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Autore: onedsmoment    25/02/2013    11 recensioni
Liam l'aveva salvata, l'aveva presa quando lei era caduta, quando si era ridotta a fumare e basta. Poi aveva incontrato il suo sorriso, in quel pomeriggio d'inverno, al parco. E si era innamorata. Si era innamorata della sua voce, di quando lui cantava per lei dopo le prove con gli altri, del suo sorriso, che la incantava, dei suoi occhioni che la osservavano. Si era innamorata di lui. Si sentiva a casa con lui, quando sentiva le sue braccia che la stringevano, quando sentiva le farfalle nello stomaco ogni volta che lo baciava, come se fosse sempre la prima. Non aveva mai avuto paura di cadere quando aveva Liam al suo fianco. Ogni cosa era perfetta, come doveva essere.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Next To You



One day when the sky is falling,
I’ll be standing right next to you,
Right next to you
Nothing will ever come between us,
I’ll be standing right next to you,
Right next to you

Le pareti bianche davano quella sensazione di oppressione che si stava insinuando anche dentro di lei.
Erano due mesi che era in quella clinica, ma ormai era finita non poteva più fare niente. Kate sentiva la puntura della flebo che le entrava nel braccio, quella cosa che l'avrebbe dovuta salvare. Ma lei non ci credeva. Era da quando Liam se n'era andato che era lì. Anzi, un mese dopo. Prima aveva avuto il tempo di piangere nel suo letto, di provare a scappare, di tagliarsi. Poi era caduta in quell'orribile buco nero, un tunnel senza uscita. Non mangiava più, non riusciva a deglutire niente che subito dopo vomitava. L'anoressia non le aveva lasciato scampo, aveva preso la sua vita.
Liam l'aveva salvata, l'aveva presa quando lei era caduta, quando si era ridotta a fumare e basta. Poi aveva incontrato il suo sorriso, in quel pomeriggio d'inverno, al parco. E si era innamorata. Si era innamorata della sua voce, di quando lui cantava per lei dopo le prove con gli altri, del suo sorriso, che la incantava, dei suoi occhioni che la osservavano. Si era innamorata di lui. Avevano passato due mesi insieme, poi si erano fidanzati e lui gliel'aveva chiesto proprio su quella panchina. 
Lui era diventato il suo sogno, non avrebbe cambiato niente e passava ogni secondo della sua vita a chiedersi se si meritava quello che le era successo. Si sentiva a casa con lui, quando sentiva le sue braccia che la stringevano, quando sentiva le farfalle nello stomaco ogni volta che lo baciava, come se fosse sempre la prima. Non aveva mai avuto paura di cadere quando aveva Liam al suo fianco. Ogni cosa era perfetta, come doveva essere. Si sentiva amata. Liam era quel tipo di ragazzo che ti sorrideva sempre, che ti asciugava le lacrime quando piangevi, che veniva a trovarti e passava i giorni con te quando stavi male, con cui potevo giocare sul tappeto come dei bambini, con cui potevi trascorrere pomeriggi interi senza annoiarti, con cui potevi sentirti libera, sempre. Era quel tipo di ragazzo che ti faceva sentire unica, speciale, bella.
