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Autore: Hooligan_    26/02/2013    1 recensioni
Non avrei mai creduto,che qualcuno mi avesse tanto preso da farmi confessare che magari l'amore a prima vista poteva anche esistere e che sicuramente... sarei sempre tornato da lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Bondage
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Una posizione in cui svegliarsi come quella di quella mattina fin'ora l'avevo soltanto vista nei film.
Mi svegliai una mattina di luglio,inginocchiato per terra e con la testa tra le mie braccia posate sul lenzuolo perfettamente stirato sul materasso che non era stato sfiorato dal mio calore umano. La testa girava,sentivo ancora il sapore della vodka che mi insaporiva la bocca e la rendeva pastosa.
Mi guardai in giro,facendo forza sulle ginocchia e poi sulle punte dei piedi per alzarmi,portando una mano ai miei capelli scompigliati,sui quali la sera prima era poggiato il mio cappello preferito,perfettamente abbinato al mio solito look da serata in qualche locale,dove i ragazzi del gruppo preferivano andare. Mi massaggiai lo stomaco,liberandomi di tutti gli indumenti e barcollando verso il bagno accanto alla mia camera da letto, piegandomi a pochi passi dal gabinetto e abbracciandolo disperatamente,sforzandomi di rigettare fuori tutto l'alcool ingerito. Perfetto,era quasi una scena comica: un tizio abbracciato alla tavolozza del bagno completamente nudo. Scossi il capo,trascinandomi verso la doccia e azionando l'acqua in modo tale da svegliarmi. Non amavo svegliarmi con le doccie gelate,ma a quanto pare erano le uniche che riuscivano a farmi aprire sul serio gli occhi.
*******
-"Pronto?"
La voce profonda di Phil rimbombò dall'altro lato del telefono,mentre mi accingevo a piegarmi per legare i lacci delle mie converse di pelle nere. 
-"Bro,allora oggi vieni?" 
-"Err...dove?"
-"Compleanno di Urbana ti ricorda qualcosa? Se sapesse che me lo hai chiesto credo che ti ucciderebbe."
-"Oh già...alle 22.00 vero?"
-"Si,vieni?"
-"Si si,non dire niente ad Urbana,non voglio essere ucciso. Sono troppo carino per morire."
-"Si,certo Bruno,ci sentiamo,ciao!" 
Chiuse la conversazione con un accenno ad una risata sarcastica,mentre io scoppiai a ridere,ripensando a ciò che avevo appena detto. Mi tornò in mente,che Phil poco tempo prima mi aveva detto che a quella festa avrebbe partecipato una ragazza che probabilmente mi sarebbe potuta interessare. L'aveva descritta con i termini "Appariscente,affascinante,divertente e provocante,dagli occhi felini e le labbra carnose."; insomma,doveva assolutamente essere una bomba,dato che quando lui parlava così ne era davvero convinto. Non mi dispiaceva l'idea di divertirmi per una sera,magari con una modella,o magari anche solo con una ragazza che sfoggiava un fisico da modella. Magari anche brava a letto,chi lo sa,non sarebbe stato per niente male. 
*****
Mi presentai con  una collanina d'argento con un ciondolo con una "U",comprata poco prima in una gioielleria dove di solito facevo rifornimento di orologi o cose del genere. Insomma,ormai ero conosciuto come  "Mr.Mars,il signore della gioielleria all'angolo".
I miei amici mi avevano affibiato questo nome,nonchè quello di Casanova,che ormai ricorreva anche nel vocabolario usuale delle hooligans per descrivermi. Era divertente,credevano che quasi ogni sera io fossi impegnato con qualche ragazza. Ma in realtà non ero così; insomma,non intraprendevo di certo una storia seria con ogni ragazza con cui avevo trascorso la notte,ma di certo non mi impegnavo ad averne ogni giorno.
Con il mio pacchetto di cartoncino rosso,impregnato dell'odore di un profumatore per ambienti alla vaniglia,restai di fronte alla porta di casa,aspettando che qualcuno venisse ad aprirmi,mentre da fuori sentivo gli schiamazzi assordanti e il suono della musica. L'uscio si dischiuse,con di fronte a me Urbana,con addosso un vestito nero lungo fino alle ginocchia e dei tacchi che la rendevano più alta di me,anche se non ci voleva molto in realtà (l'auto ironia serve sempre). Le porsi il pacchetto,salutandola con un bacio in guancia ed augurandole un buon compleanno,mentre strisciavo i piedi sul tappetino all'esterno e mi accingevo ad entrare a casa,dove tutti si voltavano,scuotevano le mani o stringevano la mia,salutandomi e chiedendomi come andasse. Lanciavo cenni di qua,saluti di là e strette di mano,rispondendo a tutti  e riponendo la stessa domanda. Raggiunsi Phil e gli altri in soggiorno,mentre sorseggiavano un drink.
