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Autore: magic girl    12/09/2007    16 recensioni
Accidenti a lei che si era fatta convincere...se non fosse entrata in quel negozio a quest'ora non sarebbe distrutta.DISTRUTTA. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo. provate a leggerla e ditemi che ne pensate
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa fanfic nasce da un'esperienza personale anche se mai lontanamente così drammatica per fortuna.Devo ringraziare Lori91 per avermi dato il coraggio di scrivere una fanfic del genere che per me è importante.Lo so che è una situazione assurda ma Draco ed Hermione sono i miei personaggi preferiti e volevo loro per la mia fanfiction.Non sarà molto lunga,due-tre capitoli massimo e visto che non sono il tipo da scrivere recensioni perchè non so mai come complimentarmi adeguatamente vorrei citare Savannah con la sua "Trilogia"TGBHF,HL e OS che ormai so più o meno a memoria,merryluna ho letto tutte le sue fanfic su hermione e draco, Ifigenia sparkling per Matrimonio combinato e mogli e concubine,anfimissi ,8x4 e clavennah e molte altre:vi ringrazio tantissimo perchè mi avete saputo regalare tante emozioni.Adoro Draco ed Hermione e tutte le scrittici che parlano di loro perchè sono tutte mitiche,almeno quelle di questo sito.Non sono ancora brava come voi,ma spero veramente di diventarlo.Vi prego di commentare anche per dire:Fa schifo...magic girl

 

 

 

 

Ricordava precisamente il giorno in cui tutto quello era iniziato...

"Herm guarda quel vestito è stupendo,e costa anche poco!Dai entriamo..."

Erano ad Hogsmeade,senza i ragazzi,e Ginny aveva adocchiato un vestito che le piaceva a prezzo scontato...

"Gin a che ti serve un vestito...piuttosto guarda in quella libreria:in vetrina c'è un libro che ti può essere utile a recuperare quello scarso che hai in pozioni"
"NO Herm oggi voglio pensare a me,non alla scuola.Ti prego,ti prego,TI PREGO..."

Quando la sua migliore amica voleva,sapeva diventare snervante e piagnucolona...come si poteva dire di no a quel broncio adorabile che metteva su?

"VA BENE.Vorrei proprio sapere quando lo metterai mai quel vestito."

Ma Ginny era già entrata e l'unica cosa che le restava da fare era seguirla...

 

Accidenti a lei che si era fatta convincere...se non fosse entrata in quel negozio a quest'ora non sarebbe distrutta.DISTRUTTA. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo.

 

"Ma questo è magnifico,questo però costa di meno...Herm che mi consigli?"

Ogni abito per Ginny era magnifico.Un po' la invidiava...anche lei voleva avere quella spensieratezza negli occhi...subito si diede della stupida:come aveva osato solo formulare un pensiero così cattivo nei confronti della sua migliore amica.

"Ginny,ti stanno tutti bene...prendi quello che costa meno.Ricorda che devi comprare il materiale per il nuovo trimentre"

Era da poco passato il Natale e con esso le vacanze...era rimasta ad Hogwarts e aveva partecipato con allegria al delizioso banchetto che si era svolto il 25 dicembre.Si erano divertiti un mondo tutti insieme...

"Si hai ragione"ammise Ginny e subito mise su un'aria pensosa con un dito sul mento e la bocca contratta...anche con quell'espressione era una bella ragazza,una delle più belle della scuola..."scelgo questo rosso.Si è quello che mi sta meglio" Non era vero, a lei stavano tutti bene.

"Herm,perchè non ne misuri uno anche tu?"

Stava per rispondere che non ne vedeva il motivo,ma lei la guardò con quegli occhioni azzurri da cerbiatta con un'espressione supplichevole e Hermione Granger decise che per una volta poteva anche fare qualcosa da...diciassettenne.Era il suo ultimo anno e magari poteva indossare quel vestito ad una delle feste che si organizzavano di consueto il venerdì sera e alle quali non partecipava mai...

"Ma si,per una volta...Gin mi piace quello bianco"disse con un sorriso,consapevole di farla contenta e infatti lei con l'espressione di chi veniva avvisato che ci sarebbero di nuovo state le vacanze natalizie,la guardò con un sorriso che le arrivava fino alle orecchie.Si,Ginny era una vera amica...

Era giunta la commessa e Ginny le chiese la 42 del tubino bianco.Era un bel vestito corto fino a metà coscia,senza bretelline e attillato ma non appariscente.

