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Autore: Lucash99    26/02/2013    1 recensioni
Fin dall'età di 5 anni, George ha iniziato a collezionare di tutto, qualunque cosa si trovasse davanti. E con di tutto non si intendono solo le più classiche collezioni di francobolli e di tappi di bottiglia. Quando si entra nella sua casa non si può che rimanere sbalorditi, ha una stanza per ogni collezione: tappi di bottiglia, bottiglie, lattine, sabbia, acqua di mare, conchiglie, scatole, francobolli e qualunque altra cosa collezionabile. Inoltre, ogni oggetto, di ogni categoria, ha un'etichetta, dove vi sono scritti: luogo e data del ritrovamento, nome e rarità dell'oggetto, ma non il valore commerciale. E tutti gli oggetti di tutte le collezioni sono perfettamente e ordinatamente catalogati in un libro, dove chiunque può trovare tutte le informazioni dell'oggetto a cui é interessato. Ora ha l'età di 36 anni, ha impiegato buona parte della sua vita in questa passione, una domanda é lecita: si separerebbe mai da ciò che ha collezionato?
Un consiglio: se avete letto questa storia vi consiglio di leggere anche "Il collezionista 10 viaggi dopo".
Ringrazio tutti i lettori e i recensori, spero che la mia storia vi piacerà.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il collezionista'
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Un giorno, a casa sua, arrivò un uomo ricco e importante, interessato ad alcuni pezzi della sua vasta collezione.

«Buongiorno, posso dare un'occhiata al suo catalogo?»

«Certo, ma per quale motivo?»

«Vorrei controllare se ci sono degli oggetti interessanti, potrei offrirgli somme importanti.» «Va bene, ma gli interesserà sapere che non sono interessato a nessuna somma di denaro, deve sapere che sono molto affezionato a tutto ciò che c'é qui dentro.»

«Va bene, ma forse tra poco ci ripenserà.»

Pochi minuti dopo...

«Ecco, ci sono una ventina di cose a cui sono interessato, gliele illustro?»

«Ok...»

«Questa conchiglia... e anche quest'altra, per cui potrei offrirgli un totale di... 20.000 euro. E disposto ad accettare?»

«Ve... ventimila? Non mi sarei mai aspettato un'offerta del genere... ma continui... deciderò alla fine.»

George era molto teso, perché non sapeva se alla fine ce l'avrebbe fatta a rifiutare delle offerte del genere, se per due conchiglie aveva offerto 20.000, per una ventina di oggetti a quanto sarebbe arrivato? Pochi minuti dopo...

«Per questi 16 oggetti che gli ho illustrato... avrebbe in totale 442.700 euro. E' disposto a cedermeli? Credo che lei abbia già cambiato idea riguardo all'affetto verso questi oggetti.» George sapeva che se non avesse accettato, non avrebbe mai più rivisto tanti soldi assieme in una sola volta, ma anche l'altra scelta non l'avrebbe del tutto soddisfatto.

«Ritorni tra due giorni, nel frattempo ci penserò. Arrivederci.»

«Grazie per l'attenzione prestatami, arrivederci.»

Si trovava davanti a un bivio, cosa avrebbe scelto?
 


Ora era questo il problema, prendere i soldi oppure rifiutare e cedere alle proprie emozioni, che avrebbero sicuramente detto di rimanere affezionato agli oggetti di un'intera vita?

Forse sarà meglio prendere i soldi, che cosa ci guadagno a tenermi quelle cose? No, no... non posso fare una scelta così importante senza pensarci prima due volte... forse sarà meglio chiedere consiglio a Jhonny”.

Arrivato a casa del suo amico Jhonny...

«Jhonny!»

«Cosa c'é George?»

«Ho bisogno di un consiglio.»

«Hihih, ed ovviamente lo chiedi al saggio Jhonny...dici.»

«Hahah»

Disse George con tono sarcastico e poi continuò:

«Come sei modesto, comunque... mi hanno offerto dei soldi per alcuni dei miei oggetti da collezione, accetto oppure no?»

«Hmm... per prima cosa dipende da quanti soldi ti hanno offerto e poi dipende anche da cosa ti hanno chiesto di vendere.»

«Beh... i miei oggetti per me hanno tutti lo stesso valore affettivo, per quanto riguarda i soldi... mi ha offerto... hmm... 442.700 euro.»

«Ugh... non sono certo pochi, é una scelta molto difficile. Questo é l'unico consiglio che posso darti, ascolta bene, quello che compreresti con il ricavato varrebbe di più di ciò che potresti vendere?»

