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Autore: Sae    12/09/2007    4 recensioni
[ Sasuke non sorrise nel vedere un grande albero di ciliegio, fermo e ritto in una radura. Lì dinanzi a lui. Quell’albero fiorito. Battè ciglio. Si portò il palmo al viso e un profumo famigliare si fece largo nella sua memoria. Odore di lei. Odore di casa. Con lentezza, con un’insolita e innaturale lentezza sorrise. ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riusciva a dormire

[ Sasuke non sorrise nel vedere un grande albero di ciliegio, fermo e ritto in una radura.

Lì dinanzi a lui. Quell’albero fiorito. Battè ciglio.

Un petalo rosa, gli si introfulò nel collo. Non fece nulla per mandarlo via.

Appoggiò una mano su quel tappeto rosa, formatosi sotto i piedi dell’albero. Si portò il palmo al viso e un profumo famigliare si fece largo nella sua memoria. Odore di lei. Odore di casa.

Con lentezza, con un’insolita e innaturale lentezza sorrise. ]

Fiori di ciliegio

I always needed time on my own…

I never thought I'd need you there when I cry

And the days feel like years when I'm alone

And the bed where you lie

Is made up on your side

When you walk away

I count the steps that you take

Do you see how much I need you right now?

**

Non riusciva a dormire. Chi infondo avrebbe potuto prendere sonno?

Solo quei tre pazzi che si ritrovava come compagni d’ avventura, ovvio.

Battè ciglio, mentre al buio li inquadrava uno per uno.

Il maestro Kakashi, che respirava sereno con il solito libro a coprirgli completamente la faccia. Sai… che anche se stava dormendo, sembrava continuare a prenderli in giro. E Naruto.

Era lui a non farla dormire, ammise, battendo di nuovo il ciglio nero.

Fece una smorfia contrariata difatti, all’ennesimo respiro rumoroso del ragazzo. Una smorfia, che presto si tramutò in una risata silenziosa…. Il biondo, sembrava volesse occupare tutta la radura a disposizione mentre, sognava sicuramente una buona ciotola ramen. Era stato facile dedurlo, dato che mugugnava nel sogno… ma in fondo, si disse Sakura, era facile capire Naruto in ogni circostanza.

In realtà non è che non riuscisse a dormire, per quel russare allegro e spensierato.

La verità era… che c’era un unico colpevole lì, a causarle la spiacevole insonnia.

When you're gone

The pieces of my heart are missing you

When you're gone

The face I came to know is missing too

I suoi occhi verdi, resi quasi grigi, dalla luce troppo particolare di quella radura, inquadrarono, il grande albero di ciliegio sopra di lei. I petali danzavano anche di notte, avendo come loro accompagnatore quella brezza leggera tipica di quei luoghi.

Sakura aggrottò le ciglia.

Era il ciliegio a non farla dormire.

Si alzò mentre le fiamme, del fuoco acceso poco prima per l’accampamento, sembravano strepitare per quell’improvviso gesto. Come per richiamarla e per attirarne il bel profilo.

Ma, lei non aveva più intenzione di fermarsi ed ascoltare.

When you're gone

The words I need to hear to always get me through the day

And make it OK

I miss you

La mano rabbrividì, poggiandosi sul tronco ruvido ed umido.

Sorpresa, sul fusto, osservò una lumaca cercare di percorrerne il vasto diametro, lasciando quella sua famigliare scia luminosa. Ma l’impresa non doveva essere facile. A complicare le cose c’era la casa bianca, e a cui l’animale non riusciva a rinunciare.

-Che stupida.- Insultò quella determinata lentezza, pentendosi subito mentre i fiori di ciliegio si posavano sopra di lei. Si era insultata da sola.

Con occhi vacui e con quella mano poggiata lì… si perse ancora una volta in ricordi mai sbiaditi del tutto e che se vogliamo erano paragonabili alla casa di quella lumaca.

**

Non riusciva a dormire.

