Harry non aveva idea del perchè Zayn si stesse comportando in quel modo quel giorno.
Era distante, nervoso e sembrava anche triste. Aveva provato ad avvicinarlo durante le prove, ma il ragazzo aveva mantenuto le distanze. La cosa consolante era che si comportava così anche con gli altri, soprattutto con Louis.
I due non si guardavano neanche e Harry era certo che il comportamento di Zayn fosse dovuto a qualche litigata con il moro.
Zayn, dal canto suo, quel giorno, non voleva pensare a niente che non fosse la musica.
La litigata che aveva fatto con Louis la sera prima lo aveva demoralizzato tantissimo e non aveva voglia di parlarne con nessuno.
Harry si era preoccupato, se n'era accorto; aveva provato a farlo parlare, ma lui non ne voleva sapere. Capiva che era sbagliato trattare il riccio con freddezza, ma non se la sentiva di sfogarsi.
In quel momento venne distratto dall'arrivo di Niall che, avvicinandosi lentamente, chiese in modo gentile e timoroso "Ehi Zayne, tutto bene?"
Lui scosse la testa, ma non disse altro e il biondo continuò "Sai che per qualunque problema puoi rivolgerti a me, vero?"
Il tono di voce tenero e preoccupato del ragazzo, fece sorridere Zayn che annuì, gli posò una mano sulla spalla e mormorò "Lo so Nì, grazie", poi si allontanò, per rifugiarsi sul divano, afferrò la cioccolata che Liam aveva portato poco prima e si perse ad osservare il nulla pensando incessantemente solo e soltanto a Louis.
Il castano aveva osservato la scena dal suo posto accanto ad Harry e vedendo Zayn triste e pensieroso sul divano, abbassò lo sguardo. Sapeva che il ragazzo era giù di morale per colpa sua e questo non faceva altro che farlo star peggio, più di quanto non stesse.
La sera prima, dopo quella violenta litigata, si erano chiusi in due stanze differenti, cosa che non capitava mai, e lui aveva sentito l'altro piangere per diverso tempo, prima che si addormentasse. Da quel momento, non appena aveva sentito i singhiozzi di Zayn, non era più riuscito a chiudere occhio, perchè il moro non piangeva mai.
Odiava litigare con lui.
Lui e Zayn non lo facevano mai, ma in quel periodo sembrava inevitabile, capitava spesso, più di quanto entrambi volessero, ma nessuno dei due sapeva cosa fare per risolvere le cose, o meglio, lo sapevano, ma non sembravano in grado di far nulla per cambiare.
Litigavano sempre per la solita questione: Eleanor.
La 'fidanzata' di Louis era l'argomento principale di ogni loro litigio, riempiva la loro casa di urla e di pianti, di rabbia e rancore.. di gelosia. Si, perchè Zayn era geloso e stanco. Stanco di passare per l'amico.... lui voleva viversi Louis, ma con quella ragazza tra i piedi era impossibile.
Louis, troppo buono, non riusciva a lasciarla, nonostante non l'amasse, nonostante fosse Zayn il suo vero amore, nonostante ogni attimo pensasse al moro e non alla ragazza che, da un anno e mezzo a quella parte, faceva coppia fissa con lui.
"Louis", lo chiamò Harry in quel momento. Lui alzò il capo e lo guardò; il riccio continuò "Si può sapere che succede?"
"Abbiamo litigato di nuovo, Haz.. solite cose"
"Ancora?"
"Già.."
"Posso provare a parlargli, se vuoi..", propose il ragazzo, osservando il suo migliore amico, tristemente. Sapeva quanto lui ci stesse male. "Non servirebbe, lo sai...... ma ieri sera sono stato io a sbagliare, dovevo stare zitto, ma... non riesco a tacere quando mi arrabbio e poi lui.....", lasciò la frase in sospeso, sentendo un groppo in gola che gli impedì di continuare.
Harry se ne accorse si avvicino lentamente, posandogli un braccio attorno alle spalle e attirandolo a sè. "Hey, va tutto bene dai..", cercò di consolarlo senza riuscirci granchè.
"Non va tutto bene, Hazza. Mi ha detto che se, dopo tutto questo tempo, non sono ancora riuscito a lasciarla è perchè in realtà di lui non m'importa nulla e io, preso dalla rabbia.. a quel punto gli ho detto di andarsene e lui...", prese un respiro profondo, cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di scorrergli sulle guance. ".. lui se n'è andato"
"Ma è tornato..", disse Harry.
"Già.. ma ho sbagliato ed è tutta colpa mia Haz.. Zayn vorrebbe solo che lasciassi Eleanor, ma io non ci riesco e non è perchè non tengo a lui perchè, dannazione, io ci tengo tantissimo a lui.... ma è difficile. Le voglio bene, dopotutto.. non voglio farla star male"
"Ma così facendo fai star male lui... e anche tu non te la cavi bene, amico"
Louis annuì. Sapeva che Harry aveva ragione, sapeva che avrebbe dovuto lasciare Eleanor per stare bene. Lo sapeva e all'improvviso, una strana consapevolezza lo travolse.
Lui amava Zayn, non amava Eleanor, e allora perchè se ne stava lì a piangersi addosso, guardando Zayn star male solo per lui?
Si alzò di scatto, scambiò un'occhiata con il riccio che sembrò capire e uscì dalla porta, sbattendola.
Zayn, Liam e Niall si riscossero dal torpore nel quale erano caduti e fissarono la porta, poi spostarono lo sguardo su Harry che li guardava sorridendo.
"Tornerà tra poco", disse. "Deve fare una cosa importante"
"Sarà andato dalla sua fidanzata", esclamò il moro freddamente, sentendo quelle parole. Non ci credeva più. Non credeva più a Louis, non credeva più alle sue scuse, non credeva più a nulla.
"Già, infatti", disse Harry sorridendogli.
La conferma lo spiazzò. Prese un brusco respiro, si alzò e si diresse sul balcone. Dall'interno sentì Liam esclamare "Potevi evitartelo, Harry"
"Gli ho detto solo la verità.. e gli farà piacere, più tardi.. vedrai"
Si chiese di cosa stesse parlando. Fargli piacere il fatto che Louis fosse andato da Eleanor? Impossibile.
"Sai qualcosa che non sappiamo?", chiese ancora Liam, ma Zayn non sentì risposta provenire dal riccio, probabilmente aveva risposto scuotendo la testa, o annuendo. Non gli importava.
Si prese la testa fra le mani e sospirò.
Voleva essere felice. Era così difficile?
Perchè Louis non capiva?
Proprio mentre stava pensando a lui, lo vide attraversare la strada di corsa. Stava già tornando? Se ne stupì. Louis, quando andava da Eleanor, rimaneva fuori delle ore, invece quel giorno sembrava fossero passati giusto cinque minuti.
Lo vide entrare nell'edificio e tornò nella stanza, dove Liam lo guardò pensieroso. Sapeva che era preoccupato, ma non voleva farlo stare in ansia, così gli regalò un sorriso, un vero sorriso che fece stare più tranquillo Liam, nonostante tutto.
Quando però sentì sbattere la porta della stanza e vide entrare un Louis trafelato, il suo sorriso scomparve.
L'altro, invece, sorrideva.
Un sorriso puro, sincero, un sorriso che il moro non gli vedeva da tempo sul viso da ragazzino.