Le aveva promesso che ci sarebbe sempre stato, anche se era lontano, lei doveva ricordarsi che lui era al suo fianco e che niente li avrebbe potuti separare.
Ognuno completava l'altro e gli bastava guardarsi negli occhi per capire che sarebbe durata per sempre. 
Ma, si sa, la vita non è perfetta, proprio per niente e quello che era un sogno, ben presto si trasformò in un un incubo. Lui l'aveva lasciata. Era partito per l'America, per un tour. Anche se erano lontani, non c'era mai stato un secondo in cui Kate avesse pensato che lui si sarebbe potuto scordare di lei, ma invece si, era arrivato. Era passato così poco tempo, e lui si era già fidanzato di nuovo. In soli due mesi. Lo sapeva, lui era un ragazzo fantastico, ma per niente al mondo avrebbe voluto che si dimenticasse di loro. Lei lo amava, anche se fra di loro c'era un oceano. Amava il suo sorriso, la sua voce, i suoi occhi, quando si baciavano. Quando erano insieme erano due fuochi d'artificio. Due meraviglie.
"Sei l'unica ragazza che io abbia mai avuto veramente. Ci sarò sempre, proprio li vicino a te, anche se non mi vedrai. Io ti amo Kate." diceva serio. E poi rideva.
Ma adesso, quando lei aveva bisogno non c'era, non si era fatto vedere. Sentiva la debolezza che cresceva, sentiva di non riuscire più a reggersi in piedi, non voleva mangiare, non riusciva a stare sveglia più di due ore, riusciva solo a far uscire qualche lacrima dai suoi occhioni color cioccolato.
Lui era il suo sole, aveva portato un po' di luce nella sua vita. Non le bastava mai il tempo che passavano insieme. Era capace di farla stare bene, di farla sentire bella. Non avrebbe voluto nessun altro, gli avrebbe dato la sua stessa vita. Si innamorava di nuovo ogni giorno, sempre di più.
Chiuse gli occhi un secondo, poi sentì qualcuno bussare alla porta. Allora non aveva detto una bugia. Era davvero venuto a trovarla.
«Ciao.»
«Allora sei venuto.»
«Lo sai meglio di me che sarei venuto prima se avessi potuto. Perché non me l'hai detto?» chiese Liam chiudendosi la porta alle spalle.
«Non volevo rovinarti il tour. Vedi, ho fatto bene. Avresti lasciato tutto a metà per venire qui.»
«E avrei fatto la cosa giusta.»
«No, non sono così importante. Stai bene
«Fino a due giorni fa si, benissimo, adesso no, mi sento in colpa
«Per cosa?»
«Se sei qui è colpa mia.»
«Non è vero. Anche aggiunse lei cercando di sorridere.
«Perché di nuovo?»
«Siediti Liam, stai un po' zitto.»
Lui sorrise, e fece come aveva detto.
«Volevo scappare, volevo morire. Non stavo bene senza di te. E allora ho trovato una soluzione
«Sempre farti del male tu, vero?»
«Non sono cambiata. E neanche tu
«Mi sei mancata, lo sai chiese lui passandole una mano tra i capelli, seduto vicino al letto.
«Tu no, invece rispose lei. «Anzi, si.»
Liam rise.
«Come va con Beth?»
«Oh, bene.. Credo. Si è solo arrabbiata quando le ho detto che venivo qua
«Anche io l'avrei fatto...»
«Tu ti arrabbiavi sempre!» aggiunse Liam ridendo. 
Kate rise sotto i baffi.
