservò soddisfatto la figura slanciata della giovane donna, per poi essere
distratto da una mano che si appoggiò sulla sua spalla.
“Le
posate c’erano…dove l’hai mandata?” domandò, Gaara, fissando l’amico.
Il
moro sorrise.
“Oh,
diciamo che è arrivato il vero regalo…” spiegò, fissando la figuar
di Ino scomparire all’interno della casa.
Il
rosso lo fissò interdetto.
“Aspetta…ho
capito bene?”
La
bionda tastò il muro in cerca dell’interruttore. Non vedeva un fico secco. Si
era fatto buio, perciò non c’era nemmeno uno spiraglio di luce.
Esultò,
quando lo sentì sotto il suo indice. Lo premette e…
“KYAH!
CHI CAVOLO SEI???” urlò, spaventata, allontanandosi il più possibile.
Un
ragazzo moro davanti a lei, la fissò con
un espressione annoiata, molto famigliare…
“Che
seccatura, Ino…non urlare!!” disse, tappandosi un orecchio.
La
ragazza si portò entrambe le mani alla bocca, trattenendo un gemito di
sorpresa. Non poteva…
“Shika…”
sussurrò, lasciando che le lacrime le rigassero le guance.
Il
ragazzo, con aria indifferente, le si avvicinò.
Ino
sollevò lo sguardo, lucido, per osservarlo. Afferrò una parte della maglietta
scura del giovane, tirandola.
“Sei…più
alto…” disse, imbarazzata.
“E
tu sei sempre una completa seccatura…” mormorò lui, sorridendo e sollevandole
il mento con la mano.
Si
fissarono un secondo. Shikamaru osservò con un sorriso il viso della ragazza
contrarsi, per poi vedere le lacrime scorrere nuovamente su quelle guance
candide e lisce.
“Che
cavolo piangi, stupida?” sussurrò, prendendole il volto fra le mani, e
ascigandole le lacrime. Ino singhiozzò.
“Mi…sei…mancato…”
esclamò, prima di buttarsi fra le braccia del giovane e piangendo senza alcun
ritegno.
Il
moro l’abbracciò forte, appoggiando il mento sulla nuca della giovane.
Sospirò…
“Anche
tu, maledetta seccatura…” bisbigliò, imbarazzato.
Sasuke
Uchiha fissò soddisfatto Ino, correre verso di loro, mano nella mano con
Shikamaru. Appena vista Temari, la bionda lasciò l’amico, per raggiungerla e
strangolarla in un abbraccio. Osservò divertito la bionda, piangere dalla
felicità.
“Quella
pazza si è messa a piangere disperata…” disse, Shikamaru, avvicinandosi
all’amico.
Il
moro rise, divertito.
“Già,
bhe…immagino che fosse felice di vederti! Sai…il “viaggetto” che dovevi fare
con Temari si è prolungato a…quanti anni? Cinque?” chiese, come se non lo
sapesse, Sasuke.
Il
ragazzo con la coda sorrise colpevole.
“Diciamo
che ho realizzato il mio sogno. Sono stato da tutte le parti del mondo e non
sono rimasto deluso…” disse, osservando il mare.
“Pff…già,
bhe…mi sarebbe piaciuto accompagnarti!”
Il
giovane osservò Sasuke, divertito.
“E
avresti lasciato Ino?” chiese, sapendo bene la risposta.
“No…infatti
non ho detto che volevo accompagnarti!!” spiegò, con ovvietà, Sasuke.
Shikamaru
rise, seguito a ruota dall’amico.
“Bentornato,
cretino…” esclamò, poi, Sasuke.
Nara
sorrise, per poi alzare lo sguardo verso il cielo.
“Si,
sono tornato…”
Ino
osservò gli amici, con un sorriso. Quello era stato sicuramente il miglior
compleanno della sua vita. Finalmente aveva rivisto tutti, nessuno era mancato;
anche se quello che era stata più felice di vedere era Shikamaru.
Frugò
in tasca, e ne estrasse un paio di orecchini. Nuovi.
“Ecco un souvenir per te. Sono
uguali ai miei e a quelli di Cho…”
Le
aveva detto il giovane, imbarazzato.
Sorrise
divertita. Sempre il solito Shika…
“Ino?”
Si
voltò ad osservare la figura di Itachi davanti a se.
“Sai
per caso dove è Sasuke? Vorrei dirgli una cosa…”
La
bionda si guardò attorno, interdetta. Non aveva fatto nemmeno caso alla
scomparsa del fidanzato.
“No,
mi dispiace. Ma ch cosa dovevi dirgli?” chiese,
incuriosita.
Il
moro le sorrise.
“Penso
che Sakura voglia dirtelo di persona, e non voglio rovinarti la sorpresa.”
Sorrise enigmatico. Quel sorriso le ricordò tanto quello del fratello, però con
Itachi non sentiva quella leggera stretta allo stomaco, che sentiva sempre con
Sasuke. Bhe, era più che normale…
La
ragazza si alzò, e ben attenta a non disturbare le varie coppiette, o i pazzi
ubriachi che cantavano (Gaara, Chouji, Shino, Deidara, Sasori, Hidan, Sai,
Yondaime), si incamminò alla ricerca del giovane Uchiha.