Aggrottò le sopracciglia mentre incrociava le braccia intorno alla nuca.

Provò a chiudere gli occhi distogliendoli da quel cielo stellato.

Dopo aver preso sonno più per la stanchezza che per altro, appena aveva sentito di nuovo le forze scorrergli dentro… aveva ritenuto inutile continuare il suo riposo. Svegliato decisamente, anche dal continuo russare di quella testa quadra!

Si girò su un fianco sospirando contrariato.

No. Il riposo per lui era finito.

Ne era certo dato che appena aveva, solo provato a chiudere gli occhi… Naruto si era girato meccanicamente verso di lui dedicandoli quel concerto.

Si alzò lasciando che il calore del suo corpo incontrasse il freddo di quella mattinata.

Forse c’era anche un’altra cosa più fastidiosa di quest’ultima, ad avergli prelevato del tutto il sonno.

Gli occhi neri si incontrarono e scontrarono con un grande albero posto a pochi metri da loro e a detta di Sasuke, praticamente di fronte a lui.

Fece una smorfia. Era soprattutto stato quell’odore ad averlo svegliato completamente.

Quell’odore che sapeva di lei.

Meccanicamente scoccò la lingua e con la coda dell’occhio verificò la presenza di quella figura. Dormiva, beata. Alcune ciocche rosa le ricadevano anche sul naso e al respiro lieve si muovevano aritmicamente. Era curiosa e Sasuke non si accorse nemmeno di essersi completamente girato nel scrutarla….

I never felt this way before

Everything that I do

Reminds me of you

And the clothes you left

They lie on the floor

And they smell just like you

I love the things that you do

Si passò una mano fra i capelli, distogliendo finalmente gli occhi da lei. Puntandoli infuocati verso quell’albero, quell’albero che aveva lo stesso aroma della sua compagna di viaggio. Battè ciglio, avanzando e allontanandosi da quei tre che continuavano a dormire.

Si ritrovò sotto l’albero stringendo i pugni per quel profumo che gli fece accelerare il battito, senza sapere nemmeno il perché. Andò a cercare i suoi kunai e senza dire una sola parola, cominciò a farli saettare verso quel tronco… ancora nero per via dell’oscurità.

Continuò ad allenarsi per un’ora buona. Sentiva nel frattempo il rapido cambiamento atmosferico. L’umidità non sembrava più stargli addosso e il vento non era più così freddo sul suo collo.

Sorrise mentre stanco si depositava sotto quel vecchio albero, oramai segnato dal bello Uchiha Sasuke.

Chiuse gli occhi, acuendo gli altri sensi.

Poteva sentire ancora il russare di quella testa quadra, anche a quella distanza. Alzò un sopracciglio ma, la smorfia di disappunto presto si tramutò in una di scherno.

Il vento frattanto muoveva quei rami, l’inverno era lontano. E la strada sembrava solo una.

Non rimase troppo sorpreso quando all’improvviso, riconobbe dei piccoli passi incamminarsi verso di lui. Gli occhi chiusi non erano serviti, come espediente, dal trattenerla.

Poteva, ascoltando solo la voce del vento, in realtà delineare perfettamente l’esile figura che lo scrutava, ancora mezza intontita dal sonno. Chissà poi se era solo frutto del vento, anche la perfetta smorfia a colori di lei, che gli aveva occupato il cervello. Scoccò la lingua alzando entrambe le sopracciglia, nell’aprire gli occhi neri.

La scrutò e non fu sorpreso di aver indovinato quell’espressione che le era nata sulle labbra incorniciandole l’ovale perfetto.

When you walk away

I count the steps that you take

-Sasuke kun?- Quella non era la sua solita voce, resa roca dall’imminente risveglio.

Sakura sbattè le palpebre, stropicciandosi un occhio pigra mentre con estrema lentezza, ma con suo grande sollievo, un grosso sorriso le sbocciava sulle labbra.