Non pensava che lui potesse ricordare così tante cose dei momenti che avevano passato insieme. E anche lei, non riusciva a non sorridere. 
«Già...»
«Adesso, quando sono a casa, mi fa strano non sentire la tua voce che risuona per tutte le stanze.»
«Fidati, io non ti ho sentito per 3 mesi, ma tu avevi una distrazione e io no. Poi, qua dentro, non ne senti nessuna di voci.»
«Cosa cavolo stai dicendo? Io non riuscivo a non pensare a te.»
«Si, si, Payne, non me la racconti giusta..
«Ma ti giuro!!» disse Liam sorridendo, e poi rivide, in fondo allo sguardo di Kate, quella luce che era solito vederle negli occhi.
Era come se fossero tornati indietro, come se il tempo gli avesse dato un'altra possibilità.
Liam sfiorò la mano fredda di Kate e gliela strinse. Lei si sentì pervadere da un senso di calore che si era ormai dimenticata. Lui era ancora lì. Era tornato solo per lei.
«Mi sei mancato, Liam.»
«
Anche tu, non sai quanto.» le rispose serio, passandole una mano dei capelli, come faceva sempre quando stavano insieme.
«È strano rivederti qua di nuovo. Ormai ero abituata all'idea di non vederti più, di sentire la tua voce solo nelle interviste o nelle canzoni.» disse lei, socchiudendo gli occhi per la stanchezza.
«Io non mi sono mai abituato a non vederti più. Mi mancava il tuo sorriso, la tua voce. Mi mancavi tu.» le rispose lui, accarezzandole la guancia.
Ad un tratto le strinse la meno e la guardò negli occhi: «Senti Kate, lo so che ho sbagliato, ti avevo promesso di non andarmene, ma adesso sono qua a chiederti scusa. Non c'è cosa più stupida che potessi fare. Però adesso sono qua: possiamo provare un'altra volta, sbagliare ancora forse, ma almeno riprovare. E ti giuro che quando il cielo cadrà io sarò qua, accanto a te.»
Kate lo guardò, si perse nei suoi occhi scuri, prima di sentire una lacrima bagnarle il viso. Sapeva che aveva bisogno di lui, ma sapeva che in poco tempo lo avrebbe lasciato, ma questa volta per sempre. Liam le passò una mano sulla guancia, asciugandole la lacrima, poi si chinò delicatamente su di lei e la baciò. La baciò con passione, come se quella fosse stata una promessa, un sigillo. Kate strinse le mani intorno ai suoi fianchi, giusto il tempo di sentire un'emozione enorme, mai provata prima. Era un momento magico, lei, sul letto di un ospedale e lui le stava promettendo di esserci per sempre. Era amore. Amore eterno.
Si staccarono, e capirono che avevano bisogno l'uno dell'altra, si completavano. Kate si mise a ridere seguita da Liam, nessuno dei due sapeva perché. Forse per la felicità, forse perché avevano capito che la loro vita sarebbe tornata come prima. Erano fatti per stare insieme, a fianco e anche se il destino li avrebbe separati, loro non avrebbero avuto paura. Erano pronti ad affrontare il mondo insieme. Niente li avrebbe potuti dividere.
Kate prese la mano di Liam e gliela fece appoggiare sul suo cuore. «Senti come mi batte forte il cuore. È colpa tua.» gli disse seria. «Sei bellissima disse Liam spostando le la mano sulla guancia. Lei sorrise, poi lentamente chiuse gli occhi, stanca.