Fece
sprofondare i piedi nel bagna-asciuga, rabbrividendo al tocco delle onde. Poi
lo vide…
Seduto,
con lo sguardo fisso davanti a se su uno scoglio. Sembrava che nulla potesse
distoglierlo dai suoi pensieri.
Ino
si arrampicò, agilmente, fino a raggiungerlo. Leggermente imbarazzata, gli
toccò una spalla.
Sasuke
si voltò di scatto, spaventato.
“Ino!
Che cavolo ci fai qui?” domandò, scioccato.
La
giovane gli sorrise.
“Sono
venuta a cercarti. Perché te ne sei andato dalla festa?” chiese, sedendosi
accanto a lui, e portando le ginocchia al petto.
“Mh...volevo
stare un po’ da solo…”
Lei
annuì, voltando lo sguardo verso il mare.
Poi
sentì un leggero peso sulla sua spalla. Inclinò leggermente la testa,
appoggiandola su quella del giovane.
“E
poi…speravo che tu venissi a cercarmi…” sussurrò, baciandole la spalla.
Ino
rabbrividì.
“Il
tuo desiderio si è esaudito…”
Sasuke
sorrise, portandola in braccio a se.
Ino
abbracciò il collo del ragazzo con le braccia.
“Già…anche
se oggi, l’unica che doveva espreimere desideri…sei
tu.”
La
bionda gli sorrise.
“Allora…lo
esprimo adesso…”
Sasuke
la fissò in attesa.
Ino,
leggermente rossa, avvicinò le labbra all’orecchio del giovane.
“Amami…sempre.”
Il
moro sorrise dolcemente, per poi catturarle quelle labbra, in un bacio, segno
che quel desiderio…era stato esaudito.
Ino Yamanaka non credeva più
al principe azzurro. Non aspettava più il suo cavaliere dolce e romantico…era
soddisfatta così. Perché Sasuke era l’unica persona che voleva accanto a
se…sempre, sempre, sempre.
Sasuke Uchiha aveva capito
cosa mancava nella sua vita. Aveva capito che l’unica cosa che non
possedeva…era l’amore. L’affetto. La dolcezza. Sentimenti importanti che una
persona aveva saputo dargli e avrebbe continuato…sempre, sempre, sempre.
Una fine strana…spero si sia capito che
praticamente QUASI tutti...Shikamaru e Temari...bo. Naruto
e Hinata…loro non sapevo bene come descriverli in questo capitolo, visto che
loro, a mio parere, hanno espresso il desiderio di stare insieme per sempre
durante la storia.
Il finale, così in corsivo, era per
riprendere un po’ quello che avevo scritto ancora al primo capitolo…spero non
sia un orrore!!
Ora…voglio dire, per prima cosa, che sono
triste che questa storia sia finita. Tanto. Però non aveva senso portarla
ancora per le lunghe…
Devo ammettere che quando l’ho iniziata
non pensava che sarebbe piaciuta! Invece sono contenta del suo…”successo”…
Voglio utilizzare il mio spazio per
ringraziarvi. Perché senza voi, lettori, non sarei mai riuscita ad andare
avanti!!
QUINDI...
Ringrazio di cuore tutti
quelli che mi hanno seguito ed incoraggiato: Picciola Sasukina, Dionea, Jaly
Chan, Neko-chan, Layla the punkprincess, Dijibril88, Hilary91, Ferula_91,
Inu_Kagghy, Asdrel, Valerinuccia, Rory_chan, Barbiegirl, Magda89, Sakura, ORenIshi, Mizar89, Briseis,
Celiane4ever, Cele, Raffa, Ryuzaki, Vampirosolitario91, Itachi22, Leila4ever,
Felicia91, Giuli@, Tak10, Narutokun91, Kyokochan_91, Lallamagna, _Fimmy_, Rukia
Hatake
Ringrazio di cuore i miei
amori: Neji’s fan 94, Antonel Uchiha, Imma, Hina22688, Pinkcrystal, mia
sorella, Zoe93, Kyokochan_91, Frencis94, Secchan, Ochiko, Suru_chan, Charlotte
of the desert, Ladykiki
Il mio sopratenente
adorato: Gio93, a cui chiedo quando posso postare
La mia tata: _Ellis_
Il mio idolo: Eleanor89
La mia adorabile e
schifosamente simpatica amiciccia: Hilly89
E infine...le tre persone a
cui dedico interamente questa storia: _Rael_89, Lala cha, Giselle
VI ADORO TUTTI!!!! Chiedo
perdono se ho dimenticato qualcuno! T_T
Grazie mille, di tutto!!!
Sono felicissima che la storia sia piaciuta!!!
Alla prossima (*_*
Pubblicità...”Teenagers, è già stata scritta!!).
BACIOZZI
MIMI18