-Ben alzato, Sasuke kun.- Senza troppe cerimonie si sedette vicino a lui, sotto quel grande albero. Era ancora notte e lei era già in piedi per modellare meglio quel che restava del suo cuore di creta.

-Torna a dormire.- Fu il suo unico commento ma che non spezzò ne modificò il sorriso gentile di lei.

Do you see how much I need you right now?

-Ti sei allenato?- Sakura notò i kunai e la grande ferita che campeggiava sul tronco ruvido di quell’albero.

-Ero sveglio.- le diede quello come unica spiegazione, incrociando le braccia al petto e assumendo quell’espressione corrucciata che tanto lo contraddistingueva.

-Oh hai fatto bene vuoi che ti porti qualcosa?-

Sasuke scosse il capo, sistemandosi meglio; lì seduto sotto quel tronco, di fianco a lei.

Poteva sentire quell’odore entrargli dentro come veleno, ma tanto oramai si stava abituando a quella tortura.

Sakura rimase in silenzio a fissarlo per un po’, mentre la volta del cielo (che si scorgeva a malapena con tutti quei rami) piano, piano sembrava cambiare, … preparando l’alba.

-Smettila.-

La ragazza declinò il capo. E lui sospirò tanto per cambiare.-Difissarmi.- le disse tutto d’un fiato facendo sorriderla di nuovo…

-Mi dispiace non volevo.-

-Non lo vuoi ma lo fai sempre.- Sasuke poteva sentire il calore genuino di quella spalla esile di fianco alla sua. Alzò gli occhi verso quei rami mentre la sentiva sospirare.

-Non me ne accorgo.- Fu la sua unica spiegazione e che lui avrebbe fatto finta di ignorare.

When you're gone

The pieces of my heart are missing you

When you're gone

The face I came to know is missing too

When you're gone

The words I need to hear to always get me through the day

And make it OK

I miss you

-Sasuke kun.- Lo richiamò facendogli girare di scatto la fronte. Se ne pentì ritrovandosi ancora una volta a fare i conti con quel lento sorriso. Lieve smorfia di ragazzina innamorata.

-Perché non riuscivi a dormire?-

Il moro lasciò che le sue iridi sprofondassero in quelle verdi e che assumevano le sfumature del cielo sopra di loro.

-Naruto.- Digrignò i denti. –Russa.-

Di punto in bianco, una risata invase l’aria e il vento sembrò muovere ancora di più quei rami… Come se in quello stesso istante la vita si fosse risvegliata con quel rumore assurdo. Sasuke non avrebbe poi dovuto stupirsi troppo, conoscendola. Ma non potè fare a meno di guardarla mentre rideva portandosi una mano alla bocca e lasciando intravedere quella dentatura perfetta.

-Sakura.- La rimproverò richiamandola all’ordine e lei sembrò fermarsi ancora con quell’espressione innocua sulle labbra.

Ma era poi così innocua Sasuke?

L’Uchiha si pentì di averla interrotta, aveva avuto uno splendido pretesto per sbuffare tra le mani, ora buttato al vento. Alzò di nuovo gli occhi neri, verso l’albero, non riuscendo per più secondi a tenerli su di lei.

Ma poi sentì un lieve tremore al contatto con quella stessa spalla. Stupito, e stavolta con vera ragione per esserlo, si trovò a riguardarla.

Era così buffa mentre quell’espressione serena non voleva saperne di lasciare il suo volto. Dei petali strani le danzavano intorno, fermandosi anche nelle pieghe dei suoi capelli, per poi scendere giù nelle curve delicate del suo vestito.

Di nuovo quella risata mentre il sole pigro sorgeva, incominciando a delineare i contorni che li avvolgevano.

Si poteva ancora sentire il russare allegro di Naruto… troppo lontano… per farlo sbuffare però.

-Perché ridi?- Sasuke dovette mordersi il labbro per quella domanda che fece smettere momentaneamente il sorriso della kunoichi.

-Per te.- Lei fece brillare i suoi occhi verdi, verdi e senza nessuna sfumatura stavolta a intralciare la purità di quel colore.