Era passata una settimana da quando Liam era tornato a Londra. Avevano spostato tutte le date del tour per lui, solo per fargli rivedere Kate. Tutti i giorni andava da lei alla mattina presto e poi passavano le giornate insieme. Lui sulla poltrona e lei nel letto. Volevano scappare. Quando Kate sarebbe uscita dalla clinica sarebbero andati a Parigi, poi avrebbero ripreso la loro vita. Il tempo era passato troppo in fretta. In realtà negli ultimi giorni Kate era più mogia, più debole, come se le sue energie si stessero esaurendo.
Ma quella mattina, non era come le altre. Erano le 5 di mattina. E lei non ce l'aveva fatta. Aveva sentito il telefono squillargli mentre dormiva e aveva capito tutto, senza neanche rispondere. Era uscito di casa in lacrime, senza neanche prendere una giacca e aveva lasciato che la disperazione prendesse il sopravvento dentro di lui. Era come se si fosse portata via anche una parte di lui, un come se fosse un puzzle con un pezzo, quello centrale, mancante. Lei c'era sempre stata, quando era entrato nella band, quando era stato in ospedale dopo l'incidente, gli aveva visto cambiare mille tagli di capelli. Sapeva tutto sulla sua vita e quando pensava a lei, non riusciva a non sorridere. Il solo pensiero che ci fosse qualcuno al mondo che lo amava veramente per quello che era, e non perché era Liam Payne degli One Direction, lo faceva sentire bene e sapeva che se aveva bisogno di qualcuno aveva 4 migliori amici fantastici e una ragazza meravigliosa. Era riuscito a realizzare i suoi sogni e gli sembrava che tutto stesse andando nella giusta direzione. Ma no, gli era crollato il mondo addosso, le certezze che aveva erano sparite. Non aveva neanche guardarla negli occhi un'ultima volta che lei era volata tra gli angeli, dove si meritava si stare. Entrò in ospedale e vide i genitori di lei seduti nella hall in lacrime, come se non avessero più una ragione per respirare. Gli passò davanti e li abbracciò senza dire una parola, prima di incamminarsi verso quella camera per l'ultima volta.
Immobile, fredda, spenta. Non era più la Kate che conosceva, non l'avrebbe più vista quella Kate. Si sedette sulla solita poltrona e le prese la mano. Stretto nel pugno freddo, la ragazza teneva il ciondolo che le aveva regalato Liam il natale prima. Era una catenella con un cuore su cui erano incise le loro iniziali. Liam sorrise per un secondo. «Te ne dovevi andare proprio ora? Quando avevo capito che volevo solo te? Perché sei volata via? Non ho mai amato nessuno come te. Eri fantastica, davvero. Mi sapevi ascoltare, far stare bene in un modo unico. Non ti è mai importata la fama, continuavi a trattarmi nello stesso modo. Mi sentivo amato. E poi sei volata via, come un farfalla, e io non ho avuto neanche il tempo di dirti ciao. Ti amo. Mi mancherai un sacco, troppo e anche volendo non potrei dimenticarti. Come farò senza di te? Sai una cosa? Ti amo» poi si chinò e riniziò a piangere, prima di salutarla un'ultima volta.
Arrivò nell'ingresso con gli occhi gonfi e vide la mamma di Kate che lo fermò: «Grazie Liam, davvero. Ci sei sempre stato per lei e lei con te stava bene. Ogni volta parlava di te tornava a casa quando stavate insieme a te era sempre felice, solare. Capisco che anche per te questo sia stato un brutto colpo. In ogni caso, mi ha lasciato questa busta da darti. Non so cosa ci sia dentro, ma sono sicura che è un tesoro speciale.» disse allungandogli la busta. Liam se la rigirò tra le mani, consapevole che Kate l'aveva preparata apposta per lui. Non voleva distruggerla. La lasciò chiusa, aspettando di essere a casa per aprirla. La mamma della ragazza continuò a parlare: «Forse avrai notato che Kate aveva in mano il vostro ciondolo. Bene, noi ti volevamo dare questa. Per lei era molto importante, come ben sai.» Era una chiave, una chiave elaborata, con un effetto antico e una grande impugnatura a forma di cuore. Veniva da Parigi, gli ricordava sempre Kate. Ce l'aveva sempre al collo affianco al ciondolo che le aveva regalato Liam. Era il suo ricordo più importante, ci era molto affezionata. Liam la guardò, fece un mezzo sorriso e disse: «Io... Non posso accettare. Era il ciondolo preferito di... Il SUO ciondolo preferito aggiunse ricacciando giù le lacrime.
«Lei vorrebbe che lo avessi tu. Ne siamo sicuri gli rispose la donna.
«Ma io...»
«Prendilo, disse lei mettendoglielo in mano. «Non può più essere suo, allora noi vogliamo che rimanga a te.»
Liam allungò la mano tremante e prese il ciondolo. Poi lo guardò e senti una lacrima scorrergli sulla guancia, prima di metterlo in tasca.
Lentamente si incamminò verso casa, alla ricerca di qualcosa che potesse farlo stare bene, ma si rese conto che era impossibile. Kate si era portata via una parte di lui, quella che solo lei conosceva. Solo lei sapeva come farlo sorridere, solo lei sapeva come asciugargli le lacrime, solo lei soportava le loro serate passate a guardare Toy Story, solo lei illuminava le stanze quando sorrideva. Era solo lei. Non si ricordava un momento triste del tempo passato insieme. Erano due cuori e un'anima. Quando erano da soli Liam le cantava sempre: "It's too cool outside for angels to fly". E lei era un angelo. Lei non poteva essere volata via.
Liam entrò in casa e si sedette sul divano. Prese in mano la lettera e, con gli occhi gonfi di lacrime, cominciò a leggerla.