Gli diedi una pacca sulla spalla, prendendolo un pò in giro per come fosse vestito,elegante,con cravatta,giacca e cose del genere. Phil afferrò il mio cappello,indossandolo e reinfilando la cannuccia nera del suo drink tra le sue labbra,bevendone un altro sorso. Continuammo a ridere,fino a quando il mio sguardo non cadde su una ragazza,seduta al divano,che chiaccherava con altre ragazze. Aveva la carnagione poco più chiara della mia,i capelli neri e ricci che le incorniciavano il viso dagli zigomi evidenti e dalle fossette che le ornavano il sorriso. Indossava un vestito rosso,che le evidenziava la pancia completamente piatta.
Diedi uno scossone a Phil  con il gomito,facendo cenno con il mento verso di lei.
-"Chi è quella?"
Guardò nella mia stessa direzione,scuotendo la testa e abbozzando un sorriso sarcastico.
-"Quella è Carrie,la cugina di Urbana. Intoccabile direi ahahah"
-"Intoccabile...?" 
-"Non ama molto chi fa il cascamorto."
-"Pff,io non faccio mai il cascamorto" 
Strizzai un occhio,osservando la sua espressione poco convinta. 
-"Stai attento a quello che fai...intanto,concentrati su di lei..."
Disse,ponendomi una mano sulla spalla e lanciando un fischio verso l'altro lato della stanza,richiamando all'attenzione una ragazza,che si avvicinò con un grande sorriso stampato in faccia. I suoi capelli erano lisci e castani,cadenti per le sue spalle fino al seno. Le forme erano ben definite,soprattutto grazie al vestito che la abbracciava perfettamente. Mi porse la mano,lanciandomi uno sguardo ammiccante.
-"Ciao,sono Paris!" 
Disse,continuando a stringere la mano per poi lasciarla con una breve carezza ai polpastrelli. Rialzai lo sguardo dalla mano verso di lei,leccandomi le labbra in un sorriso dischiuso e stringendo le spalle,guardandola ad occhi leggermente socchiusi.
-"Bruno..." 
Risposi con voce più profonda e lenta,mordendomi un labbro. Dietro di lei,continuavo comunque ad osservare Carrie. Sentendosi osservata,probabilmente,voltò il capo verso di me,facendo un breve cenno a Phil con un piccolo sorriso e poi guardandomi di nuovo,indifferente,per poi voltarsi di nuovo e ricominciare a parlare.
Lui ci lasciò soli,mentre parlavamo del più e del meno e continuavamo a stuzzicarci l'un l'altra.
D'un tratto,mi si avvicinò lentamente ad un orecchio,afferrandomi con una mano la nuca e alzandosi per dirmi qualcosa.
-"Qui la musica è troppo alta,che ne dici se andiamo sopra?" 
Sussurrò,allontanandosi solo poco dopo aver inondato la mia guancia del suo calore. Annuii,ponendole un braccio sulla spalla e salendo le scale,continuando a sorriderle e notando come lei facesse lo stesso.
******
Eravamo nella camera degli ospiti,quando lei aveva chiuso la porta e mi aveva detto di sedermi,per poi sedersi accanto a me. Posizionai le braccia dietro di me sul materasso,mentre la osservavo accavallare le gambe e porre la sua testa sulla spalla leggermente più alzata verso di me. Continuammo a parlare avvicinandoci sempre di più,fino a quando non ci ritrovammo a pochi centimetri l'uno dall'altra.
Si morse le labbra carnose,bramose delle mie,mentre si sdraiava lentamente sopra di me,baciandomi sempre con più passione. Le abbassai lentamente una spallina del vestito,mentre lei mi massaggiava lentamente il petto per poi scendere giù allo stomaco. Si alzò,rimanendo sopra di me e guardandomi dall'alto,con le spalline abbassate e i capelli sul viso,mentre mi slacciava la cintura. Sorridemmo maliziosamente. Tornò giù,continuando a baciarmi,mentre la mano scendeva sempre di più,arrivando a provocarmi un piacere indescrivibile,una volta arrivata al suo obiettivo iniziale. 
******
Dopo un pò,uscì dalla stanza prima di me,sistemandosi nuovamente il vestito e baciandomi nuovamente,lasciandomi il suo numero. Restai in stanza,reindossando la camicia e la giacca,guardandomi allo specchio,in modo da sistemare i capelli arruffati. 
Finalmente,uscii dalla stanza anche io,trovando di fronte a me Carrie,con cui per poco non mi scontravo. 
-"Ehm,hey!"
Dissi,guardandomi in giro e sorridendo goffamente.
Mi guardò,senza rispondere,squadrandomi dalla testa ai piedi. 
-"...Non...Parli molto eh?"
Continuai,abbassando lo sguardo e ridendo. 
Mi osservò disgustata,allontanandosi lentamente.
-"Hai la patta aperta!"
Disse,andando via.
"Perfetto,è già un buon inizio.." pensai.    
  
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