-Perme?- Il suo fu un sussurrò che Sakura però riuscì a comprendere.

Annuì la ragazzina mentre lui piegava il volto da un lato, e facendo saettare qualcosa di incomprensibile in quelle pupille nere.

La risposta alla sua domanda arrivò presto…e in maniera del tutto inaspettata. Il bel avambraccio di Sakura sembrò oscillare nell’aria mentre, posandosi leggero sopra il capo di lui, lasciava cadere migliaia e migliaia di petali rosa che adesso vorticavano attorno alla sua figura da duro.

-Sei pieno di petali, Sasuke kun.-

La mano dai polpastrelli freddi andò a sfiorare quel collo bianco avorio andando a levare quei petali traditori anche lì.

Sakura sentì la pelle di Sasuke calda, rabbrividire al suo tocco. Incerta nè indagò la smorfia e i suoi polpastrelli rimanevano lì sulla sua nuca. Si rassicurò nel scorgere la solita e indifferente linea che gli corrucciava le labbra.

Ma sorpresa ben presto osservò gli angoli della bocca alzarsi. Restò immobile con quella mano ferma, mentre lui lentamente rabbrividiva sempre più forte.

Rapita osservò il sorriso che si impadronì di quel volto di solito corrucciato. Il sorriso che ben presto si tramutò in una lieve risata che solo lei aveva l’onore di udire.

Quando lui si fu calmato, lei non disse una parola.

Spalla contro spalla. Lui rimaneva fermo (espressione indescrivibile) mentre lei cercava di similare quel silenzio strano, che viene dopo una risata.

-Parla.- Sasuke, braccia conserte non era però abituato a quella strana pausa tra loro.

Sakura sorrise non stancandosi di farlo.

-Soffri il solletico, Sasuke Kun!- Non riuscì a trattenere un moto di ilarità mentre lui sbuffava. –Non temere, sarà uno dei nostri segreti!- Sakura si portò una mano nivea a coprire la smorfia leggera delle labbra, mentre le guance arrossivano ardenti.

Sasuke sbuffò di nuovo. I petali continuavano a cadere, continuavano a coprirlo e lui cominciava ad bramare quell’odore.

We were made for each other

Out here forever

I know we were

-Sakura.- Disse solo con voce quasi solenne mentre lei si riprendeva e spedita si voltava verso il moro.

-Chealberoèquesto?- Chiese tutto in una parola, ancora troppo restio per quello che era successo pochi minuti prima.

Sakura lo osservò, non si sarebbe mai stancata di guardarlo. Sorrise, ancora con quel lento sorriso che la contraddistingueva.

-È un albero di ciliegio, Sasuke kun.-

Lui sbuffò. Piccato.

-Lo sapevo.- fece indispettito, mentre Naruto smetteva di russare.

Odore di lei.

**

All I ever wanted was for you to know

Everything I do I give my heart and soul

I can hardly breathe I need to feel you here with me

Yeah

[ Sakura sorrise nel ricordare dentro di lei quella risata. Accarezzò lievemente il guscio della lumaca. Inviandola un po’. Lenta aveva raggiunto l’obbiettivo e sempre con quella casa sulle spalle.

Ma in fondo non bisognava leggere tra le righe, alla fine di tutto?

Che importa se io sono qui e se tu hai preso un’altra via, diversa dalla mia?

Né, Sasuke kun, non troveremo sempre alla fine un grande albero di ciliegio dinanzi a noi?

Con lentezza, con la solita e rassicurante lentezza sorrise.]

When you're gone

The pieces of my heart are missing you

When you're gone

The face I came to know is missing too

And When you're gone

The words I need to hear will always get me through the day

And make it okei

I miss you

La canzone è di Avril Lavigne “When You're Gone” non mi appartiene minimamente il copyright è dei legittimi proprietari

La canzone è di Avril Lavigne “When You're Gone” non mi appartiene minimamente il copyright è dei legittimi proprietari.

  
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