Ciao Liam,

come stai? Che domanda stupida, so che non mi puoi rispondere. Spero che tu non abbia pianto molto, perché mi dovrei sentire in colpa per questo. Ti immagino seduto, con la testa chinata mentre leggi questa lettera, magari seduto in balcone. Io sto bene, o almeno per ora. I medici mi hanno detto che non è stato sufficiente lottare fino in fondo. Doveva finire così. Sto piangendo mentre ti scrivo: forse perchè so che è l'ultima volta che ti sentirò vicino, o forse perchè ho paura. Si, ho paura di quello che accadrà. Ho cercato di affrontare tutti questi casini a testa alta, con quella forza che mi avevi trasmesso tu. Mi avevi insegnato a sperare, a credere in quello che facevo. Mi ricordo quando sei partito per andare a X Factor: tremavi come un bambino e io ti dissi: "Va' e insegui il tuo sogno. Sono sicura che ce la farai". E poi piansi sulla tua spalla, come se fosse l'ultima volta per starti vicino. Ma quello non era un addio; questo è un addio, anche se vorrei poterti dire: "Ciao. Ci vediamo dopo". Avrei desiderato tanto continuare a vivere questa bellissima vita con te. Avrei voluto esserti sempre accanto per condividere gioia e dolore, emozioni, per crescere e migliorare con te. Mi hai dato tanto, mi hai fatta sentire speciale con i tuoi modi e la tua dolcezza. Sei entrato nel mio cuore senza che neanche me ne accorgessi. Mi sei stato vicino nei momenti in cui avevo più bisogno e mi hai salvata da quello schifo di vita che stavo conducendo. Tu eri sempre lì a sorprendermi con le tue parole e il tuo modo di pensare e sei riuscito a frenare la mia impulsività. Mi hai fatto capire che cos'era l'Amore, ma quello con la A maiuscola, come quello che c'era tra di noi. Mia hai insegnato le mille sfaccettature di questa parole e me le hai fatte provare sulla pelle. Mi stavo chiedendo se troverai mai una persona che ti ami alla follia come ho fatto io. Che fosse disposta a girare il mondo per te. Mi ricordo che una volta avevo letto una frase: "Perchè a certi messaggi, se li stai aspettando, rispondi anche con le dita dei piedi facendo la verticale". Quanto era vero. Era come mi facevi sentire tu, tutte le volte che incrociavo il tuo sguardo o sentivo la tua voce. Sai, il tuo amore mi riempiva il cuore di gioia. Mi lasciava il cuore un po' perplesso, irritabile e dolorante... ma soprattutto incredulo. Si era abituato a te, al tuo odore e alle tue attenzioni. Alle nostre piccole litigate e poi ai nostri momenti d'amore. Il mio cuore aveva disegnato il tuo nome sopra. Una settimana fa, quando sei rientrato in quella camera d'ospedale, ho avuto paura. Paura di avere rovinato tutti i sacrifici che avevi fatto, tutto quello che tui eri costruito. Vorrei poter sentire il calore delle tue braccia che mi stringono ancora una volta, l'ultima volta. Vorreri stare bene, come solo tu mi sapevi far stare. Mi dicevi sempre: "Ti amerò fino alla fine, finchè il mio cuore non sarà lacerato dall'amore". Non ce n'è bisogno. Devi farmi una promessa e io ne farò una a te: promettimi che adesso troverai la forza di innamorarti di nuovo, di amare un'altra persono alla follia, di essere disposto a fare pazzie per lei. Io ti prometto che dal cielo ti guarderò con gli occhi lucidi e non ti lascerò mai un minuto da solo. Sarò sempre al tuo fianco, Payne. E tu sai che mantengo le promesse. Ok? Ok.
Ora vado, è il momento. Mi addormenterò pensando a te. Si potrebbe desiderare una morte migliore?
Ti amo Liam, e non ho mai amato nessuno come te. Mi mancherai.

Per sempre tua                                    
Kate                                    

Liam continuava a rileggere la lettera su quel foglio ormai rovinato dalle lacrime.
«Te lo prometto, Kate. E non ti deluderò.»






Sto ancora piangendo.
Avevo questa storia da parte e ho colto l'occasione per finirla.
Spero vi piaccia, ci ho messo veramente l'anima. Mi è venuta in mente mentre ascoltavo Next To You di Justin
e l'ho buttata giù così, in poche parole è uscita da sola.
Se vi fa piacere lasciate una racensione anche piccola , altrimenti mi trovate su
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Grazie mille per avere letto fino a qua
Chiara
   
 
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