«Grazie del consiglio! Ora ho deciso! Non ho più dubbi, grazie! Ciao!» .

Allontanatosi George, fu questo il pensiero di Jhonny: “forse ho sbagliato a dargli quel consiglio... avrei fatto meglio a tenere la bocca chiusa o a dirgli di prendere i soldi... conoscendolo sono quasi sicuro che rifiuterà. Quei soldi gli servirebbero, ma forse é meglio essere come lui, io li avrei sicuramente accettati. Io sì, lui no.”

 

Era arrivato il gran giorno, erano passati i due giorni d'attesa, George era teso, anche se era sicuro della sua scelta aveva paura che ci fosse un imprevisto, eccolo qui il momento... 16:21 l'ora in cui suona il campanello.

«Buongiorno.»

«Ciao.»

«Come ciao? L'altra volta era così raffinato, e ora ciao?»

«Chi raffinato? Sono solo Kate.»

«Ah, sì...»

«So che credevi fosse già arrivato quel tizio che vuole comprare le tue collezioni, Jhonny me lo ha raccontato. Volevo solo sapere se hai deciso di accettare oppure no? Lui era così sicuro che avresti rifiutato.»

«Infatti aveva ragione, ho deciso di rifiutare... anche se ho paura che rilanci, sai... queste persone non si fanno problemi quando vogliono comprare qualcosa.»

«Ma se sei così fermo sulla tua decisione, rifiuta!»

Gli rispose con aria alquanto allegra, poi continuò:

«Anche se ti offrirà qualche milione, forse sto un po' esagerando... tu comunque rifiuta!» «Grazie, sempre allegra, eh?»

«Come sempre, ciao!»

«Ciao!»

Ora mi sono schiarito le idee, per nessuna cosa al mondo accetterò la sua offerta, come ha detto Kate nemmeno per qualche milione! Anche se ha un po' esagerato. Ero proprio teso qualche minuto fa... lo so che arriverà alle 5 e non alle 4. Comunque, sono pronto per rifiutare! Non vedo l'ora che arrivino le 5 per dirgli di no e togliere di mezzo questa storia dei 442.700 euro”.

Ore 16.58... manca poco... pochissimo!

 

17.01, suona il campanello... stavolta sarà meglio che George guardi chi entra. «Buongiorno.»

«Buongiorno, allora dopo questi due giorni é riuscito a decidere?»

«Certo che ho deciso. La ringrazio per l'offerta, ma sono troppo affezionato a quegli oggetti per venderli.»

«Questo vorrebbe significare che ha rifiutato? Potrei offrirgli di più, già avevo considerato questa eventualità. La mia nuova offerta é di 4 milioni e 170.000 euro.»

«Mi dispiace davvero molto, ma non accetterò nemmeno questa offerta e nemmeno la prossima se le serve saperlo. Prima che se ne vada, vorrei darle un consiglio... che lei lo segua oppure no.»

«Parli pure.»

«Sarà anche bello comprare tutto ciò che si vuole con i soldi, ma non sarebbe più bello conquistarsi ciò che si vuole avere? Lei vorrebbe avere i miei oggetti, ma io questi oggetti non li ho certo comprati, ho girato il mondo per averli e per questo ora hanno più valore di qualunque somma di denaro. E poi sono a costo zero, é anche più divertente così, c'é più soddisfazione una volta che li hai portati a casa.»

«La ringrazio del consiglio, ma non intendo seguirlo, preferisco comprare gli oggetti che desidero e non girare il mondo per anni e anni per trovarne alcuni. Ce n'é poca di gente come lei, quasi nessun' altro avrebbe rifiutato più di quattro milioni di euro, per poi vendere oggetti che così come sono e senza essere venduti non fruttano niente. Ma a quanto pare lei é troppo affezionato alle sue collezioni, sarebbe inutile anche offrirgli 100 milioni di euro, quindi tolgo il disturbo. Arrivederci.»

«Arrivederci a lei, e buona fortuna per i suoi viaggi.»

«Quali viaggi?»

«Lo scoprirà ben presto. Ancora arrivederci.»

«Va bene, arrivederci.»

Di quali viaggi parlava George? E dove? E soprattutto, per quale motivo?

 

Alcuni giorni dopo il rifiuto arrivò una telefonata a casa di George.

«Pronto, chi é?»

«Aveva ragione su quella storia dei viaggi, sono in Svezia.»