Entrò nel camerino per provarlo e sentì Ginny che diceva"Vedrai Herm,con questo vestito Ron ti salterà addosso"

Hermione imbarazzata scostò le tende del camerino e la guardò minacciosa e lei per tutta risposta  fece la linguaccia... Ron le piaceva,le era sempre piaciuto sin dal primo-secondo anno,ma eravano solo amici.Lei si era baciata con Krum al quarto anno e dopo non aveva più avuto ragazzi...sognava il principe azzurro a livello irrazionale,ma realisticamente le sembrava probabile che lei e Ron un giorno potevano diventare una coppia...Hermione e Ron,Ginny eh Harry...una famiglia perfetta,già si immaginava nel momento di annunciare alla signora Weasley il suo fidanzamento e al sorriso estasiato che le avrebbe rivolto.Si sarebbe andata così...

Maledetto quel vestito...non si chiudeva...

"Scusi signorina,avete la taglia più grande?"chiesi cercando Ginny con lo sguardo.Era nel reparto biancheria.Meglio così,per un qualche strano motivo non voleva dirle che la 42 non le andava.

"Mi dispiace signorina,questo modello arriva fino alla 42"disse dispiaciuta la commessa.

Improvvisamente analizzò un fattore che aveva inconsciamente ignorato fino a quel momento...era grassa.GRASSA.

Andò via dal negozio dicendo a Ginny che l'avrebbe aspettata fuori.L'amica dopo aver pagato la raggiunse e prima che potesse dar voce al suo sguardo perplesso Hermione le disse che non le piaceva come le stava il vestito.era troppo corto disse.Incontrarono i ragazzi e lei cercò di comportarsi in modo normale.Arrivata al castello decise che doveva mettersi a dieta. Saltò la cena dicendo che aveva molto lavoro arretrato.La mattina successiva bevve del succo di zucca e saltò di nuovo il pranzo...troppi compiti,Ron,mangerò dopo...A cena si rese conto che saltare di nuovo il pasto avrebbe destato dei sospetti,così si ingozzò velocemente dicendo che era affamata e che doveva sbrigarsi perche doveva ancora ripassare per il compito di trasfigurazione del giorno dopo.Dopo aver mangiato velocemente scattò di corsa sotto lo sguardo rassegnato de suoi amici.Non cambierà mai.disse Ron,e non sapeva quanto si sbagliava, quanto lei stesse cambiando.Hermione corse nel bagno e lì vomitò l'anima...la prima volta fu difficile,non sapeva come fare.Ma pian piano crebbe l'esperienza. Passarono giorni,mesi e lei andava sempre avanti così...I suoi amici non si erano accorti di niente,neanche Ginny,ma lei non gliene faceva una colpa.Dopo sei anni passati ad aspettarlo,infatti,Harry si era accorto di lei e aveva smesso di considerarla come la sorellina piccola del suo migliore amico;lei era troppo presa dalla sua storia con Harry che procedeva a gonfie vele per accorgersi che qualcosa non andava.C'era da dire anche che lei fosse maledettamente brava...La sua vita ormai era diventata tutto studio e gabinetto,neanche gli insegnanti notarono quel cambiamento.Infondo i suoi voti rimanevano sempre gli stessi...Tra i suoi amici ormai non c'era più posto per lei...Ginny ed Harry,Ron e Lavanda ormai facevano coppia fissa.Gli ultimi due si erano messi assieme da un mese e mezzo ormai,ma a lei non importava di Ron,non più,non come credeva Ginny almeno. La sua migliore amica infatti attiribuiva il suo calo di peso,la mancanza di sonno-con cui lei aveva giustificato le ombre brune sotto gli occhi-,lo scarso appetito e il cattivo umore a questo fidanzamento improvviso.Hermione non faceva nulla per farle cambiare idea,anzi era grata al destino di questo,perchè ora Ginny l'aiutava a mascherare tutti i cambiamenti che stavano avvenendo in lei per non dare la soddisfazione a Ron come diceva lei.E così quando le chiedevano come mai fosse dimagrita così tanto ed avesse quell'aria sciupata Ginny rispondeva assieme a lei che studiava troppo,era stressata per i MAGO e cose del genere...L'ago della bilancia da 58 chili in due mesi si era spostato e quel giorno toccava i 47.Quella sera si era alzata di scatto dalla sedia come se si fosse appena ricordata qualcosa.Scappò di corsa dicendo di aver dimenticato di finire Antiche Rune per il giorno successivo inveendo ad alta voce contro la sua stupidità...incredibile quanto fosse diventata brava a mentire,tanto da darla a bere persino ai suoi amici...fino al due mesi prima non ne sarebbe stata capace... Faceva di tutto per far si che i suoi amici non capissero quello che si stava facendo,ma nel suo subconscio voleva, sperava che qualcuno di loro si accorgesse della cosa...irrazionalmente desiderava ardentemente che qualcuno la consolasse, le dicesse che andava tutto bene.