Si rattristò ancora di più e si voltò per uscire da quella stanza, per andare lontano da lui, lontano dai suoi amici, lontano dall'amore.. ma una mano gli afferrò il polso, impedendogli di allontanarsi.
Si voltò di scatto, trovandosi Louis a pochi centimetri da lui, sempre con quel dolce sorriso sul viso e gli occhi brillanti, quasi lucidi.
Zayn lo guardò confuso. Cosa voleva da lui adesso?

“Lasciami”, mormorò in un sussurro appena udibile, ma che l'altro percepì chiaramente.
“Ho già lasciato lei.. non voglio lasciare anche te”, rispose l'altro in tono sicuro, guardandolo incessantemente. Gli occhi azzurri, così dissimili dai suoi, lo perforavano, gli leggevano l'anima e in quel momento, tanto stupore.

Strabuzzò gli occhi e cercò di respirare normalmente, ma le parole dell'altro turbinavano ancora nella sua mente, impedendogli di rimanere calmo.
“L'hai lasciata?”
Louis annuì.
“Perchè?”
La domanda più stupida che gli potesse venire in mente, lui la fece e si sentì stupido, ma Louis non era dello stesso avviso e facendo un gran sorriso, gli rispose “Non è lei che amo.. lo sai”

Zayn, a quelle parole, arrossì e se ne vergognò.
Lui non arrossiva mai, non piangeva mai e non si sentiva mai intimidito dalla gente.. ma stare con Louis aveva stravolto tutto ciò.

Louis era il suo uragano personale.

Lo metteva a posto, non spostando niente.
“E adesso?”
“Adesso possiamo fare ciò che vogliamo”, rispose Louis e Zayn, sentendolo, si precipitò fra le sue braccia che lo accolsero com'era solito fare quand'erano soli.
Si lasciò circondare e stringere forte.

Finalmente poteva godersi Louis, per mezz'ora, una giornata o un'intera vita, ed era felice.

Gli posò un dolce bacio sul collo, poi si allontanò.
“Andiamo a prenderci un gelato”, esclamò Louis in quel momento.
“Un gelato? Ma è pieno inverno!”
“Lo so... ma la prima volta che ci siamo visti, mi hai offerto un gelato, visto che mi avevi fatto cadere il mio, quindi adesso andiamo a prendere un gelato......... come segno di un nuovo inizio, ecco”, spiegò dolcemente, sorridendogli.

Il moro gli sorrise di rimando e annuì.

Louis non era romantico e non amava le carinerie, ma a volte, come in quel momento, sapeva essere la persona più dolce del mondo.

“A un nostro nuovo inizio”, mormorò Zayn, sottolineando la parola 'nostro' e circondando la vita dell'altro con il braccio muscoloso.

“A un noi”, sorrise Louis, stampandogli un dolce bacio a pochi millimetri dalle labbra.
Si diressero insieme verso la porta, incuranti degli altri tre che erano rimasti immobili, in silenzio, ad osservare quasi orgogliosi quella scena.

Erano felici per i loro amici che finalmente potevano stare insieme liberamente.

Erano felici e li lasciarono passare senza distrarli o richiamarli.

Volevano che vivessero questo momento solo tra loro, per parlare ci sarebbe stato tempo.

Holaaa,

eccomi di ritorno dopo secoli (scusatemi) con una nuova one shot, sempre a tema zouis... si, lo sapete, ormai son fissata, è che quei due son troppo teneri.
coooomunque.. non so che dire.
a me non piace granché, ma una mia amica l'ha letta e le è piaciuta, così ho deciso di pubblicarvela. spero la leggiate e recensiate :)


love you :)