«Allora avevo ragione io, sapevo che una volta andato via avrebbe cambiato idea sul seguire o no i miei consigli. Porta più soddisfazioni collezionare in questo modo oppure no?»

«E' vero, aveva ragione. Alcuni degli oggetti che ho provato a comprare da lei e che avevo intenzione di comprare da altri li ho già trovati, ma questo é solo il mio secondo viaggio.» «Per arrivare a collezionare tutto ciò che si desidera, ce ne vogliono di anni, io ho finito da poco. Ci ho messo 31 anni a collezionare tutto ciò che si trova in casa mia, la aspettano tanti viaggi, buona fortuna.»

«Grazie, e buona fortuna anche lei per i suoi prossimi viaggi.»

«Mi ha scoperto, é tornata anche a me la voglia di viaggiare, dopo tanti anni credevo di essere finalmente soddisfatto di ciò che avevo collezionato, ma ora ho cambiato idea... ci sono ancora tante cose che non ho mai trovato, e poi lo farò anche solo per il gusto di viaggiare e ricominciare a collezionare. Aspetto notizie, arrivederci.»

«Arrivederci a lei.»

«Un attimo solo, non le ho chiesto come si chiama!»

«Rodney. Arrivederci.»

«Arrivederci.»

Sapevo che il mio consiglio sarebbe stato seguito, accade sempre così quando do un consiglio a qualcuno, prima dice di no, ma poi appena se ne va ci ripensa”. Ora il collezionista non é più solo uno, grazie a George anche Rodney ha cambiato idea, avrà sicuramente più soddisfazioni in questo modo.


«Ciao Jhonny, io parto!»

«Cosa?»

«Parto, che c'é di strano?»

«E quando hai preso questa decisione? E a proposito, cosa hai fatto con i 442.700 euro?» «Non lo sai ancora? Ho rifiutato più di 4 milioni. Comunque ho deciso ieri di partire, non ce la faccio più a restare a casa con le mani in mano, devo ricominciare a collezionare!» «Scusa, puoi ripetere? Ero rimasto ai 4 milioni di euro...»

«Lascia perdere, ciao saggio Jhonny!»

«Ma dove vai?»

«In Canada!.»

Pochi minuti dopo...

«Ciao Kate, io parto per il Canada!»

«Ciao e buona fortuna!»

«Non sei sorpresa?» «Sapevo che a breve avresti ricominciato a viaggiare, ciao!»

«Ciao.»

Arrivato all'aereoporto...

«Allora... vediamo un po'... eccolo lì il mio aereo, parte tra 10 minuti, meglio andare subito.» . Una volta partito era questo il suo pensiero: “Sembra un secolo che non viaggio per allargare la mia collezione, e invece non sarà nemmeno un anno. Non ero mai andato in Canada, questa é la prima volta, ce ne saranno di cose da collezionare. Tra circa quattro ore sarò lì, non vedo l'ora”. Ma dopo circa un'ora di volo arrivò la notizia della nebbia, per questo l'aereo si dovette fermare in Islanda. “Uffa, chissà quanto tempo ci vuole per ripartire, questa non deve essere nebbia... ma piuttosto la cenere di qualche vulcano. Cenere! Non ho mai collezionato cenere! E arrivato il momento di iniziare a farlo, non mi era mai capitata un' occasione del genere!”. Così tirò fuori uno dei suoi barattoli da collezione e ci fece entrare dentro la cenere con molta cura e senza farla uscire. “Questo é l'inizio di una nuova collezione! Aspetta... non posso andare via senza sapere da che vulcano proviene questa cenere, devo essere velocissimo perché tra cinque minuti riparte l'aereo.”

«Non si può allontanare! L'aereo riparte tra pochi minuti!»

«Ci metterò un attimo!»

Due minuti dopo... “Eccolo! E' il vulcano Eyjafjll, devo fare presto ora! Meno male che era vicino al luogo dell'atterraggio, se non fosse stato così non ce l'avrei fatta a tornare in tempo... anche se non credo che mi avrebbero lasciato qui. Ho deciso! Dopo questo viaggio in Canada andrò in Giappone, lì ne troverò di vulcani e di cenere! ”.

Aveva appena riiniziato a viaggiare e a collezionare e già aveva programmato il suo secondo viaggio, quello... in Giappone.

«Eccomi!»

Salirono tutti i passeggeri e l'aereo ripartì. Passate le altre 3 ore... era finalmente arrivato a destinazione!

  
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