Non c'e' peggior sordo di chi non vuol sentire.
(Proverbio italiano)

Ma questo in due mesi non era ancora successo e ora lei si trovava distrutta. Completamente.Accasciata su un pavimento logoro del bagno,non osava nemmeno tentare di alzarsi.Era consapevole che le gambe non l'avrebbero retta a lungo.Non aveva ancora finito però e così ricominciò a mettersi le dita in gola,così non si accorse che qualcuno era appena entrato in bagno...

 

Era entrato nel bagno del secondo piano di Mirtilla Malcontenta per fumarsi una sigaretta in santa pace.Realizzò che quel fantasma fastidioso e petulante non c'era un attimo prima di sentire un conato di vomito. Qualcuno doveva aver mangiato molto quella sera, al contrario suo che a cena non ci era proprio andato.Ghignò,come solo lui sapeva fare,pensando che era stato occupato in qualcosa di molto più appagante con una ragazza di corvonero di cui al momento non ricordava il nome.Margaret,Maggie,Mariel una delle tante insomma...Stava per uscire dal bagno rischiando così di essere scoperto a fumare oppure di imbattersi in una folla di ragazzine adoranti che a quell'ora di sera proprio non sarebbe riuscito a sorportare-la pazienza ha un limite...lui non ce l'aveva proprio la pazienza-quando sentì un conato di vomito insieme ad un singhiozzo.Sempre fumando si avvicinò,incuriosito e vide una ragazza che trafficava con le mani in gola.Che schifo...fu il primo pensiero

Comprese in un attimo che la ragazza in questione era la mezzosangue zannuta e l'attimo dopo un lampo di comprensione gli balenò negli occhi.Tutto si poteva dire di lui,tranne che fosse uno stupido e la sua mente sempre così fredda,razionale e calcolatrice ci mise un secondo per capire cosa stesse facendo la ragazza.Non aveva mai visto nessuna ragazza farlo,ma sapeva di cosa si trattava...

A Draco Malfoy cadde la sigaretta di mano...

"Mezzosangue,che cazzo stai facendo?"

 

Oddio era stata scoperta l'orrore si dipinse nei sui occhi e si intensificò quando pochi attimi dopo riuscì a ricondurre quella voce fredda e profonda a Draco Malfoy.Perchè proprio lui.

Senza pensarci si voltò a stento cosciente di quello che lui avrebbe visto:un volto dilatato dal terrore,sciupato,sfinito.Lo guardò negli occhi spaventata sicura di trovarci disgusto...da chiunque poteva aspettarsi anche pietà ma non da lui...era sicura di trovarlo disgustato ma si sbagliava...il suo sguardo non era compassionevole-cosa che lei forse neanche avrebbe sopportato,non voleva la pietà di nessuno-ma non era neanche disgustato...era freddo,privo di qualunque emozione,ma comunque duro.Fin troppo spesso aveva invidiato quella sua capacità di nascondere le sue emozioni.

Per la prima volta in tutta la sua vita Hermione Granger non seppe reggere lo sguardo di Draco Malfoy e abbassò il viso scoppiando improvvisamente in lacrime...

"Che cazzo stavi facendo,Mezzosangue"il suo tono era duro ma c'era qualcos'altro.Preoccupazione?Non lo sapeva.Ma a dire la verità lo sperava...voleva che qualcuno si preoccupasse per lei,anche se quel qualcuno era Draco Malfoy.

 

Draco Malfoy non sopportava le lacrime...le considerava una cosa da deboli,da esseri privi di spina dorsale...Si maledisse per la sua curiosità e fece per andarsene...Non sopportava di assistere a piagnistei vari...non sopportava di vedere la gente piangere...Forse non sopportava di vederla piangere...lei sempre così forte,testarda,la regina dei Mezzosangue,la migliore amica di Potter,la secchiona zannuta che non mostrava mai debolezza... non voleva vedere lei piangere...altrimenti avrebbe fatto di tutto per farla smettere,e a lui per regola non doveva importare di farla smettere.

 

Quando udì dei passi Hermione alzò gli occhi...non voleva restare da sola"Aspetta"-aiutami-non lo disse naturalmente,anche perchè non sperava che lui si fermasse...Per la seconda volta,quella sera, lei si sbagliava.Lui si giro lentamente a guardarla,con sul viso un'espressione interrogativa che non celava però il suo fastidio per dover prolungare la permanenza in quel posto.Lei non poteva sapere che la lentezza nei movimenti gli era servita a togliersi un'espressione preoccupata dal viso,per crearne un'altra che sicuramente gli si confaceva meglio.

Si era girato e lei si accorse di dovergli dire qualcosa per giustificare quell'ASPETTA..."Tu...tu non lo dirai... a nessuno vero?"Chiese anche se non gliene importava molto in quel momento,ma sicuramente se lui avesse spiattellato il segreto che custodiva così bene da due mesi,per lei sarebbe stato un bel problema."No"la sua risposta secca che avrebbe dovuto rassicurarla e calmarla,invece incrementò la sua angoscia perchè lui se ne stava andando di nuovo,lasciandola di nuovo sola...

A quel pensiero un nuovo singhiozzo la colse...no non voleva restare sola in quel bagno,sarebbe uscita anche se era troppo presto e non era sicura che le gampe avrebbero retto il suo peso fino alla sala comune.Lui al suo singhiozzo si era voltato giusto in tempo per vedere che cercava di alzarsi.Con una mano per terra sul pavimento bagnato e una vicino allo stipite della porta per sorreggersi. Riuscì nell'impresa e fece qualche passo ma appena si stacco con la mano dal muro le gambe le cedettero e sarebbe caduta-non che sarebbe stata la prima volta-se all'improvviso due braccia forti guidate dall'istinto più allenato non l'avessero sorretta.Si ritrovò con il viso premuto contro il petto forte del ragazzo,le sue braccia che la sorreggevano tenendola stretta sulla vita.

Sembra di esser meno disgraziati, quando non si e' soli a soffrire.
(Voltaire)

 

"Sciacquati il viso,sembri sfinita..."la sua voce la riscosse da quel momentaneo attimo di pace...non si era nemmeno accorta di essere stata condotta vicino ad un lavandino.Lui la lasciò quando fu sicuro che lei fosse appoggiata al lavabo e che con entrambe le mani si reggesse.Si allontanò da lei di qualche passo mentre lei buttava dell'acqua sul viso e beveva ...La guardò appoggiarsi al muro mentre si asciugava il viso con della carta e quando incontrò il suo sguardo,la trovò smarrita,impaurita...no non impaurita terrorizzata; terrorizzata di vederlo andare via,di essere lasciata da sola...

Esiste un solo vero lusso, ed e' quello dei rapporti umani.
(Saint-Exupery)

Comprendere che lei avesse bisogno di un abbraccio e avvicinarsi a lei per stringerla a sè fu un tutt'uno.Lei appoggiò la testa sul suo petto e chiuse gli occhi,fiduciosa...serena come non lo era da tempo.Di colpo non aveva più quell'aria smarrita,ma restava comunque fragile...così fragile che lui ebbe paura di stringerla più forte.Si rese conto che lei chiedeva a lui solo una cosa...affetto.La stessa cosa che lui chiedeva sempre ai sui genitori fino a quando un giorno,prima di iniziare hogwarts,incontrò lo sguardo impotente e triste di sua madre e comprese,comprese che non ne avrebbe mai avuto...Vivere nei cuori che lasciamo dietro di noi non e' morire.
(T. Campbell)

A lui era stato negato ma non voleva che venisse negato anche a lei.

A vivere senza che nessuno ti voglia bene, si diventa cattivi.
(T. Gautier)

Improvvisamente sentì una mano di lui circondarle il busto e l'altra arrivare dietro le ginocchia e si sentì sollevare,come se fosse priva di peso.Appoggiò la testa nell'incavo del suo collo e lasciò che la fronte e la punta del suo naso toccassero il punto in cui la pelle era più calda.Portò una mano dietrò il collo e l'altra sul suo petto all'altezza del cuore credendo di trovare il battito ritmico e rassicurante,che avesse avuto il potere di calmarla e di rallentare il suo cuore che batteva all'impazzata.Non restò delusa e si lasciò cullare finchè la voce di Draco la riportò alla realtà.

"Vuoi che ti porti in infermieria?"il suo tono era privo di colore,ma potè leggervi,non senza una certa dose di fantasia,un po' di dolcezza che la fece sorridere.

Come arrivano lontano i raggi di quella piccola candela: cosi' splende una buona azione in un mondo malvagio.
(Shakespeare)

"No" disse tornando nel suo stato di dormiveglia.Si sentì trasportare ancora per un po' finchè non sentì una porta che si apriva e lui che la poggiava su un letto.Desiderò che lui la abbracciasse,non venne accontentata però scoprì con piacere che il cuscino aveva il profumo della sua pelle e con un sorriso sereno si addormentò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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